Schema per inserimento automatico di carico (controllato da tensione di rete)

vorrei realizzare un circuito che, rilevato il passaggio di soglia nella tensione di rete (diciamo

262 Volts a salire, 258 Volts a scendere) inserisca/disinserisca un carico resistivo di 3 KWatt. Pensavo di utilizzare questo regolatore, con qualche semplice modifica:

formatting link

Nel mio caso sulla destra non avrei il ponte trifase, solo il relè che inserisce/disinserisce il carico. Sulla sinistra, invece della batteria pensavo di mettere un semplicissimo alimentatore a 12 Volts alimentato dalla rete (trasformatore 220 Volts > 9 Volts, Resistenza e Condensatore)

L'idea è di avere una tensione continua proporzionale alla tensione di rete, centrata sui 12 Volts, e usarla per controllare l'inserimento o disinserimento del relè

Avendo conoscenze elettroniche minime, volevo chiedere a voi se la cosa funzionerebbe... Aggiungo che mi serve per inserire/disinserire un carico in autoconsumo su impianto fotovoltaico soggetto a distacchi automatici (a 264 Volts) in attesa che Enel adegui la rete, eliminando così il problema della sovratensione. Grazie.

Reply to
teranews
Loading thread data ...

Il giorno luned=EC 9 luglio 2012 18:09:28 UTC+2, teranews ha scritto:

questo circuito lavora in cc, tu sei in ac; inoltre nel tuo caso non =E8 come avere una batteria perch=E8 la batteria n= on pu=F2 passare da scarica a carica e viceversa in un tempo infinitesimo..= . la tensione lato AC di un inverter invece si che pu=F2 attraversare le so= glie da te scelte in breve tempo; se tu ragioni con un circuito che ha la fdt ad anello aperto potersti andar= e incontro ad una condizione di instabilit=E0; quando il carico 3kw viene inserito, essendo in autoconsumo, andr=E0 a cari= care l'uscita dell'inverter che non disponendo di potenza infinita ed essen= do certamente dotato di un regolatore mppt porter=E0 la tensione a scendere= e il carico verr=E0 scollegato... quindi la tensione sale e il carico vien= e ricollegato...=20

u impianto fotovoltaico

a rete, eliminando cos=EC il

sei sicuro che il distacco automatico (che =E8 una protezione interna all'i= nverter, obbligatoria per legge) sia dovuto alla rete enel e non ad uno sco= rretto dimensionamento della superficie moduli?

-ice-

Reply to
ice

passare da scarica a carica e viceversa in un tempo infinitesimo... la tensione lato AC di un inverter invece si che può attraversare le soglie da te scelte in breve tempo;

incontro ad una condizione di instabilità;

l'uscita dell'inverter che non disponendo di potenza infinita ed essendo certamente dotato di un regolatore mppt porterà la tensione a scendere e il carico verrà scollegato... quindi la tensione sale e il carico viene ricollegato...

credo che l'instabilità dovrebbe essere controllata dal fatto che ho due tensioni di intervento diverse e regolabili, in salita e in discesa, che dovrebbero introdurre una certa isteresi nel comportamento. In alternativa avevo pensato a un relè voltmetrico regolabile, tutto in alternata, non so quanto siano precisi... ma temo che siano piuttosto costosi.

all'inverter, obbligatoria per legge) sia dovuto alla rete enel e non ad uno scorretto dimensionamento della superficie moduli?

si, sono abbastanza sicuro, il problema è amplificato dal fatto che ci sono più utenti con FV sullo stesso ramo di rete Enel, e tutti vogliono pompare insieme il massimo dell'energia a mezzogiorno

Reply to
teranews

"ice" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@googlegroups.com...

Non capisco perche' un dimensionamento non corretto dei moduli potrebbe portare ad un distacco dell'inverter...IMHO puo' solo essere sovradimensionata la potenza dell'impianto in rapporto alle caratteristiche delle rete enel (cavi troppo lunghi o di sezione troppo piccola per la potenza immessa in rete), dal momento che enel ha autorizzato la messa in funzione dell'impianto, se dal contatore all'inverter la sezione e' adeguata sono solo cavoli loro :)

Ciao, Pier.

formatting link

Reply to
Pier GSi

Beh considerando il fatto che devi realizzare un solo esemplare puoi anche basarti su questo, comunque il miglior modo a mio parere è fare un banalissimo comparatore a trigger di schmitt che confronta il valore rms della rete con un riferimento. Partendo da una tensione di alimentazione stabilizzata a un valore noto puoi farti il riferimento con un partitore di tensione, mentre per la rete è sufficiente che raddrizzi e filtri. Attenui la tensione così realizzata per confrontarla col riferimento creato, tenendo conto del fatto che quella che ti arriva dal partitore sulla rete va "divisa per radice di 2"

E' un classico, è il motivo per cui stanno cercando di far fare sempre meno impianti in italia abbassando gli incentivi, fino a che anche la nostra non sarà una "smart grid"

Ciao CG

Reply to
CG Audio Laboratories

Il giorno mercoled=EC 11 luglio 2012 19:55:31 UTC+2, Pier GSi ha scritto:

be=20

sovraccorente di stringa

-ice-

Reply to
ice

"ice" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@googlegroups.com... Il giorno mercoledì 11 luglio 2012 19:55:31 UTC+2, Pier GSi ha scritto:

Nel primo messaggio c'e' scritto che stacca quando la tensione di uscita supera i 264V...

quoto parte del messaggio originale :

Ciao, Pier.

formatting link

Reply to
Pier GSi

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.