supponiamo che voglia creare uno spike di tensione e voglia utilizzare l'extratensione che genera un insuttanza quando si interrompe la corrente che la attraversa.. come dimensiono il sistema per ottenere una determinata tensione?
io la penso così: una volta determinato il dispositivo di switch leggo dal datasheet il suo "fall time", ad esempio di un irf540 è di 24nSec, consideriamo quindi in via cautelativa 60ns. Se considero l'andamento della corrente durante la commutazione come una rampa (grossomodo dal 10 al 90% della commutazione è quella), posso dire che la mia corrente nel tempo sarà I(t)= t/(60*10^-9)
visto che la tensione che esce da una bobina è anche uguale al valore induttivo moltiplicato la derivata della corrente nel tempo v=L*(di/dt)
quindi se fisso v = 20kV (tipo segnale di triggher da flash fotografico o giu di li)
ottengo 20kV = L * (1/60*10^-9)
.essendo la soluzione 1,2mH vuol dire che con tale induttanzina avrei risolto? almeno sulla carta si..
A questo punto i problemi: il circuito che ipotizzo è batteria -> induttore -> resistenza -> mosfet tutto in serie. il mosfet dentro ha un diodo zener per non farsi bucare da spike tipo questo, quindi la mia estratensione si scarica quasi istantaneamente attraverso la resistenza e gia immagino che non vedrò mai 20kV..
l'unica cosa che mi viene in mente è di aumentare l'energia immagazzinata nell'induttore aumentandone il valore o la corrente che vi scorre.. in questo modo il transitorio di scarica durerebbe abbastanza e potrei avere davvero i miei 20kV.. ma non ho idee su cosa porre dall'altra parte dell'eguaglianza.. any comments or suggest? almeno finora il mio ragionamento è giusto? non è che alla fine c'è o si usa una qualche formula empirica? thanks.