Ponte di diodi

Salve a tutti, volevo chiedervi una delucidazione riguardo al "ponte di diodi" inserito in un circuito stabilizzatore, quindi con l'uscita del gretz in parallelo ad un condenser e ad un resistor (comune stadio raddrizzatore). La domanda è la seguente: è vero che in questo stadio il gretz contribuisce a elevare la tensione di ingresso di un fattore costante [ho sentito dire 1.3]. Se fosse vero, come avviene questo elevamento? dipende dalla frequenza del segnale di ingresso? Potete darmi una delucidazione a riguardo? Grazie mille!

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David Country
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"David Country" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

Il Gretz cuggino dei Gritz(ly)? ;p

L'unica cosa che posso dirti è che raddrizzi una sinusoide con un ponte a diodi ottieni ovviamente una tensione più alta (anche se non è vero!).

Il gioco di parole sta a dire che quando parli di un trasformatore con un secondario a 12 V non intendi il valore di picco, ma quello efficace, che è "radicedi2" volte minore di quello di picco. Il valore medio della sinusoide raddrizzata (a doppia onda) è appunto più alto del valore efficace ed è a questo valore che si carica il condeser caricatro attraverso il resistor dal Gretz.

Spero di non avere detto cazzabubbole... mi confondo sempre su 'ste cose....

Ciauz Pelo

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Pelo

Ovviamente non tanto! La tensione raddrizzata puo' essere maggiore o minore di quella AC a seconda di come la misuri e di che cosa metti a valle del ponte.

Beh, non proprio... (Veff*2/pigreco).

Se c'e' solo il condenser il valore sara' (quasi...) quello di picco. Se c'e' un carico ovviamente meno. Da non dimenticare la caduta dei due diodi.

Cos'e' il "resistor del Gretz (Graetz ?)?

Saluti.

Tom.

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Tomaso Ferrando

David Country ha scritto:

Una tensione alternata, raddrizzata da un diodo, e quindi divenuta pulsante, carica un condensatore al valore di picco della tensione applicata, ovvero alla tensione alternata efficace moltiplicata per 1.41. Solo che, essendoci un diodo di mezzo, bisogna sottrarre almeno 0.6V prima di fare la moltiplicazione. Nel caso di un ponte di GRAETZ bisogna sottrarre almeno 0.6+0.6=1.2V. Solo che questo valore dipende dal carico, infatti, la tensione ai capi di ogni diodo sale anche a più di un volt se la corrente aumenta. Tutto questo in teoria. In pratica basta sottrarre un paio di volt alla tensione alternata e moltiplicare il risultato per 1.41.

Ciao. Giuliano

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JUL

Correzione: Vpicco*2/pigreco.

Grazie.

Tom.

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Tomaso Ferrando

"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

beh correggiamo ancora :

Vpicco=Veff*sqrt(2) Veff = Vpicco/sqrt(2)

ciao sergio

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sergio

Stavamo parlando di valor medio o mi son perso qualcosa?

Saluti.

Tom.

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Tomaso Ferrando

Il Wed, 7 Jul 2004 14:36:30 +0000 (UTC), "David Country" h

condenser ? vorrai dire capacitor ...

MazE

-- per rispondere raddoppiate z & t - double z & t to reply

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MazE

Direi meglio 0.7V per diodi al silicio, ma certamente vanno sottratti DOPO aver fatto la moltiplicazione.

Ciao.

lucky

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lucky

Hai perfettamente ragione per il "DOPO". Mi sono sbagliato. Però i volt sono 0.6. Ho provato con un normale 1N400x, e fa cadere 0.6V con qualche mA, e 1V a 300mA. Forse sarebbe più corretto dire che i diodi al silicio, nell'uso normale, fanno cadere ALMENO un volt.

Ciao. Giuliano

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JUL

Come giustamente hai rilevato la cdt dipende dalla corrente, e aggiungo anche dalla temperatura. Dal data sheet si rilevano 0.6V a 10mA, 0.7V a 50mA e 0.8V a 200mA

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Ho _proposto_ di usare il valore 0.7V perché la cdt diretta di una giunzione al silicio a 25C viene generalmente assunta di 0.7V, ma talvolta viene assunto anche di 0.6V come hai fatto tu. Col circuito in questione a vuoto probabilmente la cdt sarà anche meno di 0.6V . A carico bisogna tenere conto del fatto che la conduzione dei diodi è solo per una piccola frazione del semiperiodo, e conseguentemente la corrente di picco che percorre i diodi è molte volte superiore a quella media assorbita dal carico.

Ciao.

lucky

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lucky

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