resistenza di un diodo

Ciao,

ho misurato con un amperometro la corrente che fluisce in un circuito costituito da una batteria ed una resistenza. Inserendo poi un led rosso, ho rimisurato la corrente, che era circa la metà. Questo significa che il diodo ha una sua resistenza? E' corretto esprimersi così?

Grazie.

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Angelo
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Angelo ha scritto:

No. Un LED rosso provoca una caduta di tensione di circa due volt, quindi la tensione ai capi della resistenza è diminuita, e anche la corrente. Probabilmente stavi alimentando il tutto a 4-5V. Tutto regolare.

Giuliano

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JUL

o, ho

l diodo

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GIULIANO sei sempre il migliore di cuore Ernesto VC (telegrafista)

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volpino

"JUL" ha scritto nel messaggio news:f19qf2$dha$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Capisco quello che vuoi dire: lo stesso accadrebbe se anzichè un led rosso avessi messo una resistenza: la caduta della prima resistenza sarebbe diminuita, e così la corrente. Ma il punto è un altro: perchè un led si comporta COME una resistenza, cioè facendo cadere la tensione di un paio di volt e riducendo, quindi, la corrente?

Grazie

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Angelo

Angelo ha scritto:

No, c'è una certa differenza. La tensione ai capi di una resistenza varia in modo direttamente proporzionale alla corrente che l'attraversa. Infatti V=IxR. In un LED, invece, la caduta di tensione varia molto poco anche cambiando di molto la corrente che lo attraversa. Si comporta quasi come un diodo Zener, anzi, a tensioni basse, regola anche meglio.

Giuliano

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JUL

Angelo ha scritto:

sso

d si

o di

I led sono diodi (con una finestra per fare uscire la luce) non hanno una resistenza, semplicemente per fare passare la corrente si trattengono una piccola parte della tensione, circa: 0.7V quelli al silicio, 0.2V quelli schottky, 1.8V il led rosso, 1.9V quello verde. Se lo alimenti a 220V!!! ai suoi capi cadranno sempre 0.7V silicio ecc. Praticamente tu hai alimentato UNA RESISTENZA, prima con la tensione della pila, poi con la tensione della pila meno la caduta del diodo.

mandi

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bertolimarco2004

ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@u30g2000hsc.googlegroups.com...

I led sono diodi (con una finestra per fare uscire la luce) non hanno una resistenza, semplicemente per fare passare la corrente si trattengono una piccola parte della tensione, circa: 0.7V quelli al silicio, 0.2V quelli schottky, 1.8V il led rosso, 1.9V quello verde. Se lo alimenti a 220V!!! ai suoi capi cadranno sempre 0.7V silicio ecc. Praticamente tu hai alimentato UNA RESISTENZA, prima con la tensione della pila, poi con la tensione della pila meno la caduta del diodo.

Chiarissimo, sia te che JUL. Grazie

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Angelo

Ma non si può anche dire appunto che "il diodo ha una sua resistenza" ? Poi avrà qualche altra cosa, ma ha anche una resistenza: strana, per niente lineare nè semplice, ma resiste; non passivamente ma resiste (eccome!) al passaggio degli elettroni. Se non resistesse in qualche forma, non produrrebbe effetti; tralasciando gli effetti magnetici e capacitivi, i semiconduttori funzionano perchè resistono (in modo assolutamente particolare) alla corrente.

L

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:MJ5_h.27264$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

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Loplop

ente

al

Il termine corretto =E8 "resistenza differenziale". Se vai a vedere la caratteristica I-V vedrai che la resistenza (differenziale) del diodo non =E8 altro che dV/dI. Lavorando nell'intorno di un punto di lavoro (sufficientemente piccolo) il valore pu=F2 essere approssimativamente costante e allora il termine resistenza =E8 simile a quello di un resistore.

Ciao Igor.

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Igor

"Igor" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@h2g2000hsg.googlegroups.com...

Il termine corretto è "resistenza differenziale". Se vai a vedere la caratteristica I-V vedrai che la resistenza (differenziale) del diodo non è altro che dV/dI. Lavorando nell'intorno di un punto di lavoro (sufficientemente piccolo) il valore può essere approssimativamente costante e allora il termine resistenza è simile a quello di un resistore.

Sono andato a studiacchiarmi al resistenza differenziale. Se le cose stanno così, come ho trovato anch'io, allora non è vero che un diodo fa cadere la tensione sempre della stessa quantità: la caduta dipende dalla corrente, secondo la funzione V(I). La tangente a V(I) nel punto I_i ti dice qual è la resistenza differenziale. Ossia ti dice che valore dare ad una ipotetica reistenza da mettere al posto del diodo, per avere con quella corrente, quella specifica caduta di tensione.

Giusto?

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Angelo

Non hai tutti i torti, ma è sbagliato :-) In realtà la dipendenza della tensione dalla corrente è talmente debole che te la puoi scordare. Puoi tranquillamente tracciare una linea verticale sulla caratteristica I/V. Prova a disegnare (magari usando un software) la funzione esponenziale: I=exp(V) (che assomiglia molto alla caratteristica di un diodo I=Is exp(V/Vt) ). Non è una cosa tipo una parabola, è proprio qualcosa che è praticamente zero fino ad una certa V (che è poi la fantomatica Vsoglia), dopodichè esplode quasi in linea retta.

Ciao

Pasu

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Pasu

Se vuoi puoi dirlo, ma secondo me è fuorviante.

Vero...

Resiste attivamente. Ovvero è un componente passivo. :-)

Può sembrare assurdo, ma non è necessaria una resistenza per dissipare. Anche un generatore ideale di tensione (che ha resistenza interna nulla per definizione) dissipa se lo usi nel primo quadrante! Ehm nel primo quadrante dipende dalle convenzioni... Intendo con la corrente che entra nel terminale positivo.

Spero di non averti confuso le idee, anche se è una debole speranza :-)

Pasu

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Pasu

Vero!

No. La resistenza differenziale vale solo in un intorno del punto considerato: ti dice se vari di un pochino la corrente, di quanto poco varia la tensione rispetto a prima. Ad esempio nell'intorno del punto A (coordinate V1 I1) la resistenza differenziale e` quella indicata dalla retta tangente. Se vuoi usare quella retta per approssimare la funzione in un intorno di A, vedi che la retta non passa per l'origine: e` una resistenza, ma devi mettere un serie una tensione pari a V0. Oppure puoi dire che il punto A lo raggiungi con una resistenza di valore VA/IA (Retta colorata che passa per l'origine) ma questo modello, che si chiama resistenza apparente, non serve a nulla, se cambi V, la I cambia in modo "sbagliato" rispetto alla realta`.

[FIDOCAD] LI 80 30 80 100 LI 65 90 150 90 LI 80 90 90 90 LI 90 90 105 85 LI 105 85 115 75 LI 115 75 120 65 LI 120 65 125 45 LI 125 45 130 10 SA 120 65 LI 125 55 105 95 TY 115 65 5 3 0 0 0 * A TY 150 95 5 3 0 0 0 * V TY 70 30 5 3 0 0 0 * I TY 105 90 5 3 0 0 0 * V0 TY 120 90 5 3 0 0 0 * VA TY 75 65 5 3 0 0 0 * IA LI 80 90 135 55 2
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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

"Franco" ha scritto nel messaggio news:ELk_h.4258$H snipped-for-privacy@newssvr21.news.prodigy.net...

Perchè dici di no? Vediamo se ho capito quello che vuoi dirmi (io uso la funzione V(I) e non I(V)). Quando parlo di resistenza (uguale alla pendenza della tangente in I_0) da mettere al posto del diodo intendo dire che il diodo e la resistenza sarebbero equivalenti e perciò interscambiabili per il resto del circuito SOLO se la tensione e la corrente fossero V_0 e I_0. Ovvio che se cambio questi valori non mi ritrovo più, perchè la resistenza "vera e prorpia" va come la tua retta colorata ed il diodo va come la curva che hai disegnato, V(I). Se vogliamo limitarci ad un piccolo intorno di I_0, tuttavia, le cose varieranno approssimativamente come la tangente in I_0, ossia come una R in serie con una tensione pari al valore dell'intercetta V_0. Giusto?

Ma ti/vi domando: questa resistenza differenziale, di cui suppongo la resistenza nel senso comunemente inteso è un "caso particolare" (con caratteristica V(I) = RI), è un concetto applicabile anche ad altri componenti elettronici?? Ad esempio a quali?

Grazie

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Angelo

snipped-for-privacy@newssvr21.news.prodigy.net...

l =E8

za

er il

tenza

va

_0,

La caratteristica della resistenza differenziale =E8 una retta tangente alla curva I/V del diodo. Questa retta non =E8 la curva caratteristica di una resistenza, ma di una resistenza in serie ad un generatore di tensione. Il valore di questo generatore =E8 dato dall'intersezione della retta con l'asse della tensione (corrente =E8 nulla). Questo =E8 un modello che approssima il funzionamento di un diodo in un determinato punto di lavoro.

Ciao, Igor.

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Igor

Perche' volevi sostituire la funzione non lineare con la resistenza differenziale e basta.

Adesso si`: la sostituzione va fatta con la resistenza differenziale piu` la tensione V0.

E` applicabile a tutti i circuiti non lineari che si possono linearizzare localmente.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

"Franco" ha scritto nel messaggio news:cep_h.146$ snipped-for-privacy@newssvr22.news.prodigy.net...

Grazie a tutti.

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Angelo

"Franco" ha scritto nel messaggio news:cep_h.146$ snipped-for-privacy@newssvr22.news.prodigy.net...

Dimenticavo la cosa più imporrtante.

Se ora io ho un diodo e di esso so che:

- tensione massima operativa 2V

- corrente operativa: 2A

come faccio a sapere di che valore scegliere la resistenza da porre in serie al diodo e batteria?

Se conoscessi la curva di cui stiamo parlando, per me sarebbe facile, ora che ho capito come usarla: potrei utilizzare un circuito equivalente con il led rappresentato da una resistenza ed una tensione. Ma in assenza di questa curva, come faccio a trovare quello che cerco?

So che ai capi del diodo deve esserci massimo una tensione di 2V e che la corrente deve essere circa 2A....mi fermo qui!!!

Grazie

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Angelo

Solo con questi due dati non puoi trovare il circuito equivalente, ti serve la curva della tensione in funzione della corrente.

Su diodi di piccolo segnale si puo` provare a fare un modello conoscendo solo un punto, ma su quelli di potenza ne servono alcuni di piu` per fare un modello esponenziale-resistenza.

Perche' vuoi fare un modello differenziale del diodo?

--

Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

"Franco" ha scritto nel messaggio news:GLs_h.18544$ snipped-for-privacy@newssvr27.news.prodigy.net...

Mah..perchè se ho un diodo con quelle due caratteristiche, senza il modello, come faccio a sapere che batteria scegliere e che resistenza disporgli in serie? Se per esempio prendo una batteria da 2V 4Ah e collego direttamente il diodo, rischio di rovinarlo, perchè solo conoscendo V(I) potrei sapere a quella tensione che corrente lo attraversa. Cioè, da quel che ho capito, io farei così. Prenderei il grafico V(I), vedrei che corrente corrisponde a 2V (mi aspetto che corrisponda una corrente di circa 2A, sennò non ha senso fornire quella coppia di dati). Prendo la tangente al punto V = 2V e mi trovo l'intercetta che uso come approssimazione della curva nell'intorno del punto (V=2, I=2). Mi calcolo un circuito equivalente in cui sostituisco al diodo una tensione pari all'intercetta della tangente, in serie con una resistenza del valore di 1/m, con m il coefficiente angolare della tangente (di V(I)), (m è la conduttanza, no?!). In questo modo posso scegliere la tensione della batteria da utilizzare ed il valore della resistenza in serie al diodo da inserire. Mi sembra un po' farraginoso e la tua domanda sul perchè cerchi questo modello differenziale del diodo mi fa sorgere una domanda: cìè un metodo più semplice per sapere come alimentare un diodo-led del quale so solo tensione e corrente operativa??

Grazie

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Angelo

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