Impianto elettrico: come calcolare le prese? (non sono esperta)

ciao a tutti, nei lavori di ristrutturazione del mio studio, accanto alla scrivania, vorrei aggiungerne un'altra presa oltre alle 2 già presenti nel progetto perchè non ho idea di quanti dispositivi monterò nel tempo (pc, stampante, fax, dischi esterni, etc...) L'impresario che segue i lavori mi ha detto che esistono le multiprese per questo scopo... Ora non pretenderò certo di avere una presa per ogni spina ma non vorrei nemmeno ritrovarmi con una raffica di multiprese (ebbene sì, anche esteticamente non mi piacerebbero!).

Che ne dite, sono fissata? Lascereste 2 prese per 7/8 dispositivi da alimentare? Secondo voi potrebbe avere un costo aggiuntivo?

Ne approfitto e faccio un'ultima domanda :-) Ma che sono i "cassetti"?? Me li hanno spesso nonimati e ho fatto finta di niente per non dimostrarmi ignorante... E' l'involucro che racchiude tutti i cavi dietro a una presa elettrica?

Grazie a tutti ciao ciao

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alexia
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Il 04/01/2013, alexia ha detto :

pensi che sia bello vedere a muro un paio di scatolette con tutte le prese in fila? mi pare che le piu' grosse siano a 7 posti (per es. 7 prese bipasso, oppure 3 shucko e una bipasso). Imho meglio un paio di ciabatte con interruttore, magari fissato dietro la scrivania. Se poi (parlando di pc) volessi mettere un piccolo ups, che non sarebbe una brutta cosa, sia per la salvaguardia del pc che dei dati sui dischi esterni, molte spine le dovresti attaccare all'ups, non alle prese a muro. Per il lato estetico ci sono degli aggeggi per ordinare i cavi. Non fanno miracoli, ma almeno evitano il classico groviglio che si forma inevitabilmente.

ovviamente si. Ho fatto rifare l'impianto di casa anni fa, per metterlo a norma e per correggere nei limiti del possibile il posizionamento delle prese. Non ricordo la cifra esatta ma il preventivo era a frutto (e ovviamente comprendeva tutto, dalla sostituzione dei cavi all'esecuzione del nuovo scasso per la scatoletta (quelle originali erano ancora tonde). Curioso notare come le vecchie biticino con corpo in ceramica siano durate piu' di 30 anni mentre le living international dopo 4 o 5 anni hanno gia' richiesto qualche sostituzione. Miracoli della teconologia :-(

non sara' "cassetta"? in questo caso potrebbe essere, anche se li ho sempre sentiti chiamare scatolette. Non escludo che in zone diverse vengano chiamate in modo diverso.

Adriano

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adriano

"alexia" ha scritto nel messaggio news:GywFs.21242$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

puoi aggiungere le prese che vuoi, ma devi tenere presente che sicuramente il circuito prese ha un interruttore mgt sul quadro da 16A, quindi le prese che aggiungi devono essere almeno da 16A, mentre se utilizzi delle multiprese con spina, assicurati che abbiano una portata di almeno 3kW tutto questo, per evitare che, nel caso dovessi inserire qualcosa di troppo potente (es. stufa elettrica) non ti vada arrosto il tutto. Per quanto riguarda il costo, sicuramente le prese fisse, costano molto di più di quelle volanti, le classiche "ciabatte", naturalmente è auspicabile una buona sistemazione dei cavi mediante "spirali", astucci o canali portacavi in materiale termoplastico.

saluti JS

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JS

Il 04/01/2013 11.07, JS ha scritto: [cut]

Infatti è proprio questa la mia preoccupazione: non vorrei sovraccaricare troppo... anche perchè io e l'elettronica siamo distanti quindi non so se attaccare 5/6 spine in una singola presa sia cosa giusta o meno :-)

ciao ciao

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alexia

Nel suo scritto precedente, alexia ha sostenuto :

solitamente le ciabatte hanno una portata dichiarata. Basta che non eccedi. Ma anche a metterci pc, monitor, stampante, dischi, router ecc puoi stare certa che resti ben sotto l'assorbimento massimo ammesso

Adriano

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adriano

"alexia" ha scritto nel messaggio news:r8yFs.21261$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Se rispetti le condizioni che ti ho descritto, in particolare: prese o multiprese da 16A, portata 3kW, (lo pui leggere direttamente sul prodotto, e magari farti dare conferma dal rivenditore); non sbagli, perchè se dovessi superare tale limite, interviene l'interruttore posto sul quadro a protezione del circuito, il numero di prese non ha limiti, posso consigliarti di non alimentare più di 6 computer dallo stesso interruttore differenziale (posto sul quadro, nel caso specifico esistono differenziali in curva A) per problemi di sommatoria delle dispersioni dovute ai filtri interni, e alle relative armoniche, in ogni caso questo è un problema che riguarda magari grandi uffici.

ciao JS

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JS

alexia :

Le normali scatole portafrutti sono a tre posti. Immagino che nel progetto ci sia una scatola su cui montare due prese. Io farei mettere una scatola portafrutti più grande, a seconda dei modelli ce ne sono a sette o otto posti, e ci farei montare una presa tedesca (quelle rotonde) che occupa due posti e cinque prese normali, da un posto. Magari delle cinque normali due le farei multistandard, che tu ci possa mettere sia la spina grande (16A) che quella piccola (10A).

Ovviamente ti costerebbe di più.

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pot

Le prese non bastano mai. Io ero partito con 4 prese a muro e poi ora ho

4 ciabatte...

Dipende da cosa ci devi attaccare, considera che con un PC potresti avere:

PC Stampante Cordless Router Lampada da tavolo Fax Hd esterno Altra periferica supplementare (monitor, hub usb alimentato, seconda stampante, secondo hd esterno) Caricabatteria di cellulare/tablet/netbook (magari piu' di uno)

Inoltre ogni scatola che metti a muro limita la fruibilita' della parete (oltre alle prese elettriche potresti avere attacchi per TV/telefono/rete cablata). In alcuni uffici ho visto usare come soluzione le scatole delle spine messe in verticale una sopra all'altra quindi la soluzione migliore e' prima capire che mobili vuoi nell'ufficio e dove pensi di metterli e poi far posizionare le prese in numero adeguato agli apparecchi che gia' pensi di dover collegare. Le ciabatte sono la soluzione piu' economica e versatile, e se le appendi al muro o ai mobili non hanno neppure il problema di ostacolare le pulizie a terra. Certo che esteticamente non sono un gran che.

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Conte Zero

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