linearità amplificatori

Salve a tutti! Vorrei che mi aiutaste a comprendere un concetto. Leggo che un amplificatore può distorcere se non è lineare. La non linearità sarebbe un guadagno non costante. Domanda: questa incostanza del guadagno da cosa dipende? E' sistematica? E' variabile? E' casuale?

Ho letto di come se si disponessero in serie 1000 amplificatori, ciascuno con un guadagno maggiore del teorico del 1%, si avrebbe un incremento dell'ampiezza del segnale amplificato di un fattore 2000, con saturazione e distorsione. Se fosse più piccolo del 1%, si avrebbe una amplificazione ridotta ad 1/2000. Come si fanno questi calcoli?

Grazie

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Angelo
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"Angelo" ha scritto nel messaggio news:NyOlh.12098$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

La non linearità è un guadagno non costante all'interno della banda di frequenza interessata. I criteri per determinare quanto possa essere accettabile una certa non linearità variano molto a seconda dell'applicazione dell'amplificatore. Parlare di linearità per un amplificatore BF HiFi, può coinvolgere criteri e tecniche molto diversi rispetto ad un amplificatore RF. Devi restringere il campo di applicazione della domanda ;-)

Penso che prima di tutto dovresti ripassare il concetto di guadagno/attenuazione in tensione e potenza, misure in dB e dBm, il concetto di "preamplificatore" e "amplificatore di potenza", il livello d'uscita massimo degli amplificatori. Poi ne riparliamo ;-)

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Alessandro1958

fai un rapido calcolo i guadagni di amplificatori messi in serie si moltiplicano 8 sempre che gli amplificatori non interferiscano reciprocamente ) per cui mille stadi in cascato corrispondono a moltiplicare i mille guadagni

immagina di avere amplificatori a guadagno unitario G=1

ed amplificatori con il guadagno aumentato dell' 1 %

G = 1.01

nel primo caso il guadagno dell'amplificatore globale sara'

1 * 1 * ..... *1 ( mille volte ) = 1

1.01 * 1.01 * ..... * 1.01 = (1.01)^1000 ( ^ e' il simbolo di elevamento a potenza

a te l'onore di usare la calcolatrice per vedere il numero che esce ( ed e' quasi impressionante !! )

lo stesso se il guadagno dei singoli stadi e' ridotto dell 1 %

G = 0.99

nel caso del guadagno maggiorato l'effetto che si ottiene e' che le ampiezze del segnale superano le tensioni di alimentazione dell'amplificatore ottenedo la saturazione dello stesso con conseguente distorsione

va da se che nessuno mette realmente in cascata mille stadi di amplificazione per cui e' un esempio MOLTO ideale e di scarso interesse pratico

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mmm

Ciao La linearita' e' il rapporto fra uscita e ingresso, come livello Se questo rapporto non e' costante si ha distorsione. Entra un millivolt ed esce un volt, entrano 2 mvolt ed escono 2 volt ecc ,entrano 3 mV ed escono 3 V ecc Non c'entra nulla la frequenza

Fedelta' e' l'andamento del guadagno in funzione della frequenza. Se questo guadagno non e' costante per tutte le frequenze, si ha perdita a basse o ad alte frequenze. Entra un mv ad 1 Hz ed esce un Volt, entra un mvolt a 100 Hz ed esce un volt ,entra un millivolt a 1000 Hz ed esce sempre un volt. Non c'entra nulla l'ampiezza.

Col BUON ANNO a tutti

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Dipende dall'ampiezza del segnale. Ad esempio, riprendendo i numeri di giorgio, entra 1 mV, esce 1V. Entrano 2mV, escono 2V. Entrano 3 mV ed escono 2.8V, entrano 4 mV escono 3.5V. Vedi che negli ultimi due casi non c'e` piu` un guadagno costante.

L'altra domanda non l'ho capita.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

amplificatore

e

spiagasiùn terra terrra

la non linearità dipende dal fatto che i componenti attivi(cioè quelli che amplificano,transistor ,fet,valvole) non amplificano dello stesso valore i segnali piccolissimi,medi,e grandissimi diciamo,che con quelli piccolissimi se non si usassero certi artifici non si nuoverebbero neanche,con quelli grandi non riescono a stargli dietro la matematica (trigonometria),dimostra che partendo dalle particolari leggi per i vari dispositivi attivi,facendogli amplificare un segnale sinusoidale(il più puro dei segnali),cioè una "nota", si generano "note" a frequenza doppia,tripla ecc,multiple insomma,sono le cosiddette armoniche,note "in più" generate dalla non linearità se le armoniche in campo audio sono appunto"armoniche",cioè "intonate" con la generante(le armoniche pari,e la terza,le altre dispari c'entrano poco) in alta frequenza potrebbero essere sfruttate per moltiplicare le frequenze,es entro con un Ghz in un ampli volutamente non lineare e tiro fuori es. 4Ghz se entro in un ampli non lineare con due frequenze si genera invece la somma e la differenza(intermodulazione),anche questa può essere sfruttata ,es se non ci sono divisori per abbassare una alta frequenza si abbassa quel segnale facendo differenza con uno di frequenza vicina es. 20 GHZ-20.2 GHZ =200Mhz,molto più maneggiabile dico bene?

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blisca

"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Sto capendo, ma mi manca un elemento di base.

Definizione di amplificatore: dispositivo attivo che aumenta di un fattore G, detto guadagno, l'ampiezzadi un segnale.

Leggo che tale ampiezza può riguardare tensione o corrente. Cosa significa? Esempio di tipo elettrotecnico (che è quello che serve a me) Ho un cavo percorso da corrente elettrica continua. Alla sorgente ho una tensione di 100V. Conisderato il carico (la resistenza del cavo), ho una corrente quasi uguale a I = 99/R, se ipotizziamo di considerare un cavo la cui estremità opposta alla sorgente ha subito una caduta di tensione fino a

1V. A questo livello, quindi, giunge corrente continua a tensione 1V ed intensità I. Voglio che torni ad essere di 100V e stessa intentensità I, perchè devo spedirla ancora più lontano. Intercalo alla linea un amplificatore che, utilizzando energia esterna, moltiplica per 100 la tensione (G=100) e mi ridà la tensione di partenza. Giusto fin qui? Questo dovrebbe essere il caso in cui la tensione è la grandezza amplificata. Non capisco quello in cui sarebbe la corrente a venir amplificata. Me ne fate un esempio? Ci provo io, agendo sulla stessa linea di prima, ma con una modifica. Essa lungo il suo tragitto subisce numerose perdite verso terra. Alla estremità opposta a quella di "partenza", ho adesso una corrente molto più piccola di quanto mi aspetterei ed una tensione comunque sempre pari a 1V. La tensione di 1 V, mi sta bene, ed è quella che desideravo arrivasse all'estremo del capo, ma la intensità che volevo è molto minore di un fattore 100. Posso allora intercalare un amplificatore che, ferma restante la tensione, mi moltiplichi per 100 l'intensità?

Grazie e correggetemi pure.

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Angelo

"Angelo" ha scritto nel messaggio news:zBwmh.13979$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Ovviamente ho sbagliato. Intendevo dire che sono ridotte sia tensione che corrente

Anche questo è sbagliato: facciamo così finta che anche se minore di 1 V la tensione del cavo sia quella desiderata, ad esempio 0.001V La domanda resta valida, ma farei una precisazione. E' ovvio che fissata la tensione, la corrente dipenderà dal carico. Quindi, quello che intendo dire con amplificazione dic orrente a tensione fissa, è che quella tensione di 1 mV all'uscita dell'amplificatore di corrente, si comporta come un generatore di tensione con una potenza maggiore che senza amplificazione, ossia facendo tendere a zero il carico, la linea amplificata può dare una corrente maggiore rispetto a quella non amplificata di un fattore pari al guadagno: giusto?

Grazie

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Angelo

Ciao Franco Mi intrometto per scusarmi che non ti ho aspettato al MARK a Genova. Ero col figlio che si e' comprato 2 PC portatili ,usati, ma molto belli ,da portarsi in Africa, e aveva una gran voglia di vederseli, per cui non sono riuscito a farlo aspettare oltre mezzogiorno !! E' contentissimo e ci ha perfino installato Linux !! In compenso usa ancora il mio per collegarsi ad Internet....e ..mi ha invaso !!

Speriamo di vederci al prossimo Mark , verso Pasqua.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Nessun problema!

Azz un medico che conosce linux e lo sa installare e` gia` notevole!

A Pasqua non so ancora su che lato del mondo saro`, quest'anno sono parecchio incasinato e non ho ancora fatto programmi a medio termine.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Ciao Una volta ero io che gli insegnavo un po' di informatica, ma ora e' lui che insegna a me !! E storce il naso quando vede il mio Win 98 !!! Linux lo abbiamo installato sul suo PC con XP, senza problemi, salvo che non riusciamo a connetterci in rete. Eppure scegliendo XP come SO ,al boot ,invece di Linux,va tutto bene !!! Avra' tempo, in Costa D'Avorio, per capire !!!! Da buoni Genovei di importazione, ci siamo fatti scaricare UBUNTU (700 Mb) da in amico con Fastwbeb flat !!!! Il mio ADSL free(ma mica tanto !) era sempre impegnato !!

Speriamo che per Pasqua tu sia in questo continente, e possiamo vederci.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

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