Sensore di umidita'

Se ragioniamo pensando al terreno come una spugna che assorbe acqua e alla membrana come ad uno stoppino in grado di lasciar passare l'acqua da un lato all'altro da un ambiente umido ad uno pi=F9 secco quindi "umidificandolo" fich=E8 non si raggiunge l'equilibrio tra l'esterno e l'interno, allora penso che non si possa verificare un 100% di umidit=E0 quando quella reale del non =E8 al 100%,mentre la formazione di condensa si potrebbe evitare mantenendo la temperatura interna della scatolina con il sensore di poco superiore a quella esterna (e solamente quando ci si sta per avvicinare al punto di condensazione). Non metto in dubbio che un sistema di questo tipo sia pi=F9 complesso e comunque meno pratico di due elettrodi conficcati nel terreno ma forse potrebbe (e sottolineo il potrebbe) dare dei risultati migliori (ovviamente sta alla precisione che uno vuole)...poi le mie sono idee buttate la, dato che a differenza tua non ho esperienza in questo campo.

Per quanto riguarda alla non linearit=E0 del sistema, =E8 molto probabile che sia cos=EC, comunque in ogni caso gi=E0 dovendo fare un acquisizione per via digitale implementando una qualche sorta di micro, non sarebbe assolutamente un problema fare una compensazione della non linearit=E0: basta fare delle prove a "tavolino" con dei dati di umidit=E0 certi , leggere il sensore , ricavarsi la curva caratteristica e quindi fare poi la relativa compensazione (sempre per punti) finche=E8 non si ha una bella retta

Ciao, Enrico

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Hexfet13
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Hexfet13 ha scritto: ... Se poi ti limiti a mandare il segnale

Ottima soluzione anche questa, mi costringe a rivedere un po' la circuiteria ma ne vale la pena.

Ciao, Roby.

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Carlo Cotica

se ti preoccupi dell'elettrolisi puoi sempre portare il segnale tramite un condensatore ( non elettrolitico ) in questa maniera elimini del tutto eventuali componenti continue

se hai un oscilloscopio prova poi a confrontare sia la traccia dell'eccitazione che la traccia del segnale misurato sulla sonda

questa analisi ti dovrebbe permettere di trovare una buona strategia di misura finale

mi e' venuto un dubbio enorme, ma sei interessato ad una misura qualitativa: umido - secco o ad una misura quantitativa % di acqua nel suolo ( espressa in percentuale rispetto alla saturazione ) ?

ovviamente la seconda e' un pelo piu' complessa in quanto richiede la calibrazione del sensore rispetto a valori noti ( secco e saturo si ottendogono 'facilmente' ) valori intermedi no !

esiste la possibilita' di musure DIRETTE della quantita' d'acqua in provini tramite pesatura:

si pesa il terreno secco, si satura con acqua e si ripesa il terreno saturato poi si lascia asciugare progressivamente il terreno pesandolo secondo necessita'

questo metodo richiede pero' bilance di precisione per poter essere messo in pratica ( l'acqua e' una frazione relativamente piccola rispetto al terreno ) richiede tempo per l'asciugatura e si puo' applicare solo su provini e non in campo ma permette di avere terreni con percentuali di acqua noti.

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mmm

Mi viene ora in mente (non ho letto bene tutti i post quindi magari è già stato detto) che al posto delle variazioni di conducibilità si potrebbero tener d'occhio le variazioni di capacità eliminando (credo) il problema dell'elettrolisi: 2 piastrine ricoperte di un sottile strato isolante non permeabile all'aqua (esempio plastica) poco distanti tra loro, e in mezzo un materiale che assorbe l'umidità. Per velocizzare il processo di assorbimento ed espulsione di umidità si potrebbero praticare dei fori sulle 2 piastre, facendo sempre in modo di non lasciare scoperto il metallo di cui sono composte.

Ciao!

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Lorenzo

nel terreno l'acqua e' presente essenzialmente in fase liquida, negli interstizi tra i granuli

per questo temo che in una eventuale cavita' ( macroscopica ) si arrivi al 100% di umidita' ( in fase gassosa ) proprio perche' siamo in presenza di liquido, chiaramente questo e' meno vero quando la percentuale d'acqua nel terreno scende a valori bassi tali da lasciar passare l'aria ( ho semplificato molto ma il concetto dovrebbe essere chiaro )

no anzi, SE funzionasse il tuo sistema sarebbe ottimo, i sensori per l'umidita' ambientale sono economici e si potrebbero facilmente realizzare ( scatoletta forata con i fori in basso ed il sensore in alto )

e comunque anche i sensori tipici non si piantano quasi mai nel terreno in verticale ma quasi sempre in orizzontale

la non linearita' sarebbe del: tipo nessuna variazione notevole da secco fino al 20 - 30 % ( tiro i numeri a caso ) poi subito una lettura prossima al valore max per tutto il restante range di umiditita'.

forse e' proprio il termine umidita' a mettere confusione , gli anglofoni usano per il terreno il termine "water content", "contenuto di acqua" e non umidita' che in genere si associa alla fase gassosa

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mmm

Non ho esperienze significative in merito, ma la cosa mi ha incuriosito.

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Questo sembra essere il meglio. Lavora a 100MHz misurando il ros, che pare dipendere quasi solo dall'acqua.

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In realt=E0 per=F2 cercavo conferma di una mia idea di derivazione "fisiologica". Noi avvertiamo al tatto l'umidit=E0 del terreno ficcandoci un dito e valutando la asportazione di calore che il terreno provoca. E ho avutoi conferma che si pu=F2 fare.

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Sul sito si parla anche del sensore a blocco di gesso.

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Vedi se qualcosa ti torna utile.

Ciao.

lucky

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lucky

Ottima ricerca! Mi interessa moltissimo tutto.

Ciao e grazie, Roby.

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Carlo Cotica

Un link tira l'altro ed alla fine ho trovato questo:

Measurement of soil moisture using gypsum blocks

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Ciao, Roby

Carlo Cotica ha scritto:

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Carlo Cotica

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