"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
Sto capendo, ma mi manca un elemento di base.
Definizione di amplificatore: dispositivo attivo che aumenta di un fattore G, detto guadagno, l'ampiezzadi un segnale.
Leggo che tale ampiezza può riguardare tensione o corrente. Cosa significa? Esempio di tipo elettrotecnico (che è quello che serve a me) Ho un cavo percorso da corrente elettrica continua. Alla sorgente ho una tensione di 100V. Conisderato il carico (la resistenza del cavo), ho una corrente quasi uguale a I = 99/R, se ipotizziamo di considerare un cavo la cui estremità opposta alla sorgente ha subito una caduta di tensione fino a
1V. A questo livello, quindi, giunge corrente continua a tensione 1V ed intensità I. Voglio che torni ad essere di 100V e stessa intentensità I, perchè devo spedirla ancora più lontano. Intercalo alla linea un amplificatore che, utilizzando energia esterna, moltiplica per 100 la tensione (G=100) e mi ridà la tensione di partenza. Giusto fin qui? Questo dovrebbe essere il caso in cui la tensione è la grandezza amplificata. Non capisco quello in cui sarebbe la corrente a venir amplificata. Me ne fate un esempio? Ci provo io, agendo sulla stessa linea di prima, ma con una modifica. Essa lungo il suo tragitto subisce numerose perdite verso terra. Alla estremità opposta a quella di "partenza", ho adesso una corrente molto più piccola di quanto mi aspetterei ed una tensione comunque sempre pari a 1V. La tensione di 1 V, mi sta bene, ed è quella che desideravo arrivasse all'estremo del capo, ma la intensità che volevo è molto minore di un fattore 100. Posso allora intercalare un amplificatore che, ferma restante la tensione, mi moltiplichi per 100 l'intensità?
Grazie e correggetemi pure.