Un faretto alogeno ad incandescenza consuma qualche decina di Watt ma concentra la luce in una zona ristretta. Le comuni lampade a basso consumo proiettano la luce in ogni direzione, per lo più sulle pareti della stanza (soprattutto se sono tubetti verticali). Tra un faretto alogeno ed una lampada a basso consumo della stessa potenza, se il faretto illumina la zona in cui mi serve la luce preferisco il faretto. Inoltre sui faretti è anche possibile (e consigliabile) mettere un regolatore (dimmer), potendo così ridurre ulteriormente il consumo.
Il concetto di "basso consumo" è decisamente relativo, mentre sarebbe più opportuno riferirsi ad "alto rendimento"; sfortunatamente, parlare di rendimento o efficienza richiede la comprensione di un tecnicismo ignorato dall'utente medio, che sa invece tradurre la parola consumo in "soldi da pagare".
Una lampada a filamento alogena ha un'efficienza più alta di quelle convenzionali (diciamo quasi il doppio), ma non tanto più alta di una lampada fluorescente, che può facilmente avere efficienza di 4-5 volte tanto.
Regolando una lampada alogena (o tradizionale, a filamento), si ha anche l'inconveniente di abbassare la sua temperatura di colore (la luce si fa più rossastra), che non sempre è un effetto gradito.
Il bilancio quindi, fra una lampada tradizionale, regolata per assorbire (diciamo) 10 Watt, e una fluorescente compatta, che assorbe già una decina di Watt senza regolazione (cioè a parità di consumo), è al minimo in funzione del flusso luminoso in lumen e della temperatura di colore.
Ripenso sempre al fatto che la lampadina elettrica a incandescenza sia una delle invenzioni rimaste più simili alle origini, in così tanti anni di largo uso. Incluso ovviamente lo scarso rendimento. Suppongo che si contenda il primato con i motori termici a combustione interna, ma questo potrebbe confermarcelo un esperto del settore.
Sì, è vero, la temperatura colore sicuramente si abbassa, ma è anche vero che l'occhio umano, entro certi limiti, gradisce temperature colore più basse in condizioni di bassa illuminazione e temperature colore più alte quando la luce è molto intensa. Guarda caso, un fuoco di legna è molto rosso mentre il sole a mezzogiorno supera anche i 10.000°K:
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(L. Wittgenstein)
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen
(L. Wittgenstein) [Grazie, Franco!]
- Vi prego, quotate in maniera chiara e concisa. Grazie! -
Cosi' lo trasformi in una lampadina normale a consumo superiore !( il rendimento superiore e' dato dalla piu' alta temperatura del filamento).
Copio dalla discussione:
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6 " Trascrivo da un articolo su NE in cui si confrontano i diversi sistemi: "Facendo il rapporto tra l'intensita' della luce emessa da una lampada, e la potenza elettrica assorbita, si ottiene la sua efficenza, che =E8 espressa appunto in lumen/watt. Lampada ad incandescenza non supera i 20 lumen/watt, contro i 25 lumen/watt di una lampada alogena e i 90 lumen/watt di una lampada a fluorescenza. =2E..I diodi led ad alta luminosita' in grado di erogare una intensita' luminosa di 40/60 lumen/watt..." Diversa cosa per la durata: incandescenza 1000 ore alogena 3000 ore fluorescenza 10.000 ore led 100.000 ore " mandi
I colori caldi sono gradevoli, ma rimane dipendente dall'applicazione. Se si tratta d'illuminazione casalinga è valido, mentre nei casi d'illuminazione per ambienti lavorativi, o anche soltanto per luci da lettura, una temperatura di colore troppo bassa provoca stress visivi. Allo stesso modo è valido l'esempio opposto, del pieno sole nella stagione estiva, che appare fin troppo accecante.
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