Alimentatore da laboratorio

Ciao, mi presento brevemente essendo nuovo del NG, mi chiamo Francesco, ho 33 anni, perito informatico (sistemista) ma mi diletto da quando ne avevo 8 con elettronica e dintorni. Non sono un fenomeno in elttronica analogica e di potenza in quanto ho quasi sempre lavorato in digitale.

Purtroppo 3 anni un incendio in casa si =E8 portato via un bel po' della attrezzatura del mio laboratorio domestico,

Sto sostituendo i pezzi un po' per volta ed ora =E8 giunta la vota di ripossedere un buon alimentatore, ovviamente e rigorasamente autocostruito. Occasione questa anche per ripassare l'elettronica di potenza.

Vi indico le caratteristiche verso cui mi sto muovendo:

Tensione : -24 +24 volt(duale). con possibilit=E0 di usarlo o 48 volt ovviamente e di regolare le tensioni sui due rami in modo diverso. Corrente : 5 A max, possibilit=E0 di regolare la corrente in uscita massima e protezione anti corto.

Mi paicerebbe molto averlo anche come generatore di corrente costante ma non =E8 indispensabile

Ovviamente lo doterei di strumentazione di misura.

Mi potreste indicare dei riferimenti a degli schemi o a documentazione per iniziare il progetto oppure dirmi se sogno la luna?

Ciao Francesco

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Francesco Da Riva
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"Francesco Da Riva" domandava:

Vuoi spendere (almeno) il doppio (economicamente) rispetto a comprarne uno gia' fatto? Alla tua eta' reputi cosi' privo di valore il tuo tempo? Ci sono schemi a bizzeffe. Il mio consiglio e' di appassionarti ad altro. Ovviamente e' una mia opinione. :) Pero' c'e' di meglio che farsi un alimentatore per coltivare le proprie passioni nell'elettronica :) Ciao. Mirko.

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Mirko

Diciamo che il lato economico =E8, ovviamente, importante ma non fondamentale.

Al contrario, proprio perch=E8 lo reputo importante sfrutto le occasioni per imparare.

Puoi indicarmi delle basi partenza per la ricerca? Anche un testo andrebbe bene, anzi forse meglio.

L'elettronica di potenza =E8 una delle mie lacune, lacuna che vorrei colmare, per come sono fatto il modo migliore =E8 lo stimolo di un progetto concreto.

Ciao Francesco

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Francesco Da Riva

Mirko:

Anche la mia.

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F. Bertolazzi

Il 12/01/2011 12.30, Francesco Da Riva ha scritto:

verso cui mi sto muovendo:

125W in uscita per 2 rami con i rendimenti parti da un trasformatore da 400VA la vedo complicata anche perchè con 24 V da 5 A devi partire con 28 V minimo complicandoti la vita con gli integrati quindi tutto il lineare a transistor

comunque per studio guardati questo sito...

anche io ti sconsiglio la costruzione a meno che riduci le richieste

ciao primula

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primula

primula:

Dimentichi la parte più "interessante", ovvero il dissipatore in grado di disperdere 250W. Senza ventole mi sa che debba essere intorno al mezzo metro quadro di superficie.

Oppure lo fa switching, ma non mi sembra in grado, oppure lo fa con un trasformatore multipresa, ma non sarebbe, come realizzazione pratica, tanto meno complesso di uno switching.

Mah, i pochi schemi che ho adocchiato mi sembrano abbastanza ciofecosi. Ti garantisco per esperienza personale che'alimentatore da accendisigari fatto così potrebbe durare dai 15 minuti ai 15 mesi, ma non di più.

Anche perché non saprei a cosa gli possano servire 5A a -24V.

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F. Bertolazzi

l

In effetti la richiesta dei 5 A nasce dalla necessit=E0 di poter alimentare con comodit=E0 certi attuatori meccanici, potrei anche rinunciare a questa comodit=E0.

Ti ringrazio per il sito.

Ho trovato, cercando nel CBT(catologo bibliografico trentino) questi due testi:

1)Gli alimentatori stabilizzati : progetto e calcolo Nico Grilloni Hoepli, 2005

2)Manuale degli alimentatori : teoria e pratica : alimentatori stabilizzati e non, stabilizzatori serie e parallelo, stabilizzatori lineari e switching, stabilizzatori a corrente costante Luigi Colacicco . Faenza : C & C edizioni radioelettroniche, 1991

Li conoscete? Il primo lo potrei avere rapidamente, lo posso recuperare domani a Trento, il secondo lo devo chiedere in ILL e ci vorrebbe una settimana.

Ciao Francesco.

P.S. Ovviamente non ho fretta e posso passare per stadi intermedi ma mi devo chiare per bene le idee prima.

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Francesco Da Riva

di

Di grazia dove avrei detto che non intendo dotarlo di ventola? A parte questo dispondo di certo numero di dissipatori di discrete dimensioni frutto di passati recuperi si saldatrici a trasformatori.

Lo vorrei evitare switching per motivi di rumore.

A parte che lo potresti chiedere direttamente il motivo =E8 semplice: pilotare degli attuatori.

Ciao Francesco

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Francesco Da Riva

conosco il primo se =E8 quello che ho in mente; male non ti fa ma diverse cose sono date per assodate, dipende da che punto parti

un'altra possibilit=E0 (complicata) per quello che riguarda il fatto del dissipatore eccessivo che servirebbe, =E8 usare un preregolatore switching per regolare la tensione un "drop-out" sopra il drop-out dello stadio di stabilizzazione vero e proprio, realizzato con lineare

-ice-

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ice

Francesco Da Riva:

Di grazia, dove ho detto che non l'avresti fato?

Recupero de che?

Temo tu non abbia idea di cosa stai parlando.

Comunque, un alimentatore lineare è banale. I veri problemi dell'elettronica di potenza sono quando devi accendere e spegnere velocemente correnti "importanti", come, ad esempio, in un alimentatore switching.

Ho forse detto che mi interessa?

Ecco, invece mi interessano proprio questi attuatori che funzionano a +/-

24V.
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F. Bertolazzi

"ice" scriveva:

Ad esempio ripararne di guasti. :) Ciao. Mirko.

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Mirko

"Francesco Da Riva" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@u3g2000vbj.googlegroups.com... Ciao, mi presento brevemente essendo nuovo del NG, mi chiamo Francesco, ho 33 anni, perito informatico (sistemista) ma mi diletto da quando ne avevo 8 con elettronica e dintorni. Non sono un fenomeno in elttronica analogica e di potenza in quanto ho quasi sempre lavorato in digitale.

Purtroppo 3 anni un incendio in casa si è portato via un bel po' della attrezzatura del mio laboratorio domestico,

Sto sostituendo i pezzi un po' per volta ed ora è giunta la vota di ripossedere un buon alimentatore, ovviamente e rigorasamente autocostruito. Occasione questa anche per ripassare l'elettronica di potenza.

Vi indico le caratteristiche verso cui mi sto muovendo:

Tensione : -24 +24 volt(duale). con possibilità di usarlo o 48 volt ovviamente e di regolare le tensioni sui due rami in modo diverso. Corrente : 5 A max, possibilità di regolare la corrente in uscita massima e protezione anti corto.

Mi paicerebbe molto averlo anche come generatore di corrente costante ma non è indispensabile

Ovviamente lo doterei di strumentazione di misura.

Mi potreste indicare dei riferimenti a degli schemi o a documentazione per iniziare il progetto oppure dirmi se sogno la luna?

Ciao Francesco

vedi questo:

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Francesco

Il 12/01/2011 16.14, Francesco Da Riva ha scritto:

[..]

accidenti, devono essere delle bestie di attuatori...1000Nm?

...ma perché serve il -24V?

Ste

--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Francesco Da Riva ha scritto:

...e magari poi decidere che una soluzione integrata e' la piu' semplice, guarda ad esempio l'alimentatore di questo progetto con gli LM338 che di loro regolano gia' fino a 5A di corrente e sono protetti praticamente contro tutto:

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Claudio_F

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Claudio_F

cut...

...

...

...

Forse =E8 meglio stabilire alcuni criteri di progetto. Probabilmente i 5A ti serviranno solo su un ramo per gli attuatori mentre il complementare lo utilizzerai per circuiti di bassa potenza (operazionali, in genere). Puoi gi=E0 prevedere un trasformatore da 150VA per il ramo pi=F9 potente e solo 50VA per il complementare. Val la pena utilizzare un terzo trafo molto pi=F9 modesto per i circuiti di controllo e gli strumenti. Totale trasformatori: 200VA max. Supponendo di prelevare la massima corrente (5A) alla minima tensione (immagino almeno 1.5V) avrai sui dissipatori circa 150W per cui la ventola =E8 d'obbligo, ma bastano 2 o 3 transistoroni come finali. Fondamentalmente tutti noi siamo scoraggiati dalla ralizzazione di simili apparecchi per l'onere meccanico che ne deriva ed i costi per nulla competitivi col gi=E0 fatto. Devo dire, per=F2, che mi ha sempre attirato l'idea di realizzarne uno da 40A continui per sperimentazioni degne di Tesla. Comunque lo realizzerei con il vecchio e classico uA723. Sniff!

Piccio.

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Piccio

Il 12/01/2011 18.37, Mirko ha scritto:

Parlando seriamente, bisognerebbe fare (e saper fare) entrambe le cose: la progettazione e la riparazione sono due attivita' assolutamente complementari (un po' come la diagnostica e la terapia in medicina), nelle quali l' intelligenza (o la perversione) umana raggiungono vertici di assoluta poesia.

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Englishman

Il 12/01/2011 13.18, primula ha scritto:

Non sarei cosi' ottimista... La vedo dura scendere sotto i 33V considerando 4V di drop-out e 5V di ripple al massimo carico, senza parlar della maglia trafo-ponte-condensatore di filtro e del suo cablaggio...

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Englishman

Prova a buttare l'occhio qua:

Lineari, cenni e alcune formule:

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alimentatori normali

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Alimentatore 0-30V 10A

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mandi

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zio bapu

Il 12/01/2011 18.44, Piccio ha scritto:

Anche qui', come nel caso di Primula, non sarei cosi' ottimista: 150VA per un 24V nominali, vogliono dire 6,25A.

Ipotizzando un rapporto tra Iout e Im nella maglia trafo-ponte-condensatore di (sono buono) 5, il trafo andra' certamente in crisi al massimo carico, se non per le perdite per dissipazione (proporzionali al quadrato della corrente), per la saturazione del nucleo (o la fusione del nocciolo, non ricordo mai).

IMO, meglio moltiplicare per 1,5 se non per 2.

Ipotizzando (per esempio) 3*2n3055, se ho fatto bene i conti, si perdono

100' di salto termico tra la giunzione e il dissipatore. Per una Tamb di 50'C rimangono solo 50' di salto termico per dissipare i 50W: dissipatore grande e ben ventolato, cut-off *immediato* in caso di guasto delle ventole (almeno in caso di dissipazione maggiore di tanto, al di sotto IMO, puo' bastare il solo sensore termico), e finali lontani dal circuito.

Non e' cosa per principianti.

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Englishman

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