Problema termostato e cella peltier

Ciao a tutti, volevo chiedervi un consiglio per un problema: ho costruito un circuito che mi controlla la temperatura di in un ambiente tramite un sens. di temperatura (lm335) e una cella di peltier (15V 68W). il funzionamento è:

- se la temp supera tx attacca il relè che da i 12V alla cella peltier che raffredda

- se la temp è sotto tx stacca il relè e toglie i 12 V alla cella peltier

tutto regolato con un trigger per evitare micro oscillazioni.

il problema è che dopo 2 giorni il circuito funziona benissimo ma mi si è bruciata la peltier... non vorrei che con il apri/chiudi con i 12V la cella patisca.

Sapete darmi idee per come pilotarla? in giro su internet non ho trovato soluzioni/problemi particolari per l'alimentazione delle peltier...

grazie, ciao Marco

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:: Marcolino ::
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L'impianto come e' fatto? Hai raffreddato bene il lato caldo della cella? Hai isolato i bordi in modo di non far riempire di condensa lo spazio fra gli elementi dentro? Non e' che e' alimentata al contrario (mi sembrava funzionassero lo stesso ma con i lati scambiati)

Ciao!

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Marcello Ferrari

tutto ok, la cella è montata bene...

:((

Marco

"Marcello Ferrari" ha scritto nel messaggio news:C69Jc.1048$ snipped-for-privacy@news3.t> > Sapete darmi idee per come pilotarla? in giro su internet non ho trovato

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:: Marcolino ::

tra l'altro pensavo di fargli anzichè on/off fargli una rampa in salita e poi in discesa... che ne dici? dove posso trovare qualche schema per fare una rampa fino a 12V poi costante e poi discesa a 0 V?

Grazie MArco

"Marcello Ferrari" ha scritto nel messaggio news:C69Jc.1048$ snipped-for-privacy@news3.t> > Sapete darmi idee per come pilotarla? in giro su internet non ho trovato

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:: Marcolino ::

cmq il mio quesito rimane nel perchè si è rotta... se l'accendo e la spengo con un relè il problema è che gli do dei picchi? a lungo andare patisce questo funzionamento? ...strano

Ciao, marco

"Marcello Ferrari" ha scritto nel messaggio news:C69Jc.1048$ snipped-for-privacy@news3.t> > Sapete darmi idee per come pilotarla? in giro su internet non ho trovato

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:: Marcolino ::

Secondo me non si e' strinata per quel motivo, magari si sarebbe strinata comunque anche se alimentata continuamente. Non mi risulta che le peltier possano soffrire le accensioni. In ogni caso per fargli "smussare" un po' i picchi potresti usare un'induttore di grandi dimensioni messo in serie ed un diodo bello robusto attaccato tra il positivo (prima dell'induttore) ed il negativo (dopo la cella) polarizzato inversamente. Cmq non so se serve a tanto, magari dovresti provare un circuito con un bjt od un mosfet pilotati da un circuito apposito in modo da comandare la peltier con le rampe in salita e discesa. In ogni caso penso che non servirebbero dei dispositivi di raffreddamento enormi visto che il bjt od il mosfet dissiperebbero calore solo durante la rampa e poco a 0 o 12v.

La cella cmq non e' in garanzia? Io fossi in te proverei a cambiarla...

Ciao!

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Marcello Ferrari

ma se gli mettessi un circuitino 'luci cortesia auto' per farlgi fare la discesa? che dici?

Ciao Marco

"Marcello Ferrari" ha scritto nel messaggio news:_gaJc.2263$ snipped-for-privacy@news4.t> > cmq il mio quesito rimane nel perchè si è rotta... se l'accendo e la

spengo

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:: Marcolino ::

Non so come funzionano, ho idea che comandino le luci in pwm quindi invece di avere un'impulso ne avresti tantissimi quindi e' pure peggio, inoltre non penso che funzionerebbero all'accensione.

Io sono convinto che: o

1) era gia' destinata a rompersi oppure 2) e' stata sottoposta a stress troppo grandi

Magari cercati il datasheet per vedere meglio come usarla

Ciao!

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Marcello Ferrari

per le luci cortesia auto c'è solo un C e un Trans..... per i datasheet si trova poco e ancor meno su come vanno alimentate... ho provato a contattare i costruttori.. ora vedo che dicono loro...

grazie, marco

"Marcello Ferrari" ha scritto nel messaggio news:RCaJc.2426$ snipped-for-privacy@news4.t> > ma se gli mettessi un circuitino 'luci cortesia auto' per farlgi fare la

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:: Marcolino ::

Le celle Peltier sono costruttivamente molto robuste e sono resistenti a sovracorrenti e sovratensioni. La accensione e spegnimento attraverso contatti di relè và benissimo. L'unico accorgimento è di non superare a lungo la Imax e ovviamente di non far andare arrosto la cella per mancanza di ventilazione del lato che scalda. La cella è da 12V, vero? Come ottieni il 12V ? Sicuro che non sia arrostita per mancanza di ventilazione? Tieni conto che se si surriscalda, essendoci un massimo deltaT, viene meno l'effetto raffreddante dall'altro lato, e il tuo termostato non stacca più ...

Ciao.

lucky

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lucky

il montaggio è ok, la ventialazione e dissipazione del calore è ok. devo mettere un limitatore di I? se gli do tutto quello che posso la cella si tira tutto? anche oltre?

se devo mettere un limitatore a 5A come lo faccio? cisono dei componenti apposta per correnti così grandi?

GRazie, ciao Marco

"lucky" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

è

cella

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:: Marcolino ::

La cella si comporta come una resistenza. A fare i pignoli una resistenza con in serie una fcem che dipende dal deltaT. La corrente assorbita è quindi limitata costruttivamente dalla resistenza interna caratteristica della cella. E' come una lampadina, anzi molto più robusta di una lampadina.

Non serve.

Insisto sulla ventilazione del lato caldo della cella. Nel dubbio puoi mettere un interruttore termostatico che taglia la bobina del relè al superamento di, ad esempio, 80 gradi.

Non hai detto come ottieni il 12V, magari non è importante.

Ciao.

lucky

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lucky

i 12v li ottengo dall'alimentatore stabilizzato...

a sto punto che accende e spegne in continuazione non è un problema?

Marco

"lucky" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

cella

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:: Marcolino ::

":: Marcolino ::" ha scritto nel messaggio news:LRcJc.52377$c snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

La cella peltier è una serie di giunzioni PN realizzate con Tellururo di Cadmio e non è contentissima di ricevere picchi di tensione inversa, in grado di perforare la giunzione, soprattutto se si tratta di dispositivi di non eccelsa qualità. Di norma dovrebbero sopportare cicli di on-off ma non è male se metti un diodo per tagliare i picchi negativi (in serie) ed un soppressore di transienti (in parallelo).

Giorgio

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Quindi secondo te basta un diodo e un C? senza un limitatore di corrente?

Grazie, marco

"---" ha scritto nel messaggio news:KZcJc.50768$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

di

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:: Marcolino ::

Và bene, andrebbe bene anche una tensione pulsante non filtrata, purché la tensione di picco non superi la Vmax.

L'unico problema potrebbe nascere dagli stress termici. Per non crearne in numero esagerato direi che il periodo on/off andrebbe tenuto sopra a una decina di minuti.

Forse sei solo stato sfortunato e ti è capitata una cella difettosa.

Qui puoi trovare qualche info:

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Ciao.

lucky

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lucky

Non diciamo sciocchezze. Le celle Peltier conducono in ambedue i sensi, invertendo la direzione di pompaggio del calore. Le giunzioni non sono affatto simili a quelle di un diodo e il comportamento I(V) è completamente diverso.

Ciao.

lucky

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lucky

Ti do solo qualche informazione extra. Tieni conto che le specifiche della cella in tuo possesso si riferiscono alla *massima* potenza teorica e in condizioni ottimali. Io credo che la cella si sia bruciata per ventilazione insufficiente (60W da dissipare sono tanti!!). Cmq, se vuoi riprovare, tieniti un pochino sotto il limite. Alimenta la cella con 10-11 volt (metti in serie all'alimentazione un paio di diodi da 10 ampere per provocare la caduta di tensione necessaria).

Forse può esserti utile: le Peltier lavorano leggermente meglio e più a lungo con tensione continua pulsante (trasformatore e ponte di diodi senza condensatore, per intenderci).

ciao!

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TetraRex

Allora dovrebbe essere ok, sempre che il transistor tenga il carico che ci attacchi tu

Si prova a sentire... Non e' in garanzia comunque? Ciao!

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Marcello Ferrari

Infatti pare anche a me :)

Pure io :)

Ciao!

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Marcello Ferrari

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