A cosa serve l'esame di stato per gli Ing. elettronici?

Ciao a tutti, è un po' di tempo che mi "frullano" in testa un paio di domande sull'esame di Stato per ingegneri (elettronici, ovviamente!):

1) a cosa può servire sostenere l'esame di Stato per un ing. elettronico che lavora solo ed esclusivamente nel settore privato? 2) perché per iscriversi all'albo ciò che fa la differenza è un esame (quello di Stato appunto) e tutti quelli sostenuti durante il corso di studio, di fatto, non contano? Aspetto le vostre opinioni, grazie a tutti!

steb8

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steb8
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Non so per gli elettronici ma per i civili non =E8 questione di opinioni :) =E8 solo la legge. La laurea =E8 stata svuotata di parecchi contenuti - anche se ingegneria si difende ancora decentemente. Tra le conseguenze di questo c'=E8 il fatto che viene considerata una sorta di attestazione di un certo patrimonio culturale che =E8 indipendente dal fatto di esercitare la professione (anche se tale patrimonio e conseguente attestazione =E8 premessa necessaria per poter sostenere l'esame di stato e quindi la professione). In altre parole, lo stato =E8 come se dicesse "ti d=F2 un titolo ma non ci credo". Siamo in Italia, purtroppo. E se sei perplesso per questa incongruenza, credo che tu non sia il solo; parecchi la notano e vorrebbero criteri pi=F9 logici.

ciao ciao

Apx.

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Archeopteryx

finchè lavora "solo ed esclusivamente" come dipendente, penso a niente. Ma non si sa mai nella vita. Metti che un giorno ti viene voglia di metterti in proprio ? quando mi sono laureato non mi passava minimamente per la testa, ma adesso (13 anni dopo) è una cosa che mi piacerebbe e a cui a volte penso. Che poi non ci siano le condizioni per farlo è un altro discorso.

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bikerfab

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bikerfab

Io attualmente lavoro in proprio (solo ed esclusivamente con il privato) ma, che sappia io, per progettare e vendere un oggetto, anche elettronico, non è necessario essere iscritti all'albo... a te risulta diversamente? Conosco tante piccole ditte che bazzicano in campo elettronico e nelle quali non c'è neanche un ingegnere, solo periti "vecchio stile"... quelli con i controco...ndensatori!

steb8

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steb8

Lo immaginavo che il problema potesse essere la solita legislatura insensata all'italiana: purtroppo è una cosa a cui inizio già a rassegnarmi. Sul fatto che il titolo di Ingegnere non sia garanzia di competenza, comunque, sono d'accordo anch'io: ho visto gente laureata di 1° livello (cioè al quarto anno) non essere in grado di calcolare la resistenza di polarizzazione di un diodo... ci credi?! Però, come questa gente (in un modo o nell'altro) supera gli esami ed arriva alla fine, allo stesso modo può passare anche l'esame di Stato. Che senso ha? So che nei concorsi per l'accesso al settore pubblico il voto di laurea, l'iscrizione o meno all'albo sono cose che influiscono pesantemente. Nel settore privato, invece, di meno: in base alla mia personale esperienza ciò che conta molto sono l'esperienza e la competenza... come credo che dovrebbe essere ovunque! Ciao e grazie,

setb8

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steb8

Se ti venisse invece in mente di partecipare ad un appalto pubblico... molto probabilmente non lo potresti fare in quanto l'esperienza nel settore pubblico... viene quantificata con gli anni di iscrizione all'albo e quindi solitamente è richiesto un numero minimo di anni di iscrizione. Poi.... se tu volessi fare altre cose tipo una perizia in tribunale, per iscriverti all'albo dei periti dovresti iscriverti all'albo (che poi l'albo non serva a nulla e chiamino solo i conoscenti... è un'altra storia)

Se volessi certificare un impianto elettrico dovresti iscriverti all'albo

Se volessi firmare un progetto dovresti iscriverti all'albo

Insomma i vantaggi di iscriversi all'albo sono tanti... te lo dice un ingegnere che ha sostenuto e passato l'esame di stato e... NON è inscritto all'albo!

:-)

Ciao

Marcello

-Catania-

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Marcello

Ok, per tutte queste cose lo sapevo che serve essere iscritti...

Ecco... e qui viene il punto: "firmare un progetto" in che senso?! La progettazione di circuiti elettronici che risolvono i problemi dei miei clienti, di fatto, è il mio lavoro: se non sono iscritto all'albo non potrei?!

MI-TI-CO!!!

Ciao e grazie,

steb8

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steb8

Si, scusami ma non intendevo il progetto di un circuito elettronico. Se vuoi firmare il progetto di un impianto elettrico.... non puoi. Per poter essere abilitato a certificare un impianto elettrico devi essere iscritto e poi... se ti iscrivi, per assurdo puoi firmare anche il progetto di una casa! Mio fratello è ingegnere elettronico e, quando doveva fare il recinto a casa sua, aveva bisogno della firma di un ingegnere per il progetto del recinto da presentare al comune. Pur non essendo un ingegnere civile, essendo l'albo unico, si è potuto firmare il progetto lui.

Cmq... una delle cose per cui mi viene di tanto in tanto la tentazione per iscrivermi all'albo è il fatto che ora come ora sto versando i contributi all'inps sapendo che sono soldi.... "completamente persi" Molto probabilmente versarli all'inarcassa è molto meglio e c'è la possibilità che si trasformino in un futuro in una pensione.

Ciao

Marcello

-Catania-

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Marcello

da vari anni non è più così... gli albi ora sono tre, sono distinti e, per accedere a ciascuno dei tre, bisogna sostenere un esame di abilitazione specifico.

L'iscrizione a tutti e tre è consentita a chi ha superato l'esame di stato prima di un certo anno (ma non ricordo quale...), ed a tutti gli iscritti all'albo alcuni anni fa è stato chiesto di optare per l'iscrizione ad una sezione (o più d'una, per chi appunto poteva).

In ogni caso, anche la vecchia legge limitava la facoltà di firma all'ambito della propria competenza professionale, della quale doveva essere giudice il professionista stesso, nel senso che se un elettronico firmava una casa e poi la casa cadeva, oltre che dell'incompetenza professionale, poteva trovarsi a rispondere anche dell'abuso di professione... :)

Per quanto riguarda l'opportunità di iscriversi all'albo, non so che dire... io è ormai parecchi anni (dall'88) che finanzio, da elettronico che fa l'informatico, le attività quasi esclusivamente maltomattoniche >:) dell'ordine e ogni tanto mi chiedo perché lo faccio, ma poi finisce sempre che continuo a iscrivermi... non si sa mai, nel doman non v'è certezza! :)

Ciao.

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73 es 51 de i3hev, op. mario

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i3hev, mario held

i3hev, mario held ( snipped-for-privacy@tiscali.it) ha scritto:

:: da vari anni non è più così... gli albi ora sono tre, sono distinti e, :: per accedere a ciascuno dei tre, bisogna sostenere un esame di :: abilitazione specifico. :: :: L'iscrizione a tutti e tre è consentita a chi ha superato l'esame di :: stato prima di un certo anno (ma non ricordo quale...), ed a tutti gli :: iscritti all'albo alcuni anni fa è stato chiesto di optare per :: l'iscrizione ad una sezione (o più d'una, per chi appunto poteva).

Fino al 2009 si può sostenere l'esame di stato con la vecchia modalità (per i laureati v.o.) ed iscriversi a tutti e 3 i settori.

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SBS

Ma poi la cosa continuerà ad essere valida? Mi spiego: io ho sostenuto il vecchio esame di stato proprio in previsione di possibili cambiamenti. Potrò sempre iscerivermi quando vorrò ad un qualsiasi settore?

L'abilitazione immagino non abbia mai una decadenza vero?

Ciao

Marcello

-Catania-

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Marcello

ad un ing. elettronico l'iscrizione all'albo non serve a niente.

ovvio che se l'ing elettronico in oggetto vuole fare altre cose non proprio elettroniche (firmare il progetto per ristrutturare case, firmare l'impianto elettrico etc.) allora l'iscrizione serve (vedi poi la distinzione degli albi già citata).

personalmente, anche se da ingegnere elettronico potessi firmare progetti col cemento armato...ben me ne guardo visto che di ca non so una fava!!!!

e se poi qualcosa crolla...

per inciso ho fatto l'esame di stato tre mesi dopo la laurea, ma solo perché ero fresco di studi...non mi ci vedevo a 50 anni a riprendere in mano comunicazioni!!!! Vorrei riportare che dove l'ho fatto io eravamo elettronici, meccanici e gestionali in un un'unica aula e tutti copiavano tutto. I civili, chissà perché erano in un aula a parte dove regnava il silenzio assoluto! Questo per sottolineare a chi serve veramente l'esame

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il giorno Fri, 14 Dec 2007 14:45:21 +0100, "PeSte" ha scritto:

Non hai dato Scienza delle Costruzioni?

Un tempo era obbligatorio per tutti i rami, mi sembra.

Ci vuole la firma anche per un pollaio, oramai.

-- ciao Stefano

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SB

Ora invece pare non lo sia :( Io tutti gli anni ho fatto richiesta di poter seguire chimica e scienza delle costruzioni ma mi è sempre stato negato in quanto "non contemplato dal piano di studi". Peccato che poi mi hanno appioppato un esame *in più* che non faceva assolutamente parte dell'ordinamento di telecomunicazioni perché negli anni hanno cambiato il valore degli esami (già dati) e mi sono trovato con 2.5 crediti in meno...

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

SB wrote in news: snipped-for-privacy@4ax.com:

C'è stato un periodo in cui SdC (=1 esame) era sostituibile con Fisica Tecnica+Meccanica della Macchine (tot. 2 esami).

Ciao, AleX

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AleX

... e non da ieri, direi... :)

io mi sono immatricolato a Pd nel 79/80 e quello per gli elettronici era un complementare - che non faceva praticamente nessuno: se per caso lo inserivi nel piano di studi, il tuo supervisore ti chiamava e ti chiedeva spiegazioni... :)

Ciao.

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73 es 51 de i3hev, op. mario

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i3hev, mario held

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

immatricolato 1993. Assente dal piano (come Meccanica Razionale).

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

"PeSte" wrote in news:4762e8c6$0$4796$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it:

Nel '93 era da poco in vigore il "nuovo ordinamento" (no, non il "nuovo" attuale ;-) ) Era anche sparito Disegno e comparso il Pascal al posto del Fortran ;-)

Ciao, AleX

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AleX

"AleX" ha scritto nel messaggio news:4762fad3$0$37197$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

si, in effetti ricordo che si parlava di "vecchio ordinamento" che in pratica è nonno del nuovo di adesso!

infatti io non ho fatto disegno (mi è bastato l'itis!)....in compenso ho masticato il buon Pascal e perfino il Modula2....

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

"steb8" ha scritto nel messaggio news:_Ig8j.198249$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Per uno che lavora da dipendente, niente. Serve a chi fa la libera professione.

l'esame di stato serve a chi offre i propri servigi direttamente al largo publbico, il quale deve essere rassicurato dallo stato sul fatto di avere a che fare con una persona che sa quello che fa.

La laurea stabilisce il possesso del sapere accademico (teorico), l'esame di stato (o di "abilitazione professionale") stabilisce il possesso del saper fare concreto. La distinzione accademia vs. professione una volta era piu' netta, in quanto la commissione dell'esame di stato era composta da vecchi professionisti estranei all'ambiente universitario.

La conoscenza accademica conta certamente ma e' un prerequisito, a cui si deve aggiungere una ulteriore qualificazione, che viene attestata dal superamento di un altro tipo di esame. Idealmente il tipo di problemi posti all'esame di stato sono diversi da quelli universitari.

Ci sono mestieri in cui l'esame di stato conta di piu' (es. avvocati) e altri dove conta di meno (es. medici). Per esempio in medicina l'esame di stato e' una formalita', mentre l'esame da procuratore degli aspiranti avvocati era la vera soglia di sbarramentro all'ingresso della professione, questo per compensare il corso di laurea in legge che non era selettivo.

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A. Vincenzoni

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