risaldamento a zone:termostati, elettrovalvole e caldaie?

vorrei porvi un quesito per mera curiosit=E0 circa il funzionamento degli impianti domestici di riscaldamento a zone (anche se la domanda vale anche per quelli con unico termostato). In particolare i dispositivi principali (di interesse per il mio quesito) di un impianto di riscaldamento sono la caldaia (che riscalda l'acqua circolante nelle tubazioni), le elettrovalvole (negli impianti a zone, selezionano in quali circuiti deve circolare l'acqua calda) ed i termostati (che rilevano la temperatura ambiente ed in basse alle impostazioni dell'utente decidono se, quando e quali circuito idraulici azionare. A questo punto per=F2 non mi =E8 ben chiaro il principio di funzionamento; in che ordine avvengano le cose. I contatti del termostato comunicano direttamente con la caldaia la quale poi trasferisce il comando alle elettrovalvole? Oppure i contatti del termostato agiscono direttamente sulle elettrovalvole e la caldaia di conseguenza, avvertendo un calo di pressione comincia a scaldare e pompare acqua? Ad ogni termostato corrisponde una elettrovalvola? Nell'impianto di casa mia (trattasi di impianto vecchio) =E8 presente un unico termostato ed una sola caldaia, ma non ci sono elettrovalvole (oppure se ci sono sono all'interno della caldaia). Inoltre l'unico collegamento elettrico =E8 l'alimentazione della caldaia alla tensione di rete e due fili di collegamento dal termostato alla caldaia stessa. Normalmente negli impianti di nuova generazione le elettrovalvole vengono montate in campo sui termosifoni oppure ancora all'interno della caldaia? Ed infine: le caldaie nuove dispongono al loro interno di elettrovalvole? Se s=EC, una solamente oppure pi=F9 di una?

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naveva
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naveva ha scritto:

Anche se un OT ti rispondo...(è Natale e bisogna essere + buoni...)

Ogni termostato comanda una elettrovalvola (chiamata valvola di zona). La valvola di zona ha all'interno un microcontatto che si chiude quando la valvola è completamente aperta. Aprendosi la valvola fa circolare acqua nella zona X che quindi si raffredda più velocemente. La caldaia quando 'sente' che la temperatura è scesa sotto il limite impostato dal termostato riscaldamento, accende il bruciatore per riportare la temperatura al valore impostato

Nessuna caldaia ha delle valvole di zone all'interno

Normale collegamento di impianti ad unica zona (non c'è nessuna valvola di zona)

Nei nuovi impianti le valvole di zona vengono riunite in uno o più punti (tendenzialmente uno solo) e poste all'interno di particolari cassette murate nelle pareti ed accessibili per eventuale manutenzione

Come dicevo sopra...nessuna caldaia ha delle valvole di zona all'interno

Ciao. GG

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GG

"naveva" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@g44g2000cwa.googlegroups.com... vorrei porvi un quesito per mera curiosità circa il funzionamento degli impianti domestici di riscaldamento a zone (anche se la domanda vale anche per quelli con unico termostato). In particolare i dispositivi principali (di interesse per il mio quesito) di un impianto di riscaldamento sono la caldaia (che riscalda l'acqua circolante nelle tubazioni), le elettrovalvole (negli impianti a zone, selezionano in quali circuiti deve circolare l'acqua calda) ed i termostati (che rilevano la temperatura ambiente ed in basse alle impostazioni dell'utente decidono se, quando e quali circuito idraulici azionare. A questo punto però non mi è ben chiaro il principio di funzionamento; in che ordine avvengano le cose. I contatti del termostato comunicano direttamente con la caldaia la quale poi trasferisce il comando alle elettrovalvole? Oppure i contatti del termostato agiscono direttamente sulle elettrovalvole e la caldaia di conseguenza, avvertendo un calo di pressione comincia a scaldare e pompare acqua? Ad ogni termostato corrisponde una elettrovalvola? Nell'impianto di casa mia (trattasi di impianto vecchio) è presente un unico termostato ed una sola caldaia, ma non ci sono elettrovalvole (oppure se ci sono sono all'interno della caldaia). Inoltre l'unico collegamento elettrico è l'alimentazione della caldaia alla tensione di rete e due fili di collegamento dal termostato alla caldaia stessa. Normalmente negli impianti di nuova generazione le elettrovalvole vengono montate in campo sui termosifoni oppure ancora all'interno della caldaia? Ed infine: le caldaie nuove dispongono al loro interno di elettrovalvole? Se sì, una solamente oppure più di una? _________________________________________________________

Credo che normalmente, le cose siano molto piu semplici................ Negli impianti a zone, la regolazione della temperatora è sempre fatta da un unico termostato ambiente generale normalmente messo in una zona con temperatura "media" tipo un corridoio. La regolazione degli ambienti avviene, chiaramente, localmente attraverso una valvola termostatica montata al posto della normale manopola di chiusura/apertura sul radiatore. La regolazione che è di norma meccanica e non elettrica per cui nessun filo, fà si che venga regolato l'afflusso di acqua al radiatore stesso in maniera lineare a secondo della regolazione della temperatura desiderata e impostata in quell'ambiente sulla nuova manopola termostatica. Questa tecnica permette regolazioni differenziate per temperatura nei diversi vani. Una tipologia di impianto da te prospettata (non sò se ne esistano) porterebbe ad avere una casa cablata, ad una caldaia con centralina elettronica di non poca complessità con un costo sicuramente non trascurabile, con l'impianto da me descritto, tutto rimane normale, caldaia e radiatori, l'unica cosa che devi sostituire è questa valvola termostatica (1 per radiatore) che ha un costo variabile intorno ai 20/30 euro. Ciao.

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Roberto

Il Fri, 30 Dec 2005 20:45:07 GMT, GG ha scritto:

ottima spiegazione. Aggiungo solo che i micro interruttori di fine corsa delle elettrovalvole possono essere utilizzati, ponenedoli in parallelo e formando quindi una logica OR, per dare un comando di accensione ad una eventuale pompa o anche alla stessa caldaia collegandoli ai morsetti previsti per il termostato ambiente (se unico). Questo può servire per economizzare o anche salvare una pompa (dal sovraccarico) se nel circuito idraulico complessivo nessuna delle valvole è a tre vie, cioè chiudendosi fa comunque circolare l'acqua con una via alternativa verso la caldaia. Nulla toglie comunque che si può fare a meno di questo "consenso" elettrico e far sentire alla caldaia il "bisogno di calore" direttamente attraverso il fluido vettore (acqua). A casa mia (4 zone + alcune valvole termostatiche passive sui radiatori) ho il consenso elettrico, mentre in un impianto che ho curato di recente (7 zone) non mi sono fidato del (lungo) cavo che raccoglieva i consensi dai microswitch e non l'ho utilizzato affidandomi alla richiesta di calore.

MazE

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MazE

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