Celle di Peltier

Ciao a tutti, st=F2 cercando di imparare il funzionamento delle celle di Peltier e da quello che sono riuscito a capire queste celle se alimentate generano una differenza di temperatura tra le due armature (viene tolta temperatura su una armatura e ceduta a quella opposta), ma =E8 anche vero il contrario che se io riesco a generare una certa differenza di temperatura queste producono tensione e corrente. Prendiamo come riferimento il seguente datasheet

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Guardando il grafico voi come fareste per ottenere 12V e quasi 4.8A potendo intervenire solamente sulla differenza di temperatura delle due armature?

Se io amimento la cella a 12V e limito la corrente a 4.8 dovrei riuscire a creare uno squilibrio di 10=B0C giusto?

Conoscete per caso un sito che spieghi bene queste celle di Peltier? Magari in italiano?

Grazie a tutti

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EcuBurner
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EcuBurner ha scritto:

In realta' generano un trasferimento di calore tra le due armature, la differenza di temperatura tra le armature e' poi conseguenza del trasferimento di calore.

Detto cosi' non ha senso, la temperatura non e' una grandezza che si conserva...

Direi che non sia possibile utilizzando una sola di quelle celle. Ad es. dal datasheet si ha che per una temperatura della faccia "calda" T_2 = 323 K, se la variazione di temperatura tra le due facce e' massima e vale deltaT = 75 K, considerando la cella come una macchina termica reversibile il corrispondente rendimento termodinamico massimo e' allora: R = deltaT / T_2 = 0.23, per sviluppare una potenza elettrica P = 12 V * 4.8 A = 58 W la cella dovrebbe assorbire dalla sorgente a temperatura maggiore una potenza termica P / R = 250 W, in realta' il rendimento termodinamico della cella sara' molto inferiore, la potenza termica assorbita dalla cella dovra' essere in conseguenza molto maggiore di 250 W, e considerate le dimensioni della cella (40 mm x 40mm x 4 mm) e' chiaro che sarebbe richiesto un sistema eccezionalmente efficiente per accoppiare termicamente la cella all'ambiente, in conclusione anche per questo motivo non si puo' fare.

No. Ad es. il primo grafico ti dice che se la superficie "calda" della cella si trova alla temperatura di 27 °C e se alimenti la cella con una corrente di 4.8 A e se la differenza di temperatura tra le due facce della cella e' 10 °C allora ai capi della cella e' presente una tensione di 12 V e la cella sottrae dalla sorgente a temperatura minore una potenza termica di 40 W. L'efficienza frigorifera della cella risulta allora:

40 W / (12 V * 4.8 A) = 0.7, la corrispondente efficienza frigorifera massima, se si potesse considerare la cella come una macchina termica reversibile, risulterebbe invece: 290 K / (10 K) = 29, come vedi la cella di Peltier e' una macchina frigorifera assolutamente inefficiente (e temo risulterebbe altrettanto inefficiente se utilizzata invece come generatore di energia elettrica).

Ciao

--
Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

Il giorno Tue, 11 Jan 2011 12:03:34 -0800 (PST), EcuBurner ha scritto:

Sull'efficienza delle celle e sulle limitazioni ti ha risposto Giorgio.

Io posso aggiungere che sono usate principalmente per raffreddare velocemente oggetti con capacità termica non elevata, ad esempio campioni biologici su vetrini possono arrivare in pochissimo tempo a temperature di parecchi gradi sottozero usando qualche cella in serie e ovviamente dissipando adeguatamente il lato 'caldo'.

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e i link indicati nella pagina.

-- ciao Stefano

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SB

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