Riposto, perchè non l'ho visto arrivare...
Rispondo a tutte le questioni poste qui: Si, è una nicchia, ed è tempo perso... ma siccome l'azienda che ho interpellato è interessata, faranno loro le valutazioni del caso, io fornisco loro le informazioni... quello che non so, chiedo... dalle risposte, capisco che oltre al kit u.s.a. di testina e adattatore tray CD, ed a esperimenti vari che ho visto pure io, non vi è altro di interessante. Lasciamo perdere gli inchiostri conduttivi, che chi si ricorda come me i pennarelli conduttivi di qualche decade fa, ha già valutato come una grande, strepitosa, sconvolgente c...ata.
Sicuramente 1K euro è una bella cifra, ma permette di farsi il prototipo in casa (pensiamo anche alle università...) in tempo zero... la velocità di stampa è quella di una inkjet, e l'incisione lo sapete. Il doppia faccia, basta girare la basetta, i fori metalizzati, beh, quelli è dura farli a stampa... ma mi pare che qualche azienda che produce pcb x hobbysti, ci piazzi dei rivetti... Le minifrese, parliamone... quanto tempo ci vuole? quanta energia consumano? Non le conosco nel dettaglio, sicuramente ti danno un prodotto finito bello e forato (senza fori metallizzati) ma quanto impatta l'usura meccanica sulle loro prestazioni e precisione?
Come qualcuno ha intuito, una stampante del genere stamperebbe su altri supporti oltre ai PCB. In effetti, il procedimento è stato inverso, ho chiesto ad una azienda che produce già stampanti flatbed (per stampare su vetro, legno , plastiche e metalli) se secondo loro gli inchiostri resisterebbero all'incisione chimica. Le immagini che ho linkato sono provini di basette ramate monofaccia stampate da loro e spedite a me per l'incisione, con la macchina già esistente e commercializzata e con gli inchiostri normalmente forniti. Inoltre, l'inchiostro da loro usato non deve essere "curato" ne con UV ne con calore, e nessun trattamento deve essere fatto alla basetta per predisporla alla stampa (tant'è che il primo provino me lo avevano stampato su una lastra coperta di ossido rosso, ed ovviamente il FeCl3 ha sudato 7camicie... dopo 20 minuti ho rinunciato a proseguire l'incisione, ottenendo comunque il disegno in rilievo, e gli inchiostri non si sono alterati. Se siete interessati, posto qualche immagine di dettaglio ulteriore. Le successive prove le ho fatte sia con FeCl3, sia con HCl+H2O2, ed i risultati li vedete. Ho solo avuto problemi con l'inchiostro bianco, dimostratosi sensibile all'H2O2, mentre il nero ha resistito perfettamente all'esposizione anche a concentrazioni del 33%. La macchina su cui sono state fatte le prove stampa in esacromia a
2048x2048dpi reali, in formato A1 mi pare. L'azienda ha allo studio una versione più piccola, A4, monocromatica, per un loro cliente che produce contenitori di campioni biologici particolari per il settore medico, e la stampante PCB sarebbe un diverso uso di questa. Al momento siamo all'inizio dei lavori, quindi... vedremo se e come si evolverà. Grazie a tutti comunque per i commenti e le critiche.