olto variabile

blisca snipped-for-privacy@tiscali.it ha scritto:

Eh penso il passo, non credo ci sia altro

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El_Ciula
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La bassa tensione del trasformatore di alimentazione viene squadrata da una porta di un 40106 (inverter con trigger di Schmitt).

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LAB

LAB snipped-for-privacy@mail.com ha scritto:

Ma se nn vogliono sensori...

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El_Ciula

blisca snipped-for-privacy@tiscali.it ha scritto: .

E perché non la ritieni una soluzione corretta ?

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alfio

blisca snipped-for-privacy@tiscali.it ha scritto:

Quindi gli dici che quando dicono "basta fare così " se lo facessero loro.

Oppure se ti prendi l'impegno fai tu il prezzo.

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El_Ciula

blisca snipped-for-privacy@tiscali.it ha scritto:

Eh sai qui tutti professori, 50 risposte e poi scopri che manco sanno di cosa si stia parlando.

Ma mica solo qui, poi sistupiscono se fai il pirla...

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Reply to
El_Ciula

blisca snipped-for-privacy@tiscali.it ha scritto:

Questo sottolinea che tipo di azienda sia.

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El_Ciula

blisca snipped-for-privacy@tiscali.it ha scritto:

Cosa vuol dire "già pronto"?

Vuoi la scatoletta col display su amazon?

Dubito fortemente.

Devi fare tu via trasformatore un comparatore -> contatore.

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El_Ciula

blisca snipped-for-privacy@tiscali.it ha scritto:

Esistono frequenzimetri da laboratorio che possono leggere i millesimi di hertz.

formatting link
Per quanto riguarda il range ampio della tensione di ingresso, se lo strumento non è autorange, ti basta una resistenza e 2 zener in antiparallelo per limitare quello che arriva allo strumento.

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alfio

Salve,un posto più "normale" del mio precedente, spero. Una piccola ditta fa ,per ora a livello prototipo,degli impianti di varie misure con pale eoliche alternatori ecc.

Hanno un alternatore (poi raddrizzato)a 3 fasi;Al massimo dei giri possibili questo genererebbe tra 2 fasi 150V di picco(quindi circa 107 Veff) @150 rpm. Questa tensione potrebbe fornire l'informazione di frequenza nel modo più accessibile,senza piazzare magneti,encoders ecc. Quando gira molto piano la freq minima considerabile=1 rpm e 1V@1rpm

Mi dicono che frequenza dell'alternatore e tensione erogata sono assolutamente proporzionali,indipendentemente dall'assorbimento,cioè se il carico chiedesse di più la velocità calerebbe,ma la relazione sarebbe comunque mantenuta (è vero?).

Pensavano fosse facile,ma parlandone con me gli ho detto che io non saprei cosa esista ** di già pronto (NB) per misurare queste frequenze con un range di tensione così ampio..e non lo sanno nemmeno loro... Per cui lo chiedo qui,magari con eventuali link che girerò,grazie.

PS per ora considerò che con 1 rpm sia accettabile 1 minuto come tempo di aggiornamento di nuovo valore.

Grazie

**esista o esiste?
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blisca

Il 18/01/2023 19:46, blisca ha scritto:

post...

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blisca

E' un problema che non ho mai avuto ma mi sembra sia a un livello in un certo senso 'strutturale', al di là della modalità di realizzazione.

Voglio dire, puoi anche prendere 100 campioni di tensione in

0.1 s, calcolare la sinusoide che li 'fitta' coi minimi quadrati e da questa ottenere la frequenza è immediato, anzi hai in uscita qualcosa meno di 10 valori al secondo comprendendo il tempo di calcolo.

Ma è affidabile un dato così ottenuto? Ovviamente poco. Quindi se vogliono un valore accurato il tempo di durata del campionamento deve essere superiore a quello del periodo corrispondente alla frequenza attesa. Insomma, a fare si fa, ma se lo vogliono accurato dipende da quanto deve esserlo. Se la relazione tra frequenza e tensione è davvero 'robusta' puoi pure servirti della tensione e combinare in qualche modo le fonti di dati.

Il tutto se ho capito correttamente cosa ti serve.

Sono abbastanza sicuro che nel calderone della National Instruments ci sia già tutto fatto; in queste cose ci sguazzano, costi compresi :D

esista, avevi scritto bene. Poi da che pulpito lo dico, vedo che da tanto tempo mi sto inconsciamente adeguando a sostiuire il congiuntivo con l'indicativo :(

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pcf ansiagorod

blisca ha scritto:

per misurare delle velocità cosi basse,non si usa la frequenza ma il periodo (per evitare di avere campionamenti con tempi bibblici...) le soluzioni per me:

1-misurare la V (se loro dicono che anche sotto carico varia in maniera proporzionale alla velocità...) 2-calettare sull'albero un sistema per generare piu impulsi al giro (per es. delle tacche riflettenti in numero tale da avere dei tempi di misura piu brevi...con 30 tacche di misura avresti ,alla min. velocità (1giro/min) un tempo pari a 2 sec tra 2 tacche) comunque ci vuole un sistema ,meccanico,ausiliario.
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emilio

Il 18/01/2023 20:20, El_Ciula ha scritto:

Pensavo che nel mondo dei PLC,che non conosco,ma che so essere pieni di opzioni,ci fosse anche questa. Al momento non saprei come farlo,le frequenze variabili e basse in gioco credo che escludano il trasformatore per abbassare le tensioni;non avendo dati sull'alternatore considero il caso peggiore,1 polo solo ,quindi 1 "periodo elettrico" per giro, che potrebbe essere da 1/60 di Hz a 2,5 Hz . Non credo che sia proprio così se no chi le livella frequenze così basse,anche nel migliore dei casi? Direi quindi elettronica flottante,con massa collegata ad una fase e partitori vari..uscita dati optoisolata o radioisolata ecc Comincia a essere troppo complicato. Riuscendo a condizionare la tensione in modo da presentarla ad un ADC sarebbe interessante per me provare qualche metodo ,come quello accennato da pcf_asiangorod per "indovinare" la frequenza senza aspettare la fine del periodo.Però già sarebbe un bell'esercizio con segnale ad ampiezza costante,condizione che non c'è. Insomma il post è soprattutto per parlarne un pò così,ma sarei curioso di sapere se c'è qualcosa in grado di farlo...e che principio usa. Intanto grazie per la discussione

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blisca

blisca ha scritto:

leggere la F in queste condizioni è impossibile,per un uso pratico puoi leggere il periodo ,ma anche questo è lungo (da 0.4 a 60 sec...) che problema c'è a installare intorno all'albero un nastro cartarifrangente con delle tacche?

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emilio

Il 18/01/2023 22:59, alfio ha scritto:

Si ne avevo uno sul banco nella ditta dove lavoravo quasi 40 anni fa,forse Philips

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blisca

Il 18/01/2023 21:03, emilio ha scritto:

Chiaro che sarebbe più semplice da leggere,ma l'hanno escluso da subito perchè "tanto lo puoi leggere dalla tensione di un avvolgimento" e perchè si vede che non vogliono mettere meccanicamente le mani sulla parte rotante,anche se basterebbero delle tacchette ottiche ecc,e aggiungere altri cablaggi visto che c'è già quello principale. Riguardo alla lettura della V..quando gira davvero piano,es 1 giro al minuti a velocità costante(per semplificare)non credo avrei un valore fisso proporzionale alla frequenza,ma credo che vedrei una DC che si sposta lentamente ,a display non mi direbbe niente.

Ho chiesto comunque di chiedere a colui che l'ha suggerito cosa userebbe lui,o cosa ha già usato con successo in casi simili. Se domani mi arriverà risposta la posterò qua.

Intanto grazie per le idee in questa discussione nata proprio così per parlare restando nella cultura tecnica generale,visto che ,per fortuna, non ne sono coinvolto direttamente

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blisca

alfio ha scritto:

si spera che uno,per certe bassissime F,usi lo strumento come periodimetro :-) altrimenti per leggere 1mHerz ci vuole una base dei tempi da 0.1mHerz...

10.000 secondi...2h e 46min
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emilio

blisca ha scritto:

se non vogliono mettere mano alla parte meccanica (modifica semplicissima che risolve tutti i problemi ad costo quasi zero) devono accettare dei tempi di misura moooolto lunghi. un sistema piu veloce ,ma piu complicato e non so quanto affidabile,sarebbe quello di misurare la pendenza della sinusoide ad intervalli brevi (1 o

2 sec) e da questa pendenza risalire alla velocità la lettura della V devi farla con un misuratore di picco,che si resetta allo zero crossing della stessa V...quindi il valore lo avresti dopo 30 sec
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emilio

Il giorno Wed, 18 Jan 2023 22:01:23 +0100 blisca snipped-for-privacy@tiscali.it ha scritto:

Quando le frequenze sono cosi' basse di solito si misura il periodo, come facevano i cardiofrequenzimetri che assemblavo negli anni '80.

Devi identificare i picchi e contare i millisecondi fra un picco e l'altro. se il picco e' la tensione massima di un generatore in alternata, non dovrebbe essere difficile identificarlo, se digitalizzi la tensione e lavori in digitale.

i miei 0,02€

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Giacobino da Tradate

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