Sensore di umidita'

Qualcuno ha provato a costruirsi un sensore di umidita' (non per l'ambiente) per rilevare l'umidita' del terreno?

Il principio costruttivo di base e' quello di annegare due elettrodi in una colata di gesso. Il marchingegno appoggiato o inserito nel terreno o altro substrato come per esempio la sabbia, ne succhia l'umidita' variando proporzionalmente la sua resistenza.

La cosa basilare e' alimentare il circuito in AC altrimenti il gesso diventa in pochi minuti un bagno elettrolitico multicolore.

Io sto cercando una soluzione soddisfacente ma non sono riuscito a creare un oggetto che mantenga stabili le sue caratteristiche nel tempo.

Ciao, Roby.

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Carlo Cotica
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E se invece ti prendessi un sensore di umidit=E0 sht11?..potresti avvolgerlo in qualche modo in un panno per poi seppellirlo (poveretto) : il panno assorbe l'acqua/ umidit=E0 e quindi il sensore potrebbe rilevarla facilmente non danneggiandosi; la mia =E8 solo un'idea.... Ciao

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Hexfet13

Hexfet13 ha scritto:

sht11 della Sensirion. Si puo' provare ma non saprei dove reperirlo, anche la RS non lo tiene in catalogo.

Io sono partito da quello in gesso perche' e il tipo piu' indicato per queste misure, sono abbastanza rari ma si trovano in commercio ed hanno prezzi da "strumento campione" (alcune centinaia di ?) ti dicono il principio costruttivo ma come siano esattamente fatti "dentro" e' un segreto di ogni produttore.

Ciao e grazie, Roby.

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Carlo Cotica

tempo fa ho fatto una cosa simile usando un sensore di umidità da esterno avvolto in una spugna e poi piazzato nel terreno per l'affidabilità a 10 anni non saprei ma per qualche anno non ho avuto problemi inizialmente è necessaria qualche prova, ovvio...

ora non ricordo ne la marca del sensore ne lo schema elettrico ma se ti intereassa posso ritrovare qualche info giovedì sera quando passo da dove ho il materiale elettronico posso solo dirti che il sensore costava circa 20 euro (su RS anche se ora pare non li tengano più)

-ice-

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ice

ice ha scritto:

Si certo, quando ti capita fammi sapere. Grazie, Roby.

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Carlo Cotica

trico ma se ti

ove ho

a
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Hexfet13

Mh, è possibile che gli elettrodi si ossidino? di cosa sono fatti?

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Lorenzo

Lorenzo ha scritto:

Sono due viti M3 di acciaio inox, loro non si ossidano, forse intorno a loro succede qualcosa al materiale (gesso, ne ho provati diversi tipi) ma non riesco a capire.

Il vantaggio di questo "coso" e' che te lo costruisci della forma e dimensione che vuoi, non costa nulla, l'uscita e' a bassa impedenza e puoi entrare direttamente in un opamp senza ulteriori circuiti.

L'ideale sarebbe trovare qualcuno che lavora in questo settore, un trucco ci deve essere.

Ciao e grazie, Roby.

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Carlo Cotica

Carlo Cotica ha scritto:

Ciao

i ricordi sono svaniti ma, il sensore era pilotato in corrente alternata non in continua 10Kz dovrebbero bastare

ciao primula

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Primula

le dimensioni fisiche dei sensori sono dell'ordine della decina ( fino a

20 ) centimetri con interassi di alcuni cemntimetri normalmente i sensori di umidita' per il terreno sono a contatto diretto col terreno stesso ,altrimenti avrebbero delle costanti di tempo assurde ( immagina il tempo che il gesso impiega per portarsi in equilibro col terreno nell'assorbire o rilasciare l'acqua )

c'e' un po' ( un bel po' ) di magia nera nelle misure ma sono essenzialmente misure d'impedenza e a rigori VANNO calibrate anche in base alla composizione chimica del terreno e della temperatura.

alcuni lavorano a frequenze 'elevate' usando dei TDR come strumenti di misura , altri sono probabilmente dei ponti in AC con un ramo formato dagli elettrodi E il terreno.

un altro tipo di misura potrebbe essere ottenuto usando il sensore come elemento di un circuito oscillante ( ci sono sensori commerciali che escono in frequenza )

sperimentare e' abbastanza semplce basta del terreno asciutto e del terreno saturato d'acqua per calibrare il sensore nei due punti estremi.

ottenere misure valide su tutta la scala e' tutto un altro problema

temo che i sensori di umidita' ambientale non vanno bene nel terreno, non amano la condensa

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mmm

Carlo Cotica ha scritto:

non ai pensato che se fosse cosi semplice e facile, qualcuno o qualche casa costruttrice l'avrebbe messo gia in commercio a basso prezzo? quindi in questo sistema c'è qualcosa che non rende stabili le misure e quindi inutilizzabile lo strumento a lungo termine. emi

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emilio

Ma scusate, se l'acidit=E0 o la salinit=E0 del terreno dovessero cambiare per qualsiasi motivo (ad esempio dall'impiego di concimi ecc..) =E8 ancora attendibile una misura con tale tipo di sensori? in fin dei conti a parit=E0 di percentuale di acqua contenuta nel sensore di gesso, eventuali sali disciolti penetrandoci all'interno falserebbero la misura perch=E8 cambia la conducibilit=E0 tra gli elettrodi.

Se provvedessi a racchiudere il sensore in una scatolina di plastica abbastanza piccola dove tutte le facce sono sigillate e solo una =E8 costituita da un materiale permeabile all'acqua , magari mi sbaglio ma in teoria capovolgendo la scatolina con la faccia porosa verso il basso daresti la possibilit=E0 all'aria nella scatola di umidificarsi e al tempo stesso all'eventuale condensa di formarsi lungo le pareti interne e scendere verso il basso (ed evitare che il sensore possa venire sommerso da acqua)...sarebbe da fare delle prove anche per vedere il comportamento in funzione della temperatura e se effettivamente pu=F2 funzionare Enrico

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Hexfet13

Primula ha scritto:

...

Sicuramente in AC, pero' io la ricavo dal 50Hz della rete, vuoi dire che la frequenza incide su qualche fattore?

Ciao, Roby.

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Carlo Cotica

emilio ha scritto:

Non credo ci sia una richiesta di massa per un sensore del genere al contrario di quello umidita' ambiente che e' diventato un prodotto "consumer", per questo motivo i (pochissimi) produttori confezionano un oggettino indorato e costosissimo che di tecnologico o costoso probabilmente non contiene un gran che.

Non e' mia intenzione costruire un sensore di precisione per uno strumento di misura di classe elevata ma un semplice trasduttore che faccia onestamente il suo lavoro con le sue brave tolleranze. L'utilizzo (hobbystico) sarebbe poi di creare un igrostato per attivare automaticamente un sistema di irrigazione.

Ora che ho sentito qualche opinione sul NG penso che:

  1. bisogna trovare il modo di filtrare il piu' possibile le impurita' chimiche al fine di non farle arrivare nella zona della misura.
  2. curare bene la forma d'onda sinusoidale perche una non-simmetria produrrebbe un residuo corrente continua che ha effetti devastanti a causa dell'elettrolisi. Probabilmente l'aumento della frequenza sui
10KHz fa in modo che le particelle chimiche abbiano meno tempo per muoversi anche in caso di un'onda non perfettamente simmetrica (qui ci vorrebbe un elettrochimico).

Se qualcuno sta pensando di provarci occhio che l'oggetto e' anche un'ottimo termometro, e' obbligatorio compensare in temperatura con una PTC (io sto usando il KTY81-220).

Ciao, Roby.

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Carlo Cotica

Hexfet13 ha scritto:

Ti ringrazio per la tua disponibilita' ma guardando megli, ho visto che ha un'uscita digitale mentre a me basta stare sull'analogico.

Ciao, Roby.

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Carlo Cotica

le misure di umidita' del terreno hanno precisioni 'ridicole' rispetto alle misure a cui noi siamo abituati, ed anche se la composizione generale del terreno influenza la misura la concimazione e' trascurabile

continuo pero' a ribadire l'inutilita' del blocco di gesso, visto che NORMALMENTE non si usa , ho esperienza diretta di questo genere di misure avendo collaborato con enti abituati a fare prorio queste misure

ho la sensazione che comunque nella bolla d'aria vicino al sensore si arrivi velocemente ad un tasso di umidita' del 100 % a prescindere dalla reale umidita' del terreno rendendo la misura fortemente non lineare

una ricerca su google per soil humidity measurement riporta TONNELLATE di riferimento, una ditta che si occupa di queste cose e' la canadese campbell che ha a disposizione sensori di almeno 2 o 3 tipi differenti ma che sono totalmente al di fuori della portata degli hobbysti

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mmm

mmm ha scritto: [cut]

Sto facendo tesoro della tua esperienza ed eliminando il gesso. In pratica gli elettrodi saranno tenuti alla debita distanza da un supporto di materiale inerte ed isolante. Per evitare fenomeni elettrolitici utilizzero' una frequenza attorno ai 20khZ.

Grazie dei consigli, Roby.

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Carlo Cotica

Carlo Cotica ha scritto:

Hai curiosato anche questo?

LX.1252 KIT Rivista n. 184 indicatore umidita' per piante A tutti =E8 capitato di innaffiare cos=EC frequentemente le piante di casa da "annegarle" oppure talmente di rado da farle seccare. Questo apparecchio serve proprio a sapere quando le nostre piante hanno bisogno di acqua.

mandi

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-internet +cabernet berto

-internet +cabernet berto ha scritto:

Ci guardo sicuramente, grazie della informazione,

Ciao, Roby.

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Carlo Cotica

Carlo Cotica ha scritto:

Praticamente un misuratore di conducibilit=E0! Per evitare fenomeni elettrolitici una frequenza di 1KHz potrebbe gi=E0 essere + che sufficente.Se poi ti limiti a mandare il segnale variabile quando vuoi fare la misura (non continuativamente) ad esempio una volta al secondo o anche +, puoi dormire sonni tranquilli.

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Hexfet13

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