per condurre hanno generalmente bisogno di una tensione che va da 0,3 V (germanio) a 0,7 V (silicio). Oltre a questa tensione hanno bisogno di una corrente data da un resistore in serie, giusto? Bene, questa corrente è indicata sui datasheet? E, se si, è la If?
In pratica sto studiando il circuito di un distorsore audio dove c'è un potenziometro in serie ad un diodo, e dalla descrizione del circuito vedo che questo pot serve a regolare la tensione di intervento dei diodi...
Correggetemi se sbaglio: anche se c'è tensione sufficiente a far condurre un diodo, ma non ho abbastanza corrente, il diodo rimane interdetto, giusto? Perciò questi potenziometri servono a regolare la corrente che scorre nei diodi, in modo da modificare il loro valore di soglia?
If è la corrente continuativa massima sopportata dal dispositivo.
Niente di strano.. scegli da che tensione in su o in giù segare la forma d'onda di ingresso.
Se hai tensione ai capi di un diodo, hai sempre e comunque una corrente. Se il diodo resta interdetto perché è in polarizzazione inversa, la corrente sarà piccola. Se il diodo resta interdetto perché non è stata raggiunta la tensione di soglia, si comporta come una resistenza di valore molto alto. Se c'è una tensione maggiore della tensione di soglia, il diodo presenta una resistenza serie equivalente molto bassa.
No. O regolano il valor medio della forma d'onda in ingresso o regolano il guadagno di un amplificatore, o meglio ancora regolano l'ampiezza massima che la forma d'onda in uscita potrà assumere in condizioni di intervento dei diodi.
sei sicuro del + e - sull'operazionale? Non è che nello schema sono invertiti? Così come lo hai disegnato butterebbe fuori un segnale rettangolare il cui duty cycle cambierebbe molto in base al segnale di ingresso e alle impostazioni dei trimmer.
Se sono girati avresti un raddrizzatore ideale a doppia semionda con guadagno impostabile separatamente per la semionda positiva e quella negativa, nel caso non ci fosse R9. Con R9 viene fissato un guadagno massimo. Durante la semionda positiva condurrebbe L1 e il guadagno sarebbe (1/R8) * 1/(1/P2 + 1/R9) Nella semionda negativa condurrebbe L2 e la formula avrebbe P3 al posto di P2. impostando quindi i due potenziometri, regoli un guadagno tale per cui il segnale saturi quanto vuoi perché aumenti il guadagno quel tanto che l'operazionale raggiunge il massimo della tensione di uscita in modulo.
Ciao, io ricordo che 0.6 V per silicio e 0.7 V Arseniuro di gallio.
Male. Nel senso che la corrente non la fornisce il resistore e i diodi non ne hanno bisogno :) Mi spiego: il generatore di tensione fornisce la ddp ai capi del ramo nel quale è posto il diodo, ma una volta superata la barriera dei 0.7, il diodo puoi considerarlo come un corto circuito. In pratica, se la tensione del generatore supera i 0.7 V, il diodo diventa un pezzetto di filo e vi può scorrere anche molta corrente (rischiando di bruciarlo). Così, per limitare tale corrente, occorre introdurre una resistenza. Ma... ai capi di questa resistenza, cadrà altrettanta tensione. La tensione che cadrà sulla resistenza è data da:
Vg-0.7 = Vr
Vg: tensione generatore
0.7: tensione di attivazione del diodo Vr: tensione che cade ai capi della resistenza.
dunque la corrente che scorrerà sia nella resistenza che nel diodo (i due componenti sono in serie) è:
I = Vr/R
La corrente indicata è quella massima sopportabile dal diodo. Poi, la notazione utilizzata varia da produttore a produttore. In ogni caso, dipende dove la leggi If. Potrebbe significare "Forward current", ma... in che modo lo è? Impulsiva o DC?
Io direi che serve a limitare la corrente che vi circola...
No. Il tutto è dato dalla tensione. Quando superi la tensione di soglia del diodo, esso diventa come un corto circuito e poco importa se la corrente massima che passa è 1 mA o 20 uA, perché il gen. fornisce una tensione in grado di permettere ai portatori maggioritari di passare da un capo all'altro del semiconduttore. Che ne passi 1 al secondo o 2 milioni, non importa, dipende dal generatore e dalla resistenza a cui è collegato il diodo.
No, serve solo a regolare la corrente e stop. Il valore di soglia è una caratteristica intrinseca del diodo, cioè, non puoi modificarlo.
Lo schema è sicuramente invertito, ossia, IN è sul + e out sul -, per le seguenti ragioni:
1) Non avrebbe senso così, perché l'invertente è a 0 V e il non invertente segue l'invertente. Se sul non invertente viene posto IN, esso è a 0 V, quindi corto circuito (specie se è una sorgente diretta non proveniente da altri circuiti).
2) L2 non si attiverebbe mai, tranne se il suo catodo non diventa negativo, perché l'anodo è perennemente a 0 V.
Quando hai una configurazione lineare (vedi retroazione sul -) si, ma così come lo ha disegnato è un semplice trigger di Shmitt (retroazione sul +) o come diavolo si scrive.
"Brunix" ha scritto nel messaggio news:lPsCe.170972$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...
un
Ciao, grazie a tutti per le spiegazioni. Dunque in quel circuito, i diodi sono invertiti perchè durante la semionda positiva conduce uno e durante quella negativa conduce l'altro, facendo quindi cambiare la resistenza di controreazione e quindi il guadagno dell'amplificatore... Penso di aver capito!
Si è vero, anche qui ho scarognato. Era davvero tardi, guardate l'ora del post =)
In pratica, ciò che volevo dire è questo:
la tensione sull'invertente è la stessa del non invertente, quindi se sul non invertente hai 0V, sull'invertente, dove applichi il segnale IN, avrai 0V, quindi è l'equivalente del collegamento IN -> Massa. Il ragionamento però non può esser fatto perché non c'è la retroazione negativa (avevo fatto questo discorso, preso dalla certezza che i due terminali fossero scambiati nel vero schema, e quindi già pensavo che nel vero schema la retroazione c'era).
L'ho spiegato ora, ma comunque lascia perdere, farfuglie schifose :)
Si, anche come una batteria. Infatti noi lo utilizzavamo come una batteria durante l'analisi degli schemi. Solo che io ho preferito già sottrarre i 0.7 V alla tensione di alimentazione e considerare il ramo senza il diodo. Semplificazione non sempre corretta, ma in questo caso va bene.
Giusto.
Si, certo, era solo per far capire cosa faceva il generatore. Avrebbe generato confusione se avessi detto:
"il gen. fornisce una tensione in grado di permettere ai portatori maggioritari di passare da un capo all'altro del semiconduttore. Tali portatori, una volta attraversata la barriera, saranno minoritari"
Per chi non conosce tutto il meccanismo della giunzione PN, come (a quanto o capito) chi ha posto la domanda, la spiegazione più corretta potrebbe diventare la più ostica. Infatti non avrei dovuto proprio parlare della giunzione PN :)
ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here.
All logos and trade names are the property of their respective owners.