caricabatterie al piombo semplice ma funzionale

Ciao vorrei porvi un quesito...

Vorrei costruire un carica batterie al piombo per batterie di automobili. Vorrei farlo di una gran sempricit=E0 , avevo in mente di usare questi componenti:

1 trasformatore 15volt 50watt 1 ponte di diodi da 25 ampere 1 lampadina da 12volt 40watt 1 contenitore metallico per contenere il caricabatterie 1 ventola per pc 80mmx80mm 1 fusibile da 7ampere 1 diodi silicio in caso di dover abbassare la tensione di alcuni volts

dati di funzionamento: il trasformatore porta da tensione da 230v a 15volt sinusoidali , il ponte di diodi raddrizza la tensione a 100hz ,

poi la lampadina invece viene usata come resistenza limitatrice di corrente, in modo da limitare l'assorbimento del trasformatore in caso di batterie molto grandi e scariche che potrebbero portare la corrente a valori troppo alti di amperaggio e quindi distruttive per il trasformatore , in questo caso tarata sui 40w , ( nello stesso tempo date le propieta' della lampadina che si comporta come una rudimentale resistenza variabile a fine carica riduce la sua resistenza di ohm)

La ventola da 80mm messa dentro al contenitore fa si che si abbia un buon ricambio di aria fresca. E infine il fusibile protegge dai cortocirtuiti .

Ora so' gia i dati di tensione e correnti per caricare gli accumulatori al piombo tipo : 14,3v tensione fine carica ecc, ma certamente questo caricabatterie da me immaginato non fornisce controlli di tensioni di fine carica o automatismi e certamente lo andro ad usare con cautela solo nei momenti in cui avro estremo bisogno di ricaricare una batteria di automobile .

VI chiedo... apparte forse la scelta un po bizzarra in questo mio progetto di usare un trasformatore da 15v mentre forse nei caricabatterie che si coprano vi e' dentro quasi sicuramente un trasformatore da 12v,

( la mia scelta del 15v e' perche' con il 12volt a fine carica la corrente assorbita dalla batteria si riduce troppo progressivamente, ma usero' un Timer per calibrare un tempo di carica per non stressare troppo l'accumulatore.)

Ma i caricabatterie quelli che si comprano in ferramenta per intenderci non hanno anchessi lo stesso principio di funzionamento, non hanno anch'essi la lampadina per limitare la corrente ? perche' mi sembra di averne viste di lampadine dentro ad alcuni caricabatterie di questo tipo...

Che ne pensate della LAMPADINA LIMITATRICE DI CORRENTE ? Ho usato la lampadina e non un lm317 perche' la lampadina non ha bisogno di raffreddamento come invece un transistor ne ha' (ventole dissipatori...)

Vi risulta che i caricabatterie commerciali di questo tipo adottino un filtro induttore (induttanza) come filtro? Mi consigliate di usare un' induttaza per filtro? Potrebbe essa servire a qualcosa ? Perche' sulle bobine ho molta scarsita' di conoscenze e vorrei sapere se potrebbe servire a filtrare un po la tensione raddrizzata .

In un caricabatterie ho visto un amperometro in serie al carico che aveva un filo per la sua bobina non come nei comuni strumentini cioe sottile ma molto spesso credo che fosse usato si per formare la bobina dell'amperometro ma anche come induttanza di filtro per la carica degli accumulatori.

Vi ringrazio fin da ora per la vostra pazienza e la vostra professionalita, spero mi potiate indirizzare in questo compito che e' costruire un caricabatterie semplice e funzionale grazie ciao

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luca
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luca ha scritto:

direi che questo è semplice fin che vuoi ma in quanto al funzionale ...... ti consiglio, anche per la salute delle tue batterie, di fare un semplice alimentatore stabilizzato con un limitatore di corrente. se cerchi in rete trovi diversi progetti molto semplici da 2-3A di corrente. sara sempre meglio di "quello" che vuoi fare tu. con un vecchio LM723 e qualche

2n3055 (roba da rigattiere da 2 euro) lo fai tranquillamente emi
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emilio

...

e

Ciao... si ma... quelli venduti in ferramanta non sono solo trasformatore ponte diodi e amperometro e contenitore in metallo? Se il 90 per 100 dei carica batterie che si vedono in giro per automobili sono cosi' perche' tu me lo sconsigli di farlo? Poi come dici tu con i transistor mi scalda troppo, pensa a caricare una batteria da 80 ampere in 20 ,30 ore acceso quanto calore sui transistor... ciao grazie

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luca

1o-li fanno cosi perchè costano meno e la gente allora li compera dicendo: "costa solo 20?......", mentre non sanno che si quello costa poco ,ma che la batteria che "forse" romperanno costa molto di + 2o-ti consiglio di farlo "un po +" serio perchè con pochi euro in + ti ritrovi sia un alimentatore che un caricabatteria che non ti danneggia la batteria 3o- di solito le batterie hanno bisogno di essere caricate in inverno,quindi se scalda un po lo tieni vicino al letto e risparmi sul riscaldamento. :-) a parte gli scherzi, qualcosa scalda ma penso che non sia una tragedia.... col tuo ci metti una lampadina e non penso che quella raffreddi! comunque fai come credi.....io il tuo non lo userei.
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emilio

i

......

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do:

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a

ndi

)
.

ciao si ma il caricabatterie a me serve poco giusto una volta che per un problema si scarica la batteria della macchina.... , si ma la lampadina non serve raffreddarla... ciao

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luca

"luca" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@z33g2000vbb.googlegroups.com...

I caricabatterie commerciali, quelli che dici fatti da un solo trasformatore e via, hanno in realtà un trasformatore a dispersione che essendo per sua natura scarsamente accoppiato fra primario e secondario tende a limitare la corrente massima erogabile. Ovvio che non c'è nessun controllo sulla tensione di fine carica, si conta essenzialmente sul buon carattere delle batterie al piombo da automobile che hanno un notevole spirito di sopportazione e non si arrabbiano poi molto se si sovraccaricano un po'. Il tuo sistema di caricabatterie va bene, una trentina di anni fa era molto comune, poi è andato in disuso perchè tanto si trovano ovunque i caricabatterie a 30 euro e neppure l'hobbista più incallito si mette a realizzarsi un accrocchio che funziona più o meno uguale e alla fine costa di più. Comunque il trasformatore mettilo un po' più potente: la loro potenza è espressa in VA e non in W, e un 50VA non è detto che ce la faccia bene a tenere in moto per svariate ore una lampadina da 40W oiù un altro po' di W che vanno nella batteria senza avere reazioni inconsulte (magari brucia). Spendi due lire di più e mettilo da 80VA. PS: Il filo grosso negli amperometri dei caricabatterie commerciali serve solo per generare il campo per muovere la lancetta, di filtraggio in uscita non se ne parla nemmeno. Poi sarebbero pochi microhenry, sai che filtraggio farebbero a 50Hz......

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as

il trasformatore deve esssere da 12 o poco meno , una volta rettificata avrai la tensione giusta di fine carica di un accumulatore al piombo , se puoi ,e se il trasformatore e costruito in modo da poterlo fare , togli qualche spira di filo dal secondario . i caricabatteria semplici funzionano solo se il trasformatore e calcolato in modo che una volta rettificata la tensione sia giusta .

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kfm

Vorrei costruire un carica batterie al piombo per batterie di automobili. Vorrei farlo di una gran sempricità , avevo in mente di usare questi componenti:

1 trasformatore 15volt 50watt 1 ponte di diodi da 25 ampere 1 lampadina da 12volt 40watt 1 contenitore metallico per contenere il caricabatterie 1 ventola per pc 80mmx80mm 1 fusibile da 7ampere

Ci metterei un timer ad IC e rele' cosi' puoi impostare il tempo di carica e dimenticarti che e' acceso.

giorgio

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Giorgio Padoan

faccia

o po'

Si spera che la lampadina non assorba 40W...

Saluti limitati.

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Tomaso Ferrando

formatting link

Puoi usare il tuo trasformatore a 15V con un ponte di diodi.

Ciao

--
Gianluca
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LAB

Poiché il tuo trasformatore è un po' piccolo è bene mettere la lampadina in serie all'anodo dell'SCR per limitare la corrente quando la batteria è scarica.

--
Gianluca
Reply to
LAB

la lampadina

=E8

Grazie ringrazio tutti stavo pensando che effettivamente un trasformatore da 15 volt era esagerato e forse basta da 12 volt (12x1,41=3D16,92) .

Poi stavo anche pensando invece di usare un trasf. da 12 con condensatori elettrolitici e qualche diodo al silicio in modo da avere circa 14v quando la batteria assorbe ancora 260milliampere verso fine carica in modo da dargli una specie di controllo tensione fine carica. Ed anche piu bello un sistema in cui i condensatori (4700uf ) entrino in azione solo a un certo assorbimento di corrente mentre prima sia solo corrente raddrizzata e non filtrata ad arrivare alla batteria. Infine adesso vado a leggere il link che mi ha postato LAB a vedere cosa dice , vi ringrazio datemi ulteriori consigli ancora grazie

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luca

re la lampadina

=E8

LAB col tuo link nn ci ho capito nulla scusa...

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luca

tere la lampadina

ia =E8

e
o

si mi interessa lab come aplicare l' SCR mi insegni ciao

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luca

DA Giorgio a Giorgio Visto che lo usa ogni tanto e mette un timer,direi anch'io che va bene. I componenti che non si rompono mai sono ..quelli che non ci sono !!!

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

ca e

Grazie giorgio dell'approvazione ma sto pensando di aggiungere un condensatore elettrolitico da 4700uf e cambiare il 15v in un 12v come trasformatore credo sia piu perfetto oltre che sempre la lampadina come limitatore che ne pensate ciao

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luca

Il 19/05/2010 20.50, luca ha scritto:

Non vorrei dire una castroneria, ma mi pare di aver letto che la corrente pulsante giovasse in qualche modo alla ricarica, quindi il condensatore penso sia per lo meno inutile... ciao

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Paolo _-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_-^-_
"Non discutere mai con un idiota, prima ti porta al suo livello e poi
ti batte con l'esperienza"
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Paolo Squaratti

e

si ma stabilizza

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luca

Ciao Come dice anche Paolo forse il condensatore non serve.. e se non c'e' non si rompera' mai !! Dato che metti una lampada in serie, la caduta su di essa , probabilmente richiede la tensione che ottieni col 15 Vac.

SE pero' tu volessi complicarti la vita, un generatore di corrente costante, si fa con un transistor , uno zener e un paio di R, Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

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