stampare con inkjet sull'FR4

Salve, navigando in rete ho visto questo sito

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si tratta di modificare una stampante Epson per stampare direttamente sull'FR4 con un procedimento un pò laborioso ma a veder le foto abbastanza efficiente. Qualcuno ha provato questo sistema? Sono anni che faccio i c.s. con la fotoincisione, sia monofacciali che a doppia faccia e quel sistema li per i mono potrebbe risolvermi il problema tempo. Non uso le piastre presensibilizzate perché ogni tanto capita che non vanno a buon fine, mentre con il Positiv 20 della Kontakt Chemie non ho mai avuto noie ma occorre tempo per l'asciugatura. Vorrei velocizzare e magari stampando direttamente sul rame pretrattato, chi mi da qualche opinione in merito?

Grazie. R.

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Ralf
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Ralf ha scritto:

ciao è un idea che è un po di tempo che circola in rete. la modifica di una stampante inkjet non sarebbe complicata e difficile,ma ,secondo me, è il resto che rende questo sistema poco pratico: pre-riscaldare la basetta prima e "cuocerla" dopo... la grossa limitazione è proprio la mancanza di inchiostri specifici per laminati metallici, che aderiscano sul rame a freddo. facilmente è per questo motivo che questo sistema non ha avuto molto successo tra gli hobbysti. io ,personalmente, ho iniziato con la fotoincisione e poi sono passato al metodo del trasferimento termico del toner; usando il gruppo fusore di una vecchia laser. e devo dire che la qualità finale del prodotto, è comparabile senza avere le noie di dover usare dei prodotti "fotosensibili" .

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emilio

"emilio" ha scritto nel messaggio news:j0lsku$bri$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

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blisca

"emilio" ha scritto nel messaggio news:j0lsku$bri$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

Ti ringrazio per la risposta. Puoi spiegarmi il tuo metodo del gruppo fusore? Fai passare la scheda tra i rulli oppure stampi su carta e poi con il ferro da stiro (o con un laminatore a caldo) fai il resto? non ho ben capito. Io con la fotoincisione non ho problemi, vengono molto bene ma il guaio è che tra il disegnare il c.s. e il master tipografico, la verniciatura e asciugatura passano diversi giorni, per i dual layer preferisco farli sempre così ma per i mono se con la inkjet funziona sarebbe un bel risparmio di tempo. Nel sito dicono che usano inchiostro "mispro pigment" che è quello usato per le stampe di foto, però boh.

Dico una follia: che succede se si riempie una cartuccia inkjet con vernice diluita con diluente nitro oppure con vernice a polvere in una soluzione di acqua? (ipotizzando per assurdo che il diluente nitro non rovini le parti in plastica o che le polveri possano passare bene negli ugelli)

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Ralf

Ralf ha scritto:

ho recuperato la parte del fornetto,completa di rulli e motore, di una laser guasta. ho fatto l'elettronica per controllare la temp. (il sensore è dentro al forno e tipicamente è una NTC....). rispetto alla laminatrice a caldo "modificata" questo non presenta i problemi dovuti alla + alta temp. di lavoro (passare da 120°C a 180°C per fondere il toner) con plastiche bruciate e storte e conseguenti malfunzionamenti meccanici, senza contare il fatto che non costa nulla,visto che la puoi recuperare presso una isola ecologica o presso qualche rivenditore informatico. stampo il c.s. su un foglio di carta lucida patinata,con una laser, usando l'opzione per aumentare il nero (immagine + scura....),pulisco molto bene il rame, e con 4 o 5 passate tra i rulli caldi realizzo in 5 min. il c.s. se cerchi su internet trovi diverse pagine e filmati del metodo.

il sistema "fotoincisione" è validissimo, ma è molto + lungo e costoso dello "stira&ammira".........e risisultati pratici ai fini hobbystici sono equivalenti

devono usare degli inchiostri commerciali nati per stampe su supporti cartacei; da qui il fatto di dover preriscaldare e poi "cuocere" il laminato.......ci vorrebbe un inchiostro che aderisse bene sul rame a freddo.....ma quante cartucce ne venderebbe la ditta che lo metterebbe in commercio?

secondo me non è cosi semplice, visto che i fori di passaggio sono micrometrici e si rischierebbe di tappare il passaggio, senza contare poi la compatibilità con i materiali plastici presenti (molte plastiche si sciolgono se a contatto con diluenti sintetici o altro) e se poi la vernice che rimane a contatto con l'aria cosa fa? si secca? alcune stampanti (epson) hanno una testina fissa e si cambia solo la cartuccia, se la rovini ti vanno via parecchie decine di euri. forse un inchiostro da provare sarebbe uno a base oleosa del tipo da tipografia, e con un sistema di riscaldamento subito all'uscita della stampa sulla inkjet.... comunque, penso, che hai fini pratici tutta questa complicazione non apporta quei vantaggi rispetto alle soluzioni che si usano oggi (fotoincisione,trasferimento termico e per progetti molto complicati una ditta "cinese" che te lo realizza ad un costo decente)

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emilio

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