Come ho già scritto varie volte, a casa mia, che non ha manco l'impianto di terra, il cercafase si illumina infilandolo sia in un "buco" della presa sia nell'altro.
Non solo: il precedente proprietario era un bricoleur, credo spinto più dall'avarizia che dalla passione, che ha fatto una serie di schifezze, elettriche, edili ed idrauliche che non sto a raccontarvi.
Ho una stanza che uso come ripostiglio (c'è chi sostiene io usi tutta la casa come ripostiglio, ma questa è un'altra storia) illuminata con una lampada collegata a due deviatori, secondo lo schema classico:
Anni fa ho fatto delle modifiche all'impianto elettrico della stanza a fianco. Dopo un po' mi sono accorto che la lampada della stanza-ripostiglio non funzionava e ho pensato si fosse fulminata. Dopo mesi ho cambiato la lampadina per accorgermi che quella sostituita funzionava perfettamente ed anche quella nuova non si accendeva.
Ho provato a capire cosa fosse col cercafase, ma questo, tolta la lampadina, si illumina sia su entrambi gli elettrodi della lampada che su tutti e tre i terminali di un deviatore. Già, perché uno dei due deviatori è dietro un armadio inamovibile.
Qualcuno può suggerirmi come fare ad identificare le fasi e distinguere i fili collegati davvero da quelli che captano i raggi cosmici (o è la scala in ferro con i piedini in gomma che mi fa accendere il cercafase)? Non voglio usare una lampadina perché, collegandola, si sviluppano scintille, che mi innervosiscono parecchio, cosa da evitare soprattutto quando uno è in cima ad una scala...
Se metto una resistenza da 1 Mohm in parallelo al neon del cercafase rimango in sicurezza e "filtro" gli accoppiamenti capacitivi o induttivi?