Relè bistabili in "parallelo"

Buongiorno a tutti, spero di essere nel posto giusto per postare questo quesito. Premetto che l'elettronica/elettrotecnica non è il mio campo di lavoro.

Devo comandare la luce di tre stanze in due modalità:

1 - utente semplice: l'utente accende e spegne la luce della propria stanza tramite pulsante presente nella stanza stessa; 2 - allarme: le luci di tutte le stanze vengono accese contemporaneamente da una postazione remota e si spengono automaticamente dopo tot minuti.

Al momento ogni stanza è cablata con accensione a relè (i relè sono tutti posti nello stesso armadio, quindi l'eventuale ricablaggio è fattibile).

La mia idea è quella di aggiungere un relè temporizzato a tre contatti (esiste?) le cui uscite sono collegate singolarmente ad ogni lampada. In questo modo ogni "utente semplice", tramite pulsante, eccita il proprio relè. Dal centralino invece eccitando il relè temporizzato dovrei accendere tutte le lampade indipendentemente dallo stato del relè della stanza. Giusto? Al suo spegnimento, la lampada della stanza rimarrebbe accesa solo se il relè era precedentemente eccitato.

Secondo la teoria lo schema funziona, quello che mi turba è l'isolamento dei relè se sono posti in parallelo. Quando non sono eccitati, possono essere considerati ad alta impedenza?

Spero di essere stato chiaro, ringrazio fin d'ora chi avrà la gentilezza di rispondermi.

PiPPo

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PiPPo
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za

da

tutti

.

Pertiamo dal presupposto che le luci siano comandate da un rele' passo-passo.

Devi prevedere un rele' temporizzato (tarabile) tipo luce-scale con un contatto normalmente aperto (N.O.) che si mantiene chiuso per il periodo in cui il temporizzato e' attivato ed un rele' con (almeno per il momento...) quatto scambi.

Il rele' viene comandato tramite il contatto del temporizzato.

Devi collegare un contatto N.O. del rele' in parallelo al contatto di ciascun rele' passo passo (3 contatti N.O.).

Devi collegare il contatto normalmente chiuso (N.C.) dello scambio non utilizzato (quarto scambio) del rele' in serie al comune dei pulsanti di comando dei passo-passo che comandano l'accensione dalle varie stanze.

Quando viene premuto il comando di "allarme", il temporizzato comanda il rele' che chiude un contatto in parallelo a quello di ciascun passo-passo accendendo tutte le lampade e, contemporaneamente, tagliando i comandi dalle singole stanze, di modificare lo stato delle luci rispetto alla siatuazione precedente alla condizione di "allarme".

Allo scadere del tempo, il temporizzato fa cadere il rele' ripristinando la condizione iniziale riabilitando la possibilita' di accendere/spegnere le luci tramite i singoli pulsanti.

Sarebbe buona cosa prevedere un'alimentazione a bassa tensione per i vari pulsanti utilizzando un apposito trasformatore (es. 230/12 V).

Saluti.

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Tomaso Ferrando

lavoro.

stanza

contemporaneamente da

sono tutti

fattibile).

Sì, è così.

Perdona la mia ignoranza, come mai conviene usare i 12 V?

Ti ringrazio moltissimo per la risposta, sei stato molto chiaro!

PiPPo

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PiPPo

Personalmente non vedo il senso di utilizzare la 12V/altra per un impianto completamente a 230V.

mandi

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cabernet berto

Nel mio caso i 12V possono essere preferibili ai 230V per limitare i disturbi con gli altoparlanti che sono posti a distanza ravvicinata. Poi c'è il discorso della sicurezza e dei consumi. Non me ne intendo di impiantistica, per questo chiedevo delucidazioni. Comunque ho visto che il circuito è realizzabile indifferentemente in un modo o nell'altro, l'unica differenza (a parte i frutti) è nel trasformatore. Devo ancora ricevere i preventivi per conoscere la differenza di prezzo.

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PiPPo

Non ne sono al corrente ma potrebbe esistere qualche normativa che, in determinati ambienti, impone certe soluzioni...

Poi uno e' libero di mettere pulsanti che agiscono direttamente sulla

400 V.

Saluti e salute.

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Tomaso Ferrando

o:>

Sui disturbi e sui consumi non potrei garantire; probabilmente c'e' qualche vantaggio (e qualche imposizione!) riguardo alla sicurezza.

n

nza

Se non e' un impianto "domestico" cheiedi un'attenta verifica della normativa applicabile.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

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