Frequenza di risonanza

AleX ha scritto:

Da noi si fa di base, il piano di studi lo facciamo alla fine di quest'anno. Le conoscenze di base che dobbiamo possedere sono:

Saper utilizzare il computer (word, excell), saper programmare in java a livello testuale (stesura di algoritmi e utilizzo delle librerie del convento java), sapere dal java come si programma più a basso livello (assembler), e infine progettare automi, reti sequenziali, capire la struttura del processore, il livello microarchitetturale etc.

Questo per quanto riguarda informatica.

Poi abbiamo (per quanto riguarda elettronica) elettrotecnica, impianti elettrici, elettronica 1, elettronica industriale e campi elettromagnetici.

Economia e organizzazione aziendale per avere un'infarinatura di come funziona il mercato e come si ottimizzano le vendite a livello microeconomico.

Inglese (PET)

Accenni di Chimica che rientra nella preparazione generale come Analisi, Fisica 1 e 2, algebra e metodi matematici (sistemi dinamici).

Controlli automatici, controllo digitale e altre materie.

QUESTA E' LA PREPARAZIONE DI BASE!

Poi da qui, dopo aver avuto questa infarinatura di quasi 2 anni, si passa a fare il piano di studi e a seguire le aspirazioni proprie.

Se non erro l'università della calabria è quotata come una delle migliori in Europa.

Il piano di studi, ripeto, è qualcosa che ancora deve venire (almeno per me). Le cose che ho studiato finora, sono la preparazione base!

Ecco gli ingegneri dell'università italiana...

Hey hey, non rigirare con "non è strettamente necessario". Che fai, vai a lavorare alla bticino, ti chiedono di progettare un magnetotermico e dici: "non ho l'esame di impianti nel piano di studi"??? Un ingegnere elettronico? E' da pazzi... Secondo me la figura dell'ingegnere l'avete un pò distorta. Cavolo, una persona ad una festa, ad una cena, qualsiasi parte, ti chiede una consulenza su un impianto o su una circuiteria di un appartamento e dici: "aspetta che chiamo il perito"? Quello risponde nella testa: "Ecco un altro impastettato che è andato avanti a prosciutti".

E chi viene dallo scientifico e non ha l'amico con le dispense? Non mi sembra che l'università "vecchia" offra molto più di quanto non offre quella di oggi... Posso dirti che è molto scomoda perché devi studiare man mano (e non è facile) con il nuovo ordinamento, ma ci sono molti esami di recupero, quindi se trovi il professore (stile Franco) che anche per una sciocchezza (che lui dalla sua sapienza giudica da bocciatura) ti assicura la bocciatura, prima o poi lo abbatti e poi gli righi pure la macchina... e se sei sotto Natale, sarai più buono e con una chiave scrivi sulla fiancata: "Buon Natale: a professò grazie per il 20, è il voto che scarto alla laurea". :)

Va bene. Comunque, il professore ci ha detto che una ragazza (Emanuela non so come) uscita dalla nostra facoltà, è stata presa ed è responsabile della sicurezza italiana (non ricordo bene di cosa, ma riguarda sempre l'elettronica o l'impiantistica). Beh... perito o no, penso che voi la pensiate così solo perché siete vecchio stampo e c'è un certo pregiudizio.

Okkey, va bene.

Beh, questo dovrebbe essere sua preoccupazione, non dell'università.

Dico che l'ingegnere ha molta più preparazione teorica di un perito, per cui conosce principi e leggi che governano il mondo dell'elettronica, ergo, dovrebbe saperne di più di un perito (ricordi quando mi hai parlato del tecnico che è venuto nel tuo palazzo per sistemarti l'antenna? Forse c'erano riflessioni sulla linea, avevi ipotizzato). Un perito ha imparato grazie all'esperienza, sa che gli elettrolitici possono esplodere e ci giocano pure... sono esperienze che ha da quanto faceva l'itis. L'ingegnere percorre una strada diversa, ha nozioni di matematica, fisica, elettronica, elettrotecnica, economia, campi elettromagnetici etc. etc. è molto più adatto a svolgere più di un ruolo nella società, dall'essere docente, a progettare impianti, a dirigere un azienda, a progettare circuiti elettronici per giocattoli, satelliti per la nasa (affiancato da un team)... non credo che possa fare questo un perito, e un perito non va a studiarsi il lambda/10 dei componenti per evitare riflessioni o effetti parassiti, non studia livelli di Fermi, automi e reti sequenziali. Ragiona in modo più ampio e arrivi a capire il mio ragionamento.

Bravo, è quello che ho appena scritto sopra. E' questo che fa la differenza col perito. La preparazione (seppure di base) di un ingegnere è molto più ampia di un semplice perito. Il 90% delle persone del mio corso sono dell'itis, ed hanno esami indietro (molti) che sono basilari (calcolo 1, calcolo2, calcolo3, fisica1, fisica2, CHIMICA poi...) Perché la preparazione che poi ti dà l'università è molto diversa da quella che hai ricevuto all'itis. Poi quando si arriva ai vettori rotanti, chi come me ha fatto lo scientifico, va nel panico, loro invece sono tranquilli.

Si. L'ingegnere con la laurea di 3 anni, non serve a nulla, ha solo il titolo di ingegnere perché ragiona con l'ottica dell'ingegnere (scelte prudenti, considera tutti i fattori che riguardano un fenomeno a 360°, ha conoscenze più elevate di quelle liceali di matematica/fisica/chimica/elettronica/termodinamica e altro, ma non può far nulla se non qualcosa di generale in azienda). Poi dopo una specializzazione, esperienze di tirocinio (già al 3° anno da me si fa il tirocinio all'estero o in laboratorio) allora lì è già diverso.

Sostituire i periti con neoingegneri, che prenderanno una specializzazione.

Mi può anche andar bene, anche se come ti ho detto, se sai già uscire fuori dagli schemi, puoi anche saper mettere da te, senza curve fotometriche i faretti (è un esempio che mi porterò sempre dietro). Ovviamente ragionando da ingegnere, non fidandoti del tuo occhio e dell'apparenza che ti dice: "ci sta bene".

Beh, non credo che tutti gli ingegneri che hanno progettato impianti elettrici di grandi aziende/palazzi/banche e industrie, siano semplici periti...

Artemis

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Artemis
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Franco ha scritto:

Sarebbe?

Infatti l'ho scritto nel post del 12/04 alle ore 0.35

Ecco il mio testo:

**** Una pallina da tennis. Lasciala cadere e guardala mentre evolve... c'è un palleggio di energia potenziale e cinetica (dovuta all'elasticità del corpo), ma il suo moto sarà smorzato. Non è una risonanza. ****

E proprio per dimostrarvi che questa non è una risonanza ho fatto l'esempio :) Mi rigiri i miei esempi e li fai passare per tue affermazioni?

Tuo testo:

****** > Peccato che la pallina che rimbalza non sia un fenomeno di risonanza :-) ******

Poi c'è da dire che correggi solo le mie parole, guarda cosa scrive Michele Ancis:

******* Mi rendo conto di essere stato impreciso nella prima risposta a Lepka, poiché avevo focalizzato l'attenzione esclusivamente sulle proprietà intrinseche del sistema (ossia, la sua frequenza naturale, frutto della soluzione dell'omogenea associata), senza considerare come parte integrante del fenomeno "risonanza", la presenza di un termine forzante. ********

Le ultime 6 parole.

Questa invece è una tua risposta:

******** La risonanza non e` legata a un termine forzante e periodico. Puo` anche solo esserci una condizione inziale e relativa equazione omogenea: il fenomeno della risonanza c'e` sempre. ********

Come mai critichi quello che faccio e degli altri non ti curi? Sei la persona sapiente del newsgroup (e te lo dicono in molti), ma attacchi me e sembri anche divertirti a studiare quello che mi passa per la testa. Ora come la mettiamo?

Questo invece l'ho scritto anche qualche post fa:

******* Visto che con LC si incasina tutto, prendiamo un pendolo che oscilla alla frequenza w. Mettiamoci in condizioni di isocronismo. Ora, ogni volta che il pendolo sale e si ferma verso di te, dai una spinta con il tuo dito. Tu e il pendolo siete in risonanza. Il palleggio di energia non descrive il fenomeno. Se anziché mettere il tuo dito, metti un forzamento armonico, vedrai la risonanza se hanno la stessa pulsazione e la stessa fase. *******

Il pendolo anche per piccole oscillazioni, è un sistema che ha degli smorzamenti. L'isocronismo viene utilizzato per linearizzare il sistema, infatti la condizione è:

sen(theta) ~ theta

per oscillazioni di 10° al massimo 15°

Ma lo smorzamento è presente, e l'energia diminuisce sempre, come nella pallina. Non si può parlare di risonanza, se non vi è forzamento (ce l'ho anche nelle dispense del corso e in uno script matlab questa spiegazione).

Non basta.

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Artemis

Stai dicendo che un condensatore che si scarica su una resistenza ha una curva esponenziale (vero), che la funzione esponenziale non e` lineare (vero) e che quindi il componente condensatore non e` lineare (falso, e grossolanamente sbagliato, appunto da bocciatura)

Non hai spiegato il perche' non e` una risonanza. Sembra di capire che intenda che non e` una risonanza perche' manca il termine forzante oppure perche' c'e` smorzamento. Non sono quelle le ragioni.

Gia`, e ho anche spiegato perche' (equazione differenziale non lineare, mancanza di poli complessi coniugati)

Secondo me c'e` anche la risonanza libera, non e` necessario che ci sia una eccitazione e quindi la prima risposta secondo me era corretta.

Mi pare di averglielo detto.

Diciamo che capire che cosa pensa e come impara uno studente universitario e` una curiosita` professionale. Inoltre mi pare vergognoso che uno studente di ingegneria faccia certi errori (4*4700µF per tenere su un pc per 90 s, mentre se li fa uno hoobbista, la cosa e` meno grave, pur restando sempre sbagliata)

E` vero hai parlato di pendolo, ma secondo me non hai detto cose corrette. Se il pendolo oscilla indisturbato, hai una risonanza libera e smorzata. Se invece una pallina rimbalza perdendo energia, anche lei indisturbata, NON hai una risonanza.

No, prima si linearizza e poi si ricava l'isocronismo. Quello che hai detto non e` corretto.

Ok, adesso si capisce che cosa hai in testa e da dove lo hai preso (ammesso che stia riportando fedelmente quanto c'e` scritto sulle dispense). Consideri risonanza solo quella forzata. Per me anche l'evoluzione libera e` una risonanza, se ci sono i poli complessi coniugati.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il Thu, 14 Apr 2005 17:18:57 GMT, Artemis ha scritto:

Non ti sto giudicando infatti, e ti ho chiaramente detto, come prima frase in proposito, che sono l'ultimo arrivato e non posso giudicare. Le cose che posso dirti sono poche e te le ripeto di seguito:

- la tua trattazione di elementi "non lineari" è sbagliata. L'atteggiamento che si può avere rispetto a questo dato di fatto può aggradarti o meno ma, come ho cercato di dirti, secondo me la vera lezione che dovresti imparare è *dove* hai sbagliato e perché.

- Non frequento abitualmente il NG, ma leggo ogni tanto sia qui che su i.s.f. e dai post di Franco ho *sempre* imparato qualcosa.

Beh, mi perdonerai se, anche senza aggettivi, cerco di argomentare? Bene :)

Il sentirsi o meno alla pari è una questione di impressione personale e dell'importanza che diamo a noi stessi, nient'altro. Io sono un ingegnere elettronico, vecchio "stampo", lavoro come progettista alle microonde e tutto quello che vuoi...eppure mi sento profondamente ignorante. Il problema di essere o meno "alla pari" con qualcuno nemmeno mi sfiora, specie in questi frangenti. Tutto ciò che mi interessa è apprendere qualcosa di nuovo, in un campo che mi affascina. Questo è quello cui bado. Non ho voluto - con queste parole - dirti "tu dovresti fare così", giacché non è mio costume. Faccio l'unica cosa che ritengo di poter fare: ti offro il mio punto di vista. Prendi quello che ti serve, scarta il resto.

Beh..io penso che - in generale - se mi "capita" qualcosa, probabilmente io da quella cosa ho da imparare. Filosofico? Forse, ma anche parecchio pratico, perché di solito le lezioni che impari non si ripresentano. Almeno, questa è stata finora la mia esperienza. Ovvio che se uno mi dice "sei un ignorante" la prima reazione è di dispiacere. E' normale. Ma subito dopo mi chiedo: ha ragione? Dov'è il punto? Cerco di separare il "dispiacere" dall'oggettività di una certa lacuna. Ovvio poi, il discorso prosegue e cresce con le persone con le quali c'è terreno comune di modi e atteggiamenti.

Perdonami non ho capito cosa intendi.

Come ti ho già detto, non posso commentare su cose che non so. Spero di esserti stato utile e che il mio punto di vista possa offrirti qualcosa.

M
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Michele Ancis

Il Thu, 14 Apr 2005 17:07:47 GMT, Franco ha scritto:

E fin qui tutto bene...sono considerazioni che non ho fatto ma che mi sembrano piane...

Ed eccoci qua! Ecco quello che accennavo ad Artemis in altri post! Con questa storia della pallina m'hai fregato! E ho imparato qualcosa che non avevo considerato. Avevo visto la pallina rimbalzare simpaticamente nella mia mente, e avevo detto a me stesso "sicuramente avrà una frequenza naturale!". E invece no. Oddio...se facciamo il caso di una pallina perfettamente elastica, che cade da altezza h sotto l'effetto di una forza costante, sicuramente la funzione che descrive la sua quota rispetto al tempo, è periodica, però essendo essenzialmente "archi di parabola", le sue componenti spettrali sono più d'una...non si può parlare di frequenza naturale.

Interessante! Dunque possiamo parlare di sistemi risonanti solo in presenza di equazioni differenziali lineari a radici complesse coniugate...

Stanotte vado a letto contento :)

M
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Michele Ancis

Pestando alacremente sulla tastiera Artemis ebbe l'ardire di profferire:

Forse perchè hai il pessimo difetto di voler apparire come un gran sapientone che oltretutto non ammette di sparare spesso sonore ca%%ate? Vedi, una ca%%ata tutti la dicono prima o poi, ma intestardirsi ad aver ragione a tutti i costi ... Se poi la cosa si ripete ecco che si rimane 'marchiati' (soprattutto in una piccola comunità come è un NG) e riabilitarsi poi diventa difficile se ci si ostina con tale vizio...

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Due di Picche

Michele Ancis ha scritto:

Non c'è bisogno che ti perdoni, ci mancherebbe... e poi per cosa? :) Comunque mi piace molto il tuo modo di porti educato e disponibile, e questa è la cosa che più di tutte cercherò di imparare.

Beh può essere, ma non è di conforto. Se ti tratto da allievo ed apostrofo ad ogni singola sillaba, c'è poco di costruttivo. Vedi, per quanto io possa imparare, venivo mesi fa trattato così:

- "METTI LE UNITA' DI MISURA"

- "VOLTAGGIO E' UN PAESINO IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA"

- "NON SI SCRIVE SEC MA S"

e via discorrendo. Ovviamente le cose sopra sono correzioni giuste, per carità, ma pur imparando a mettere le unità di misura, scrivere tensione e mettere la s, come vedi, anche dopo tanto tempo di pratica con loro, la quantità di minuzie che mi vengono continuamente fatte notare, diventano a dir poco macigni. E come avere una persona accanto che diventa molto petulante. Ovviamente guardano tanti miei difetti, nei quali possono incorrere anche loro, anzi, loro incorreranno anche in errori più grandi. E non c'è da nascondersi dietro la frase "sei un futuro ingegnere etc. etc.", perché prima di essere ingegnere, sono una persona.

Infatti. Dico solo che in tante cose che Franco scrive, può sbagliare anche lui, ed è giusto che io mi metta in discussione. Non tutto ciò che luccica, è oro. Dai post di Franco, che ormai tutti abbiamo assodato come "esatti e infallibili", se facessimo una cernita come lui la fa delle mie parole, sarebbe non da bocciatura, ma da scuola elementare. Ripeto: se facciamo un'analisi minuziosa esattamente come la fa lui delle mie parole. E' facile criticare, ma è difficile mettersi in discussione, specie quando ormai tutti ti tengono su un piedistallo. Con questo non dico "Franco non sa niente", ma dico il contrario e sottolineo ancora di più che ha una preparazione forte. Per quanto forte però possa essere, bisogna anche sapersi comportare con umiltà, senza pretendere troppo dagli altri, senza giudicare gli altri e il loro grado di cultura. E' facile, troppo facile, fare il professore e puntare il dito contro uno studente. E' però altrettanto facile scrivere a dei luminari e riportargli le parole di Franco. Ci sarebbe da ridere. Il bello del newsgroup è proprio il piacere di discutere e scambiarsi opinioni, non accuse, giudizi ("sei ignorante, sei da bocciatura") etc. Tu dici la tua, io dico la mia. Non c'è da mettere nessuno alla prova.

Non sei nella mia situazione, è diverso. Dall'esterno tutto è diverso.

Bravo, abbiamo qualcosa in comune.

Baderesti ad altro quando vieni trattato a pesci in faccia di continuo per un anno.

Le spiegazioni me le hai chieste tu. E le hai avute. Dagli altri comincio ora ad averne qualcuna, dopo aver fatto la bava. Finora solo domande provocatorie, e offese.

Artemis

Reply to
Artemis

Inoltre la frequenza, nel caso di pallina che rimbalza con perdite nulle, dipende dalle condizioni iniziali: la fai cadere da piu` in alto, la frequenza e` piu` bassa.

Questo e` come la sento io: la risonanza e` legata agli autovalori del sistema dinamico. Qualche volta ci si allarga un po' a sistemi debolmente non lineari, ma non tanto piu` in la`! Ad esempio d2x/dt2=-SIGN(x) sicuramente non e` una risonanza.

Poi c'e` da considerare che la stessa parola e` usata anche in altri campi con connotazioni un po' diverse. Ad esempio in astronomia le risonanze orbitali di pianeti e satelliti, in musica riguardo sistemi distribuiti...

Evviva te :-)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Franco ha scritto:

Da bocciatura? Ti sei chiesto prima di bocciarmi, se mi riferisco al condensatore proprio o a lui guardando all'esponenziale? Fai tanta psicoanalisi e non pensi a questo?

Neppure tu:

****** Peccato che la pallina che rimbalza non sia un fenomeno di risonanza :-) ******

Dove?

Ti riferisci a qualcosa come la pulsazione naturale? Io sono convinto (come te) che un sistema abbia intrinsecamente una "condizione" di risonanza (se ha accumulatori di energia). Ciò non toglie che l'energia per essere scambiata dagli accumulatori, deve essere fornita, ed è qui che entra in gioco il forzamento.

Secondo me non è corretto dire che un sistema ha una risonanza. Ha una "condizione" di risonanza intrinseca, ma la vera e propria risonanza, cioè il fenomeno in sè, avviene solo quando c'è un forzamento che mette in moto questa energia, anzi, che fornisce questa energia.

Forse non conosco l'assorbimento di un PC e non conosco la velocità di decadimento della tensione del condensatore. Una curiosità mia ora: sei sposato? Hai figli?

Senza attriti?

No, con attriti. Non capisco però cosa intendi per risonanza libera. C'è il passaggio da energia potenziale a energia cinetica e quindi questo per te è la risonanza libera?

Come mai? Il palleggio di energia c'è.

Si è vero, ora ricordo.

Se vuoi te le passo via e-mail, si parla anche di risonanza (con annesso forzamento).

Sopra ti ho spiegato perché.

Io invece considero risonanza solo un particolare evento del sistema, non la normale attività naturale del sistema stesso, in evoluzione libera. Altrimenti in un circuito LC, se il condensatore è carico e lo lasci scaricare liberamente, rischieresti di considerare anche quella una risonanza, cosa che non è, altrimenti perderebbe il senso dire: "la frequenza di risonanza è x"... tutte le oscillazioni sarebbero (come dici tu e se ho ben capito) risonanza, perché si scambia energia e ci sono i due poli complessi coniugati.

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

Due di Picche ha scritto:

Questo perché sei duro di testa. Tu per me dovresti essere marchiato da molto (e molte volte ho detto non ti rispondo più), ma come vedi, non sono capace di portare rancori e non hai bisogno di essere "riabilitato". Per me questa che hai detto è una grossa infamata. Chiunque abbia un minimo di intelligenza e anche di umanità, non direbbe cose come queste, e non userebbe parole come "riabilitazione" o cose varie. Non marchio le persone con 2 timbri come fai te: "leader" e "asino" e li tengo così fino a quando l'asino ti lecca il culo. Ricordati che nella vita, non sai mai come ti va, e quello che fino a ieri hai trattato come uno straccio (e si è lasciato trattare come uno straccio), potrebbe anche salvarti la vita se ti vedesse sull'orlo di un precipizio. Quello che invece scopri essere il tuo grande idolo o amico, potrebbe anche lasciarti a terra dissanguato dopo averti investito. Poi, cogli il senso tu.

Artemis

Reply to
Artemis

Franco wrote in news:XFw7e.3384$ snipped-for-privacy@newssvr13.news.prodigy.com:

Esatto, Esatto. :-(

AleX

Reply to
AleX

Artemis wrote in news:DQq7e.778086$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Eccomi qui, il thread comincia ad essere un po' dispersivo. :-)

Per prima cosa una premessa: con le mie osservazioni non era mia intenzione offenderti e mi scuso quindi se cosi è stato involontariamente.

Veniamo alla definizione: tutto dipende dal dettaglio che vuoi evidenziare, a me va bene dalla definizione in stile ITI "frequenza di risonanza quando Xl=Xc" alla definizione più matematica "almeno due poli complessi". Ma l'importante è avere chiaro il fenomeno fisico (ed ecco perchè insistevo sul palleggio energetico). Basti pensare al discorso sul rifasamento che puoi vedere sia in termini di fase che in termini energetici.

Mi dirai: "ma anche io avevo scritto Xl=Xc". Ti rispondo, si e no: Xl=Xc fa si che per il mondo esterno il circuito appaia resistivo, ma l'induttanza e la capacità esistono ancora e continuano a scambiarsi energia. Quindi dire che il ritardo di uno compensa l'anticipo dell'altro può essere fuorviante.

Ogni volta che la discussione procede chiarendo un punto salta fuori qualche altro dettaglio da affinare (ecco perchè scrivevo "ti rovini sul finale").

Altro punto ad esempio IMHO scorretto è quando hai parlato del Q dicendo "amplifica o attenua": occhio, ti ho risposto, che quando il Q scende ti sparisce la risposta libera del circuito risonante, non puoi più parlare in termini di risonanza.

Sulla linearità e memoria mi pare che Michele ti abbia ampiamente illustrato quindi non aggiungo altro.

Voglio farti un esempio per concludere: prendi un circuito RLC con frequenza di risonanza 10MHz con un Q abbastanza alto (es: 256nH,1nF,

0.1ohm) e prova ad eccitarlo con un segnale impulsivo con periodo di ripetizione 1us (quindi f=1MHz). Prova a simularlo e guarda cosa avviene. Poi fai lo stesso con un Q molto basso (es: 1nH, 256nF, 0.1ohm). E confronta i risultati.

Ciao, AleX

Reply to
AleX

Niente psicoanalisi, non e` il mio lavoro. Se dici "ecco il *componente* non lineare" indichi il componente non una funzione. La linearita` sapevi come era definita, ma o non te lo ricordi o non avevi capito che cosa volesse dire.

In qualche altro post.

Basta una condizione iniziale e poi l'evoluzione naturale. Non e` necessario un termine forzante continuo.

Ok, questo e` il tuo punto di vista.

Mi pareva ci fosse scritto da qualche parte un 2.5A. La velocita` di decadimento della tensione di un condensatore non puoi non saperla (I=C dv/dt mai sentita nominare?). L'energia contenuta in una capacita` dovresti saperla.

Si`, no, ma questo non cambia assolutamente il fatto che spesso dici cose sbagliate, e che te le faccia notare (prova per esempio ad andare a rileggere la risonanza spiegata come equilibrio)

con attriti, senza termine forzante

E` la soluzione oscillatoria di un sistema del secondo ordine omogeneo.

Ma non ci sono gli autovalori. La frequenza cambia con l'ampiezza.

Ok, grazie

Non tutte le oscillazioni sono oscillazioni di risonanza, ma quelle con poli complessi coniugati sono risonanze (libere, soluzioni dell'omogenea associata). Se in un sistema con poli complessi coniugati dai un gradino in ingresso, in uscita trovi una oscillazione che e` dovuta alla risonanza del sistema (in alcuni ambiti questa oscillazione si chiama ringing)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

"Artemis" ha scritto nel messaggio news:e8y7e.780333$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

[...]

eh eh...conosco un perito che era a capo di un team che il satellite lo ha progettato e poi lo ha mandato su

Ste

Reply to
PeSte

PeSte ha scritto:

E nella maggioranza mondiale, quanti ne esistono di questi tipi? :) Ora sei cosciente che tutti i periti dopo l'affermazione che hai fatto, per non essere sminuiti, manderanno in orbita centinaia di satelliti??!?!?! Ehehe :) Ovviamente scherzo eh :)

Ciao

Artemis

Reply to
Artemis

"Artemis" ha scritto nel messaggio news:9dL7e.782297$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

beh...non sono in molti quelli che progettano satelliti, a prescindere dagli studi fatti :-)

cavolo, l'ho sempre detto al mio vecchio dopo che mi sono diplomato... ...siamo due periti...mettiamo su un'azienda che produce satelliti :-P

Ste

Reply to
PeSte

Artemis wrote in news:4vA7e.781088$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Credo di aver capito dove è il problema. IMHO c'è stato un fraintendimento: l'uso del termine "sei da bocciatura" non ha niente a che vedere con il newsgroup, non è un giudizio per come frequenti il ng (e ci mancherebbe altro...non vieni certo a fare l'esame sul ng) ma piuttosto con il tuo status di studente universitario che deve affrontare a breve quell'esame o che lo ha già affrontato. In altre parole significa "guarda che questa non è la preparazione adeguata per quell'esame" oppure "ok, lo hai superato, ma fai attenzione che ci sono ancora delle lacune che ti possono ostacolare in seguito".

Mi rendo conto, in effetti, rileggendo anche i thread passati che questo fraintendimento può essere nato perchè in realtà non hai quasi mai chiesto consigli su dubbi specifici, ma quanto affermavi lo dicevi con convinzione. Di conseguenza i nostri consigli sono risultati "indisponenti" in quanto consigli non richiesti. Come diceva un mio amico: "non suggerite, so sbagliare anche da solo...grazie" :-)

AleX

Reply to
AleX

AleX ha scritto:

No, purtroppo no.

Lo so, infatti non c'è stato alcun fraintendimento.

E questo dà molto fastidio, perché è come se io venissi a sindacare per quello che dici, sul tuo essere professore e sulla qualità delle tue spiegazioni, dicendoti: "Non sei un docente adatto ad insegnare, dovresti essere radiato dall'università, per come spieghi fai pena, etc. etc.". Queste sono parole molto spiacevoli, e non è questa la funzione del newsgroup... IMHO.

Non sai come viene svolto qui l'esame e non sai quello che abbiamo studiato. Abbiamo studiato i condensatori, ma la materia è stata svolta in un determinato modo. Non certo mi è stata spiegata la velocità di scaricamento di un condensatore, ma mi è stata mostrata l'equazione della tensione in funzione del tempo.

Alcune cose che non ho capito a Calcolo 2, le ho capite a Calcolo 3 e mi hanno permesso di passare Calcolo 2. Sono ancora in fase di apprendimento, non posso certo conoscere tutti e le cose che non imparo in un corso, posso impararle nel corso seguente. Non ho bisogno di insulti o di sentirmi dire certe cose, per far sentire professore, chi non merita e si sente gonfiato dagli altri.

Il nostro amico, si sente il leader, come una persona normale si sente secchione in una classe che apprende più lentamente.

Metterei davvero a confronto la preparazione di Franco con qualche luminare (e non è escluso che un giorno porti all'università qualche sue affermazioni scritte sul newsgroup, e mostrarle a 3 professori che so io). Qui, all'università della Calabria abbiamo 3 docenti brillanti, uno è conosciuto a livello europeo, un altro ha lavorato per conto della Nasa (e l'università per farlo restare, gli ha fatto anche costruire una casa) e su alcune calcolatrici c'è il tasto che esegue un suo teorema, ed un altro ancora, che l'ho avuto come docente, ha una preparazione in fisica allucinante, anche se nelle spiegazioni regna il terrore, perché è il professore più temuto (ti fa sentire inferiore - come fa Franco - e se fiati o ridi, hai finito). Credi che riuscirebbe a tener testa a loro? Io non credo, esattamente come non posso da studente, tener testa a lui che è professore.

Non parliamo di umiltà, di saper apprendere dagli errori, se hai già nella testa il diritto di potermi puntare il dito e dire: "tu sei uno studente e sbagli, rassegnati, io ne so più di te". E' la classica frase che ti viene da dire: "come tutti i professori, credono di aver sempre ragione loro, fin quando non ci sbattono col muso".

Logico, e come dico sempre: "io parlo in base a quello che so, e in base a quello che studio", poi se c'è qualcuno che deve correggermi, lo faccia pure e ben venga, ma metta da parte l'arroganza, la superbia e il suo voler sentirsi superiore, almeno se vuol andare d'accordo con me.

Ho sentito parole come: "dopo che dici certe cose, devi essere

*riabilitato*"... ma stiamo scherzando?

Non mi sembra, visto che sulle riflessioni e propagazione, si è parlato tranquillamente, e mi avete risposto... poi quando invece rispondo a qualcuno nel newsgroup, e come tutti, dico la mia, che può essere giusto o una cazzata, devono offendermi in tutte le maniere... questo non è normale Alex, non c'entra l'indisponenza, c'entra il carattere di una persona e il suo modo di essere.

Bravo.

Artemis

Reply to
Artemis

Artemis wrote in news:e8y7e.780333$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Ti ripeto, il V.O. andava diversamente. Preparazione base significa meno dettaglio. Pensa che mio cugino (con una g sola... ;-) ) dopo essere aver fatto tre anni di ing.informatica V.O. si è rotto le balle ed è passato ad informatica (scienze mat.fis.nat) (triennale N.O.), perchè in tre anni ancora non aveva visto nemmeno da lontano un pc. In effetti i primi tre anni di ing. erano: Analisi I e II, Chimica, Geometria, Fisica I e II, Fondamenti di informatica (pascal) I e II, Calcolo Numerico, Economia, Elettrotecnica...

Questo si intendeva per preparazione di base.

Ti pare strano? Eppure sono degli ottimi teorici...

Beh, comunque tra 5-10 anni avrai a che fare con tecnologie diverse da quelle che hai studiato oggi. Che fai? Smetti di progettare perchè non le hai fatte all'uni? O, piuttosto, grazie agli strumenti e metodi di studio che hai ricevuto, ti rimbocchi le maniche e ti aggiorni?

N.B. comunque che io per primo sono più che favorevole ad un maggior attinenza alla pratica, cosa che è mancata praticamente in maniera assoluta nel V.O. (su 28 esami si è visto un laboratorio in un paio di esami per un totale di meno di una decina di visite...).

Eh, caro lei..., qui sfondi una porta aperta... :-(((((

Ecco, questo è un classico. La gente (parenti, amici) pensano che te, ingegnere, sei bravo anche a riparare il televisore e il ferro da stiro. Invece, sai un accidente te che quel difetto lo fa quando ce il condensatore C221 in perdita...

Ripeto, è un classico: si pensa che ingegnere=perito^X (con X>2) :-)

No, in genere pensano "braccia rubate all'agricoltura..." :-))))

So caxxi.... :-(

E non sto scherzando: spesso chi viene dall'iti non termina l'università per almeno un paio di motivi tra i quali:

-sottovalutazione dell'impegno necessario ("io 'ste cose le so' già...)

-alcune lacune di base sulla matematica (all'ITI l'approccio è "utilitaristico": spesso le derivate le introduce il prof. di elettronica perchè gli servono per andare avanti nel programma)

-durante gli anni di università trovano offerte di lavoro per periti

Quelli che riescono a proseguire hanno però una carta in più da giocare rispetto ai diplomati dello scientifico, in quanto hanno una preparazione pratica che loro non hanno. Questo vuol dire sia "capire" dove sta andando a parare la spiegazione teorica del professore (ecco che i famosi nullatori e noratori assumono la concretezza dell'amplificatore operazionale), sia perchè non hanno da perdere tempo, una volta laureati per acquisire le nozioni pratiche.

Ho avuto in passato colleghi insegnanti di misure elettroniche che non avevano mai visto un oscilloscopio.

La differenza nel non essere specializzata, ma piuttosto nell'imparare un metodo di studio. Mi disse il prof. di Analisi I: "voi periti avete il difetto di andare dritti al nocciolo del problema e di non guardarlo negli aspetti generali. Quindi se vedete una soluzione per voi è l'unica..."

E' vero, me lo dicono in molti (sia docenti che studenti). Ma altrettanti mi dicono che in questo modo non hanno sentito il passaggio dal liceo all'università.

Questo è il problema: da studenti abbiamo spesso considerato "sciocchezze" alcune lacune o errori, successivamente mi sono dovuto ricredere. Probabilmente avverrà anche a te.

ROTFL! :)

E per quale motivo? Se nessuno gli ha mai fatto notare che è importante e lui non ha la passione dell'elettronica (leggi: laboratorio in cantina), perchè mai dovrebbe passargli dalla mente di dover riconoscere i componenti.

Mi ricordo ancora quel collega venuto per una supplenza: "ma perchè i trimmer che sono in questo laboratorio hanno tre terminali? All'università alla lavagna le resistenze variabili le facevano con due."

Ovvio che non ho resistito alla tentazione di dirgli che il terzo è di scorta... ;-)

*anche* esperienza.

questo è vero, ma proprio perchè "meno specializzato":

pessimo esempio: li studia :-)

pessimo esempio: lo studia :-) (N.B. ovviamente a livello qualitativo, visto che non deve andare a progettare il componente).

pessimo esempio: li studia :-)

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E che verrano pagati come periti. Questo è quanto già avviene oggi.

beh, puoi sempre guardare i collegi dei periti: hanno i loro siti web.

Ciao, AleX

Reply to
AleX

Pestando alacremente sulla tastiera Artemis ebbe l'ardire di profferire:

Ah, sarei io il duro... Rotfl.

Ahem, devi tornare con i piedi per terra... Che c'entra adesso la 'tua vita' o quella di qualcun altro? Infamare? Umanità? Ma di cosa vai cianciando? Qui si parla di elettronica. Anzi, per la precisione di elettronica per HOBBY. Il tuo comportamente, per me ma parrebbe anche per altri, non sembra dei migliori. Spari fregnacce di cui nemmeno ti rendi conto, pretendi di avere ragione, ti inca%%i se te lo fanno notare... Ma pensi che i tuoi atteggiamenti passino inosservati? Potrai incantare qualche niubbo, ma chi ti conosce ormai sa con chi ha a che fare. Non è discriminazione ma semplicemente colpa del tuo pessimo carattere. Ricordati che in questo ng (ma anche nella vita reale, questo per davvero) ci sono persone che pur non avendo nessuna laurea con l'elettronica ci navigano da anni ed anni, ne CAPISCONO più di te (io me ne tiro fuori, non parlo di me sia chiaro) anche senza conoscere a menadito la teoria e non credere ti poterli prendere in giro con le tue sparate.

Lol... si, avevo proprio bisogno della tua predicuzza... Forse potrei persino avere l'età del tuo babbo! LOL.

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Reply to
Due di Picche

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