Cosa misura un voltmetro in alternata?

Salve a tutti, Considero un voltmetro analogico: questo calcola sempre il valore medio del valore assoluto del segnale in ingresso...di conseguenza:

  1. Se il segnale =E8 in AC ed effettuo una misura in DC ottengo il valore medio del valore assoluto del segnale
  2. Se il segnale =E8 in AC ed effettuo una misura in AC ottengo il velore RMS Sono giuste queste considerazioni? Valgono anche per un tester digitale? grazie
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eryer
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eryer ha scritto:

Dipende dalla tecnologia costruttiva: se e' magnetodinamico, lo spostamento dell' indicatore e' proporzionale alla quantita' di corrente (continua) che lo attraversa, se e' (p. es.) ferrodinamico, lo spostamento e' proporzionale al quadrato della corrente.

Dipende: davanti allo strumento puoi mettere del "convertitori" con una funzione di trasferimento "quello-che-vuoi-tu".

Normalmente, sei casi economici, si rivela il valore di picco, e si moltiplica per 0.707, in quelli piu' costosi, si effettua una conversione "TrueRMS".

AFAIK, tutti i ADC che conosco, convertono linearmente una tensione (continua) in un valore numerico. E' possibile che prima, o dopo la conversione vengano effettuati calcoli per calcolare il vero valore efficace: dipende dal costo e dalle caratteristiche dello stumento.

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Englishman

Credo invece che la maggiorparte dei voltometri misurerebbe la tensione MASSIMA ( Vmax ) entriamo nel caso specifico dell'onda sinusoidale ( rete 220 Veff. ) se misuro la tensione in AC ----> 220 Veff. se la misuro in DC ----> 220Veff. x RADQ (2) =3D 311 Vmax

ci tengo a precisare che non ho effettuato la prova ma che sarebbe bello verificare cosa accade con i vari voltometri di cui disponiamo. A volte mi =E8 parso di sentir parlare di TRUE RMS, ma sarebbe bello verificarlo con una VERA MISURA.

su questa non posso aggiungere altro.

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Per. Tec. Onofrio Cannone

No, assolutamente. I tester analogici in DC tipicamente misurerebbero il valore medio del segnale raddrizzato a singola (caso più frequente) o a doppia semionda; alcuni voltmetri digitali misurerebbero invece il valore medio (nel tempo di integrazione del voltmetro) del segnale non raddrizzato, cioè proprio la componente continua.

Max PS: *voltmetro*, non voltometro

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Massimo Ortolano

"Massimo Ortolano" ha scritto nel messaggio news:had27p$330$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

... snip...

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Saluti GG

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GG

eryer ha scritto:

Si', ad esempio gia' a 50Hz e' lo stesso strumento (galvanometro), con la sua inerzia, che fornisce di conseguenza la media di una tensione variabile.

Certo e' del tutto normale, anche perche e' la grandezza piu' significativa.

ciao giorgio

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Giorgio Padoan

Non e' cosi' scontato, tu pensi che stai misurando il valore RMS ma in realta' pochi sono i voltmetri che calcolano il " true RMS " , quello che lo fanno lo vedi dal prezzo ed anche perche hanno una banda passante elevata che si estende fino a centinaia di kHz e indicano il valore di cresta massimo entro il quale la conversione RMS e' precisa.

Mi ricordo del modello 3455 Hewlett-Packard , il suo convertitore RMS faceva in analogico esattamente la radice della media dei quadrati, in pratica prima faceva il quadrato della tensione in ingresso, poi estraeva la media , poi ci faceva la radice

Credo che adesso si faccia lo stesso campionando velocemente il segnale e facendo i calcoli numerici, ma non ho esperienza diretta.

Tutti i voltmetri AC da quattro soldi ( Ieri a Novegro vendevano i testerini digitali cinesi a 5 Euro.... ) fanno delle misure AC che valgono solo per sinusoidi pure e fino a poche centinaia di Hz e danno indicazione proporzionale al valore medio raddrizzato, poi sono scalati per indicare il valore RMS.

Insomma vanno bene per il 50 Hz pulito, gia' se usi dei comandi a triac a 50 Hz non sai piu' cosa misuri...

Lo strumento HP di cui sopra era preciso enche con segnali con fattore di cresta fino a 10 a 1 ( rapporto tra RMS e valore di picco )

Il vecchio HP 3400 che era un vero voltmetro RMS analogico in AC e che usava una termopila per convertire da AC a DC aveva una banda di 10 MHz e gestiva segnali fino ad un valore di cresta di 30 a 1 , vado a memoria , non ho voglia di aprire i manuali, comunque erano prestazioni di tutto rispetto.

La misura in AC non e' banale, bisogna stare attenti a cosa lo strumento misura.

Saluti Roberto

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Roberto Vegliach

Grazie!

Saluti a cannonate.

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Tomaso Ferrando

Ciao

Con un voltmetro messo come DC , se misuri una tensione AC, non misuri nulla e forse bruci il voltmetro

SE il voltmetro e' stato tarato ottieni una indicazione del valore efficace .

Come per gli analogici.

Ciao Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

Forse, ma se torno indietro nel tempo, quando acquistavo i primi voltometri ( molti anni fa ) ricordo che il circuito d'ingresso AC era costituito da un FILTRO PASSA ALTO ( prima di entrare nel misuratore DC) e se non ricordo male dagli studi di elettronica generale la funzione di trasferimento "FALSA" il vero valore di tensione perch=E8 il circuito cambia la sua funzione di trasferimento in base alla frequenza e dal tipo di forma d'onda. Cmq ultimamente ho acquistato un GwInstek GDS122 che oltre ad avere sul display l'immagine della forma d'onda, mostra in digitale il V TRUERMS. Devo dire che =E8 una bella soddisfazione vedere i due valori ( emulazione VU-METER ANALOGICO con visualizzazione TENSIONE NUMERO sul DISPLAY DIGITALE ) anche su frequenze che raggiungono diversi Mhz..il che mi ha fatto capire che per anni con i tradizionali strumenti di misura ho misurato dei valori apparenti che il pi=F9 delle volte incutevano dei dubbi atroci...che mi sembrano riaffiorare nelle domande di ERYER. E' vero! bisogna dare una risposta sensata alla sua domanda, ma per darla sul serio bisogna capire che tipo di MULTIMETRO DISPONE e finch=E8 compreremo multimetri "Cinesi" come spiega bene l'amico sopra misureremo valori "cinesi" ( non ho niente contro i cinesi ) ma la verit=E0 su questa nuova era chiede vendetta :-). Un saluto a tutti anche ai Cinesi.

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Per. Tec. Onofrio Cannone

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