La teoria e la pratica (e l'esperienza).

Salve a tutti.

Tanto per cambiare parliamo di alimentatori....

Qualche giorno f=E0 ho scoperto una cosa assai interessante=20 che, a parte il forum in cui se ne parlava, non avevo mai=20 letto prima, e che pare non sia tenuta in considerazione=20 quasi mai (vedi vari progetti delle riviste):

la corrente che deve fornire il secondario del=20 trasformatore =E8 circa 1,5 volte quella assorbita dal=20 carico.

Facciamo un esempio. Vogliamo fare un alimentatore da 25V 3A (75VA) utilizzando=20 un trasfo con secondario da 25V.=20 Poich=E8 sotto carico il trasformatore produce sul=20 condensatore di livellamento una tensione di circa 35V,=20 dovendo fornire una corrente di 3A deve avere una potenza=20 di 35V*3A =3D 105 VA, pertanto il secondario dovr=E0 formire=20

105VA/25V =3D 4,2A.

Questa la "teoria".

Nella "pratica", invece, le cose STANNO ANCORA PEGGIO.

Ho provato 6 trasformatori, dai 20 ai 30 V e dai 2 ai 7 A=20 di secondario, normali e toroidali, di qualit=E0 scadente e=20 di qualit=E0 ottima (costruiti per lavorare h24 a pieno=20 carico):=20

trasformatore (Amperometro CA)--> ponte --> condensatore=20

6800uF 50V (Amperometro CC) --> carico (porzione di=20 resistenza recuperata da un asciugacapelli quindi puramente=20 resistivo).

I risultati sono stati piuttosto sconfortanti: per 3 A sul=20 carico la corrente misurata sul secondario, nel miglior=20 caso =E8 stata di 4,68 A, nel peggiore (un trasfo di=20 provenienza N.E. da 24 V 8A) 5,7 A.

Questa la "pratica".

E pensare che Nuova Elettronica ha sprecato pagine e pagine=20 di rivista per spiegare perch=E8 prelevare una forte corrente=20 con una bassa tensione dal loro nuovo "alimentatore=20 professionale" fa scaldare il transistor finale ... e non=20 ha mai accennato al dimensionamento del trasformatore,=20 utilizzando trasformatori con corrente del secondario pari=20 a quella assorbita in uscita a massimo carico .. sob :-(((

Per l'esperienza (la vostra) cedo a voi la penna.

--=20 Bye!

Scossa

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Scossa
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Scossa ha scritto:

Hai considerato che la corrente di un trasformatore e' espressa in=20 valore efficace sinusoidale, mentre che quella uscente dal secondario e' =

di tipo impulsivo per cui forse non misurabile con un tester?

ciao Claudio_F

Reply to
Claudio_F

"Claudio_F" ha scritto nel messaggio news:4a0715c0$0$18938$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it... Scossa ha scritto:

Hai considerato che la corrente di un trasformatore e' espressa in valore efficace sinusoidale, mentre che quella uscente dal secondario e' di tipo impulsivo per cui forse non misurabile con un tester?

secondo quale teoria???

Reply to
francesco

38$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

nel

Secondo la constatazione che il trafo fornisce corrente solo per il tempo, generalmente molto breve, in cui carica il condensatore tank alla tensione di picco, e che in quella condizione l'intensit=E0 della corrente =E8 limitata, in pratica, solo dalla resistenza del secondario e dalla resistenza serie del diodo.

Non =E8 misurabile col tester perch=E9 un comune tester misura la corrente media e non quella efficace, e quando la corrente passa a impulsi i due valori sono pi=F9 diversi che mai.

Tullio

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T. M.

E' una domanda, un'ipotesi o un'affermazione?

In questo momento trasformatore 28V (2,8 A stabiliti empiricamente vedi prossimo post):

Trasformatore --> amperometro AC (Fluke 189 True RMS) lettura 2,783 A --> ponte --> condensatore 6800uF 50V --> amperometro CC (Fluke 112) lettura 1,662 A

quindi un rapporto 1,67

Con il peggior trasformatore provato il rapporto era di

1,9.

foto del set:

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--
Bye!

Scossa
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Scossa

Secondo la constatazione che il trafo fornisce corrente solo per il tempo, generalmente molto breve, in cui carica il condensatore tank alla tensione di picco, e che in quella condizione l'intensità della corrente è limitata, in pratica, solo dalla resistenza del secondario e dalla resistenza serie del diodo.

Non è misurabile col tester perché un comune tester misura la corrente media e non quella efficace, e quando la corrente passa a impulsi i due valori sono più diversi che mai.

Tullio

La tensione e la corrente di valore medio in uscita di un qualsiasi trasformatore è pari a 0 poiché si annulla tra il semiperiodo positivo con il semiperiodo negativo, mentre qualsiasi voltmetro o amperometro in c.a. misura il valore efficace pari al valore massimo compreso tra le semiperiodo negativo e positivo per radice di 2.

Reply to
francesco

e

Non credo sia questo il caso, visto che il multimetro =E8 =20 True RMS.

Comunque resta il fatto che, nel migliore dei casi, c'=E8=20 comunque sempre da considerare il rapporto teorico di 1,42=20 (per sicurezza meglio 1,5).

--=20 Bye!

Scossa

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Scossa

Quale forum?

Fatta da qualcuno che non ha le idee chiare di elettrotecnica, valori efficaci, prodotto scalare....

Gia`, perche' le armoniche della corrente non portano potenza.

E` un dato conosciuto da parecchio tempo, da parte di chi ha studiato questa roba. C'era ad esempio su una vecchia application note della fairchild, c'e` sulla prima edizione del Franco, Design with op amp and analog IC, c'e` su alcuni siti in rete... (ad esempio

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Nei miei dimensionamenti, con ponte di graetz e condensatore, uso sempre un fattore 1.8 fra corrente di uscita in continua e corrente efficace che deve poter erogare il trasformatore.

Se uno decide di imparare l'elettronica da NE, sono affari suoi: direi che la gran parte di quelli che hanno buone conoscenze di elettronica sconsigliano NE.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

E` un fattore "teorico" tirato fuori da qualcuno che non sapeva di cosa stesse parlando. In campo professionale e` un fatto ben noto che per ponte di graetz+condensatore serva un rapporto dalle parti di 1.8.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

Scossa ha scritto:

madonnina bella... che banco è che c'hai a casa? :)

-- Paolo Squaratti "Colonnello, prova con questa... ...Indio, tu il gioco lo conosci..." Auguro a quel vigile che mi ha preso con l'autovelox a 70 km/h in una strada deserta in mezzo alle risaie una dissenteria dirompente...

Reply to
Paolone

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in particolare in questo thread:

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Non =E8 che uno decide ... se ha fatto altri studi per un=20 hobbista le riviste erano la via pi=F9 pratica per=20 avvicinarsi all'elettronica ... purtroppo certi concetti=20 (p.e. dimensionamento del trasformatore) o vengono dati per=20 scontati (ho un vecchio "Voltage Ragulator Handbook" della=20 National del 1973 in cui trattano perfino il=20 dimensionamento del dissipatore ma non accennano al=20 dimensionamento del trasformatore) o peggio vengono=20 ignorati.

=20

GRazie, scaricato .. ora lo leggo.

--=20 Bye!

Scossa

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Scossa

Non bevo (quasi), non fumo, non cambio auto ogni due anni=20 .... :-)

--=20 Bye!

Scossa

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Scossa

m'hai levato le parole di bocca... tutto firmato!!! :P

coals

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coals

Hai provato a misurare la corrente sul primario? Per vedere se calcolando la potenza con quella viene fuori un dato diverso... anche se ci sono le perdite del trafo...

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lungo23

Scossa ha scritto:

L'auto nemmeno io... ;)

--
Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Auguro a quel vigile che mi ha preso con l'autovelox a 70 km/h
in una strada deserta in mezzo alle risaie una dissenteria dirompente...
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Paolone

Non tutto. In realt=E0 quello strumento che si intravede in=20 alto a destra con logo FLUKE =E8 un alimentatore di=20 precisione (basato su un IC National LH0075) autocostruito=20 a cui non ho saputo rinunciare di inserire il logo quando=20 ho fatto il pannello frontale.

--=20 Bye!

Scossa

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Scossa

a64- ....

o
e

........................

o con

Via che mi hai capito, mi riferivo alla corrente raddrizzata. :-)

odo

Casomai il valore efficace =E8 uguale al valore di picco (non picco- picco, come sembri dire tu) diviso (e non moltiplicato) per radice didue. Comunque questo rapporto vale solo per tensioni o correnti sinusoidali. Con forme d'onda diverse non vale pi=F9, con impulsi stretti vale meno che mai.

La cosa vera che dici =E8 che la stragrande maggioranza dei voltmetri AC stima il valore efficace a partire dal valore di picco (o dal valor medio) e ricava il valore efficace facendo conto che ci=F2 che sta misurando sia una sinusoide, poi magari ci scrivono su 'true rms' (ne ho visti).

Proprio per questo nel caso che descrivi, in cui la corrente va ad impulsi, la misura =E8 inaffidabile.

Tullio

Reply to
T. M.

Io che faccio sempre ~3 sono paranoico? :-)

Tullio

Reply to
T. M.

....

........................

Via che mi hai capito, mi riferivo alla corrente raddrizzata. :-)

Casomai il valore efficace è uguale al valore di picco (non picco- picco, come sembri dire tu) diviso (e non moltiplicato) per radice didue. Comunque questo rapporto vale solo per tensioni o correnti sinusoidali. Con forme d'onda diverse non vale più, con impulsi stretti vale meno che mai.

La cosa vera che dici è che la stragrande maggioranza dei voltmetri AC stima il valore efficace a partire dal valore di picco (o dal valor medio) e ricava il valore efficace facendo conto che ciò che sta misurando sia una sinusoide, poi magari ci scrivono su 'true rms' (ne ho visti).

Proprio per questo nel caso che descrivi, in cui la corrente va ad impulsi, la misura è inaffidabile.

Tullio

Ho commesso un errore volevo dire rapportato alla radice di 2, ma nella fretta di rispondere ho scritto per.

Reply to
francesco

Io che faccio sempre ~3 sono paranoico? :-)

Tullio

Il valore efficace è definito RMS, dalle parole Root Mean Square, radice della media dei quadrati.

L'algoritmo di calcolo infatti è il seguente:

1.. Il segnale viene campionato istante per istante per tutta la durata di un periodo. Maggiore è il numero di valori acquisiti nel tempo, migliore è la precisione del risultato; 2.. Ciascun valore è elevato al quadrato. Questo comporta la perdita di segno dei valori negativi; 3.. Viene calcolata la media dei precedenti dati; 4.. Il valore efficace è dato dalla radice quadrata della media precedentemente calcolata.
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francesco

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