La teoria e la pratica (e l'esperienza).

Giorgio Padoan wrote: ]

La corrente non sinusoidale non aumenta le perdite per isteresi. L'andamento del campo magnetico dipende essenzialmente dall'integrale della tensione, non dalla corrente. Poco piu` sopra avevi detto "si` e` cosi`" quando te l'avevo detto per l'ennesima volta.

Ogni tanto non ti capisco: di dichiari d'accordo nel dire che la potenza non transita nel nucleo (cosa che pochi sanno ed e` complicata da capire) e poi insisti sul campo magnetico che dipende dalla corrente che il carico assorbe :(.

Ciao

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco
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La legge Biot-savart afferma che il campo magnetico B dipende dalla corrente che circola in un circuito. A trasformatore aperto la I e' dovuta, trascurando le R dei cavi, all'impedenza del primario L1 ed e' in quadratura con ritardo di 90 gradi rispetto la V=220V. Inserendo un carico resistivo la I rimane essenzialmente la stessa come valore ma assume una fase in ritardo in feriore ai 90 gradi rispetto V, con Fi tanto piu' piccola tanto + potenza richiede il carico, facendo cosi' nascere nel circuito equivalente al primario una potenza attiva che e' quella dissipata sulla R. Consiedera che anch'io posso sbagliare e quando me ne accorgo lo dico esplicitamente, come ho fatto nella precedente. Per il resto mi sembra di rispondere sempre con garbo e pronto a correggermi quando mi si dimeostra che dico imprecisioni.

Buona domenica giorgio

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Giorgio Padoan

.....................

benvenuto nel club! ;-)

Ciao

Tullio

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T. M.

Vero! Ma in un trasformatore ci sono due correnti che si cancellano per quanto riguarda il campo nel nucleo.

Ripeto, il campo nel nucleo non dipende dalla corrente che scorre negli avvolgimenti, ma solo dall'integrale della tensione degli avvolgimenti, che determina la corrente di magnetizzazione, non quella che scorre nel secondario.

A vuoto si`.

No, il modulo della corrente non rimane costante (tranne in casi molto rari). Si somma vettorialmente la corrente di magnetizzazione (costante, dipende solo dalla tensione, e determina la magnetizzazione del nucleo) e la corrente di carico che non influenza il campo nel nucleo. Si puo` considerare la corrente costante in modulo solo finche' la corrente di magnetizzazione e` maggiore di quella dovuta al carico, ma non e` la situazione normale di un trasformatore.

Hai una idea non corretta di come funziona un trasformatore. Ho gia` provato a dirti piu` volte che il campo magnetico in un trasfo non dipende dalla corrente nel secondario.

Piu` di questo non riesco a fare, se non ci vuoi credere o verificare da qualche parte, amici come prima :) basta che non dica cose sbagliate :(

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Franco dici giusto, a questo punto meglio verificare ed e' cio' che ho fatto. Naturalmente, a scanso d'equivoci sto parlando di un trasfo privo di perdite ed in regime sinusoidale. Gli appunti confermano che in caso di OmegaL2 (L2=induttanza del secondario) abbastanza minore del carico R (solo resistivo) il modulo della corrente al primario I1 varia di poco ma tende a rifasarsi con la tensione al primario V1, effetto che porta a tener conto della la potenza attiva assorbita da R2. Come sai gli effetti del secondario si possono rappresentare al primario mediante una impedenza Z12 in serie ad L1, ed e' osservando il valore di questa Z12, che ovviamente dipende da R e L2, che arrivi a dedurre quello che ho effermato. In caso di carico superiore e quindi R simile o piccola rispetto OmegaL2 le cose cambiano in quanto Z12 ha una componente resistiva dell'ordine di grandezza o inferiore di quella reattiva e quest'ultima ha segno negativo. Cio' porta ad un aumento di I1 ed un suo ulteriore rifasamento rispetto V1 in quanto la componente reattiva complessiva diminuisce.

Nella prima ipotesi osservando l'equazione di I2 si vede che e' in ritardo di 90 gradi rispetto I1. In caso di aumento del carico questo ritardo diminuisce al diminuire di R. Dalle equazioni che ho si puo' dedurre ogni grandezza al di la' dei valori del campo magnetico all'nterno del nucleo. Quest'ultimo, se uno ci tiene, deve cmq essere calcolato in funzione delle correnti I1 e I2, in quanto da queste dipende, naturalmente il calcolo e' sempre vettoriale.

Ciao Giorgio

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Giorgio Padoan

OK

Appunti di quale corso?

Stai confrontando la corrente di magnetizzazione con quella dovuta al carico. La corrente di magnetizzazione e` dell'ordine di qualche percento (da 1% al 5%). Quello che dici capita quando la corrente dovuta al carico e` abbastanza inferiore a quella di magnetizzazione, cioe` quando il trasformatore e` usato al di sotto dell'1% della sua potenza di targa. Non mi sembra una situazione normale. Inoltre nel caso reale anche a vuoto ci sono le perdite nel nucleo e quindi la corrente non e` sfasato di pi/2.

In ufficio ho un trasformatore da 600VA quindi con una corrente di carico riflessa sul primario di 2.7A. La corrente di magnetizzazione e` di 105mA. Quindi vuol dire che per potenze assorbite inferiori a circa

7W la corrente di primario rimane costante e cambia fase a seconda del carico. Ma che senso ha usare un trasformatore da 600VA con carichi minori di 7W?

Cioe` sempre, vedi sopra.

Il valore del flusso l'ho tirato in ballo perche' dicevi che era deformato dalla corrente impulsiva, cosa non vera.

NO, quante volte lo devo ripetere? Il campo magnetico nel nucleo NON, ripeto NON dipende dalla corrente di secondario (e relativa corrente riflessa sul primario). La magnetizzazione del nucleo dipende SOLO dall'integrale della tensione, NON dalla corrente di secondario.

Dove ti hanno insegnato questa idea sbagliata?

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Dovresti conoscere il primcipio di sovrapposizione degli effetti... SE nello stesso nucleo vi sono piu avvolgimenti, ognuno con la sua corrente vettoriale (regime sinusoidale), il campo magnetico, per la legge di Biot-Saveat dipende dalla SOMMA VETTORIALE DI QUESTE: PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI. RIGUARDATI IL VALORE DEL CAMPO MAGNETICO CALCOLATO ALL'INTERNO DI UN NUCLEO VEDRAI CHE DIPENDE DALLA I DI QUESTO. Stai inoltre facendo un'affermazione oltremodo sbagliata affermando che la magnetizzazione del nucleo dipende solo dall'integrale della tensione!!! Se prendiamo 2 trasformatori con la medesima tensione significa che pur avendo al primario e al secondario differenti induttanze questi avrebbero la stessa magnetizzazione!!! scherziamo???

Ciao Giorgio

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Giorgio Padoan

Vero, ed e` sempre zero! Il flusso nel nucleo non dipende dalla corrente di carico.

Prendi un trasformatore con un primario e due secondari. Misura la tensione su un secondario (secondario 1) con l'altro (secondario 2) a vuoto. Ottieni un determinato valore. Carica il secondario 2 con una R che faccia erogare al trasfo la sua potenza nominale. La tensione del secondario 1 non varia (a meno di perdite e altri effetti che avevi escluso in un modello ideale).

Se la tensione del secondario non caricato (1) non cambia quando carichi l'altro secondario (2) vuol dire che il flusso nel nucleo non e` variato, perche' hai sempre la stessa tensione (N * dphi/dt). Eppure la corrente di primario varia da qualche percento a valori fino anche al

100% del nominale.

Accidentalmente questo semplice esperimento fa anche vedere che la potenza che passa dal primario al secondario *non* passa attraverso il nucleo :) (questa puo` essere difficile da capire, puoi saltarla :)).

No, dipende dall'integrale della tensione, e quindi SOLO dalla corrente di magnetizzazione, che e` qualche percento di quella massima di carico, mentre non dipende dalla corrente di carico.

A proposito, ti sei convinto che il trasformatore quando eroga potenza rifasa la corrente di ingresso che rimane la stessa solo quando eroga una frazione minuscola della potenza per cui e` stato progettato?

Non stavo scherzando! Ne sono proprio abbastanza convinto :)

Il flusso concatenato lambda dipende solo dall'integrale della tensione, valutato su un qualunque avvolgimento. E` la definizione di flusso concatenato con quell'avvolgimento.

Il flusso phi (quello non concatenato a un avvolgimento) e` dato dal flusso concatenato diviso per il numero di spire (e continua a dipendere SOLO dall'integrale della tensione).

L'induzione magnetica B nel nucleo dipende dal flusso phi diviso per la sezione trasversale del nucleo, e quindi SOLO dall'integrale della tensione.

Infine il campo magnetico H dipende da B diviso per la permeabilita` magnetica del materiale magnetico ed e` praticamente nullo a causa dell'alta permeabilita`.

Quali delle precedenti affermazioni e` sbagliata?

Sei riuscito a mandarmi gli appunti in jpg? Non ho ricevuto nulla.

Dove hai studiato queste cose?

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

formatting link

pag. 10: Large winding currents do not necessarily lead to saturation. if n1i1+n2i2=0 then the magnetizing current is zero and there is no net magnetization of the core.

Stessa slide, stessa pagina, la riga sotto: saturation is caused by excessive applied volt-second.

Fidati, e' la Bibbia. Stai combattendo una battaglia persa e collezionando una discreta figura di merda.

maitre Aliboron

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maitre Aliboron

sorry, pag. 30 (e a seguire)

maitre Aliboron

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maitre Aliboron

maitre Aliboron ha scritto:

Ciao. Come si arriva all'indice delle slides? Ho provato da

formatting link
ma non riesco a trovare il link alle slides, parla solo del libro... ciao

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Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
Reply to
Paolone

E' il settimo collegamento sotto l'immagine: "Supplementary material for instructors ? Slides"

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Andrea D'Amore

Lo consiglio caldamente. Io ho la prima edizione ma ne esiste una seconda (scritta con un altro) che dovrebbe essere ancora piu' completa.

maitre Aliboron

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maitre Aliboron

maitre Aliboron ha scritto:

Grazie... ciao

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Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
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Paolone

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