fase e neutro

se in un vecchio impianto non sono stati usati i cavi di colore blu per il neutro e nero o marrone per la fase e se comunque io non mi fido di come sono stati collegati al contatore anni fa, come faccio a vedere (in un punto qualsiasi della rete) quale cavo è il neutro? ciao gianni

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gianni
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"gianni" ha scritto nel messaggio news:Gdn8l.147222$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Il sistema più semplice ed immediato che mi viene in mente è di unsare uno di quei cacciavitini cercafase da 3 euro.

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Fabbricante di chiavi

gianni ha scritto:

esistono spece di cacciaviti che si chiamano cercafase, praticamente comperi uno di questi affari quà, con meno di 10 euro ti comperi uno, scolleghi un filo a caso e metti la punta del cacciavite sul filo interessato.. nel manico c'è una spia con vicino una linguetta, devi appoggiare il dito nella linguetta (per chiudere il circuito) e la spia se si accende significa che c'hai la fase, altrimenti se non si accende c'hai il neutro.

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Marco`

gianni:

Una domanda, per te e chi volesse rispondere: a cosa serve saperlo?

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F. Bertolazzi

sì, con il cercafase, ma se è un vecchio impianto sei sicuro di avere la trifase a 380V? Se è ancora a 220V (con 127V di fase) per avere 220V hai fase-fase, quindi non hai il neutro.

Gianluca

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LAB

per portare la fase agli interruttori

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gianni

"gianni" wrote in news:5Go8l.147280$Ca.27715 @twister2.libero.it:

Oppure per far funzionare correttamente le caldaie con dispositivo di sicurezza...

Ciao, AleX

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AleX

"gianni" ha scritto nel messaggio news:Gdn8l.147222$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Con un cercafase, oppure con un rivelatore di tensione senza contatto

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o con un voltmetro misurando la tensione rispetto a terra. In assenza di impianto di terra, la misura può essere effettuata rispetto a qualcosa che abbia lo stesso riferimento : tubazioni metalliche interrate, impianti idrici in materiale conduttore, posati sotto traccia e sufficientemente estesi, ferri d'armatura dei getti in calcestruzzo almeno parzialmente interrati, "grandi" masse metalliche a contatto con il terreno, tralicci ancorati tramite plinti in cemento armato, dispersore di prova provvisorio, ecc

Come ti hanno già indicato non è detto che il neutro ci sia. Potresti avere una fornitura fase-fase 220V

--
Giorgio
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gs

"F. Bertolazzi" ha scritto nel messaggio news:1er0flzi8iuur$.vtvtmnyvgsly$. snipped-for-privacy@40tude.net...

-per collegare correttamente gli interruttori unipolari dei punti luce (dispositivi di comando funzionale) *;

-idem per le protezioni (es interruttore magnetotermico), nel caso siano di tipo 1P+N (un polo+neutro) anzichè 2 poli;

-alcuni apparecchi hanno bisogno del neutro "dalla parte giusta". Per esempio alcune caldaie.

*Norma CEI 64-8 art 465.1.2 I dispositivi di comando funzionale non devono necessariamente interrompere tutti i conduttori attivi di un circuito. Un dispositivo di comando unipolare non deve essere inserito sul conduttore di neutro.
--
Giorgio
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gs

"gs" <

....

terreno,

..se c'è una locomotiva lì vicino pure può andar bene. oppure una vecchia macchina da cucire a pedali; ma questo è il mio caso. E se vi dicessi come ci si è scaricato un fulmine, non molto tempo fa, con uno schianto terribile, giusto sotto al mio piede. E il piede stava sulla "pedana", ma la pedana non tocca a terra...... Sono rimasto per un attimo sospeso e mi sono sentito un illuminato!! ....ma niente, ho sentito solo una piccola puzza di bruciato. La botta è stata contemporanea fuori e dentro ed ha bruciato mezzo quartiere di elettrodomestici; a me, avevo quasi tutto staccato e spento, solo l'antenna l'avevo lasciata. Ma il giorno dopo ho scoperto che il mio caro LG nero.... l'unico che avessi mai trovato e aggiustato, non da alcun segno. L'ho staccato e messo da parte. Ciò che l'ingegno umano costruisce, l'oscuro fato riprende!!

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rawmode

gs:

Ah, beh, non vorrei mai venissero a controllarmi...

Mi sembra assurdo utilizzare gli 1P+N

La mia è così. C'è un qualche ionizzatore, quindi è comprensibile. L'ho collegata con spina e presa, ho fatto un segno per marcare la posizione in cui non va in protezione.

Grazie comunque. :-)

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F. Bertolazzi

"rawmode"

...la mia vaga idea era di riaprirlo, LG nero, naturalmente; non credo che il fulmine abbia agito tramite antenna perché altre cose attaccate allo stesso impianto su, non hanno subito danni. Io penso che tutta l'elettricità del localino dove sono(che è oblungo e che ha solo una finestrella su in alto e senza vetri) si sia come condensata e scaricata sulla ferraglia suddetta, che uso come tavolo. La tv era proprio di fronte e spenta naturalmente. Lo schianto è stato secco e solo sotto il mio piede..... cosa si è fottuto nel tv? con un grosso colpo di "energia statica"(?).

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rawmode

Bertolà, sei sempre il solito scass... :-D

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Fulcro

Fulcro:

A dire il vero era una domanda seria. :-(

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F. Bertolazzi

"Fulcro"

Oh Fulcro...non so se hai letto; avrei dovuto postare di là, ma per questo aspetto di aprirlo, l'LG .... era attaccato ad una ciabatta spenta, insieme ad altre cose, ma solo lui è partito. Per questo penso che si sia rotto "per aria".... non si accende neppure il led. Cosa si pensa di oggetti simili colpiti in qualche modo da fulmini?? In seguito ricercando ho trovato che, a parte pochissime informazioni, ma ho visto che si "studiano" e si "ricevono" in AM :))....così la mia prossima tappa sarà "ricevitore di fulmini"!! ...eheh.. non scherzo cmq...si possono "ricevere" temporali anche lontanissimi e imparando ad interpretarli.... i rumori, suoni, scariche.. .se ne possono trarre varie info!! ciao..

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rawmode

Non lessi... Che fu l'LG? Un Tv?

E' strano, anche se so che è successo, anche in forme molto più gravi (esplosione di alcune prese di corrente, centraline TV e rete elettrica con risparmio in vita di alcuni elettrodomestici). Non credo sia possibile analizzare il fenomeno nè capire come mai sia limitato ad un solo apparecchio, ma credo che in alcuni casi un interruttore spento faccia ben poco. Ma non sono per niente preparato in merito, quindi attendi pareri più attendibili...

Beeelllo! Non ne sapevo niente, ora vedo di documentarmi anche io (appena ho un pò di tempo, ora sono spiantato e pieno di rogne da sistemare :-P)

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Fulcro

:-D Lo immaginavo, ma posta com'è, fa pensare (quando l'ho letta mi hai fatto capottare sulla sedia...)

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Fulcro

"Fulcro"

in ogni caso, quando uno scrive di là....... una delle minimali cose che si possa fare "noi di qua", a parte rispondere, è quella di indagare...;)

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rawmode

"F. Bertolazzi" ha scritto nel messaggio news:ycxxblsfd0k6$.18pvo24bvlmin$. snipped-for-privacy@40tude.net...

Daiii... l'indicazione normativa ha il suo perchè. L'interruttore devo comunque metterlo. Su un filo o su un altro, il lavoro è lo stesso. Interrompendo la fase, evito che la signora Maria, che (come tutti) cambia la lampada senza togliere completamente tensione al circuito, ma solo spegnendo l'interruttore, possa toccare la fase. Ovviamente a condizione che i portalampade siano collegati correttamente. Cioè con la fase nel contatto centrale ed il neutro sulla virola. Senza aggravi di costi si ottiene maggiore protezione.

Cosa non ti va? Svolgono la stessa funzione di un bipolare (in sistemi TT), perchè garantiscono comunque sezionamento su entrambi i poli, protezione termica (sovraccarico) e magnetica (corto ). Con meno ingombro, meno dissipazione termica e... gioco il jolly, minor costo (meno della metà sui prodotti per impianti civili/terziario).

Comunque il discorso vale per i piccoli impianti. In quelli industriali di solito si usano i bipolari perchè, oltre ad essere "più meglio" (maggiore robustezza meccanica, morsetti più grandi,..), la differenza di costo si riduce, fino ad azzerarsi, all'aumentare del potere di interruzione (massima corrente di corto circuito interrompibile)

Prego

--
Giorgio
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gs

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