problema impianto stereo

Il 29/04/2013 17:06, AleX ha scritto:

Diciamo che a priori nessun progettista sano di mente considererà una evenienza probabile il fatto di mettere la 230 V all'uscita di un amplificatore, se non altro perchè normalmente la gente non ha in casa un cavo con la spina da una parte e i cavi spellati dall'altra. Ovviamente a meno che non sia un elettronico/elettrotecnico, ma in quel caso se li collega involontariamente all'uscita di un ampli la legge prevede l'evirazione mediante elettrobisturi (solo per rimanere in tema...) ;)

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Il 28/04/2013 21:56, gulp ha scritto:

scommetto di si.... ahahahah....

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Pepito

Pepito wrote in news:517e99a8$0$1578$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it:

E' questo che rende il thread molto, come dire.... "sospetto"... ;-)

Ciao, AleX

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AleX

Pepito wrote in news:517e99da$0$1578$5fc30a8 @news.tiscali.it:

In effetti sulla guida ufficiale di Arduino si leggono frasi di questo tenore:

** "L'ingegneria classica si basa su un processo rigido che porta da A a B; la filosofia di Arduino si diletta con la possibilità di perdersi lungo il cammino e di trovare invece C" ** "Questo è il processo di 'tinkering' cui siamo tanto affezionati: giocare con il medium in modo flessibile e trovare qualcosa di imprevisto" ** "Il circuit bending è una delle forme più interessanti di tinkering. Si tratta di provocare cortocircuiti creativi in dispositivi elettronici audio a basso voltaggio alimentati a batteria, come effetti a pedale per chitarra, giocattoli per bambini e piccoli sintetizzatori, per creare nuovi strumenti musicali e generatori di suoni"

;-)

Ciao, AleX

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AleX

Il 29/04/2013 18.02, Pepito ha scritto:

Almeno, avesse attaccato la spina prima di spellare e arrotolare la treccina... ;)

sandro

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sandro

Il 30/04/2013 11.12, sandro ha scritto:

Per me la spina a 220V l'ha collegata alle casse... pensando fossero di quelle con l'amplificatore dentro..

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Giorgio

Il 29/04/2013 18.17, AleX ha scritto:

Beh che c'e'.. uso anch'io Arduino! G. :-)

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Giorgio

Il 30/04/2013 11:32, Giorgio ha scritto:

Mmmm... secondo me no, altrimenti avrebbe solamente bruciato le casse e non l'amplificatore... Secondo me come sospetta Alex è un buontempone che ora se la ride a vedere come la gente si scervella sul suo inesistente problema... ciao

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Pepito

Il 30/04/2013 11:34, Giorgio ha scritto:

Immagino che volessi quotare me e non Alex... In ogni caso non ho mai letto la guida ufficiale di Arduino citata, ma se veramente c'è scritto quello che è stato riportato mi viene da ridere. Per carità, nulla da dire contro a chi usa arduino, ho conosciuto ottimi tecnici che l'hanno usato per fare cosine carine, ma ho anche conosciuto emeriti incapaci che si pensano geni dell'elettronica perchè hanno montato un arduino e scritto quattro righe di codice. Purtroppo ultimamente mi sembra prevalga la seconda categoria... è un po' come tra i radioamatori: io sono radioamatore, ma ammetto che la categoria annoveri numerosi fanfaroni che si credono scienziati. Comunque quando si iniziano ad usare parole come "thinkering" mi insospettisco come quando si vogliono usare i tablet al posto dei libri dicendo che faciliteranno l'apprendimento... mi sembra fuffa ;-) Ciao

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Pepito

Pepito wrote in news:517fa0c3$0$1602$5fc30a8 @news.tiscali.it:

Anche io sto smanettando su Arduino, niente da dire, oggetto interessante. (Mi sono fatto un datalogger per monitorare l'umidità in cantina...)

Però, è vero, nella "Arduino - La guida ufficiale", Ed. O'Reilly (ISBN 978-

88-481-2726-4) trovi ciò che ho citato tra pag.5 e pag.10.

Massimo Banzi ammette che la guida è "stata scritta per gli utenti 'originali di Arduino: designer e artisti. Quindi cerca di spiegare le cose in un modo che potrebbe innervosire gli ingegneri" ;-)

Più preoccupante la motivazione di tale approccio (definito Physical Computing): permettere agli artisti o alla gente in generale di prototipare senza doversi curare troppo di approfondire la conoscenza tecnica dello strumento impiegato (e senza doversi rivolgere a coloro che hanno tale conoscenza).

Ripeto, tutto questo senza nulla togliere alla validità di Arduino.

Ciao, AleX

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AleX

Il 30/04/2013 16:31, AleX ha scritto:

Segue l'andazzo generale nelle aziende: il tecnico conta meno del marketing...

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Pepito wrote in news:518024f1$0$1599$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it:

Già, purtroppo.

Ma temo sia qualcosa di più "magico", per dirla alla Arthur Clarke.

Vedi:

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oppure l'italico

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Ciao, AleX

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AleX

Il 30/04/2013 22:43, AleX ha scritto:

Per carità, io sono uno che recupera di tutto, che prima di buttare una cosa ci penso 10 volte e tento altrettante volte la riparazione, e alla fine quando arriva in discarica è già stata depredata di tutto ciò che mi può servire (in barba a quanto dicono i volantini del comune che vorrebbero i materiali "interessanti" lasciati negli oggetti, affinchè possano essere prelevati e rivenduti dai gestori del servizio). Però c'è un limite alla decenza, mi vanno tutti bene come esempio di fantasia di chi le ha realizzate, ma proporle come una nuova strada di vita mi sembra ridicolo...

Un po' come si diceva dell'arduino: un oggetto interessante, facile e veloce da usare per chi non vuole sbattersi e mettersi a fare una scheda con un micro programmato in C (io non lo vedo molto più complicato...). Però da li a proporlo come un oggetto creativo stile nuovi tecno-hippies...

Mi piace la definizione:

"Designer, ex Ingegnere evoluto in progettista grafico amante della tipografia!"

cioè, finchè eri ingegnere eri solo ad uno stato larvale. Poi qualcuno riesce ad "evolversi" e diventare "progettista grafico" che è evidentemente di più rispetto a essere ingegnere.

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Pepito

Pepito wrote in news:51810007$0$1590$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it:

E' quello il problema, IMHO.

Io ci leggo molto della citazione di Clarke: "Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia."

Ecco, questo genere di utenti preferisce rimanre allo stadio di magia piuttosto che comprendere la tecnologia.

già :-(

Ciao, AleX

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AleX

Pure tu che domande... si sa che un a radio digitale ammette solo due stati: rotta o funzionante, mentre una analogica anche tutti gli stadi intermedi. E come tutti i gatti sanno, se poi la chiudi un una scatola, potrà anche ammettere una sovrapposizione degli stati rotta e funzionatne contemporaneamente, almeno finché non riapri la scatola e la osservi.

:)

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Fabio_78

Davvero? Interessante.

Ma i termini in "english" fanno parte del testo originale? O è tutto inglese e hai tradotto tu? No perché si addicono bene al contesto ;)

Tutto quanto segue non centra con arduino, che ha un merito enorme, tantomeno con chi lo usa, che non fa altro che migliorarsi imparando cose nuove, giusto per chiarire: mi incuriosiscono solo alcuni sottintesi, spero di essere io a sbagliare a capire.

Immagino che il titolo di studio non centri, magari si puo' essere "designer e artisti" anche con una laurea in ingegneria in tasca, o essere esperti, scafati e con conoscenze approfondite, anche senza il pezzo di carta. Quindi mi sa che gli "ingegneri" cosi' definiti sono esseri mitologici, che compaiono solo nella fantasia "degli altri" (i "designer e artisti"), utili come figura di contrapposizione.

Nulla in contrario a chi vuole giocare con l'elettronica senza voler approfondire o imparare. Trovo solo strano il voler prendere le distanze (definendolo "ingegnere") da chi vuole anche approfondire e capire il perché delle cose, con un approccio "scientifico" e con un metodo; che magari non disdegna di voler imparare da chi c'e' passato prima di lui (e sono stati tanti, da Galvani in anvanti ;) ) leggendo anche qualche testo (orrore!). Quasi come se fosse una colpa, un modo di essere e fare "noioso" da nerd. Mi pare che ci sia pure un po' di superficialità nel parlare di "ingegneria classia" , a cosa si vuole riferire l'Autore? Vorrei essere stato una mosca nei laboratori di Tektronix e HP negli anni '60 e '70, per citare solo due esempi, dove l'ambiente spronava la creatività e l'ironia prima di tutto, senza lasciare indietro il piu' puro rigore scientifico, e l'attenzione al profitto. Altri esempi vengono dalle tante figure del nostro Rinascimento, artisti, ma anche uomini di scienza e conoscenza e politica. Creatività, conoscenza, voglia di imparare (, politica, profitto) non sono certo in contrapposizione, ma agiscono sinergicamente.

"Secondo me" :)

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Fabio_78

Fabio_78 wrote in news:km0j53$d8g$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org:

Ho la versione italiana. Non so se M.B. l'ha scritta direttamente in italiano oppure in inglese e poi tradotta.

Chissà, mi ricorda certe feste "ti presento un amico... è un ingegnere... però è simpatico"

Infatti. Onestamente è questo che mi disturba un po'.

Oltre ai nerd, ci sono i geek.

Temo che l'utenza di Banzi siano quest'ultimi.

Scherzi? :-) E' uno spettacolo andare a rovistare negli archivi on line laddove sono disponibili (Vedi report tecnici della NASA).

Ovviamente, ma come non quotarti :-)

Ciao, AleX

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AleX

"Fabio_78" ha scritto

Pure tu che domande... si sa che un a radio digitale ammette solo due stati: rotta o funzionante, mentre una analogica anche tutti gli stadi intermedi.

S: sarò ignorante, ma radio completamente digitali sino ad ora non ne ho ancora viste, nel senso che front-end e zona audio sono circuiti analogici.

E come tutti i gatti sanno, se poi la chiudi un una scatola, potrà anche ammettere una sovrapposizione degli stati rotta e funzionatne contemporaneamente, almeno finché non riapri la scatola e la osservi.

S. concetto per me un pò troppo complesso da intendere, ci rinuncio.

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Sito di schemi elettronici utili e belli, 
di "SOMMERGIBILE": 
http://am3zz.altervista.org
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SOMMERGIBILE

Fabio_78 wrote in news:km0j53$d8g$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org:

Altre citazioni:

** Moltissimi principianti che si avvicinano all'elettronica per la prima volta pensano di dover costruire tutto a partire da zero. Ma questa sarebbe una perdita di energia: l'obiettivo deve essere vedere subito qualcosa che funziona, in modo da sentirci motivati a eseguire il passo successivo o magari motivare qualcun altro a fornirci il denaro per farlo. [vabbè, in parte potrebbe anche essere condivisibile...ma..] ** Ecco perchè abbiamo sviluppato una "prototipazione opportunistica": perchè perdere tempo ed energia a costruire da zero, un processo che richiede tempo e profonde conoscenze tecniche, quando possiamo prendere dispositivi già pronti e modificarli in modo da trovare il grosso del lavoro già fatto fa grandi società e ottimi ingegneri? [...grazie per "l'ottimo ingegnere" :-)] ** durante il periodo punk, saper utilizzare tre corde di una chitarra era sufficiente per formare una band. Non dovete lasciare che gli esperti di un campo dicano che non sarete mai uno di loro. Dovete ignorarli e sorprenderli. [boh....]

;-)

Ciao, AleX

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AleX

"SOMMERGIBILE" :

Audio pwm. Radio software defined.

E contemporaneamente no. Lo saprà solo chi ti osserva.

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pot

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