Ho bisogno di consigli da voi più esperti

Ciao a tutti. Sto aprendo questo post perchè vorrei discutere con voi di un argomento che mi sta tormentando dagli ultimi anni a questa parte. Io sono laureato in ingegneria elettronica ed ho 29 anni, prima della quale ho conseguito un diploma all'ITIS sempre in elettronica. Ieri sono andato ad un colloquio presso una azienda che si occupa di ricerca e sviluppo..dopo una lunga chiacchierata con l'amministratore delegato (è una azienda molto piccola), sono uscito più sconcertato di prima!

Vi racconto in breve la mia situazione: dopo il diploma mi sono iscritto al corso di laurea in modo da avere più changes di trovare un lavoro una volta terminata l'università. Purtroppo così non è stato.

Mi sono sempre trovato di fronte a persone che mi richiedevano una esperienza lavorativa che non avevo e tuttora non possiedo. Ieri il mio selezionatore mi ha chiesto: hai mai progettatto schede elettroniche? hai mai realizzato cirtuiti stampati? hai mai programmato un microcontrollore? Tutte domande alle quali ho risposto "no" perchè così è! Purtroppo all'università non si fanno queste cose.

Durante il mio percorso accademico ho studiato ed ho cercato di affrontare seriamente il mio training formativo perchè ero intenzionato a completare quanto prima l'università..e pensavo "tanto l'esperienza poi la faccio in azienda".

Ora, a 3 anni dalla mia laurea, non ho trovato nessuno che sia disposto a farmi "imparare" sul campo in quanto sarei improduttivo.

Il selezionatore ieri mi ha detto: "non posso assumerti dato che tu saresti improduttivo per almeno 5-6 mesi, e poi dopo questo, chissà cosa farai..sarai produttivo oppure no?" "Non posso pagarti per fare formazione" Non solo ma "ti ho chiamato al colloquio solamente perchè sei andato ad un istituto tecnico, perchè se saresti provenuto da un liceo scientifico oggi non saresti stato qui"

Il mio problema è questo: come faccio a fare esperienza se nessuno me la fa fare??

Saluti Francesco

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Francesco
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Se ha usato proprio queste parole, =E8 un bene per te che non ti abbiano assunto.

Saluti

Massimo IW0HKG

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IW0HKG Massimo

"IW0HKG Massimo" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@r66g2000hsg.googlegroups.com...

Azz..la fretta e i congiuntivi!!

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Francesco

Francesco ha scritto:

Percorso simile al mio.

"Purtroppo" all'università non si fanno tante cose. Ma ti faccio un'altra domanda che mi è sempre stata fatta durante i miei colloqui: cos'è per te l'elettronica? Un lavoro o un hobby? Hai sempre avuto questa passione? Perché se così fosse è strano che in tutti questi anni non hai mai fatto nulla di quanto sopra!

Annoso problema. Nel mio piccolo fin dall'inizio delle superiori mi ero posta la questione e ho sempre affiancato agli studi esperienze pratiche autodidatte. Ho quindi imparato (vabbè, ho cercato di imparare :) ) a progettare schede, realizzare circuiti stampati e programmare microcontrollori. Uscito dall'università ho potuto subito rispondere "si" alle fatidiche domande. Poi è ovvio che l'esperienza che ho è nulla in confronto a chi nel campo ci lavora da tempo, ma almeno so di cosa si tratta.

Il mio consiglio spassionato è: se vuoi fare davvero questo lavoro chiediti cosa è per te l'elettronica. Se non ce l'hai come hobby difficilmente riusciresti da solo a imparare nel giro di poco tempo quello che ti serve per entrare direttamente in un ufficio di R&S.

Delle due una, IMHO: o ti prendi un annetto di tempo (o quello che serve) e recuperi il tempo perso facendo esperienza da te, oppure rinunci a un incarico del genere e cominci a fare i primi lavori da tecnico, senza pretese. Il fatto che hai la laurea non deve certo farti scartare lavori meno "prestigiosi", anzi! Io ne ho anche rifiutati in cambio di altri più "umili" ma utilissimi proprio per acquisire competenze e capacità operative imparando da chi ne sa di più.

Ciao e buona fortuna! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Ummm ... scusa ma io non c' entro nulla con l' elettronica nel mondo del lavoro. Mi permetto però di dirti che a volte una piccola bugia a fin di bene (il tuo) non fa male! Un circuito stampato l' ho realizzato perfino io (il che è tutto dire ) ... per le altre cose magari chiedi a qualche laboratorio se ti fa vedere come si fanno le cose in pratica. In bocca al lupo Max

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Max Liva

Scusa un attimo. Va bene che va di moda considerare l'universit=E0 come l'origine di tutti i mali, ma una specializzazione l'avrai pure presa, no? E che hai fatto nei tre anni da qui a quando hai preso la laurea? L'hai dato l'esame di stato? Quando l'ho dato io l'esame di elettronica era, appunto, il progetto di una scheda con una parte a microcontrollore. Senza contare che l'elettronica =E8 vastissima e certe esperienze uno deve farsele da s=E8 e non aspettare che gli vengano miracolosamente somministrate dall'alto. Se vuoi imparare a progettare un circuito stampato, scaricati la versione gratuita di Eagle, per esempio, in giro ci sono dei buoni tutorial ed in qualche sera avrai capito le linee base. Lo stesso vale per programmare un microcontrollore.

Non vorrei sembrare un po' troppo critico, ma l'atteggiamento mi sembra perlomeno criticabile.

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Darwin

Uh... che brutto gioco di parole!

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Darwin

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:gb5n5o$ibe$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

Grazie mille per la tua risposta

Ho intrapreso il campo dell'elettronica perchè mi sentivo "più portato" per questo settore..mi piaceva capire come funzionava un circuito elettronico. Hobby..me lo sento sempre dire che un ingegnere deve vedere il suo lavoro come un hobby! Per me il lavoro è lavoro, gli hobby sono altri!

Sono pienamente d'accordo con te. Il problema è che di certo non assumono un ingegnere per fargli fare il tecnico; il tecnico di solito lo fa il perito e quindi se una azienda cerca tecnici chiama dei periti.

Altra cosa che penso sempre è che: il lavoro da tecnico non è così remunerativo quanto quello da ingegnere..mi spiego: ad un diplomato di 19 anni va più che bene guadagnare "600/800" euro, ad una persona di 30 sono troppo pochi visto che si avvicina anche il momento di mettere su famiglia. Forse mi sbaglio!

Rispondimi pure..

Francesco

Reply to
Francesco

"Max Liva" ha scritto nel messaggio news:48d6605f$0$40303$ snipped-for-privacy@reader5.news.tin.it...

Reputo poco professionale il fatto di dichiarare cose false. Si, so come si realizzano i circuiti stampati ma non ho mai avuto l'occasione di realizzarne uno tramite CAD.

Francesco

Reply to
Francesco

"Darwin" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@a1g2000hsb.googlegroups.com...

Quando ho dato l'esame di stato, il tema non aveva nulla a che fare con i microcontrollori.

Per quanto riguarda i 3 anni, ho lavorato per 1 anno come tecnico presso una azienda..ero a mille chilometri da casa, le spese sforavano la mia retribuzione, la mia figura professionale non era affatto considerata (vedi raccomandati ecc) ed ho preferito lasciare. Forse feci una cazzata!!!

Francesco

Reply to
Francesco

Francesco ha scritto:

ok, ma durante questo anno cosa hai fatto ? possibile che non ti hanno fatto fare nulla da usare come esperienza ? E negli altri due anni ?

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Alberto Rubinelli

Francesco ha scritto:

Punti di vista diversi! Per me l'aver coniugato lavoro e hobby mi rende particolarmente felice.

Non vedo il problema: tu non presentarti come ingegnere. Solitamente le aziende serie cercano *persone* non titoli. Se guardano prima il foglio di carta allora non perderei tempo e andrei a cercare da qualche altra parte.

E' esattamente quello che intendevo :) Visto che non ti sei fatto l'esperienza da solo durante gli anni di studio oggettivamente sei un costo per l'azienda. Non puoi certo pretendere di guadagnare da subito uno stipendio da "ingegnere" se di fatto tale non sei.

Quindi: giusto non farsi sfruttare, ma avere l'umiltà di iniziare con poco per apprendere e migliorare la propria posizione a livello di competenze e compensi. Non fare l'errore di considerare solo il breve termine... il lavoro se svolto con dedizione e impegno paga nel lungo periodo.

Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Francesco ha scritto:

Per il circuiti stampati comincia a usare EAGLE e prova le versioni demo degli altri prodotti così li conosci.

Per i microcontrollori acquista o costruisciti una demo board per gli AVR o i PIC e comincia a fare qualche esperimento magari seguendo progetti in rete.

Da lì inizia a progettare circuitini.

Hai un minimo di strumentazione? Immagino di no... se vuoi fare questo lavoro è indispensabile saperla usare e se lavori a casa è indispensabile anche averla...

Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

"Alberto Rubinelli" ha scritto nel messaggio news:gb5plc$oq0$ snipped-for-privacy@aioe.org...

Ero in produzione a produrre con i tecnici..quindi saldatore, oscilloscopio, forare scatole, wiring delle apparecchiature, riparazione schede. ovviamente dopo 1 anno il mio grado di individuare e riparare una scheda difettosa era molto più alto rispetto al tecnico più anziano; loro non sapevano usare l'oscilloscopio quindi usavano solo tester e andavano un pò memoria ricordandosi le cause di malfunzionamenti accaduti nel passato.

Ho lasciato perchè, ero apprendista, alcune volte restavo in azienda anche oltre l'orario lavorativo (anche un paio d'ore in più) per darmi delle spiegazioni possibili e analizzare le schede al meglio.. dopo di che mi hanno fatto firmare un avviso in cui era scritto che "essendo un apprendista" avevo bisogno di un tutor (il mio capo) e quindi quando esso andava via non potevo restare in azienda. Al che ho capito che a loro la mia crescita professionale importava ben poco ed ho lasciato!

Complessivamente sono stato fermo per 1 anno e mezzo

Reply to
Francesco

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:gb5qse$m2k$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

Hai ragione ma di solito si tende a guardare all'oggi piuttosto che al domani!

Francesco

Reply to
Francesco

Francesco ha scritto:

Ecco, ma questa esperienza, devi buttarla fuori, non rispondere "no e basta se ti chiedono qualcosa d'altro. Anzi, prendi spunto da quel no, replicando con "pero' ho fatto questo, ho imparato quello ecc.

Ti dico, io sono dall'altra parte del tavolo, ed una delle cose che piu' mi fa cadere le palle, e' la mancanza totale nei giovani candidati di parlare, di raccontarsi, di vendersi , se possiamo usare questo termine. Tu gli fai una domanda di magari due minuti e quello risponde si,no o non so. punto,fine, nessuno che prova ad intavolare un discorso. Se gli fai una domanda come "ma a te cosa piacerebbe fare" li spiazzi. A volte dimostrare di saper dialogare, almeno per me, vale molto.

Probabilmente avrei avuto anche io una pessima impressione, ma magari era la solita burocrazia italiaota :(

ecco, ma durante questo anno e mezzo, costruisciti qualcosina, sperimenti, imparati un micro ... ho capito che non ti piace come hobby, ma vedilo come un modo per trovare lavoro, che costa sicuramente meno di un master :))

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Alberto Rubinelli

Un bel giorno Francesco digitò:

Possiedo una piccola azienda con qualche dipendente e posso dirti che purtroppo capisco perfettamente questo modo di ragionare. Il mercato del lavoro è spietato, e ormai soltanto le grosse aziende (da centinaia di dipendenti in su) possono permettersi di formare da zero i nuovi assunti. Per una piccola azienda la formazione è ormai un onere insostenibile, per almeno due ordini di motivi:

-Formazione significa stare dietro al neoassunto, quindi tipicamente la produttività complessiva dell'azienda non solo non cresce, ma neppure resta invariata: il più delle volte *cala*.

-In una grossa azienda ben strutturata la formazione è più facile, perché di solito ti mettono a fare un lavoro molto specifico e quindi devi imparare solo quello. In una piccola azienda, dove tipicamente ogni componente deve essere in grado di svolgere più mansioni e adattarsi rapidamente a farne altre ancora, ti assicuro che la stima di sei mesi è molto, molto ottimistica. Prendendo il tipico neolaureato (che non sa niente, e non è un'iperbole: non sa proprio *niente*) io credo che per renderlo produttivo in uno scenario complesso come quello di una PMI che lavora in un settore tecnologico servano mediamente dai dodici ai diciotto mesi.

Quindi capisci anche tu che avere una vera e propria palla al piede per un anno e mezzo, con la prospettiva magari di vederlo andare via quando è formato, non è molto invitante. Perché anche quest'ultimo è un fattore da tenere presente quando si critica (giustamente) il mercato del lavoro dalla parte di chi assume: anche dalla parte degli assunti ormai si è perso qualsiasi spirito di lealtà, per cui se anche qualcuno ha speso due anni e parecchi soldi per insegnarmi a fare le cose, dopo non c'è nessun problema a mollarlo per andare a lavorare da uno che magari mi dà cento euro in più. E questo non è uno scenario puramente ipotetico.

Per cui dal punto di vista di un imprenditore di una PMI tecnologica, è logico cercare prevalentemente fra chi ha già esperienza. Il che - attenzione - non vuol dire soltanto chi ha esperienza lavorativa, ma anche chi ha coltivato per passione ciò che ha studiato. Io montavo schede elettroniche già da prima di iniziare l'ITIS, mentre diversi miei compagni di corso si sono laureati in Ingegneria Informatica con voti migliori dei miei senza nemmeno avere un PC a casa. Molte volte la passione o anche soltanto la buona volontà sono potenti surrogati dell'esperienza lavorativa.

Non so quanto ciò che ho scritto possa avere aiutato te (salvo magari suggerirti di proporti come prima scelta alle grosse aziende, che fra l'altro fanno anche curriculum); ma magari aiuterà qualche neodiplomato che crede ancora all'antica favola di altri tempi, che il "pezzo di carta" di per sè valga ancora qualcosa.

--
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dalai lamah

spero proprio che le cose stiano così e che i pezzi di carta si usino per altro

-ice-

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ice

Francesco ha scritto:

Sono scelte, a volte obbligatorie, a volte sbagliate, a volte giuste. L'importante e' non lamentarsi poi del domani, o meglio, di non averlo.

Ciao.Alberto.

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Alberto Rubinelli

"Francesco" ha scritto nel messaggio news:48d65831

quale

Le prime esperienze in elettronica si fanno sempre per hobby e per passione. Poi si studia. Tu hai 10 anni di preparazione scolastica monotematica, ti sei laureato tre anni fa ma da allora non hai potuto accumulare nessuna competenza pratica operativa.

Tu non sei un tecnico "dentro", quindi il mio consiglio e' di buttarti sul commerciale iniziando come venditore. Di solito i venditori, meno sono tecnici e piu' sono bravi, piu' guadagnano e piu' fanno carriera. Fra 10 anni guadagnerai il triplo di un progettista. Occhio solo all'ortografia e alla sintassi.

ciao

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Vincenzoni Attilio

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