Microfoni in parallelo

Ciao a tutti, volevo chiedere che cosa accade se collego ad un mixer due microfoni in parallelo?

Mi rendo conto che non e' un modo di fare ortodosso, ma spinto dalla necessita' mi sono trovato a fare questa valutazione. Due microfoni in parallelo avranno un'impedenza totale piu' bassa? Possono danneggiarmi il canale del mixer?

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fabrac
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fabrac ha scritto:

Dipende dal tipo di microfono. Se sono dinamici, allora forse una resitenza di giusto valore tra ogni microfono e l'ingresso potrebbe bastare. Se sono a elettrete con batteria interna potrebbe andar bene lo stesso artificio detto sopra. Se sono a elettrete alimentati dal mixer allora qualche guaio ci potrebbe essere, ma solo per il corretto funzionamento: non dovrebbe accadere nulla di distruttivo (sempre con adeguate R interposte).

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Ciao, cosa ti spinge a collegare insieme due microfoni allo stesso canale? finito i canali del mixer?Una ripresa particolare? I consigli di Tullio sono tutti giusti, ma non la filosofia... Non hai altre strade?che mixer è? Da concerto?Da dj? Onda Sonora

"fabrac" ha scritto nel messaggio news:m5dljq9id53e$. snipped-for-privacy@40tude.net...

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OndaSonora

In data Tue, 12 Sep 2006 18:29:12 GMT, OndaSonora ha scritto:

In effetti ho finito i canali del mixer. Al limite potrei realizzare o comprare (se gia' esiste) una sorta di deviatore/commutatore senza star li a mettere e togliere spinotti? Il mixer e' un FBT e mi serve per gestire conferenze e quindi il semplice "parlato".

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Fabrizio
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fabrac

In data 12 Sep 2006 10:21:03 -0700, Tullio Mariani ha scritto:

Ciao Tullio, i microfoni sono a elletrete alimentati a scelta da batteria interna oppure da mixer. Avevo pensato di alimentarli via mixer in quanto mi risparmierei la palla al piede delle batterie, ma a questo punto se metto una R mi ritrovo una alimentazione da mixer non sufficiente?

Come posso calcolare una opportuna R sia come valore che come resistenza? La R e' sufficiente o potrei usare uno scatolotto che mi faccia da adattatore d'impedenza?

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fabrac

Il mixer non ha ingressi per il ritorno degli effetti? ( effect return?) In linea di massima sono ingressi di linea, ma magari puoi provare a collegarci il microfono e vedere se hai abbastanza guadagno..

Oppure l'ingresso per talkback del mixer, lo hanno quasi tutti e di solito hai il volume regolabile...bisogna vedere però se puoi andare anche sul master e non solo sugli aux..

"fabrac" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@40tude.net...

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OndaSonora

mmh...dubito che un microfono possa muovere un return. però non costa nulla provare ;-)

questa è una buona idea

da vedere in base al mixer...forse, in base all'utilizzo del talkback può essere che vada solo agli aux...ma anche qui ho il sospetto che dipenda dal mixer stesso

Ste

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Feynman sarebbe riuscito a spiegare la meccanica quantistica a una
gallina, ma non sarebbe stato superficiale. [cit. Boiler, i.h.e. 21.01.2006]
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PeSte

fabrac ha scritto:

Non lo si pu=F2 escludere. Per di pi=F9, a seconda di come sono combinati alimentazione/uscita del buffer microfonico interno, ti potresti ritrovare effetti moltiplicativi (intermodulazione). Direi che se c'=E8 un punto di presa di alimentazione comune per tutti i microfoni, di l=EC la puoi prendere anche per i tuoi due, se invece l'alimentazione gli arriva attraverso il collegamento di ingresso, allora meglio andare a batterie esterne.

Non sono la stessa cosa? ;-) Visto che i micro escono a bassa impedenza, dipende solo dalla impedenza di ingresso del tuo mix, che bassissima non dovrebbe essere. Direi da 4,7 a 10 kiloohm, forse 20.

Se non sei, con rispetto parlando, un audiofilo, bastano le R. Mettile per=F2 in uno scatolino di alluminio con due spinotti di ingresso e uno di uscita. Probabilmente =E8 un overkilling, ma male non fa. Lo chassis dello scatolino lo puoi collegare al riferimento di segnale (la "massa", sempre che il tipo di spinotti no ce lo colleghino gi=E0) tramite una R da 22 ohm, cos=EC eviti che sia flottante ma in caso di contatto con lo chassis principale non hai loop di massa.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

OndaSonora ha scritto:

Perch=E9? (ragionando in termini di funzionalit=E0, plz)

Poi, volendo, si potrebbe usare al posto delle due R un DSP. Oppure due insegutori catodici a triodo prima di fare la somma. A seconda della 'filosofia' ;-)=20

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

In data 13 Sep 2006 04:14:57 -0700, Tullio Mariani ha scritto:

Ciao Tullio,

Grazie per i tuoi consigli. In questo specifico caso dove sto sistemando un sistema per delle conferenze, non mi interessa tanto la perfetta purezza del segnale. Sto puntando a mettere su un impianto decente dove mixer e microfoni devono lavorare in modo ottimale cosi' che l'impianto duri nel tempo e nel contempo riesca a dare il massimo rendimento.

Ora ho dati oggettivi da sottoporti e magari puo' cambiare qualche cosa nelle nostre considerazioni.

Il mixer e' un Soundcraft Spirit Folio F1 e, secondo quanto dice il manuale dello stesso, l'ingresso microfonico e' un ULTRAMIC(TM) e accetta una vasta gamma di segnali bilanciati e sbilanciati, sia ad alta che a bassa impedenza. Loro consigliano l'uso di microfoni a professionali dinamici, a condensatore o a nastro perche' sono a bassa impedenza. Dicono che e' comunque possibile utilizzare microfoni ad alta impedenza, ma il livello del rumore di fondo sara' superiore. Premendo l'apposito tasto del mixer viene erogata l'alimentazione phantom adatta per i microfoni professionali a condensatore.

Praticamente l'alimentazione Phantom viene erogata dal mixer.

I due microfoni che dovrei mettere in parallelo sono due microfoni identici che dovranno, tra l'altro, funzionare sempre in contemporanea perche sono posti ad un tavolino rotondo dove ci sono persone che parlano tra loro. Si tratta di microfoni professionali per conferenze, a elletrete e condensatore, a bassa impedenza (100 ohm +/- 30%) e con un range di azione da 5 a 30 cm.

Tutti gli altri microfoni collegati al mixer sono dei classici mic. bilanciati, dinamici a bassa impedenza, Shure SM58.

Per quanto riguarda la R, ho fatto una gaffe, intendevo sapere il valore e la potenza, anche se penso che la potenza sia trascurabile. Non ti sembra elevato il valore di R che mi hai proposto?

Tra parentesi hai visto la pagina 33 del manuale del mixer? Viene proposto un cavo di collegamento a Y che sarebbe proprio quello che mi serve.

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Ciao.

Fabrizio

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fabrac

In data Tue, 12 Sep 2006 22:07:13 GMT, OndaSonora ha scritto:

Il mixer e' un Soundcraft Spirit Folio F1 ed ha l'insert point che va bene per l'inserimento di limiter, equalizzatori speciali, compressori, ecc. Vedendo lo schema a blocchi del mixer, tale ingresso e' posto dopo la manopola che regola la sensibilita'/guadagno del microfono e quindi penso che inserire un microfono in quel punto non serva a nulla.

formatting link

Per quanto riguarda il talkback devo studiarmi il manuale perche' non riesco a capire quale possa essere in questo mixer.

Comunque sia, da quanto ho letto, mi sembra che gli unici ingressi a bassa impedenza siano quelli microfonici, ragion per cui la strada indicata da Tullio sembra la migliore da percorrere per trovare la soluzione. O no?

Ciao.

Fabrizio.

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fabrac

In data 14 Sep 2006 08:00:22 -0700, Tullio Mariani ha scritto:

In breve, sono d'accordo anche io sul fatto che in questo gruppo vengano elargiti consigli che possano deviare dai canoni standard. Mi rendo conto che la mia domanda non e' tra le piu' ortodosse, come mi rendo conto che possono esistere soluzioni economiche e praticabili come in questo specifico caso.

Tornando al mio compitino, appurato che mi ritrovo due microfoni in parallelo con impedenza nominale per ognuno di 100 Ohm e che l'ingresso del mixer ha un'impedenza di 1,8 KOhm (scartabellando ho trovato anche questo dato) penso che le resistenze da utilizzare debbano essere piu' piccoline di 4,7 KOhm o sbaglio?

Ho trovato delle FAQ in inglese che parlano in merito l'impedenza. Che ne pensate dell'affermazione che segue?

"If you combine two or more sources into a single load, the low output impedance of one source will load down the output of the other source, and vice versa. This can cause level loss and distortion. If you want to combine the signals from two devices into one input, you need to put a series resistor in line with each device before combining them. That prevents each device from loading down the other. A minimum resistor value might be 470 ohms per source. If the source is balanced, use one resistor on pin 2 and one on pin3 -- two resistors per source."

E' vero che questo e' un consiglio generico, ma visto che i miei microfoni hanno un'impedenza minima, non possono andare bene delle resistenze da 470 Ohm anche nel mio caso? A che pro andare a simulare l'impedenza di 1,8 KOhm del mixer?

Ciao.

--
Fabrizio
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fabrac

fabrac ha scritto:

el

Certo, sarebbe opportuno che lo fossero, a meno di altre questioni (vedi sotto). Confesso che me la aspettavo un po' pi=F9 alta.

Dipende da varie questioni. Se ituo microfoni son fatti con capsule a elettrete e hanno un buffer interno, pu=F2 darsi che tale buffer, pur essendo a impedenza di uscit=E0 virtualmente zero, non riesca a fornire corrente sufficiente per carichi cos=EC bassi, visto che l'uscita =E8 caricata su 470+470 ohm. (pi=F9 1,8 k al centro delle due) oppure che il carico basso porti quasi a zero la V di alimentazione, se il terminale uscita e V+ nella capsula sono in comune (questo problema si potrebbe per=F2 risolvere con un C in serie a ogni R). Comunque, vale il discorso che due R da 470 ohm mezzo watt o meglio un quarto costano due lire e provare si fa presto. Prima per=F2 proverei con 1000 ohm per parte e se va bene lascerei quelli.

Di solito =E8 saggio cercare di far funzionare le cose col carico che originariamente era previsto. Pu=F2 darsi che avessero delle buone ragioni per sceglierlo: ad esempio, i microfoni dinamici e i sensori induttivi in genere possono richiedere una Z di carico abbastanza precisa per linearizzare la risposta in frequenza (classico esempio: le testine magnetiche per giradischi) ma mi pare che non sia questo il tuo caso. Fai la prova 'in corpore vili', rischi di danneggiamento non ce ne dovrebbero essere.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

fabrac ha scritto:

el

Certo, sarebbe opportuno che lo fossero, a meno di altre questioni (vedi sotto). Confesso che me la aspettavo un po' pi=F9 alta.

Dipende da varie questioni. Se ituo microfoni son fatti con capsule a elettrete e hanno un buffer interno, pu=F2 darsi che tale buffer, pur essendo a impedenza di uscit=E0 virtualmente zero, non riesca a fornire corrente sufficiente per carichi cos=EC bassi, visto che l'uscita =E8 caricata su 470+470 ohm. (pi=F9 1,8 k al centro delle due) oppure che il carico basso porti quasi a zero la V di alimentazione, se il terminale uscita e V+ nella capsula sono in comune (questo problema si potrebbe per=F2 risolvere con un C in serie a ogni R). Comunque, vale il discorso che due R da 470 ohm mezzo watt o meglio un quarto costano due lire e provare si fa presto. Prima per=F2 proverei con 1000 ohm per parte e se va bene lascerei quelli.

Di solito =E8 saggio cercare di far funzionare le cose col carico che originariamente era previsto. Pu=F2 darsi che avessero delle buone ragioni per sceglierlo: ad esempio, i microfoni dinamici e i sensori induttivi in genere possono richiedere una Z di carico abbastanza precisa per linearizzare la risposta in frequenza (classico esempio: le testine magnetiche per giradischi) ma mi pare che non sia questo il tuo caso. Fai la prova 'in corpore vili', rischi di danneggiamento non ce ne dovrebbero essere.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

In data 14 Sep 2006 10:05:10 -0700, Tullio Mariani ha scritto:

Per ora grazie, ti faccio sapere i risultati delle prove.

Ciao e Grazie anche agli altri che mi hanno risposto.

Fabrizio

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fabrac

In data 14 Sep 2006 10:05:10 -0700, Tullio Mariani ha scritto:

In "real life" Ho parlato con una persona che reputo un esperto in quanto ricorda un sacco di nozioni letteralmente a memoria. Porto qui la risposta pèerche' penso ne valga la pena e vorrei sapere anche i vostri pareri in merito.

"In ambito di preamplificazione e parlando di bassa impedenza e' bene che l'impedenza del carico (microfono) sia 1/10 di quella della porta d'ingresso (presa microfonica). Se si sbilancia questo rapporto aumentando l'impedenza del carico, il segnale microfonico si indebolira' troppo. Visto che si parla di un carico microfonico con impedenza di soli 100ohm, in parallelo la parte resistiva diventera' 50 ohm e la parte capacitiva raddoppiera'. Dati i valori esigui di carico e rapportati con la bassa impedenza della presa microfonica si possono mettere tranquillamente due microfoni uguali in parallelo senza mettere alcuna resistenza. L'unico effetto collatterale e' un lieve deprezzamento nelle prestazioni dei microfoni. Per quanto riguarda il mixer non preoccuparti in quanto, per assurdo gli puoi collegare come carico anche una resistenza da 1 ohm senza che si danneggi in alcun modo.

Sicuramente questa non e' una soluzione secondo la regola d'arte, ma deviare in modo minimo dalla regola d'arte non e' accettabile."

Che ve ne sembra?

Reply to
fabrac

fabrac ha scritto:

Non dico che non sia esperto, ma il criterio di giudizio mi pare sbagliato. Conosco persone che sanno a memoria l'orlando furioso,pur essendo quasi analfabeti

Pu=F2 tornare in alcuni casi. Per i dinamici non son convinto (il carico pu=F2 anche avere funzioni di equalizzazione) per i bufferati meno ancora: hanno impedenza di uscita praticamente nulla, quanto fa 10 per zero?

Questa che aumentando l'impedenza del carico il segnale diminuisce (intendi la tensione di uscita, vero?) mi pare sballata. Qualcuno sa spiegarmelo.

Eeeeeeeeh?

La Costituzione non lo proibisce.....

Ma come, e quello che diceva prima di come doveva essere il carico? Ora ogni microfono =E8 caricato sui 100 ohm dell'altro, col che il segnale quanto meno dimezza. Senza contare che ognuno =E8 un carico tutt'altro che lineare per l'altro, e che, a seconda del tipo di microfono, una certa dose di intermodulazione =E8 garantita.

Questa fissazione di confondere carico e generatore (=E8 pur sempre un ingresso, porcaccio giove maledetto!) mi fa rintorcinare lo stomaco.

Comunque il tuo amico ne ha detta una giusta: un ingresso, se =E8 fatto in modo decente, lo si pu=F2 anche cortocircuitare (per il segnale, non per l'eventuale polarizzazione) e spesso =E8 conveniente farlo, quando quell'ingresso non lo si usa, per ridurre il rumore generale.

In questa ultima frase c'=E8 un problema di grammatica, di sintassi, di logica o di tutte e tre. Non mi azzardo a fare ipotesi, anche perch=E9 comincia a fregarmene poco.

Che le informazioni di cui avevi bisogno ti sono state date, che le eventuali prove da fare sono BANALI e 'costless' tanto in termini di tempo che di centesimi e che io personalmente mi sono stancato di fabbricare entropia continuando a ripetere per la quarta volta le solite cose enumerando le solite ragioni.

Se non ti fidi di quello che ti dicono, allora non chiedere.

Se invece ti diverte continuare ad avere dubbi, fatti aiutare dal tuo amico esperto. Magari ti va bene.

Stop

Tullio

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Tullio Mariani

In data 18 Sep 2006 02:24:02 -0700, Tullio Mariani ha scritto:

Ciao Tullio, non volevo farti stancare, ho solo condiviso alcune informazioni che pensavo fossero utili. Certamente provero' con le resistenze perche' e poi vi faro' sapere come e' andata.

Ciao.

Fabrizio.

Reply to
fabrac

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