Ciao a tutti, Ho provato a collegare una lampadina da 4,5v a una pila da 9v... la lampadina si accende e fa anche molta più luce. Ora mi chiedo, ma questa è una soluzione stabile? In teoria dovrebbe essere che i potenziometri hanno un resistore variabile che cala di intensità... o voltaggio? Se aumento gli A che succede alla lampadina? La lampadina quanto può regere + di 4,5v?
Bye,
P.s.: Un buon sito per "minuterie" elettroniche dove lo trovo? P.p.s.: Quanto costa un trasformatore 12v -> 24v DC ? Esistono trasformatori variabili? E' possibile convertire un trasformatore 230v AC -> 12v DC in un
12v DC -> 230v AC ?
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Carmine ( pikachu31NOSPAM@gmail.com (Togli la scritta NOSPAM) )
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7800GTX, Aureon Universe 7.1, DFI nf4 UT Ultra-D
Stabile in senso elettronico sì: non oscilla ;-) Stabile nel senso che intendi tu no. Dopo un certo periodo la lampadina si brucerà.
Che casino! I potenziometri *sono* resistori variabili. Un potenziometro non ha né un'intensità né una tensione (dimentica il termine voltaggio). Hanno una resistenza.
Resistenza, tensione e corrente sono legate dalla legge di Ohm: V = R * I
Date due grandezze la terza è univocamente determinata.
Il filo si scalderà di piú e farà piú luce (inoltre sarà meno gialla). Ad un certo punto se esageri il filamento si surriscalderà e la tua lampadina si brucerà.
Difficile da dire...
Vediamo se interpreto correttamente il tuo desiderio:
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Non è un trasformatore. I rasformatori hanno sia l'entrata che l'uscita in alternata.
Certo!
Non è un trasformatore. Se però intendi dire 12 VAC, allora sì, è possibile.
Una lampadina fatta funzionare alla sua tensione dura mimimo un migliaio di ore. La vita viene dimezzata per ogni aumento del 10% della tensione di alimentazione. Fai tu il calcolo di quanto puo' durare se raddoppi la tensione. A occhio direi che siamo sull'ordine di poche ore o anche meno, ma non so se vale per aumenti di tensione cosi' consistenti.
mi azzarderei a dire che forse sarebbe meglio chiamare "reostato" la resistenza variabile (dispositivo a due terminali) e definire il potenziometro come un partitore resistivo (dispositivo a tre terminali che in una applicazione particolare ma impropria si comporta da resistenza variabile).
Umh... Già... Mentre, come faccio ad aumentare gli ampere?
Bye,
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12 VAC... non so. Vorrei recuperare pezzi da un alimentatore ATX per pc. Li la corrente non esce continua dal +12v?
Mmm... ora vedo... per mintuerie intendevo transitori, capacitori, resistori, trasformatori ecc...
Emh... I che sarebbe? Ci sono delle tabelle dove calcolare data gli Omh quanto riduce in Volt + o -? Inoltre, esistono convertitori da farad a mAh?
E inoltre, che prezzo hanno i trasformatori variabili? Come si chiamano quelli che aumentano o abbassano corrente continua?
Bye,
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Sì, è continua, ma questo cosa ha a che fare con il recupero dei pezzi?
Corrente (intensità), quella che si misura in Ampère.
Vedo che ogni tanto chiami la grandezza con la sua unità e viceversa. Quindi ecco una tabellina riassuntiva delle principali misure in elettrotecnica e delle loro unità con relative abbreviazioni.
Tensione (V oppure U) -- Volt (V) Corrente (I) -- Ampère (A) Potenza (P) -- Watt (W), Voltampère (VA) o altro (lascia perdere) Resistenza (R) -- Ohm (Omega maiuscola) Capacità (C) -- Farad (F) Induttanza (L) -- Henry (H)
Dipende dalla resistenza. Devi usare la formula sopra: una corrente di 3A che passa attraverso una resistenza da 2 Ohm abbassa la tensione di 3 * 2 = 6 Volt.
La conversione non ha molto senso...
Potenza? Tensioni? Un trasformatore piccolo (200VA) lo trovi per una cinquantina di euri (a stima... mai comprati in Italia). Un Variac da galvanotecnica lo paghi una pacca di soldi.
"Carmine" wrote in news:434c1799$0$29550$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it:
Si. Ma funziona a "senso unico": entra 230V "alternata", esce 12V "continua". Non puoi applicare 12V (DC) all'alimentatore per vedere se dall'altra parte esse 230V alternata.
Quello che vuoi fare tu è un inverter.
I è la corrente che attraversa i circuito, di resistenza R, tra i due punti dove stai misurando una differenza di potenziale V.
In altre parole,
- se hai una pila da 4.5V e la tua lampadina mostra una resistenza di 5 ohm scorre una corrente di 0.9A.
- Se ci metti una pila da 9V nella tua lampadina scorrerà (se non si è bruciata...) una corrente di 1.8A.
- se in serie alla lampadina ce ne metti un altra (oppure ci metti un resistore con la medesima resistenza, 5 ohm), la corrente che scorrerà sarà nuovamente 0.9A anche con la pila da 9V, perchè 4.5V "cadono" sulla prima lampadina e 4.5V sulla seconda (o sul resistore).
Uh? Domanda poco chiara. Farad è l'unità di misura della capacità (condensatori), mAh è una quantità di carica (tipicamente usata per esprimere la "capacità" delle batterie) , quindi siamo dalle parti del Q=CV. Ma non credo che sia quello cui stai pensando.
Anche qui è difficile risponderti: per trasformatore variabile normalmente si intende un "variac", ma non credo che stai parlando di quelli.
N.B. "trasformatore" è una macchina elettrica in cui entra corrente alternata ed esce corrente alternata.
Negli alimentatori (entra alternata, esce continua) ci puoi trovare i trasformatori, insieme ad altri componenti.
Visto che frequenti un politecnico serio, mettiamo i puntini sulle i (solo perche' noi di epfl siamo meglio :)).
Quelle delle unita` di msura non sono abbreviazioni ma simboli. La differenza e` che un simbolo non ha il puntino dietro, come invece hanno le Abkuerzungen. Il nome esteso delle unita` di misura e` minuscolo, senza accenti: ad esempio ampere, mentre il signore francese che studiava le cose elettriche e` come lo hai scritto tu, maiuscolo e con accento grave.
Tschuess O chissa` come dite voi!
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Mentre posso fare 12V DC -> 230V DC modificando l'alimentatore?
Cioè, mi serve qualcosa per capire come scegliere i condensatori... In modo che avendo quanti watt ha "qualcosa" tipo una lampadina ecc... posso calcolare il rilascio di corrente del condensatore, quindi per quanto tempo continua a fornire corrente. (mi servirebbe per evitare le "cadute di tensione")
Intendo quelli dove si può in qualche modo "regolare" il voltaggio in uscita e in entrata.
Bye,
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Si può fare tutto, ma in questo caso modificare l'alimentatore vorrebbe dire rifarlo da capo riciclando qualche componente.
Non confondere batterie con condensatori. Sono due mondi a parte che usano tecniche diverse per immagazzinare energia. Ci sono i Supercap che hanno capacità mostruose (il massimo che abbia visto fin'ora sono
1500F), ma lasciali perdere. I condensatori servono in elettronica per immagazzinare energia a breve termine e modificare il segnale. Le batterie servono in elettrotecnica per accumulare grossi quantitativi di energia per periodi prolungati.
Per darti un'idea: un condensatore da 450V e 5600uF (è grosso come mezza bottiglia di PET da 2l) ben carico tiene accesa una lampadina da
Contiene un trasformatore (forse anche due) ma sono speciali. Riutilizzarli è difficile perché sono stati costruiti per lavorare in un certto modo dentgro quell'alimentatore.
Mi sa che allora mi sono fatto un idea sbagliata sui condensatori... Non capisco allora quando devo usarli... perchè, su molti schemi ci sono i condensatori, ma perchè sono lì?
E uno da 1500F? Quanto è grande un condensatore da 1500F?...
Bye,
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Non dico a che serve il quel circuto. Dico, qual'è il "principio" per usarli?
O_o E a che serve un coso del genere?
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