Sono anni (anzi lustri, a dire il vero!...) che spero di trovare un circuitino che mi permetterebbe di realizzare l'oscillatore audio dei miei sogni, ovvero un cd "specchio di corrente", però ad alte prestazioni, capace di "riflettere" una corrente variabile da circa 1 mA giù fino a pochi nA (un range di almeno cinque decadi, quindi, e possibilmente di più...) con un errore non superiore al 5%... Naturalmente conosco le configurazioni più comuni, con uno o più transistor, ma hanno tutte il difetto di comportarsi decentemente solo in un range di correnti troppo ristretto, in genere 3 o max 4 decadi, dopodiché l'errore diventa inaccettabile... Non mi importa se il circuito in questione dovesse essere più complicato del solito, o usare anche integrati, l'importante è che possa fornire le suddette prestazioni e che sia basato su componenti di normale reperibilità... Se a qualcuno leggendo qui e là fosse capitato di vedere o sperimentare qualcosa del genere, mi farebbe veramente un grosso favore rendendomi partecipe di tanta meraviglia...
"Nero" ha scritto nel messaggio news:4dcaeb7b$0$18239$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...
in du vòt cal staga? Nu a sten al sol e dvantèn negar. Lu, a forza ad star all'ombra d'la Madunina lè dvantà sbiavad. E chi da nu, quand che un al dis tropp spess c'al ciava (ciula) l'è propria la volta c'al conta dil fol.
Premettendo che l'oscillatore che mi piacerebbe ottenere già esisteva in passato sotto forma di circuito integrato bello e pronto, commercializzato agli inizi degli anni '80 e poi messo fuori produzione con l'avvento degli strumenti (musicali) digitali, preciso che l'ultima volta che feci dei tentativi in merito risale a parecchi anni fa, quando provai diversi circuiti di oscillatore basati sul classico specchio di corrente a componenti discreti, utilizzando un "matched pair" (PNP) di buona qualità, che in teoria avrebbe dovuto garantirmi i risultati sperati, ma che in pratica si rivelò fallimentare: già a frequenze dell'ordine delle centinaia di Hz le due rampe dell'onda triangolare generata risultavano chiaramente asimmettriche, per motivi che all'epoca non riuscii a capire... Il circuito di fig. 3 cui accenni, allora non lo conoscevo, e in effetti è quello che ha subito destato la mia attenzione, anche se non mi è chiaro se, oltre che per "potenziare" - per così dire - l'uscita dello specchio riesca, grazie al contributo dell'operazionale, anche a migliorare la precisione generale alle correnti più basse (bisognerebbe capire come, di preciso, vada intesa la definizione di " *wide swing* current mirror")... Un oscillatore audio che, per esempio, generi 50.000 Hz con una corrente di
1-2 mA, a una frequenza di 5 Hz si troverà a lavorare con appena 100-200 nA, e quindi errori (o fughe...) di pochi nA già determinerebbero un'asimmetria dell'onda ben evidente, e comunque ci troveremmo ancora a che fare con uno swing in frequenza di sole 4 decadi, contro le cinque (e possibilmente sei) richieste... Ad ogni modo questa configurazione con "assistenza" dell'operazionale la voglio senz'altro provare (sollevando un po' verso il positivo l'attuale massa del circuito, visto che le correnti di carica/scarica dovranno alimentare un condensatore con uno dei terminali posto a 0 volt, oppure un integratore ad operazionale) non appena questa estate avrò un po' di tempo a disposizione per gli "esperimenti"; il doppietto che normalmente uso è il noto SSM-2220, di prezzo e reperibilità ancora ragionevoli, nel caso avessi da suggerire qualcosa di simile o migliore, fammelo sapere, per ora ti ringrazio per la risposta... Ciao.
Scusa, ma perch=E9 non lo provi e non ci fai sapere? O alla peggio, almeno lo simuli. Mi pare ovvio che ci sar=E0 da utilizzare un buon operazionale, ma non vedo perch=E9 non si possa scendere abbondantemente sotto il microamper senza fare quasi nessuno sforzo. Io nel passato ho realizzato un VCO per un sintetizzatore audio. Si trattava sostanzialmente di un convertitore logaritmico che trasformava il comando da 1V/oct in una corrente che veniva utilizzata per caricare un condensatore in un oscillatore a rilassamento. Si otteneva un segnale a dente di sega da cui si ottenevano tutte le altre forme d'onda con reti nonlineari. Non ho inventato niente, ho solo adattato quanto era proposto in diversi siti internet. Non l'ho usato molto, ma non ricordo di avere avuto grandi problemi con l'intonazione. Certo era un po' critico, ma una volta fatte le regolazioni si andava tranquillamente sulle 5 o 6 ottave.
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