trasformatori in parallelo

Artemis wrote in news:71nGe.23824$fm.1707458 @news4.tin.it:

Stai prendendo un abbaglio: certo che L e R del primario sono costanti, ma la rete non vede il primario (cioè L e R), ma bensì il primario più *L, R (secondarie) e Carico "riportate al primario"*. Tutto questo proprio per via di quella "sciocchezuola" di Faraday-Newman-Lenz ;-)

Ciao, AleX

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AleX
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AleX ha scritto:

Amo gli abbagli :)

In che forma li riporti al primario?

Mica è una sciocchezuola :P

Ciao

Artemis

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Artemis

Artemis wrote in news:wZmGe.16966$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Bene, e cosa succende quando sul secondario scorre una corrente I2=V2/RLoad ?

Ciao, AleX

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AleX

AleX ha scritto:

Si genera un campo magnetico variabile opposto a quello del primario.

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Artemis

Artemis wrote in news:kFtGe.26095$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

Ok, un passo alla volta, e questo campo magnetico che fa? ;-)

Ciao, AleX

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AleX

Artemis wrote in news:vEtGe.26090$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

Beh, allora è bene portarsi dietro il filtro solare PF20... ;-)

In un modello approssimato lo puoi fare tramite il rapporto di trasformazione, altrimenti ti calcoli il tutto con i flussi e le induzioni.

Nei tuoi appunti dovresti aver visto il modello del trasformatore riportato al primario e/o riportato al secondario.

Per l'appunto... ;-)

Ciao, AleX

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AleX

Il fenomeno è l'"induzione elettromagnetica", oppure no?

Io ho scritto l'equazione di Faraday sull'induzione elettromagnetica che lega variazione del flusso con f.e.m.

Ok, sono stato impreciso, l'induzione non è la f.e.m. ma il fenomeno, quindi diciamo pure che l'induzione e.m. non ha un'unità di misura.

Uh? Spiegati meglio :)

Questa è la seconda, cmq.

Ehm.... è il prodotto vettoriale, non il simbolo di vettore.

B (maiuscolo) è il CAMPO MAGNETICO. Se vuoi puoi chiamarlo CAMPO di induzione magnetica... ma "campo di induzione" e "induzione" sono due cose giusto un po' diverse.

Con il termine induzione magnetica si indica un fenomeno ^^^^^^^^

L'intensità di tale fenomeno è quantificata tramite l'omonimo vettore ^^^^^^^ induzione magnetica

Peccato, però, che stiamo parlando di AUTOINDUZIONE e quello è un fenomeno per il quale si forma una f.e.m. ed è quella che ci interessa.

Del vettore di induzione magnetica non ce ne frega molto...

Come faccio? So che in base alle caratteristiche fisiche dell'induttore ad una corrente corrisponde un flusso magnetico e so anche che questa corrispondenza è lineare... ed è espressa da un coefficiente che chiamiamo L.

Non vedo definizioni di "induzione magnetica" lì dentro.

Ricordo che al tempo le masticavo anche discretamente... e continua a non risultarmi :)

Il flusso magnetico è concatenato con entrambi. Se nel secondario scorre una corrente, questa influenzerà il flusso del primario o no?

Quanta corrente circola nel secondario? Dipende dal carico... quindi il carico influisce sul flusso magnetico e in ultima analisi sull'induttanza equivalente del trasformatore.

Ok, ma non è quello che tutti gli altri dicono. Cerca di uasare un linugaggio comunque (e corretto).

Allora perché le hai chiamate sinonimi?

Incredibile quanto tu sia in grado di produrre ragionamenti contorto e comunque sbagliati :)

Oppure è un'arrampicata sugli specchi?

Allora perché si chiamano spire? Le spirali non sono solo quelle a due dimensioni :)

Anche un filo dritto è un'induttore.

Quale dimostrazione?

Hai un'oscilloscopio? Misura tensione e corrente (sai farlo?) e guarda lo sfasamento.

--
Daniele Orlandi
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Daniele Orlandi

Il 29 Lug 2005, 17:53, Artemis ha scritto:

Avrei risposto: passa nel circuito magnetico.

Credo volesse dire che in questo caso il flusso e' imposto unicamente dalla tensione primaria: flusso=V/(wN). Nel trasf. ideale, con riluttanza nulla, e quindi impedenza infinita, la corrente magnetizzante e' zero.

Ciao

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Angela

Davide ha scritto:

ROTFL Cosa ci vuoi fare? Se volevi solo un si o un no dovevi postare su it.hobby.elettronica.digitale :-)

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Jorges

Dalla sorgente al carico.

Ok, adesso e` chiaro.

Pero` il flusso nel nucleo e` indipendente dal carico: cambi il carico, cambia la potenza che transita i vettori di magnetizzazione nel nucleo restano sempre gli stessi. Inoltre i vettori magnetici nel nucleo sono longitudinali (per lungo nel nucleo) e non possono portare potenza lungo il nucleo.

Adesso e` chiaro. Non e` corretto :-)

Ci sono gia` in vacanza :-)

Si`: quello che conta e` l'integrale della tensione rispetto al tempo. Se l'induttanza tende a infinito, la corrente tende a zero, ma il flusso c'e`. Inoltre, pur avendo flusso, non c'e` energia immagazzinata nel nucleo proporzionale a B^2/(2 mu) : B e` diverso da zero, ma la permeabilita` e` a denominatore e se tende a infinito, non c'e` energina immagazzinata.

--

Franco

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Franco

Sui testi di qualche tempo fa, il campo H veniva chiamato campo magnetico, e B veniva chiamato campo di induzione magnetica, o semplicemente induzione magnetica.

Su altri, piu' recenti, H si indica con "campo magnetizzante" e B con "campo magnetico".

In altri ancora H viene chiamato " vettore intensita' " e B "vettore induzione"

Esiste anche il vettore di magnetizzazione M: siamo tutti d'accordo nel chiamarlo cosi'?

Visto che siamo in tema, ti faccio una domanda: e' possibile che E e H abbiano la stessa unita' di misura? :-)

Ciao

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Angela

In che senso? A me risultano essere [V*m] e [A*m]

C'è il trucco?

Ciao,

--
Daniele Orlandi
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Daniele Orlandi

Nessun trucco ... immagino volessi scrivere V/m e A/m.

E' possibile fare in modo campo elettrico e campo magnetico abbiano le stesse dimensioni?

Ciao

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Angela

Ovviamente sì... la stanchezza si fa vedere :)

Dai, spiegami dove vuoi arrivare. Mi arrendo fin d'ora :)

Ciao,

--
Daniele Orlandi
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Daniele Orlandi

AleX ha scritto:

Portiamola 80, anzi... stucco metallico è meglio...

Ciao

Artemis

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Artemis

Daniele Orlandi ha scritto:

Sulle mie dispense di Campi è indicata come la prima.

Simbolo di vettore: leggasi -> nabla *vettore/vettor* e(r,t) = ...

Sulle dispense di campi è indicata come induzione magnetica. E' equivalente.

Dimmi allora la differenza, non negli oggetti coinvolti ma nel fenomeno, tra autoinduzione e induzione.

Ti sbagli, leggi qualcosa sul nuovo thread aperto sulla potenza del trasf.

No, mi devi far vedere i passaggi matematici, non mentali. Ci potrebbe essere qualcosa di importante che tralasci... :)

Dopo che hai visto che induzione magnetica e campo di induzione magnetica sono la stessa cosa, e il campo di induzione magnetica si misura in Wb/m^2... 2+2... :)

Se non sbaglio ho scritto che L non può cambiare se cambia il suo flusso. Forse ti confondi con: se cambia il flusso, cambia la corrente che scorre in L. Il ché è diverso...

Di come si arriva ai coefficienti L ed M.

No :)

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Artemis

Angela ha scritto:

Ah ok, ora è chiaro.

Ciao

Artemis

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Artemis

Franco ha scritto:

Ok, ti ci vuole una vacanza nella vacanza :)

Il flusso fornisce tutto ciò che il primario è in grado di concedere. Poi, il secondario, prende solo la parte necessaria al carico. E' come un generatore:

V=12 V Corrente massima 10 A

se c'è un carico che richiede 50 mA, assorbirà 50 mA e anche se il generatore riesce a fornire 120 W, il carico ne assorbe di meno.

Si.

Perché?

Allora prendine un'altra più robusta :)

Ciao

Artemis

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Artemis

E' il simbolo di prodotto vettoriale e si pronuncia (per brevità) vettore. Il simbolo di vettore è quello che c'è sopra E e sopra B, perché sono due campi.

Vabbé... stira pure la terminologia come ti fa comodo... IMHO chiamare il "CAMPO di induzione magnetica" "induzione magnetica" è come chiamare induttanza un induttore. Quantomeno improprio.

Guardalo sulle tue dispense :) Non ho capito, ti devo fare io il corso? La differenza è piuttosto evidente.

Ce ne frega poco perché stiamo parlando SOLO E SOLAMENTE dell'autoinduzione di un'induttore. Ancora difficoltà a seguire i rami di un thread, eh?

Guarda che ci sono tutti i passaggi :) Se pensi che abbia tralasciato qualcosa... dillo :^)

Non sono la stessa cosa... ma ormai ci rinuncio a fartelo capire...

Quasi... se vuoi essere pignolo, il CAMPO non si misura in weber, semmai si misura in weber il MODULO del VETTORE di induzione magnetica.

Toc toc... c'è nessuno in casa? L è l'induttanza EQUIVALENTE. L del primario non cambia L del secondario neanche L del carico idem

Ma la L equivalente vista al primario CAMBIA se al secondario attacchi un carico.

Ma che ci frega di L e M... oh santoddio... ma riesci a non infilare dentro nel discorso cose prese a caso dai tuoi appunti?

Se vuoi introdurre L e M (che possono essere usate, per confutare quello che dici, tra l'altro) devi, appunto, introdurle.

Alla mia osservazione che L è l'induttanza equivalente del trasformatore nella sua interezza e comprensivo di carico, perché c'è mutua induzione e che il calcolo dell'induttanza di un solenoide è fatta SENZA altri circuiti concatenati non puoi rispondere:

"Guarda che la dimostrazione (forse non te l'ha mai fatta nessuno) si fa partendo da due oggetti con flusso concatenato."

Capisci che non ha senso? Rispondi a fischi con fiaschi!

Fattelo prestare e prova! (comunque su eBay o nelle fiere se ne trovano parecchi).

Riassumendo:

Tu credi che il cos? visto ai capi del primario sia costante indipendentemente dal carico?

Ciao,

--
Daniele Orlandi
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Daniele Orlandi

Puoi rispondere ad AleX?

E' stato bravo a riassumere, invee di perdersi in duemila thread come faccio io.

Ciao,

--
Daniele Orlandi
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Daniele Orlandi

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