misurare la risposta in frequenza di un altoparlante

Poniamo che io abbia un microfono con risposta 20-20Khz. Voglio misurare in un cabinet anecoico la risposta in freq di un altoparlante o di un diffusore.

lo collego al PC con un programma faccio lo sweep e memorizzo la curva.

Ora il problema =E8 che questa curva non =E8 la risposta dell'altoparlante, ma comprende anche la risposta del microfono che non sar=E0 mai una riga perfettamente piatta.

Se oggetto di misura e strumento hanno entrambi un problema di risposta come si fa a misurare la risposta reale dell'altoparlante?

fuzzy

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fuzzy
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... e comprende anche la risposta del sistema di acquisizione, che non sarà mail una riga perfettamente piatta.

Tra l'altro, sei sicuro di pilotare l'altoparlante sempre alla stessa potenza in tutto il range di frequenze?

Devi caratterizzare preventivamente il microfono e il sistema di acquisizione. A quel punto puoi fare la differenza tra le curve.

Cosi', su due piedi, direi che e' molto piu' facile a dirsi che a farsi.

PaoloC

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PaoloC

Il 01/02/2011 14:06, fuzzy ha scritto:

Infatti =E8 per questo che i micro calibrati per questo tipo di misure costano fortune inenarrabili... C'=E8 una mezza eccezione che non so quanto affidabile, ed =E8 un micro di misura della Behringer che come micro di misura =E8 pressoch=E9 regalato. Ma la Behringer non =E8 la Bruel&Kjaer quindi non saprei dire se il gioco vale la candela. Per un diffusore di non alto pregio dovrebbe andare.

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Archaeopteryx

Comprende anche quella di tutto quello che c'è prima dell'altoparlante e tutto quello che c'è dopo il microfono. Anche ampli e scheda audio dovranno essere buonini.

Se il microfono è di una certa qualità dovrebbe essere accompagnato da una sorta di mini data sheet nel quale sono riportati i diagrammi di sensibilità e le curve di risposta in frequenza. Non so dirti però quanto siano precise e veritiere.

In mancanza di dati potresti montare un altoparlante del quale hai una diagramma certo della risposta in frequenza, quindi calibrare il tutto con in ingresso lo sweep in modo da riottenere quella curva, per poi effettuare la misura vera e propria sull'altro.

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asdf

Con le antenne c'=E8 una bella relazione di reciprocit=E0 che dice sostanzialmente che le caratteristiche (diagramma di irraggiamento) in ricezione sono le stesse che in emissione. Mi sono sempre chiesto se non si potesse utilizzare due altoparlanti identici di cui uno come microfono, ricavare la curva totale e prendere una radice quadrata.

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Darwin

nte,

a
e
a

anto

rispondo qui anche a paolo e agli altri

ok sul fatto del prima e del dopo che introducono delle alterazioni. Il mio =E8 un quesito di interesse teorico, perch=E9 mi rendo conto che un'attrezzatura professionale =E8 fuori dalla mia portata e non mi serve.

Il problema =E8 di principio: come si fa a stabilire la curva "oggettiva" di risposta di un AP? o anche come si fa a "calibrare" un microfono? Se =E8 lui lo strumento di misura con cosa lo confronto? Con un altro microfono ?

voglio dire: entriamo nel cosiddetto regresso all'infinito, no?

mi intriga questa difficolt=E0 metodologica.

Mi pare alla fine che tutto quello che posso ottene in pratica =E8 una misura relativa. Ovvero non ho mai la curva oggettiva, ma solo la curva RISPETTO a un riferimento che ha sua volta non =E8 oggettivo.

Scusate sono sconfinato nel filosofico. In effetti come diceva Wittgenstein "l'unico oggetto che non si puo' dire lungo un metro =E8 il metro campione di parigi". Come a dire non si puo' misurare il paradigma di riferimento.

fuzzy

fuzzy

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fuzzy

fuzzy:

Le potenze in gioco sono estremamente diverse. Come per le cuffie, i microfoni hanno vita assai più facile degli altoparlanti.

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e M01

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F. Bertolazzi

Se il riferimento è assoluto, allora puoi derivare il valore assoluto della tua misura. Con le tolleranze del caso.

Se tu disponessi di un altoparlante con risposta nota, potresti tracciare la sua risposta con il tuo sistema di misura (quindi in realta' misuri la risposta del tuo sistema) e poi misurare il tuo altoparlante a parita' di tutto il resto.

PaoloC

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PaoloC

Un'idea che mi viene è quella di calibrare il microfono usando una sorgente di rumore bianco; se ti accontenti di una ragionevole approssimazione, potresti prendere quello prodotto da un forte temporale su una tettoia di lamiera; e se non hai voglia di aspettare il temporale, potresti usare lo scroscio di una doccia... :)

Ovviamente, la lamiera in questione dovrebbe essere abbastanza "furba" da non avere risonanze troppo evidenti, il che si può ottenere scegliendo una forma il più possibile irregolare (per avere modi il più possibile incasinati...) ed appoggiandola su un foglio di gomma-spugna (per avere lo smorzamento più alto e ridurre così i picchi di risonanza).

Devo però confessare che non ci ho mai provato (anzi, non ci avevo nemmeno mai pensato prima), quindi è un'idea tutta da verificare :)

Ciao!

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73 es 51 de i3hev, op. mario

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore!
- Campagna 2006 "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio"

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i3hev, mario

Basterebbe avere delle cascate a portata di mano... :-) (La vasca da bagno non va bene, perché ci sono le risonanze dell'ambiente...)

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Gianluca
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LAB

da

mi sembra un'idea sensata in linea teorica, anche se poco pratica. usare una sorgente naturale di rumore bianco (naturale=3D che non sia una catena di amplificazione/diffusione)

certo rimane sempre l'incognita: ma quel rumore naturale =E8 veramente rumore bianco?

fuzzy

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fuzzy

Credo che la domanda si possa porre ugualmente per il rumore prodotto da uno Zener o da una giunzione base-emettitore in breakdown... Certo, il rumore prodotto da una cascata può risentire di monti o valli nelle vicinanze.

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Gianluca
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LAB

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