Misura scilloscopio su tensione di rete

Ho un oscilloscopio (simil) per pc, questo

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e mi piacerebbe provare a visualizzare la tensione di rete. Siccome vorrei in pratica

fattibile e in caso affermativo quali circuiti/componenti dovrei interporre tra sonda e punto di misura a 230V AC.

Grazie

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Franco
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Franzthepanz
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Il 02/01/2014 13.19, Franzthepanz ha scritto:

DEVI usare un trasformatore tra la rete a 220 e l'ingresso a 220 dell'oscilloscopio altrimenti rischi il botto e anche la ghirba !

Stai *molto* attento, non provare in altro modo.

Soluzione numero 2 : trasformatore ( NON autotrasformatore ) ingresso 220 ac, uscita a bassa tensione ( es: 9 volt ac ) e ci colleghi la sonda.

Ciao.

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Piero Soldi

Ciao,

Secondo Tektronix (e di oscilloscopi ne capiscono da qualche anno) e' megli

n perdi in sicurezza. Basta un trasformatore da campanelli. Se hai un dual trace puoi fare A-B, ma devi collegare le masse dei 2 probe insieme e sul circuito da misurare. Il botto di cui si parlava e' in generale l'intervento del magnetotermico s ulla linea di alimentazione. Salutoni

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bruno

"Piero Soldi" ha scritto nel messaggio news:la3m7b$dh9$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

ma ste fregnacce dove le hai imparate ?

il trasformatore di isolamento lo metti all'oggetto che stai testando. l'oscilloscopio e' gia' isolato dalla rete, e ci mancherebbe pure che non lo fosse. l'oscilloscopio ha _SOLO_ il GND connesso alla terra, per ovvi motivi di protezione dell'utente. in molti modelli la rimozione di un ponticello di permette di isolare il GND dalla terra, e questo e' tutto quello che devi fare per poter misurare la

220V direttamente senza aggiungere trasformatori o quant'altro (sempre che le tue sonde reggano quella tensione), ma con lo svantaggio di avere il 220V sul GND ossia sulle sonde, sui BNC e su tutte le parti metalliche dell'oscilloscopio. il fatto di mettere un trasformatore di isolamento all'oggetto in prova invece, ti permette di lasciare il GND connesso a terra e quindi le sonde e tutto l'oscilloscopio, li puoi toccare senza restarci secco, il resto del circuito in prova rimane comunque "pericoloso".

quello che ho scritto vale per oscilloscopi normali, non ho mai usato quelli indicati dal OP, ma credo non ci siano differenze.

questa non l'ho capita. dove lo colleghi il trasformatore con uscita 9V ? e a cosa servirebbe ?

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alfio

Il 02/01/2014 14:22, alfio ha scritto:

Il picotech sfrutta un PC al quale manda i dati via USB. Ha un alimentatore con spina semplice a 2 poli, per cui e' isolato dalla terra della rete luce. La massa del PC e' pero' collegata alla massa del picotech, il che complica le cose a meno che non si tratti di un Notebook. Come gia' suggerito anch'io userei il trasfo di isolamento, G.

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Giorgio

Per come la vedo io, devi fare attenzione alla max tensione di

con resistenze adatte ecc.

riferimento.

Art

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Art

"Giorgio" ha scritto nel messaggio news:52c57517$0$20706$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

va _SEMPRE_ isolato il circuito in prova e lasciato il GND dello strumento connesso a terra! isolare lo strumento non serve a niente! lo strumento e' gia' isolato dalla rete!

nel caso dell'OP che vuole misurare direttamente la 220V nella presa a muro, basta scollegare la terra dallo strumento, tenendo bene in mente pero' che avra' lo strumento, nel suo caso il PC e tutte le periferiche a lui connesse, a potenziale pericoloso. l'uso di un trasformatore di isolamento connesso all'alimentazione del PC non serve a nulla, perche' non cambia il collegamento tra GND del Picotech e la massa del PC.

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alfio

Art ha scritto:

rrei in pratica

porre tra sonda e

perfetto.....gli hai appena insegnato come distruggere l'oscilloscopio.

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emilio

Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, Art il 02/01/2014 ha pensato bene di dire:

Premesso che essendo elettricista conosco i rischi che corro andando a smanettare con la

220V... e questo non mi spaventa: il mio problema era quello di preservare fondamentalmente il PC dalla tensione di rete

giunta senza nessun partitore nativo.

che maniera) la tensione in ingresso sulla sonda che come leggo dalle istruzionei della stessa non deve superare assolutamente i 20 V. Ovviamente le altre problematiche sollevate sono sicuramente corrette ma il primo passo da fare sarebbe quello di non distruggere il PC e la sonda con un collegamento errato.

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Franco
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Franzthepanz

Franzthepanz ha spiegato il 02/01/2014 :

Mai fare misure dirette sulla rete di alimentazione elettrica con l'oscilloscopio, che ha il riferimento di massa collegato alla terra d'impianto. Se vuoi vedere in sicurezza la sinusoide della tensione di rete e fare qualche misura utilizza un trasformatore con secondario a bassa tensione, ad es. 12 V, ed esegui la misura solo sul secondario.

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Luigi C.

o max da 9 V.

sovradimensionato potresti avere una tensione di picco molto prossima a

20 V.
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Luigi C.

Franzthepanz ha scritto:

vo

f.

220/9V ci metti un piccolo carico sui 9V per assorbire una leggera corrente e poi la sonda la metti in parallelo al carico.....la forma
Reply to
emilio

Franzthepanz ha scritto:

vo.

e
a

se sei un elettricista saprai che se attacchi la fase alla massa metallica del PC, anche con il PC completamente isolato da rete, se tocchi la parte metallica del PC sei soggetto a folgorazione. per quanto riguarda leggere i 220V (310V di picco....) devi fare un partitore resistivo 1 a 20, e quindi la V che applicherai al oscilloscopio sara 20 volte minore di quella d'ingresso.

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emilio

Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, emilio il 02/01/2014 ha pensato bene di dire:

(vedi mio post di qualche tempo fa) e capire(vedere) come processa la forma d'onda e soprattutto capire (se lo strumenmto me lo permette) se crea distorioni a monte.

bassa tensione ci collego la sonda senza preoccuparmi di terre su carcasse del PC. Casomai potrei usare un trafo d'isolamento per massimizzare il grado di sicurezza (mia e del PC). E' garantito che la forma d'onda sia perfettamente coerente con quella a 220V ?

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Franco
Reply to
Franzthepanz

Franzthepanz ha scritto:

rasf.

di

il

a

allora se nei post iniziali diceste cosa volete fare "realmente" e non trattarli come segreti di stato, si eviterebbero perdite di tempo e decine di replay che all'OP non servono a nulla!!!!!!!

trasf. ,sul cui secondario leggere la forma d'onda ,non va bene. vedresti una forma distorta che non rispecchia quella presente al primario.....questo suggerimento era valido solo se volevi vedere la forma sinusoidale della V di rete. la soluzione migliore e a costo

o parzializzatore) e naturalmente usare un attenuatore sulla sonda.

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emilio

Fai un partitore resistivo 20:1 e hai un picco di 16V e qualcosa (32V p-p)

Per fare un partitore 20:1 ti serve ovviamente una resistenza R e una 19R

Poi potreso mettere due zener da 20V in serie tra di loro e a terra da un lato come limite di sicurezza per la tensione in quel punto.

Art

Reply to
Art

"emilio" ha scritto nel messaggio news:la45ci$up$ snipped-for-privacy@virtdiesel.mng.cu.mi.it...

aridaglie! non uno dei 2 a piacere, si isola l'oggetto da testare, e si lascia il GND connesso a terra, cosi' lavori in sicurezza ! questa regola e' ancor piu' importante per lui che ha tutto il PC connesso alla sonda !

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alfio

motore in funzione e non ho mai avuto un problema.

Art

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Art

alfio ha scritto:

io

forse non hai letto bene cosa vuol fare l'OP! controllare la forma d'onda di un parzializzatore a triac. quindi se vuol controllare con un carico da 1kw ci devi metti un trasf. d'isolamento da 1kw. quindi come logica,visto che oltretutto ha detto di essere un elettricista, conviene ,per un fattore economico, isolare la parte PC.....100-150W. se poi vuol spendere diverse centinaia di euro... oppure puo attaccare un carico da 50W, la cosa cambia. io spesso ho lavorato con un oscilloscopio a cui avevo tolto il filo di terra.....stavo + attento e sono ancora vivo. :-)

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emilio

.

con

uccede? devi essere sicuro al 110% di essere isolato,altrimenti salta tutto.

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emilio

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