impedenza di uscita e cavi schermati (lunghetto)

su un articolo di nuova elettronica riguardo l'utilizzo di cavi schermati per gli ingressi di un amplificatore si legge testualmente: "...ogni sorgente, non importa se un CD, un Pick-Up, un Registratore ecc., ha una propria impedenza d'uscita (da non confondere con la resistenza ohmica) che può variare da un minimo di 600 ohm fino ad un massimo di 2.000 ohm." In base a quest'affermazione l'articolo fa dei conti che dimostrano che non c'è differenza (se non economica) tra un cavo qualunque ed un cavo in lega d'oro (per esempio) per quanto concerne la banda audio. In effetti ipotizzando che l'amplificatore ha una resistenza di ingresso dell'ordine delle decine di Megaohm, che la capacità parassita del cavo sia

400pF (valore dato nello stesso articolo per un cavo "scadente"), schematizzando un circuito RC con uscita sul condensatore, il polo sta tra 660kHz e i 200kHz (rispettivamente per R=600ohm e R=2kohm). Ma tutti sappiamo che se la resistenza aumenta il polo si avvicina sempre più alla banda audio. Io sapevo che per esmpio una scheda audio presenta una resistenza di uscita di 47kohm che porterebbe il polo a 8kHz!!! Come faccio ad essere sicuro che l'impedenza di uscita della mia sorgente è davvero bassa come dice nuova elettronica? Cosa vuole intendere con l'affermazione tra parentesi ("da non confondere con la resistenza ohmica)? grazie
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Giuseppe Gerla
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"Giuseppe Gerla" ha scritto:

L'ho letto anch'io. La questione dei cavi e' una diatriba infinita tra audiofili esoterici e comuni mortali...

47kohm? Cosi' tanto?

O guardi nel manuale, o fai misure

Potrebbero aver voluto dire diverse cose. In quel caso forse si riferivano al fatto che quella impedenza non e' dovuta al fatto che vi sia in serie all'uscita un resistore da 600 ohm, ma e' dovuta alle caratteristiche intrinsece dello stadio di uscita (resistenza differenziale). In altri contesti si intende con impedenza la componente resistiva e reattiva di un bipolo (come dicevi tu, nel filtro RC l'impedenza varia con la frequenza: da li' l'effetto filtrante). P.es. un condensatore alle basse frequenze presenta una alta "impedenza" reattiva (che puoi calcolare con la nota formula 1/(2*pi*f*C) ) , mentre un'induttanza presenta una bassa impedenza. In altri contesti ancora (alta frequenza) con impedenza caratteristica ci si riferisce al rapporto sqrt(L/C) (per i cavi di collegamento). (L e C induttanze e capacita' per metro del cavo)

Ciao!

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Fabio G.

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