parlando con un collega che stava analizzando la corrente erogata da un contatore trisafe mi ha detto: "guarda, ci sono delle componenti a frequenza dispari (quindi 3*f1, 5*f1, ecc con f1=50 Hz); queste componenti ti quantificano la perdita sulla linea" E' vero? Se si, perchè?
Il quesito è il seguente: è questo posto per caso una sorta di oracolo, dove basta porre la domanda senza badare a sciocchezze tipo un saluto, un perfavore, un grazie, un fonzie, un nome sul bicchiere, un ampio parcheggio...?
In generale prima di postare una domanda, è buona cosa dare un'occhiata ai post precedenti (non sarebbe male fare una ricerca con Google all'interno del n.g.). Per esempio quello che chiedi ora è stato detto qualche giorno fa.
Ciao
Pasu
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Postato da Alice Newsgroup: lo usi da web ma con le funzioni del newsreader
http://newsgroup.alice.it
"Pasu" ha scritto nel messaggio news:4028552.1204046343473.JavaMail.newsgroup@sc-ng-1...
scusami ma ho scritto il messaggio di fretta. Ho letto il post che mi hai indicato ma non capisco una cosa: si parla di fattore di potenza che è una relazione che dipende dal tempo e poi è scritto:
"Le armoniche di corrente non portano potenza (se la tensione e` sinusoidale) una sinusoide a 150 Hz moltiplicata per una a 50 Hz, con qualunque fase, da` potenza media nulla"
Il prodotto tra due sinusoidi (vedi formule di Werner) dà come risultato la somma di due altre sinusoidi una a frequenza somma e l'altra a frequenza differenza tra le frequenze delle sinusoidi di partenza. Queste due sinusoidi esprimono una potenza (v*i) ma in quanto sinusoidi sono a valore medio nullo e quindi la potenza media che transita verso il carico sarà nulla. Della potenza calcolata come v*i, il termine medio è la potenza attiva, tutto il resto è potenza reattiva.
"Bennny" ha scritto nel messaggio news:aI1xj.47433$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...
Voglio arrivare a questo: sono tutte le componenti a frequenza multipla rispetto alla fondamentale ad essere una potenza persa quindi è sbagliato se uno mi dice "sono le sole componenti a frequenza dispari che rappresentano la potenza persa"
Quel termine "quantificano" =E8 piuttosto inadatto. Se il generatore all'inizio della linea =E8 perfettamente sinusoidale, e la corrente di linea invece contiene delle armoniche, le correnti armoniche non prendono potenza dal generatore. Per=F2 producono perdite di potenza sulla componente resistiva della linea. Quindi con quel "quantificano" forse il tuo collega voleva dire "aumentano le perdita sulla linea".
In termini pratici, per digerire come mai una corrente armonica, o asincrona ma comunque a valor medio nullo, non prende potenza da un generatore perfettamente sinusoidale, immagina il caso limite di un generatore in corrente continua. Qualsiasi corrente alternata, quindi a valore medio nullo, quindi con tante cariche prese e altrettante rese al generatore, non prende potenza dal generatore. Infatti tanta potenza ha preso dal generatore quando ha preso le cariche, e altrettanta ne ha resa al generatore quando ha reso le cariche.
Questo non vuol dire che le correnti armoniche non portano mai potenza. Se anche la tensione contiene le stesse armoniche, le armoniche portano potenza. E' il caso della cdt resistiva sulla linea. Infatti la cdt contiene esattamente le stesse armoniche della corrente. Ed =E8 anche il caso di un carico resistivo posto a valle di una linea reale percorsa da corrente con armoniche, ovviamente prodotte da altri carichi. La cdt contiene armoniche, quindi la tensione a valle pure contiene armoniche, quindi anche la corrente nel carico resistivo contiene armoniche. La corrente armonica che attraversa il carico resistivo produce in esso potenza cos=EC come la corrente fondamentale.
Piccolo rompicapo. Ma se una corrente armonica in una linea con cdt resistiva, provoca dissipazione sulla linea, ma il generatore a monte non eroga questa potenza, da dove viene questa potenza?
"lucky" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@h25g2000hsf.googlegroups.com...
FALSO: la potenza è funzione non al "valor medio" ma la "valore efficace" dove il valore efficace è l'integrale della funzione tensione al quadrato; per segnali alternati, ad esempio una funzione v(t)=Vp*sin(omega*t) si ottiene Veff=f(Vp,seno al quadrato di omega*t) quindi il Veff è diverso da zero per cui la potenza non sarà MAI zero
Un generatore deve per forza generare potenza se emette corrente
Forse prendo una frase fuori contesto, quindi scusa se la interpreto male... Un generatore ideale di corrente I chiuso su un corto circuito genera potenza?
Ti rispondo nonostante la tua indisponenza, cercando di spiegarti qualche concetto elementare, di quelli noti anche ad uno studente di terza istituto tecnico. Il valore efficace, media dei quadrati, serve quando il quadrato c'=E8. Ovvero quando corrente e tensione hanno la stessa forma d'onda e quindi la potenza pu=F2 essere espressa in funzione di una sola delle due. Come facciamo con P=3D(I^2)*R o P=3D(V^2)/R . Se tensione e corrente non hanno la stessa forma d'onda il valore efficace di ciascuna delle due non serve a nulla. Se hai una batteria ideale da 12V che eroga 4A medi con sovrapposti 1A di corrente alternata ciclica, la potenza erogata =E8 di 48W. Se la corrente alternata fosse di 2A, la potenza erogata sarebbe sempre di
48W. Perch=E9 la potenza =E8 il prodotto della tensione (costante) per il valore medio della corrente (non del suo quadrato). Ci=F2 in quanto l'integrale della corrente (non del suo quadrato) =E8 appunto il suo valore medio. Quindi il valore della corrente alternata non influisce sulla potenza erogata dalla batteria. Ma influirebbe sulla potenza dissipata su una eventuale resistenza in serie alla batteria. Sulla quale resistenza in serie, tensione e corrente avrebbero la stessa forma d'onda, e quindi acquista senso parlare di media dei quadrati, ovvero di valore efficace.
Non mi sembri pronto a cogliere la spiegazione.
Per i ringraziamenti (mi allaccio ad una tua affermazione in altro thread), in un NG non sono dovuti, n=E9 prima n=E9 dopo soddisfazione della richiesta.
Scusami per la mia indisponenza:-) Io resto della mia opinione (scritta su tutti i libri): P=f(Veff,Ieff)
Ti faccio 2 esempi pratici:
1) collega una sinusoide di 1 KHz ad un altoparlante; sentirai un suono..e non solo. Se toccherai il magnete dopo un pò di tempo, lo sentirai più caldo.
2) perchè una lampadina collegata alla 220 V si scalda (potenza è energia nell'unità di tempo)
Non =E8 questione di opinioni. Ogni formula ha un ambito di applicazione. Applicare Veff e Ieff quando V e I non hanno la stessa forma d'onda, non ha senso e porta a risultati sbagliati. Prima devi capire i concetti e poi applicare le formule, diversamente aspettati di sbagliare spesso.
E anche il pianeta sar=E0 un po' pi=F9 caldo. E' da qui che nasce il riscaldamento globale...
Ah, cmq avevo risposto alla tua affermazione. Si, anche le frequenze multiple pari non danno potenza attiva trasportata. O come dice Franco sono ortogonali nelle spazio di Hilbert. Tutto questo naturalmente premesso che la tensione è puramente armonica e la corrente contiene diverse armoniche, come esempio.
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