Perchè ho bruciato cella di Peltier?

Non riesco a capiree cosa sia successo!!! Ho collegato una cella di Peltier ad un termostato a rele e come alimentazione, un alimentatore stabilizzato 12,6V 2A. Alll'inzio si è scaldata per poi smettere di funzionare! Qual'è può essere stato il problema? grazie dell'aiuto. Marco

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Asssouno
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"Asssouno" ha scritto nel messaggio news:xp33h.28715$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Le celle di peltier si pilotano in corrente, non in tensione, come si legge in qualunque datasheet e in qualunque messaggio al riguardo, che sia mai passato su questo e altri ng. Quello che è successo è identico a quello che succede se colleghi il tuo ali ad un diodo, la tensione scende fino a quella della soglia del diodo, la corrente sale fino a quella del cortocircuito (o quasi) e il diodo va a fuoco. Oppure ti salta l'ali.

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simone.bern
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simone.bern

Ciao, c'è un modo per farlo a buon mercato? grazie Marco "simone.bern" ha scritto nel messaggio news:eiigiv$5u2$ snipped-for-privacy@aioe.server.aioe.org...

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Asssouno

"Asssouno" ha scritto nel messaggio news:Z243h.28705$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Come no, Mago Merlino e la patata lessa...

Se tu ci spiegassi cosa vuoi fare, con cosa vuoi farlo, quanta potenza, quanta corrente, quanto vuoi spendere, cosa sai fare, come ti ha chiesto anche Alberto Rubinelli, forse sarebbe più semplice fornire qualche soluzione, non credi ?

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simone.bern
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simone.bern

Asssouno ha scritto:

questa alimentazione era suggerita da qualche parte? Hai messo un dissipatore adeguato sulla faccia calda?

essendo la Peltier una serie di elementi p-n singolari, qualcuno si e' fuso e ora la puoi buttare.

prego

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tristram

Il Peltier mi hanno detto che dovrebbe funzionare a 12 V 2 A. L'unico alimentatore controllato era quello e cosi ho provato. Sul peltier non ho messo il dissipatore perchè volevo solo provarne il funzionamento e comunque ne ho un altro, solo che non vorrei bruciare anche questo. Quello che non capisco è il fatto di averlo bruciato può dipendere da che cosa?

- mancaza di dissipatore?

- sbalzi di tensione o di corrente (sovratenzione o sovracorrente?

- nonostante l'alimentatore controllato la necessità di un qualche circuito per controllare il peltier in corrente? Ora io posso cambiare l'alimentaore e fissarlo a 12V 2 A, posso appliacare una lastra metalllica per dissipare il calore, ma terrei il termostato, potrei sostituiri il pertier con una resistenza se riuscissi a trovarla, se l'errore sta invece nel controllare la corrente avrei bisogno di una mano per trovare lo schema per stabilizzare la corrente in entrata. Mi spiace ma è uno dei miei primi esperimenti di elettronica dettati dalla necessità e dalla mancanza di qualcosa di simile sul mercato a un costo contenuto. Scusate l'ignoranza. Grazie per qualsiasi aiuto. Marco "tristram" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@i42g2000cwa.googlegroups.com...

Asssouno ha scritto:

questa alimentazione era suggerita da qualche parte? Hai messo un dissipatore adeguato sulla faccia calda?

essendo la Peltier una serie di elementi p-n singolari, qualcuno si e' fuso e ora la puoi buttare.

prego

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Asssouno

Un bel giorno simone.bern digitò:

Non è vero, le Peltier possono essere pilotate senza problemi anche a tensione costante. Il problema probabilmente è un altro, cioè che l'OP ha tentato di "pompare" una potenza eccessiva e non aveva dimensionato correttamente il sistema termico per trasferire il calore. Il vero killer delle celle peltier è il delta-T massimo che possono sopportare; se applichi la tensione nominale (o la corrente nominale, se è per questo) a una Peltier "nuda" priva di dissipatori, si brucerà rapidamente, e suppongo che sia successo proprio questo.

A parte questo, tanti costruttori (come ad esempio la Supercool) vendono Peltier già complete del sistema termico (dissipatori, ventole, ecc...) e in questo caso non c'è alcun problema ad applicare la tensione nominale.

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dalai lamah

Abbassando la tensione ridurrei l'effetto del riscaldamento? Oltre che applicando un qualche tipo di dissipatore, magari inserendo in serie una piccola resistenze o non so... Come potrei evitare di bruciarne un altro? grazie Marco "dalai lamah" ha scritto nel messaggio news:kfd6520me3vd.hm5cperlp5wx$. snipped-for-privacy@40tude.net...

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Asssouno

Non so se può aiutare in qualche modo a spiegare quello che è successo in ogni modo: Il generatore aveva potenza nominale di 12,6 V (effettiva) una volta accesso con collegato il peltier la tensione veniva portata a poco meno di 12 V. una volta bruciato chiaramente la tensione ai suoi capi e tornata essere

12,6. L'altra impressione che ho avuto è che si sia scaldato da entrambe le parti! E' possibile? grazie 1000 Marco "dalai lamah" ha scritto nel messaggio news:kfd6520me3vd.hm5cperlp5wx$. snipped-for-privacy@40tude.net...
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Asssouno

Un bel giorno Asssouno digitò:

Sì, certo, quando non usi nessun dissipatore è proprio questo il comportamento: il lato caldo si scalda talmente tanto che anche il lato freddo diventa più caldo della temperatura ambiente. Tu devi fare sostanzialmente due cose:

1) Applicare un dissipatore sul lato caldo, in modo che esso non raggiunga temperature eccessive (che come ho scritto distruggono la Peltier); 2) Possibilmente applicare una tensione un po' più bassa rispetto a quella nominale. Le Peltier mostrano la loro massima efficienza fra il 50 e l'80% della corrente nominale, perché a un certo punto il surriscaldamento per effetto Joule (che dipende dal quadrato della corrente) diventa non trascurabile. E' abbastanza comune ottenere temperature più basse sul lato freddo con una Peltier alimentata con l'80% della corrente nominale piuttosto che con il 100%.
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dalai lamah

Ok, proverò! grazie 1000 "dalai lamah" ha scritto nel messaggio news:yaxo9ue48k2l$.hpratgcuf2z8$. snipped-for-privacy@40tude.net...

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Asssouno

Non si possono collegare le celle di peltier senza il giusto carico termico sia dal lato caldo (soprattutto) che da quello freddo. Come ti hanno gia detto le hai bruciate apposta.....in pratica probabilmente si sono dissaldate le celle e si è aperto il circuito.

Se vuoi qualche info in piu e qualche esempio di uso vedi qui:

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Tittopower

Grazie, Quindi credi che il problema principale dipenda dei dissipatori, questo mi rincuora un po! Proverò con l'ultima cella che mi rimane, applicherò una grassa lastra metallica dalla parte calda e una piccola dalla parte fredda in rapporto 3 a

  1. Puo bastare o credi che dovrei usare anche una ventola? il mio problema che non posso utilizzare dissipaotir molto spessi, devo piuttosto allargarli! grazie 1000 per l'aiuto!

"Titt>> Non riesco a capiree cosa sia successo!!!

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Asssouno

Asssouno ha scritto:

Aspetta, prima di far danni. Si, il problema e' la dissipazione, come ormai abbiamo capito tutti. Come ti hanno anche detto, ha poco senso scaldare con la peltier, perche' lo fanno meglio le resistenze.

Vuoi sapere come faccio io la funzione che serve a te ? Uso delle resistenze corazzate per scaldare e la peltier per raffreddare. il tutto su un dissipatore alettato con una ventola che fa circolare l'aria. Per pilotare resistenze e peltier utilizzo un semplicissimo regolatore di quelli a doppia uscita (caldo/freddo). Con questo sistema riesco a stare nel mezzo grado, anche meno, con un volume di circa 0.2 metri cubi

Ciao.Alberto.

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Alberto Rubinelli

Che resistenze corazzate usi? Che potenza dissipano? Voltaggio e amperaggio? Dove posso trovarle? Costo approssimativo? a che temperatura arrivano? grazie marco grazie dell'aiuto. Marco "Alberto Rubinelli" ha scritto nel messaggio news:eiiub6$nd0$ snipped-for-privacy@inews.gazeta.pl...

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Asssouno

Asssouno ha scritto:

Marco, non e' cosi' che si progetta :) Sapere che resistenze uso io non ti serve, andresti a caso. Facciamo il progetto come si deve ? Bene, allora iniziamo a raccogliere i dati. Quanto e' grosso il volume del quale devi regolare la temperatura ? (la valigetta) Quanto dissipa gia' di suo l'apparecchiatura contenuta ? In quanto tempo devi portare a regime la temperatura ? Quale e' il range di temperatura esterna in cui lavorera' la valigetta ? (se deve essere fuori a gennaio e' importante) :) Poi, che tensioni hai a disposizione nel tuo circuito ? La precisione della regolazione di temperatura richiesta ? Cosi' partiamo come prima cosa a calcolare le potenze, raffreddante e riscaldante, di cui abbiamo bisogno.

Ciao.Alberot.

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Alberto Rubinelli

Allora la scatola ha dimensioni di 10X15X25 cm l'apparecchiaatura contenuta è spenta ma deve essere tenuta a temperatura costante! L'apparecchio verrebbe usato per alcuni minuti e poi rimesso nella valigetta. Un tempo più che accettabile sarebbe intorno ai 5 minuti La valigetta rimane sempre all'interno ma in inverno con riscaldamento spento la temperatura va giù a picco diciamo ache il range è dai 5 ai 20 gradi. Il circuito a relè funziona a 12 volt alimentato poi d aun alimentatore esterno, pensavo quindi se possibile di rimanere sempre a quella tenisione. Il rele comunque tiene fino a 24 Volt 3A. La precisione del circuito termostato è di circa 1 grado (ed è più che sufficiente) Non ho mai progettaato niente fino ad ora, mi sono sempre limitato a assemblare kit gia preconfezionati. In ogni modo ti ringrazio dell'aiuto. Marco

"Alberto Rubinelli" ha scritto nel messaggio news:eiivga$sam$ snipped-for-privacy@inews.gazeta.pl...

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Asssouno

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