Potenza dissipata da resistenze

Ciao a tutti, sto dimensionando i componenti per un circuito molto semplice e mi è venuto un dubbio circa le resistenze. Ho calcolato e scelto le varie resistenze ma non sono convinto sulla loro dissipazione da scegliere. Praticamente:

i watt della resistenza sono relativi ai watt massimi che il componente può dissipare ?

Se scelgo, per sicurezza, una resistenza con quantità di watt maggiore cosa succede ?

1) Niente 2) scalda meno (come credo) 3) cambia parametri al circuito

Ho cercato su internet e sui libri ma risposte dirette non ne ho trovate. Trovo un mare di formule ma vorrei sapere a livello pratico come stanno le cose.

Es. Se una resistenz dovrebbe essere da 1/8 di watt la meto da 1/4 è meglio, peggio o indifferente ?

Grazie a tutti per qualsiasi eventualee consiglio e/o suggerimento.

P.S. mi reno conto che per aluni la cosa potrà sembrare molto banale ma per me non lo è.

Grazie

FACE ONE

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FACE ONE
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FACE ONE ha scritto:

Sempre meglio usare resistenze con almeno il doppio della potenza prevista. Controindicazioni: Nessuna, a parte l'ingombro.

Ciao. Giuliano

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JUL

Se anche quella originariamente installata lavorava correttamente

Si, se quella precedentemente installata era sottodimensionata

No, se il valore è uguale e la resistenza è buona

La prima... e in qualche caso l'ultima che hai detto

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Elettro2

FACE ONE wrote: > Ciao a tutti, [snip] > P.S. mi reno conto che per aluni la cosa potrà sembrare molto banale ma per > me non lo è. > Grazie > FACE ONE

Trascurando resistenze addizionali ed altra robaccia, le perdite per effetto joule (Pj) nelle resistenze sono pari a V^2/R o R*I^2 (usi la formula che più ti conviene in base al tipo di circuito che ti ritrovi ed a quali sono le tue variabili di stato). La potenza assorbita dalla rete da parte della tua resistenza (in questo caso utilizzatore) è (in prima e buona approssimazione) tutta attiva e si trasforma tutta in calore P=V*I=Pj. Il calore prodotto da una resistenza dipende quindi solo dalla sua resistenza e non dalla potenza per cui è dimensionata. Q=Pj=V^2/R=R*I^2

Quindi i watt di dimensionamento di una resistenza servono solo a valutare se riuscirà a reggere la corrente iniettata ad una data tensione (cioè data la sua resistenza).

All'atto pratico: scegli il valore di R che ti serve. Valuti quale tensione V sarà applicata alla tua resistenza date le caratteristiche del circuito che stai realizzando. Ricavi quanta corrente scorrerà nella resistenzaI=V/R. Dimensioni opportunamente la resistenza P=Pj=Q=V*I. Dato che ci sono sempre delle tolleranze che non ti permettono calcoli precisi ed in generale è meglio andare sul sicuro magari scegli una resistenza che sia capace di dissipare più calore di quello previsto, magari 2*Pj, cioè il doppio di quello che sarebbe il suo regolare lavoro, come suggerito anche da JUL.

Spero di averti chiarito un po' le idee. Se si, allora saprai darti risposta da solo alle tue domande.

Davide

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Davide C.

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