adattare impedenza

ciao!

adattare l'impedenza del generatore a quella del carico assicura il massimo trasferimento di potenza

anche in banda audio si segue questa regola? cioè se devo pilotare uno stadio con Zin=50Kohm è conveniente avere la Zout=50Kohm per lo stadio driver?

se invece progetto lo stadio pilota per avere impedenza di uscita molto bassa, non è un vantaggio?

-ice-

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ice
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... ma non la massima efficienza, ragion per cui per gli ampli di potenza non si fa neanche in RF. Si trasforma l'impedenza del carico ad un valore conveniente per l'amplificatore in funzione della classe di operazione, della potenza, dell'alimentazione.

In banda audio non si fa praticamente mai, anche perche' rende piu' difficile mantenere una risposta in f piatta. Si usa una impedenza di ingresso abbastanza piu' alta di quella della sorgente per evitare di caricarla. Fanno eccezione per esempio i microfoni dinamici; inoltre le testine MM e MC da giradischi vanno caricate con impedenze prescritte.

In genere si'.

Ciao,

--
RoV - IW3IPD
http://digilander.libero.it/rvise/
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RoV
21:50

- Mer 21 Lug 2010, 21:23, ice ha scritto:

- Credo che non vada interpretata proprio in quel senso...

- No.

Nota a margine : l'impedenza dello stadio d'ingresso è in realtà quasi sempre una resistenza in parallelo all'ingresso, il quale invece ha solitamente impedenza interna molto più elevata (dai megaohm ai teraohm)

- Si

-*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

Fino a qualche tempo fa, dato che si parla tanto di adattare il carico a

50 Ohm, ero convinto che qualunque trasmettitore avesse una resistenza d'uscita (pura, j=0 Ohm) pari a 50 Ohm, uguale a quella del cavo e del carico. Poi mi sono reso conto che un trasmettitore non dissipa necessariamente più potenza di quella che dà in uscita!

Un trasmettitore è adattato all'IMPEDENZA CARATTERISTICA del cavo collegato all'uscita quando gli fornisce una tensione (RF) che, sull'impedenza caratteristica del cavo, produce la massima corrente che il trasmettitore può sopportare con un buon margine di sicurezza.

Supponiamo di avere un cavo di lunghezza infinita. Poiché la corrente elettrica scorre ad una velocità inferiore a 300.000km/s (200.000km/s nei più comuni cavi coassiali) nell'istante in cui viene applicata ancora "non sa" che cosa c'è all'altro capo del cavo! ...allora quanta corrente scorre??? Semplice: come se il cavo fosse un resistore di valore pari alla sua "impedenza caratteristica". Nonostante ciò il cavo non dissipa potenza!

L'energia arriva all'altro capo: a questo punto vediamo se i conti tornano... Supponiamo di aver applicato 50Veff (RF, ad es. a 100MHz). Poiché il cavo usato ha un'impedenza caratteristica di 50 Ohm si avrà una corrente iniziale di 1Aeff., per cui si dovrebbe avere una potenza di 50W sul carico (se è 50 Ohm). Arrivano, dunque, 50V sul carico: è 50 Ohm? Bene: scorre 1A, produce 50W come previsto ed è tutto a posto. Ma se il carico è diverso? Con

100 Ohm che succede? i 50V producono 0,5A, quindi 25W. Dal cavo però arriva 1A! Tutta "l'acqua" che avanza che fine fa??? C'è solo una possibilità: torna indietro, producendo un'onda riflessa che torna allo stadio finale del trasmettitore, che genererà picchi di tensione e/o di corrente che dovranno essere assorbiti dal finale, il quale potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente.

Per quanto riguarda l'audio, come già detto da altri, per segnali di basso livello in cui non serve trasferimento di potenza si usa una resistenza di uscita compresa tra qualche decina e qualche centinaio di Ohm; gli ingressi hanno una resistenza generalmente tra 10 e 47kOhm. Solo in campo telefonico (con segnali analogici) e nel caso di linee particolarmente lunghe si ha generatore e carico con impedenza pari a quella caratteristica della linea. Gli ingressi per microfoni dinamici hanno solitamente una resistenza di ingresso compresa tra 1,8 e 4,7kOhm. Ciò si usa per diverse ragioni: avere poco rumore (qualunque resistenza, solo per il fatto di essere una "strozzatura" per la corrente elettrica, produce rumore bianco in proporzione alla radice quadrata del suo valore), captare poco rumore quando nessun microfono è collegato e fornire un po' di carico al microfono dinamico, che smorza le risonanze della membrana (molte persone hanno notato, ad es., che lo Shure SM57 suona meglio se "vede" appena 500 Ohm!).

I finali audio escono con frazioni di Ohm: il cosiddetto "Fattore di smorzamento", normalmente compreso fra 30 e 1000, è pari a 8 (Ohm nominali) diviso la resistenza di uscita.

I segnali video (come quelli che vanno ai monitor) hanno generatore e carico con impedenza pari a quella caratteristica del cavo (tanto la potenza che viaggia è bassa, quindi non ci sono problemi di rendimento o dissipazione).

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Gianluca
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LAB

Il massimo trasferimento, ma non la massima potenza :)

L'adattamento di impedenza consente, quando la lunghezza d'onda in gioco è paragonabile alla lunghezza della linea, di minimizzare l'onda stazionaria, cioè quella che viene irradiata. Nel caso audio questa cosa non accade mai, tranne per la telefonia, dove infatti si usano linee a 600 ohm, terminatori e adattamenti di impedenza.

No. In audio conviene avere il massimo trasferimento di tensione (o max trasferimento di corrente (0,00001% dei casi direi) a seconda degli stadi utilizzati). Tecniche per massimizzare il rapporto segnale disturbo sono altre (es. tensione alta, linea bilanciata, ecc.)

Certo

Ciao CG

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CG Audio Laboratories

CG Audio Laboratories ha scritto:

vi ringrazio per gli interventi

in pratica metto un op-amp connesso a follower come ultimo elemento dello stadio pilota e risolvo ogni possibile problema di adattamento

-ice-

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ice

Metti comunque 150...220 Ohm in serie all'uscita per non far vedere direttamente all'opamp il carico capacitivo del cavo coassiale ed evitare autooscillazioni

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Gianluca
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LAB

LAB ha scritto:

non è un coax... piloto uno stadio con Rin=50Kohm :)

-ice-

Reply to
ice

LAB ha scritto:

=20

i:=20

a=20

Forse questo risponde alla domanda che stavo per fare... Una volta avevo messo una R da 500 ohm in parallelo al microfono,=20 tuttavia notando che ne riduceva la tensione l'ho tolta. Da quello che=20 dici pero' quella riduzione di tensione verrebbe compensata da una=20 maggiore qualita' del segnale fornito, e' corretto?

ciao Claudio_F

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Claudio_F

Io ebbi autooscillazioni, prima di metterci la resistenza, per la capacità del cavetto (un po' lungo) collegato al pinjack d'uscita del pre.

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Gianluca
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LAB

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