condensatori negli schemi elettrici

mi trovo a dover realizzare una circuito elettronico avendo a disposizione il relativo schema: niente di pi=F9 semplice direte voi. Ma in realt=E0, essendo alle prime armi a livello di realizzazioni pratiche, vorrei chiedervi alcune delucidazioni, soprattutto per quanto riguarda i condensatori: -oltre al valore del condensatore (a volte nemmeno tanto comprensibile), come fare a capire di che tipo di condensatore si tratta (nel mio schema alcuni condensatori hanno una piastra piena e una con il solo contorno disegnato: si tratta forse di condensatore elettrolitico? E gli altri condensatori che invece vengono disegnati con due piastre piene, come capire se sono ceramici, poliestere o altro se esiste?)? -che valore indica una sigla di condensatore 100KPF? -e la sigla 100UF? Ed infine =E8 giusto dimensionare la resistenza in serie al diodo da 470 ohm, se la tensione di alimentazione =E8 di 5V? Grazie per la vostra pazienza ma sono ancora alle prime esperienze. Vi prego di sopportarmi per un p=F2.

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ciaocitcit
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Si.

Attraverso il solo simbolo, puoi solo capire se sei difronte ad un condensatore polarizzato oppure no.

Di solito, i condensatori (standard) riportati negli schemi, (che non hanno note di richiamo particolari), non sono critici. Tant'e', che gli stessi hanno tolleranze anche del 20 %. Comunque, se usi dei tipi al poliestere, stai certo che non sbagli. Cio' che devi, invece, tenere d'occhio, e' la tensione di lavoro, che dipende esclusivamente dal contesto elettrico, in cui gli stessi sono impiegati.

Premesso che il KiloPicoFarad non esiste, ma solo il PicoFarad, il suo esatto valore è 100.000 pF. In questi casi, e' uso comune (sbagliato !!!) abbreviare 3 zeri con la K, un po' come si fa per la misura delle resistenze. Oppure se preferisci, abbreviare 1.000 euro con 1K euro.

La U, è usata al posto della lettera greca mu. Il valore dello stesso è 100 microFarad. (Questo credo sia un elettrolitico). Giusto ?

Non si puo' dire ne' un si e ne' un no, sulla base di quanto hai esposto.

Claudio

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iz8demxxx

Il giorno 30 Dec 2005 11:25:41 -0800, "ciaocitcit" ha scritto:

Si, il terminale positivo è quello con il solo contorno disegnato.

Non esiste un metodo per distinguere il tipo di dielettrico, se non scriverlo accanto al simbolo, magari in forma abbreviata (ad es. CER, POL, POLIC, POLIP).

k = x1000, p = x10^-12, quindi kp = x10^-9, cioè n (nano). E' comunque consigliabile utilizzare esclusivamente multipli e sottomultipli SI (Sistema Internazionale di misura), e non combinarli tra loro (ad es. preferire "n" a "kp").

F sta per Farad, ovviamente, ed è l'unità di misura SI della capacità. "u" è un sostituto della lettera greca "mu", e indica il moltiplicatore "micro", ovvero x10^-6.

A quale schema ti riferisci?

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Luigi C.

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