la legge di ohm.........

sto diventando matto (si fa per dire..) da qualche giorno perchè questa cosa proprio non la capisco, però non ho mai studiato elettronica seriamente (sono un chimico) e quindi se dico stupidate portate pazienza...

Allora:

ho realizzato un alimentatore lineare qui vedete lo schema:

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ora lo sto testando con un carico fatto con 4 lampade auto (doppio filamento) per un totale di circa 400W che a 13.5 v dovrebbero fare circa 30 ampere. Poichè non ho un amperometro adeguato per misurare direttamente i 30A (ma anche 45-50) misuro la ddp tra i punti A e B indicati nello schema e trovo circa 0.23 V (230 mV), bene, applico la legge di Ohm e trovo la corrente in ogni resistenza:

0.23V / 0,05ohm = 4.6A

a questo punto moltiplico X12 cioè il numero di 2n3055 e relative resistenze in parallelo:

4.6A x 12 = 55.2A !!!!!!!!! NO, c'è qualcosa che non va! decisamente troppi gli ampere calcolati con queto metodo...... ma cosa sbaglio?

per le misure uso tester digitale Uni-T e anche un vecchio ICE (concordano)

Grazie per aver letto fin qui

Ciao, Francesco

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IZ3QQG
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IZ3QQG ha scritto:

Per una volta sola, prova a misurare la caduta su tutte e 12 le resistenze e calcolare come hai fatto le correnti, poi fai la somma.

Se i valori concordano stai assorbendo quella corrente, a patto che i resistori siano di quel valore nella realtà.

Prova e fai sapere, poi indaghiamo.

Per le misure devi procurarti uno shunt, puoi anche fartelo, prendi un filo scoperto meglio se rigido e di buon diametro, visto le correnti in ballo, fai qualche spira larga da lasciare in aria e gli fai passare una corrente nota al limite della misurabilità coi tuoi strumenti, poi ne regoli la lunghezza sino a che leggi 1\10 1\100 per avere una misura comoda, oppure lo lasci come è ma devi fare la proporzioe ogni volta.

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El_Ciula

Il 04/04/2011 21.30, IZ3QQG ha scritto:

ciao mi ricorda uno schema per radio degli anni 80..... c'è un errore tragico, i transistor (12) non anno guadagni uguali e il lm317 fa fatica a generare piu di 1,5 A e il 2n3055 in corrente ha un guadagno molto basso da 5 a 30 quindi i transistor NON regolano tutti alla stessa maniera (spiegato male ma spero che capisci) ti consiglierei di mettere delle resistenze sulla base inizia con 22 Ohm 1W poi dopo aver accertato che le resistenze di emettitore 0,05 Ohm sono esatte e con un carico totale da 20 A verifichi le cadute e vari di conseguenza le resistenze di base.

spero di non averti confuso.

ciao primula

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primula

l'ho già fatto, cioè ho misurato la ddp su ogni resistenza, fatto la media aritmetica e...il risultato mi porta sempre lì

ogni resistore è fatto in realtà con due resistenze da 0.1 ohm 5W (i cubetti bianchi) in parallelo e riesco a misurare per ciascuna coppia 0.049 ohm (ciascuna crea una ddp di 80.4 mv in circuito di prova nel quale scorre una corrente di 1,63A)

mi sembra impossibile che 4 lampade per un totale di 400W nominali ne assorbano in realtà circa 670!!!

ecco, questo lo faccio domani se ho tempo, però mi rimane stò mistero...

ciao, Francesco

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IZ3QQG

no, no, assolutamente. all'inizio avevo messo sulle basi resistenze da

1 ohm, ma le ho eliminate perchè mi sembra che non cambi un granchè e comunque anche se equalizzo perfettamente i 12 trans con opportune resistenze sulle basi, rimane il mistero dei conti che non tornano!

in effetti anche a me sembrava strano che l' LM317 potesse pilotare 12

2n3055 (in genere si usa un ulteriore transistor per pilotare le basi) eppure non fa una piega, neanche si scalda, e il suo lavoro lo fa perchè con il carico che ho detto, la tensione in uscita da 13.5v (a vuoto) scende a 13.25v

questa è la fonte originale dello schema (secondo schema scendendo) che ho rimaneggiato

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ciao, Francesco

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IZ3QQG

IZ3QQG ha scritto:

ciao quando usi delle R cosi piccole con delle I molto grandi, basta spostare i puntali di poco sul circuito che fai delle letture notevolmente diverse, senza contare l' errore della R stessa (min +/- 10%) e il coefficiente di temperatura molto alto.... ti conviene procurarti uno di questi

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oppure un amperometro ad effetto Hall per le misure di Icc o al limite farti uno shunt di lettura a 4 fili, con un filo di manganina o kantal e trovare qualcuno che possa calibrartelo almeno al 1% o 0.5%

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emilio

Una normale resistenza quando scalda aumenta il suo valore. Non tanto quanto una ptc, ma comunque un po' lo aumenta. Potrebbe essere il caso tuo, anche se 55A invece di 30 sembrano comunque un po' troppi.

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asdf

Conscio delle conseguenze, "IZ3QQG" un bel dì scrisse:

Come ti hanno già detto sbagli a considerare esattamente 0.05ohm. La tolleranza su valori così piccoli e con correnti elevate dà appunto risultati fuorvianti. Considerato poi che sono 12 resistenze l'errore, nel peggiore dei casi, potrebbe accumularsi invece che tendere a compensarsi. Col calore la resistenza può variare il suo valore e addio teoria...

é meglio a questo punto ridurre l'errore su un solo compnente ovvero l'amperometro. Se non l'hai di portata adeguata puoi utilizzarne uno di portata più bassa (che presumibilmente hai) utilizzando però uno shunt di adeguato valore in parallelo. Lo shunt va calcolato tenendo conto della resistenza interna dello strumento.
--
The wise person writes bomb-proof code.
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Due di Picche

"IZ3QQG" ha scritto nel messaggio news:4d9a2669$0$18241$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

cut... Ciao, hai fatto la media aritmetica, non e' la atessa cosa che sommare tutte le correnti misurate. Mauro - I5SQM

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Stima

Il 04/04/2011 22.39, IZ3QQG ha scritto:

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ciao visto lo schema, ma è da 20 A con 4 2n3055 quindi un lm317 fornisce 1 A diviso 4 transistor che moltiplicato per il guadagno (20) fa appuntofa 5 A per transistor tipico di quegli schemi. dunque per tentare di risolvere, stacca 11 transistor (?) e applica un carico da 5 A (3.3 Ohm) e misura la tensione di base, poi rifai la prova con gli altri 11 vedrai che la tensione di base varierà di +o- 100 mv ed è questo il dilemma, dovresti usare transistor selezionati ora introvabili per il 2n3055 che credo sia fuori produzione. per la variazione di tensione con il carico a parte che sembra accettabile è dovuta al fatto che non è sufficiente la controeazione con la tensione di uscita (prova a mettere una resistenza in parallelo al transistor ? di regolazione )

ciao e tienici informati primula

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primula

Il 05/04/2011 7.59, Stima ha scritto:

E' la stessa cosa, pensaci un po', giorgio

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Giorgio
2 consigli:

Uhm... Che cosa succede se il potenziometro si sporca e fa falso contatto?... Per come sta messo mi sa che la tensione va un bel po' su... Una volta tarato ti conviene misurare il potenziometro e sostituirlo con resistenze fisse in serie o parallelo tra loro per il valore necessario.

Se è per apparati ad alta frequenza devi anche mettere una bobina in serie a ciascun morsetto d'uscita.

--
Gianluca
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LAB

La potenza delle lampade è dichiarata a 13,5V o a 12V?... Comunque non sarebbe sufficiente a giustificare tanta differenza. Che lampade sono, precisamente?

--
Gianluca
Reply to
LAB

Se la corrente assorbita è quasi il doppio mi viene da pensare che le lampade siano a 6V... Aumentando al temperatura aumenta la resistenza e la corrente che scorre è un po' meno del doppio.

--
Gianluca
Reply to
LAB

LAB ha scritto:

Ma schrzi vero? 6V durerebbero meno di 10 secondi...

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El_Ciula

Domandina: Avrebbe senso misurare l'assorbimento della 230V per discriminare una cosi' grande differenza di potenza?

mandi

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zio bapu

Prima di tutto grazie per tutti gli interventi e consigli. Comincio rispondendo alle varie cose che avete detto:

Direi di no, perchè includerei anche tutti gli assorbimenti dei ponti (che si arroventano nonostante il grosso dissipatore), dei 2n3055 e delle resistenze...

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sono lampade auto da 12v nominali. Due H4 (55+60W) + due vecchie lampade "a boccetta" sempre a doppio filamento da 40+45W per un totale (nominale) di circa 400W

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in effetti stavo pensando ad una pinza amperometrica che lavori anche in cc ma il costo è notevole e poi non me ne farei quasi più niente

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Oggi ho fatto altre misure cominciando col ricalcolare la ddp su ogni resistenza dividendo per 0,049 ohm e somando tutte le correnti...i conti non tornano ancora

Ho provato poi a misurare direttamente la corrente totale mettendo la resistenza di shunt (il carboncino di una grossa pila zinco-carbone è circa 0,06 ohm) e il multimetro con in serie 1 ohm in parallelo allo shunt....ecco qui non ci ho capito più niente perchè a seconda della portata del multimetro (ma anche tester ICE 680) cambia la misura...dopo varie prove con diversi valori di R ho lasciato perdere pensando che la resistenza interna degli strumenti falsi le misure....o sbaglio? ma se fosse così di quali misure mi posso fidare? (il carboncino della pila stava esplodendo...e sono solo a 30A, voglio arrivare a 45A!)

Poi ho ho messo in serie all'uscita circa un metro di cavo da 6mm2 e misurata la ddp ai capi. Per avere un riferimento ho prima fatto una misura reale con una sola lampada per stare dentro al limite del mutimetro (10A)....bene, così ottengo un valore di 31-33 A che mi sembra reale, ma la faccenda mi sembra comunque sfuggente anche perchè qui tutto scalda come un fornello e i valori di R (lampade incluse) variano, come giustamente è stato detto!

Per quanto riguarda i 2n3055....è verissimo, non lavorano tutti nello stesso modo: i primi 8 (vecchi di 20 anni) hanno un guadagno doppio degli ultimi 4 (nuovi della ST) che ho aggiunto per sicurezza (roba vecchia=roba buona) , ma usando qualche reistenza sulle basi dovrei riuscire a farli lavorare "insieme"

l'ho fatta molto lunga

ciao a tutti , Francesco

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IZ3QQG

IZ3QQG ha scritto:

Ti hanno gia' risposto (caduta di tensione sui contatti con le resistenze e tolleranza delle resistenze). Per conferma potresti fare cosi': collega una sola lampada con il serie il tester digitale sulla portata 10 A all'uscita dell'alimentatore (l'assorbimento di corrente di una sola lampada dovrebbe essere inferiore a 10 A), collega l'altro tester ICE sulla portata 50 V _direttamente_ in parallelo alla lampada, _regola_ la tensione in uscita dall'alimentatore in modo da leggere sul tester ICE il valore ad es. 12 V, misura la corrente che attraversa la lampada, ripeti per le altre 3 lampade e somma i valori ottenuti, quella che ricaverai sara' la corrente totale assorbita dalle

4 lampade in parallelo quando l'uscita dell'alimentatore e' regolata a 12 V.

Ciao

--
Giorgio Bibbiani
Reply to
Giorgio Bibbiani

ema

Metti ambedue i puntali proprio appoggiati sui reofori della resistenza, subito all'uscita dal "cubetto bianco"? Diversamente anche pochi cm di filo e/o una saldatura possono introdurre errori importanti.

A cosa serve il BC547 e contorno?

Ciao.

lucky

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lucky

Si!

il BC547 varia la tensione sul terminale di riferimento del LM317, in questo modo la tensione in uscita risulta più stabilizzata di quanto non potrebbe fare il solo LM317. Senza BC547 la tensione scende anche di più di 1 volt quando è sotto carico (32-33A ?)

ciao, Francesco

Reply to
IZ3QQG

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