Non riesco proprio

Ragazzi, questo esercizio era quello dato all'esame precedente di propagazione... niente, ho provato diverse soluzioni, ma non dà!

1) Trovare x e d in modo che in BB' si veda solo un impedenza reale 2) Adattare con un trasformatore a lambda/4 3) Trovare tensione e corrente sul grafico

[FIDOCAD ] MC 25 25 0 0 480 MC 30 25 0 0 080 LI 25 25 30 25 SA 45 25 SA 45 45 TY 15 -10 5 3 0 0 0 * Adattamento con doppio stub parallelo SA 85 25 SA 85 45 SA 110 25 SA 110 45 TY 95 20 5 3 0 0 0 * x LI 120 25 120 30 LI 120 45 120 40 MC 120 30 1 0 080 LI 40 25 120 25 LI 25 45 120 45 LI 85 45 100 55 LI 85 25 100 35 TY 80 45 5 3 0 0 0 * B' TY 80 20 5 3 0 0 0 * B TY 90 30 5 3 0 0 0 * d TY 45 25 5 3 0 0 0 * lung = lambda/2 TY 60 20 5 3 0 0 0 * Z0 TY 25 60 5 3 0 0 0 * Rg = 100 ohm TY 25 65 5 3 0 0 0 * Z0 = 100 ohm TY 25 70 5 3 0 0 0 * ZL = 100 + j100 TY 25 75 5 3 0 0 0 * L = 16 nH TY 25 80 5 3 0 0 0 * f = 1 GHz TY 30 15 5 3 0 0 0 * Rg MC 85 40 3 0 120 LI 85 45 85 40 LI 85 30 85 25 TY 80 35 5 3 0 0 0 * L TY 125 35 5 3 0 0 0 * ZL TY 10 30 5 3 0 0 0 * Vg TY 25 55 5 3 0 0 0 * Vg = 1V

Se il problema era solo trovare x e d in modo da adattare la linea era semplice, perché sommo le ammettenze, così la parte immaginaria la impongo uguale a 0 e la parte reale la pongo pari a Z0, ed ho 2 condizioni per ricavare x e d. Nel momento in cui qui pongo le ammettenze YL + YS + 1/XL = 0 ho una prima condizione, ma come la pongo l'altra consizione affinché Zbb' sia solo reale???

Ciao e grazie ancora

Artemis

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Artemis
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Questo dici di saperlo fare, ma poi ti pianti (da quello che ho capito)

Messo dove? Proprio non l'ho capito.

Qui non ci sono problemi (continuita`, grafico di onda stazionaria...)

E cosa c'e` che non va in questo approccio? (a parte che ce n'e` uno migliore).

La condizione che hai imposto e` sbagliata, deve essere

yL(vista in BB') + yS - j/xL=1

E` una condizione complessa, in cui c'e` parte reale e parte immaginaria. Le lettere minuscole perche' e` meglio usare le ammettenze normalizzate, e deve essere uguale a 1 perche' vuoi che sia adattata in BB'. (in realta` non ho fatto i conti, non ho una carta di smith a portata di mano, e usarla su video e` un casino, ma credo si possa imporre quella condizione).

Al solito controlla di aver riportato correttamente l'esercizio, perche' non mi sembra che serva un adattatore in lambda quarti (salvo sorprese numeriche), a meno che non suggerisca che x sia il lambda/4 (che farebbe diventare l'esercizio banale, con d=0, sempre che non abbia sbagliato i conti).

Non e` che hai lasciato fuori qualche condizione?

--
Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
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Franco

In data Mon, 03 Jan 2005 09:13:31 -0800, Franco ha scritto:

E' questo quello che non riesco a fare. Servono esattamente due condizioni per trovare la lunghezza dello stub e la lunghezza della linea. La prima è porre la parte immaginaria pari a 0 (a questo serve lo stub). La seconda è porre la parte reale pari pari a 1 (nel caso utilizzo ammettenze normalizzate). Nel momento in cui devo mostrare NON l'impedenza in BB' già adattata, ma devo fare in modo che in l'impedenza in BB' sia puramente reale, lì mi pianto, perché la condizione per trovare d resta tale e quale (la parte immaginaria della somma delle ammettenze deve essere 0), ma l'altra condizione per trovare x???

Ohh... bravo! Ecco quello che ho accusato al professore continuamente durante l'esame, ma è stato ermetico. Gli ho detto: "Chiedo scusa, ma non posso trovare x e d, perché ci vogliono 2 condizioni. E poi, l'adattamento a lambda/4 come devo farlo se già il tratto x è Z0??? Che tratto devo sostituire?", risposta: "Devi trovare una certa grandezza in funzione di un'altra e poi fai l'adattamento... ecco perché ho scritto che prima bisogna trovare x e d e poi fare l'adattamento"... tu ci capisci in questa risposta???

Infatti, è il secondo punto che è ambiguo, e lo è anche il primo col discorso del mostrare la parte reale. Ti ho inviato 2 pdf con un esercizio d'esame simile, in cui richiede la stessa cosa... ma il problema è che sono esercizi diversi!

Che per trovare x e d non mostro in Zbb' la parte reale, ma sto già adattando, e non con un trasformatore a lambda/4.

Si lo so, intedevo porre la parte immaginaria di quella somma, uguale a 0. Come hai scritto tu, lo puoi porre se devi adattare in una sola botta, infatti l'adattamento a stub singolo ha già le sue 4 belle formulette per trovare x e d. Il problema sta nell'interpretare le domande e svolgere di conseguenza.

Bravo! Il professore all'esame disse: "ogni linea che c'è è SEMPRE Z0 ricordatevelo...", da qui si deduce che bisogna adattare ponendo x="lambda/4" ma... non avrebbe senso, altrimenti mi trovo con la condizione dello stub d in funzione di x e poi sostituisco lambda/4... ma x a questo punto sarebbe dato dalla seconda domanda come parametro noto...e non è questo. Infatti credo che lui intenda proprio un nuovo tronco di linea ZT calcolato con Zbb'= ZT^2/Z0. Guarda l'esercizio che ti ho spedito via e-mail. C'è la stessa domanda, ma lui la risolve in modo del tutto inaspettato.

Bravo, le stesse considerazioni che ho fatto io... non ho problemi a passare l'esame... l'unica angoscia e che non metta le tracce come si deve...

No, credimi, questo è quanto.

Ciao

Artemis

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Artemis

In data Mon, 03 Jan 2005 12:01:36 -0800, Franco ha scritto:

Grazie Alex

Ho detto che l'esercizio che ti ho mandato ha LA SECONDA DOMANDA uguale a quella scritta nell'esercizio che ho proposto. Però te l'ho mandato per farti capire che per "trasformatore a lambda/4" il mio professore intende sostituire un pezzo di linea che c'è già con uno che ha l'impedenza diversa, cosa che è alquanto strana da fare nell'esercizio che invece ti ho mandato scritto in fidocad.

Ora è più chiaro?

Artemis

Reply to
Artemis

Da premettere che ho scritto nell'email precedente:

Ti ho inviato 2 pdf con un esercizio d'esame simile, IN CUI RICHIEDE LA STESSA COSA... ma problema è che sono ESERCIZI DIVERSI!

Reply to
Artemis

Artemis wrote in news:opsj1phrgslvp2u2@dream:

Cosa significa che "la seconda domande uguale a" ?

- Intendi che chiede la stessa cosa ?

- O che per risolvere l'esercizio supponi sia richiesta la stessa procedura?

La prima non presuppone la seconda: tutto dipende dalla configurazione del dispositivo e dai dati noti in partenza. Forse è qui l'inghippo. (per Franco: è abbastanza tipico nello studente: appena ha in mano una chiave inglese tutto il mondo appare un dado da stringere ;-) )

No, sarebbe piuttosto un approccio inconsueto,in altre parole troveresti scritto in maniera piuttosto esplicita "sostituire un pezzo di linea" (esempio tipico: "data una linea di impedenza Z0, isolata in aria, lunga blah blah blah e terminata su un carico Zl: 1) Calcolare la Zi. 2)Calcolare la Zi se negli ultimi 3cm della linea lo spazio tra i conduttori viene riempito da un materiale isolante avente costante dielettrica er=...)

Di norma quando si parla di trasformatore a lambda/4 si intende un tratto di linea *aggiunto* a quello esistente.

AleX

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AleX

In data Mon, 03 Jan 2005 23:07:46 GMT, AleX ha scritto:

Sul compito c'era scritta la stessa cosa... infatti le prime due domande (nell'esercizio spedito a franco) sono uguali a quelle che erano nell'esame. Solo che la prima anziché chiedere di calcolare una distanza d, chiedeva di calcolare x e d.

L'inghippo è l'esercizio, perché o in un modo o nell'altro, non si sa cosa fare.

per tutti e due da parte mia: sorvoliamo che è meglio...

No, è questo il bello. Il mio professore gioca sulle parole e su quello che ha spiegato e non sul porre domande chiare ed esplicite. Se franco guardasse il pdf e la sua relativa soluzione, per trasformatore a lambda/4 il mio professore intende sostituire la linea con impedenza Z0 e non "aggiungerla". Ecco perché ve l'ho mandato... per tutti e due: un ingegnere farebbe bene a risolvere problemi di natura matematica e ingegneristica, lasciando perdere la psicologia altrui, poiché non è loro compito occuparsi di questo.

Chiedi a franco (forse ti ascolta di più, visto che sei Alex) di leggere il pdf (soluzione) e ti accorgi che il trasformatore è la sostituzione della linea esistente con una linea ZT calcolata come ZT=Rad(Z0*ZL).

Artemis

Reply to
Artemis

Adesso e` chiaro. Devi mandarmi il testo dell'esercizio in questione. La stessa domanda, a seconda del problema, puo` implicare delle soluzioni diverse. Hai il pdf o puoi fare uno scan del testo originale?

--
Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
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Franco

In data Mon, 03 Jan 2005 16:37:10 -0800, Franco ha scritto:

Purtroppo non ho nè il pdf nè il testo dell'esame, so solo che quando sono uscito dall'aula avevo i dati scritti su un foglio, e le domande le ricordo perfettamente, anche perché se n'è discusso con un amico che l'esercizio da fare era simile a quello del pdf che ti ho mandato (simile nelle domande).

Le domande sono queste:

1) Determinare le lunghezze x e d affinché si veda un carico reale; 2) Realizzare l'adattamento nella sezione BB' tramite un adattatore a lambda/4; 3) Calcolare tensione e corrente sul carico.

A voi la parola.

Artemis

Reply to
Artemis

Artemis wrote in news:opsj1xe3cvlvp2u2@dream:

N.B. nello schema fidocad hai scritto "adattamento a doppio stub", ma quello che hai disegnato è un adattamento a singolo stub. Banale lapsus o manca qualcosa?

Guarda, un altra chiave di lettura, visto anche che, come ti ha spiegato franco, se x=lambda/4 quella linea è già adattata, potrebbe essere proprio quella: con x=lambda/4, d=0 quindi senza stub, è la soluzione banale. con xlambda/4, d0 (x scelto arbitrariamente ma con giudizio), annulli la parte immaginaria, ma devi poi inserire a sinistra di bb' un trasformatore lambda/4 con la necessaria impedenza caratterista per adattare.

In effetti il problema potrebbe essere nei valori che sono indicati nell'esercizio, che ti portano al caso banale x=lambda/4.

Questo può capitare. Non è bello, un test deve valutare il grado di apprendimento della disciplina, non essere un enigma.Ma può capitare. Purtroppo essere conoscitori della materia è solo condizione necessaria, ma non sufficiente, per essere dei docenti efficaci.

D'altra parte non posso nemmeno escludere che quello che a te appare "giocare sulle parole" in realtà non sia dovuto ancora una scarsa comprensione della terminologia della materia.

Veramente l'aggiunge, vedi sotto.

Non è detto: se l'ingegnere fa di mestiere il docente deve occuparsi anche di questo ;-) Altrimenti succede come con il tuo insegnante.

No. Franco mi ha mandato il pdf e non è assolutamente come dici te.

Viene per prima cosa determinata la lunghezza 'x' in modo ce l'impedenza vista in bb' sia reale. Questo avviene per due valori di 'x': ne viene scelto uno, x=lambda/24 (0.04lambda). A questo punto in bb' l'impedenza è reale, ma ancora non adattata alla linea, visto che Zbb'=213ohm. Ecco che allora ci *inserisci* un ulteriore tratto di linea a lambda/4 e di impedenza caratteristica Z0'=103ohm, in modo che all'ingresso di quest'ultimo (è questa la nuova sezione bb') si veda 50ohm che è proprio l'impedenza caratteristica della restante linea che a questo punto è adattata.

Ciao, AleX

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AleX

In data Tue, 04 Jan 2005 16:52:40 GMT, AleX ha scritto:

Ho preso lo schema che mi hai disegnato tu tempo fa e l'ho modificato, ed è rimasta la scritta "adattamento a doppio stub". Lascia perdere la scritta, l'esercizio è quello del disegno che vedi.

Oggi sono stato da un amico che ha passato l'esame con 24, e la soluzione NON è quella banale. Mi ha mostrato il compito ma era alquanto confuso anche lui, perché non ricordava come c'era riuscito.

Quello che dico sempre io. Essere preparati non equivale a saper insegnare la materia.

Siete docenti?

Diciamo che nel 90% dei casi basta pensare a te quando eri studente e non ripetere gli errori che i 9000 docenti incontrati in tutta la tua carriera, commettevano, esempio scrivi un circuito, poi cancelli un resistore e ci metti un induttore. Ecco, sul quaderno non puoi creare una macro che registra in tempo reale e quando premi play ti mostra prima il resistore, poi lo cancella e ci piazza l'induttore. Devi ridisegnarti il circuito. Bene, mentre lo fai, il docente ha spiegato altro e finisce la lezione! Non si ha neppure la compiacenza di "aspettare" una ventina di secondi. Ho avuto il corso di metodi matematici in questo periodo, l'ho passato con

30 e lode e mi sono seduto in prima fila... ero sicuro di conoscere la materia e così è stato. Il professore andava lentamente, faceva digressioni storiche, il classico tipo con la barba lunga (un matematico), che è molto saggio e che ha anche anni di esperienza (scrittore di libri e così via). Ti affascinava quando parlava e infatti le persone hanno dato tutti per primo quest'esame. Valeva il massimo, ossia 6 crediti.

Ok, questo è banale.

Yes...

Giusto, ma fermiamoci un attimo. Si è trovato x imponendo la parte immaginaria uguale a 0, in modo che prendendo solo la parte reale dell'espressione di bb' e sostituendoci t, usciva una zbb' reale. Se questo procedimento lo trasporti nell'esercizio del mio esame, ti accorgi che se imponi la parte immaginaria della Zin (che vede stub, linea e induttore) uguale a 0, trovi d in funzione di x... ma l'altra condizione per trovarti x in modo da mostrare zbb' reale qual è? Porre Zin (senza stub e L) uguale a Z0, ma così già si adatta la linea, e senza trasformatore.

Che poi l'altra cosa che non capisco è che se nel pdf (che avete entrambi ormai) lui trova una Zbb'=212.5ohm, la trova in modo strano. Dico, ha imposto la condizione affiché la parte immaginaria di Zbb' sia 0, per trovare tan(Bd)... ora avendo trovato che tan(Bd) è 1/4 (prendiamo la prima soluzione), se la sostituisci alla Zbb', ti rimane sempre un numero complesso, non è puramente reale. La parte reale di questo numero complesso è 212.5, ma è una scelta nostra prendere solo la parte reale, perché nel risultato ce n'è una reale e una immaginaria. Perché si prende così, la parte reale?

Quindi, morale della favola, nell'esercizio che vi ho proposto, con quali condizioni riesci a trovarti (senza adattamento) x e d, t.c. in Zbb' si veda solo un'impedenza reale?

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

Artemis wrote in news:opsj3bn6bklvp2u2@dream:

:-)

Tipica lezione universitaria :-) Io avevo un docente che con una mano scriveva e con l'altra cancellava(e la usava tutta la lavagna di 10m). Dico sul serio.

Purtroppo è anche vero che alle superiori spesso non si impara a prendere appunti.

Se metti le due cose insieme il cocktail è micidiale ;-)

certo, perchè vuoi avere, per prima cosa, Zbb' *reale*. Ma poichè salvo casi particolari cosi facendo non è detto che Zbb'=Z0 ecco che dopo ti servirà il trasformatore lambda/4.

Aspetta, semmai questo esercizio è simile al primo del gruppo B del tuo pdf (quello con lo stub in serie). In questo caso le condizioni sono due: una sulla parte immaginaria (che deve essere nulla) e l'altra sulla parte reale. Quando cambi la lunghezza della linea 'x' l'impedenza varia sia in parte reale che immaginaria. Quando invece vari la lunghezza 'd' dello stub varia solo la parte immaginaria.

Che è quello che si è gia detto. A questo punto

Non hai provato a risolvere l'equazione -7t+2-2t^2=0 ? Vero?

Se lo fai vedi che non viene fuori 1/4 e -15/4, ma 0.265564 e -3.76556.

1/4 e -15/4 sono valori comodi da maneggire nel resto dei conti. Del resto alla fine se vai a sostituire con tutti i decimali nella Zbb' ti viene come risultato Zbb'=213,2ohm (puramente resistivo). Ma tutta questa precisione in più non cambia la sostanza dell'esercizio. 73's AleX (IK5NJM)
Reply to
AleX

In data Tue, 04 Jan 2005 20:14:40 GMT, AleX ha scritto:

Si o no?

Ti capisco perché il tizio che fa propagazione ha anche questo brutto vizio! Quello invece che sostituiva i componenti era di elettrotecnica.

Infatti quando ho iniziato l'università ho pensato di prendere appunti con due mani, non si sa mai, scappa qualcosa, così alla fine fai il matching ;-)

Okkey... hai trovato t imponendo la parte immaginaria uguale a 0. Se volessi farlo nell'esercizio in questione, dovrei porre la parte immaginaria *della somma delle ammettenze* uguale a 0. Ma così trovo d in funzione di t. Quale altra condizione mi ci vuole per trovare entrambi i valori? 2 incognite, 2 equazioni.

Aspetta non confondiamo le acque, che sto facendo una domanda precisa, ma proprio sul più bello cambi strada! =!

OKKEY! Poi?

Good, quindi inizialmente bisogna fissare la x, per poi eliminare la parte immaginaria con lo stub e l'induttore. Come si fissa x?

A questo punto però io adatto già, non mostro un impedenza reale. Perché se impongo Zin=Z0, alla fine che senso ha adattare a lambda/4 se già il mio generatore, avendo scelto opportunamente x e d prima, vede la Zin=Z0???

L'ho risolta prima ancora di scrivere i post... avrò fatto qualche errore...

Sei del 73?

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

Allora, stamattina presto mi è venuta una possibile soluzione, ma non ho ancora verificato. Dunque trovo Zin nel ramo riferito alla linea lunga x, e al carico (non considerando stub e induttore):

Zin = Z0 *(Zl + jZ0tan Bx) ---------------- (Z0 + jZltan Bx)

pongo t = tan(Bx)

esplicito tutto in modo da poter separare parte reale e immaginaria:

Zin = Z0 * (Zl + jZ0t)*(Z0 - jZlt) ----------------------- Z0^2 + (Zl^2)t^2

pongo la parte immaginaria uguale a 0:

Im(Zin) = Z0*t*(Z0^2 - Zl^2) ----------------- Z0^2 + (Zl^2)t^2

t*(Z0^2 - Zl^2) ---------------- = 0 Z0^2 + (Zl^2)t^2

sostituisco i numeri e ottengo un'equazione di secondo grado. Le soluzioni sono 2 valori:

t1 = Rad(5)-1 -------- 2

t2 = -1-Rad(5) --------- 2

Prendo la prima soluzione (anche perché la seconda dà negativa e trovo casini con l'arcotangente) e mi ricavo x:

x = 0,0881*lambda

siccome non posso trovarmi la velocità di fase, avendo solo la frequenza che è 1GHz e quindi considerando come velocità di fase, la velocità della luce, trovo che lambda è 30 cm, ossia 0,3 m.

x = 0,0881 * 0,3 = 0,0264 m ossia 2,64 cm.

l'impedenza reale che si vede è:

Zin = 261,8 ohm

ora cosa ci faccio con lo stub? Semplice, ci elimino la parte immaginaria dell'induttore, sommando le ammettenze.

Zstub = Z0 * (Zl + jZ0tan Bd) ---------------- (Z0 + jZltan Bd)

poiché lo stub è a circuito aperto, per Zl -> infinito si ha che:

Zstub = Z0 * (1 + j(Z0/Zl)tan Bd -------------------- (Z0/Zl) + jtan Bd

(ho diviso per Zl), per cui ottengo:

Zstub = Z0 -------------- jtan(Bd)

essendo più facile sommare le ammettenze, perché induttore e stub sono in parallelo, Ystub è:

Ystub = jY0tan(Bd)

pongo s = tan(Bd)

Ystub = jY0s

passiamo all'induttore:

X = jwL

ammettenza corrispondente:

Yx = -j --- wL

sostituendo i numeri:

Yx = -j ----------- 32*pigreco

ultima condizione per trovare d:

Ystub + Yx = 0

trovo d:

d = 0,0373 m -> 3,73 cm

E poi adattiamo a lambda/4... ora è giusto?

Fatemi sapere

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

Artemis wrote in news:opsj3uxcdblvp2u2@dream:

la prima che hai detto ;-)

Potresti sempre pensare ad un corso di stenografia...;-) Oppure, più banalmente, il registratore (e questa è una pratica comune).

L'altra condizione poteva essere che la parte reale dell'ammettenza fosse pari a 1/Z0, in questo modo una volta annullata la parte immaginaria dell'ammettenza complessiva in bb' si vede Z0 (quindi sei in condizioni di adattamento). L'unica cosa è che con questa scelta l'esercizio diventa banalmente x=lambda/4, d=0.

Vedi che non hai compreso bene l'esercizio? Qui non si tratta di cambiare strada sul più bello, ma è necessario un bel reset: la configurazione che hai postato, indipendentemente dal quesito, è analoga allo schema del gruppo B (passa da impedenza/stub serie a ammettenza/stub parallelo), dove le incognite sono appunto 'd' e 'x', non a quello del gruppo A, dove c'è una sola incognita (e dove, salvo caso particolari devi certamente usare un trasformatore lambda/4 per completare l'adattamento una volta trovato 'x' tale da avere impedenza di ingresso reale).

Vedi sopra. Una scelta è 1/Z0, (ragioniamo sulle ammettenze) ma conduce al risultato banale già indicato.

Un modo molto pratico è usare la carta di Smith. In questo modo hai già idea di come ci si deve muovere per arrivare all'adattamento.

Infatti è per questo che non ci convince il testo che hai postato.

LOL :-) No, no, non c'entra niente con l'anno di nascita, scusa. Mi è partita in automatico la firma che uso sul NG dei radioamatori. '73' è una sigla che si usa in telegrafia per indicare 'saluti'.

Ciao, AleX

Reply to
AleX

Artemis wrote in news:opsj4lftvzlvp2u2@dream:

Mi pare una strada possibile. In questo modo hai diviso il problema: lo stub serve solo a cancellare il carico reattivo posto in bb' (quindi risolvi per 'd'), mentre la parte reattiva del carico la cancelli agendo su 'x'. A questo punto devi mettere il trasformatore a lambda/4 per adattare la parte reale. Mi pare che possa andare, dopo semmai verifico. Non è comunque l'unica soluzione. Ce ne sono altre, tra cui quella banale che conduce all'adattamento direttamente agendo su d e x, senza dover ricorrere al trasformatore.

Non è necessario, lo puoi lasciare espresso in termini di lambda, tanto nei calcoli successivi comunque vai a moltiplicare per beta(2pi/lambda).

Ok.

Mi pare di si.

AleX

Reply to
AleX

In data Wed, 05 Jan 2005 15:24:07 GMT, AleX ha scritto:

E scrivi e cancelli contemporaneamente oppure sostituisci i resistori? :P Che insegni?

La studiavo x conto mio quando facevo la terza media, ho un libricino niente male... poi però mi confondevo nella lettura, ed è quella la parte che conta purtroppo =) Oh, una stenografa prende 6 milioni al mese, messa al posto giusto... ti rendi conto?

Mi annoio mortalmente a riportare poi tutto su carta o a cancellare nastri etc. etc., poi molte persone parlano dove sto seduto io, e non si capisce uguale... e ti parlo della 3a fila =)

Che è la prima cosa che ho pensato dopo l'esame il giorno stesso, ma così è banale. Approposito, vedi che ho inviato un altro post con una soluzione che mi è venuta in mente stamattina, l'hai letta?

Good, allora ci vuole l'SMS Power Down...

Che non ci ha spiegato per mancanza di tempo il professore. Era nel programma come avete visto in passato, ma purtroppo non l'ha spiegata.

E' corretto, fidatevi per una volta, comunque te lo confermerà franco, che ha scritto al mio docente =) In ogni caso credo di averlo risolto, leggi l'altro post.

E che ne so, tutti si firmano così, specie le ragazzine del liceo =)

Aspita... sei un radioamatore? Io sto cercando di studiare come fa a demodulare i segnali il superhet, ma non riesco. So che il mixer miscela il segnale entrante dall'antenna con il segnale di un uscillatore che ha la frequenza di 465 kHz più bassa del segnale entrante, e quindi il segnale uscente è sempre a 465 kHz... questa cosa non riesco proprio a capirla, ho fatto qualche simulazione, ma nulla...

Ah ho capito... ma che fate, vi telegrafate in morse???

Mmha...

73 e abbracci

Artemis

Reply to
Artemis

In data Wed, 05 Jan 2005 15:37:05 GMT, AleX ha scritto:

GOOOOOD!

Ehm... no, perché la formula è:

d = (1/beta) * arctg(Rad(5)-1/2)

1/beta = lambda/2pi

e non si annulla... quel risultato che ho dato era direttamente moltiplicato per beta.

Fammi sapere poi, ok?

73 ;-)

Artemis

Reply to
Artemis

Artemis wrote in news:opsj4zariilvp2u2@dream:

Con PowerPoint è più facile ;-)

Indovina.... ;-)

I know ...

Infatti è in lavoro da fare "in società", "sbobinando" i nastri a turno. Se no non ti passa più... Ma che ti dobbiamo insegnare tutto :-PPP

Ecco, questo spiega molto. Un consiglio: la 3a fila è già troppo indietro se siete numerosi.

Si, infatti ti ho risposto anche li.

Uhmmm, no, direi di no, tengo la barba.... ;-)

Magari si apre un altro thread. Ok? ;-) Ad ogni modo, il discorso si basa sulla non linearità di un componente (ti ricordi lo sviluppo in serie di Fourier?).

Per fare un esempio prendi un partitore di tensione: Vu=k*Vi, dove k=R2/(R1+R2). Se in ingresso ci metti due segnali sinusoidali a frequenza diversa f1 e f2,Vi=Acos(w1t)+Bcos(w2t) li ritrovi in uscita attenuati di k. (In altre parole: lineare=si può applicare la sovrapposizione degli effetti).

Adesso supponi di avere un dispositivo in cui tra la tensione di ingresso e di uscita la relazione non sia lineare, ma ad esempio quadratica: Vu=Vi^2. Metti la stessa Vi dell'esempio precedente e guarda cosa viene fuori. Hint: applica qualche teorema di trigonometria.

vedrai: che nella Vu compaiono: f1, f2, f1+f2, f1-f2.

e' uno dei modi di trasmissione che necessita il più basso rapporto S/N (segnale/rumore). In termini banali: quando la voce non passa, c'è ancora margine per la telegrafia.

:-)

formatting link

AleX

Reply to
AleX

Artemis wrote in news:opsj4zf4mvlvp2u2@dream:

Aspetta: ricontrolla il passaggio con cui separi parte reale e parte immaginaria. (ricorda che Zl è una quantità complessa).

Appunto, lascialo in quel modo: d="numero"*lambda.

Quando poi andrai a sostituire altrove quel valore avrai:

2pi/lambda * "numero"*lambda (è qui che si semplifica).

AleX

Reply to
AleX

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