Attivi e passivi per Franco e Stefano (LUNGHISSIMO!)

Sperando di non essere OT... Sto seguendo il vostro confronto riguardante i diac in particolare e le definizioni in generale (per chi non sapesse di cosa parlo cerchi il post "diac??") e devo dire che è molto bello. Però avete avuto la capacità di confondermi le idee! Mi spiego: non ricordo alla lettera le definizioni imparate quando ho studiato elettrotecnica ed elettronica però mi ero fatto una idea personale sul quale potevano essere i componenti elettronici passivi e quali quelli attivi. La mia distinzione, nel corso degli anni, si è rivelata uguale a quella che usano altri tecnici più o meno elettrotecnici ed elettronici. Scusate il pensiero contorto, intendo che i componenti che secondo me sono attivi lo sono pure per altri tecnici. Tra i componenti attivi inserisco senza ombra di dubbio i transistor ed i circuiti integrati, cioè quei componenti in grado di aplificare un segnale (pure digitale) prendendo ovviamente una alimentazione adeguata da una altra fonte (altrimenti sarebbero generatori...). I diodi in generale li definisco componenti passivi, come pure le resistenze, i condensatori e qualche altra cosa. Ma attenzione! I diodi TUNNEL se correttamente polarizzati possono funzionare da amplificatori oppure da oscillatori. Per questo motivo, secondo me, sono da ritenersi componenti attivi. Stessa sorte dovrebbe toccare dunque al DIAC che se usato in un certo modo riesce ad essere l'unico componente attivo di un oscillatore. Ma di amplificare con un diac non se ne parla nemmeno! Qualche volta ci provo, lo tratto come un diodo tunnel a tensione più alta... Divagazioni a parte, adesso mi sorge un dubio: una semplice lampadinetta al neon, per capirci di quelle usate nei cacciaviti cercafase (brrrr...), dovrebbe essere secondo me un componente elettronico passivo. Ma inserita nell'oscillatore a diac al posto del diac lo sotituisce egregiamente. Allora devo considerare la lampadina al neon un componente attivo? Non è che mi cambi la vita, evidentemente la cosa non è fondamentale, l'importante secondo me è capire il funzionamento del circuito nell'intimo. Se avete avuto la pazienza di leggermi fin qui vi consiglio innazitutto un paio di compresse di MALOOX (MAALOX? boh...)per lo stomaco. Dopodichè se decidete di rispondermi vi prego di non farlo in modo frettoloso, quotate punto per punto e rispondete in ordine. E soprattutto non azzuffatevi. Ovviamente mi riferisco a tutti e non solo a Franco e Stefano. Saluti. MASSIMO. snipped-for-privacy@sitoverde.com Per rispondere sostituisci NOSPAM con Pitagorico. PS ma secondo voi sono antipatico?

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Maassimo
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Penso che sia questa l'unica cosa importante. Poi le definizioni rigorose non credo si possano applicare al mondo reale. Un transistor puo' essere attivo se amplifica o oscilla, ma diventa passivo se lo usi come sensore di temperatura. Un rele' e' sicuramente passivo? Eppure amplifica e puo' oscillare. E una resistenza? E' sempre passiva? Eppure due resistenze (non lineari, ma esistono in realta' resistenze lineari?) possono funzionare da flip flop e forse anche oscillare! E infine, ferrite e filo di rame sono passivi, eppure possono amplificare dei segnali. Percio' e' inutile perdere tempo a cercare definizioni tanto precise.

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Valeria Dal Monte

Boskov : passivo è quando potenza generata (assorbita) positiva ;-)))))) E da questo poi viene tutto...anzi, tutta una confusione! Ci sono circuiti RLC che amplificano una tensione ma R L e C sono passivi (a meno dello stato precedente) e componeti come i transistor che amplificano una corrente ma sono anche loro passivi !!! :-0 Attivi sono i generatori.

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Elio

Elio ha scritto:

Ne sei proprio sicuro? :-). Pensa a tutto quello che viene prima, turbine, caldaie, dighe ecc. ecc.

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

Dal punto di vista elettrotecnico sono attivi: esce energia elettrica senza che ne sia entrata. Dal punto di vista energetico complessivo ovviamente no.

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Franco

Um diesen Satz zu verstehen, muß man der deutschen Sprache mächtig sein.
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Franco

Dal punto di vista energetico certamente, e` passiva.

Si`, ha una caratteristica che permette (su una banda di frequenza) di generare piu` energia in uscita di quanto ne sia entrata. E questa la classifica come non passiva.

Maalox, MAgnesium ALuminum OXide

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Franco

Um diesen Satz zu verstehen, muß man der deutschen Sprache mächtig sein.
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Franco

Franco ha scritto:

esce energia elettrica > senza che ne sia entrata. Dal punto di vista energetico complessivo >

ovviamente no.

Ti spiego da dove è venuta questa mia visione "unica" :-) All'incirca un paio di annetti fa ho avuto l'intenzione (poi abortita per straferoce mancanza di tempo) di mettere su un sito e una delle cose su cui volevo scrivere era sull'uso di "generatori" nei circuiti equivalenti nonostante, in bella vista, a parte la batteria o l'alimentatore, non vi sia alcun generatore. E avevo iniziato a scribacchiare qualcosa su generatori "reali" e generatori "fittizi" salvo accorgermi che in realtà sono tutti della stessa specie. il trucco consiste nel pensare ad un generatore per quello che è: un convertitore, estendendo la definizione anche ai generatori equivalenti in quanto basta pensarli come dei convertitori di energia da elettrica a elettrica (sotto la forma che serve ovviamente: continua, alternata, RF... quello che occorre) anziché da qualcos'altro a elettrica (o anche da elettrica a qualcos'altro). In questo modo non esiste più alcun problema: tutti i generatori sono REALI nel senso che comunque convertono un tipo di energia in un'altro - al limite se stesso. So che è un'oziosità "filosofica" ma, per quel che mi riguarda, mi ha aiutato parecchio a togliermi dalla testa un sacco di problemi strani a proposito di definizione su ciò che è generatore e ciò che non lo è.

Ciao!

PS - Ottimo libro il Rosenstark! :-) Appena trovo un buco di tempo vengo a Torino a sbafare anche qualcos'altro (Blackman e Nyquist c'è qualcosa?).

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Piercarlo

(a

L e C non direi proprio che siano passivi, più che altro sono reattivi, cioè possono immagazzinare energia e rilasciarla successivamente. In altre parole in alcuni momenti (durante la carica) assorbono energia e si comportano come componenti passivi, quando la rilasciano si comportano come componenti attivi. Come mai indichi i transistor come passivo ? d'accordo in qualche caso particolare si possono usare come passivi ma in generale il transistor dovrebbere essere attivo, almeno così l'ho sempre sentito chiamare!

Ciao, Marco

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Marco Trapanese

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:oRHZb.22756$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

passivi

amplificano

cioè

parole

come

Reattivo non escude il passivo, per gli LC ho scritto "passivi a meno dello stato precedente" che praticamente vuol dire quello che hai scitto te. Per i transistor la risposta te la sei data nelle affermazioni sugli LC. Poi puoi chiamare commercialmente attivi tutti i semiconduttori e gli integrati ma dal punto di vista elettrotecnico sono attivi solo quegli elementi le cui cariche si muovono in direzione opposta al campo elettrico ovvero esiste una forza (elettrochimica, cascata d'aqua, motore diesel, coppia di muli, criceti su ruota!) che li sostiene e con questo ho anche risposto a Piercarlo.

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Elio

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