i convertitori di potenza

salve,

E' la prima volta che posto in questo newsgroup.

Ho alcune domande.

1) esiste un dispositivo convertitore di potenza (che gestisca segnali di ingresso di 1-3 kw), capace di trasformare qualsiasi forma d'onda (triangolare, quadra, sinusoidale, caotica, ...) in una tensione fissa continua (per esempio fissa a 5 volt), qualsiasi sia l'ampiezza e la forma del segnale d'ingresso, e dissipando solo poca energia?

2) I consueti convertitori AC/DC funzionano solo nel caso che il segnale d'ingresso sia sinusoidale, oppure anche se abbiano qualsiasi forma d'onda (triangolare, quadra, sinusoidale, caotica, ...)?

3) esiste un dispositivo convertitore di potenza (che gestisca segnali di ingresso di 1-3 kw), capace di trasformare qualsiasi forma d'onda (triangolare, quadra, sinusoidale, caotica, ...) in una tensione sinusoidale a 220 V, a 50 Hz, sincrona alla oscillazione di rete? Oppure, per ottenere questa trasformazione, serve dapprima inserire un convertitore AC/DC, e poi, in cascata un convertitore DC/AC (inverter)?

grazie,

adriano

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adrianomeis03
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ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@a15g2000yqm.googlegroups.com...

Che vuol dire segnali di ingresso di 1-3 kw? (Così come scrivi tu). Chi impiega questa potenza? Dov'è il carico?

Uno, due o quattro diodi ed un condensatore rettificano tutto.

Ti credo! Puoi fare tutto ma perché complicarsi la vita? (Ancora con questi watt in ingresso ?!?)

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Pino

Diciamo che questa =E8 la potenza che avrei se, al posto del convetitore di potenza, mettessi una resistenza, diciamo di valore 100 ohm (questo valore me lo sono inventato) come carico del generatore della forma d'onda.

Gi=E0, ma ci=F2 =E8 energeticamente efficiente solo se se il ponte rettificatore crei una caduta di tensione trascurabile rispetto alla tensione del segnale d'ingresso. Per i segnali di piccola ampiezza in tensione, il ponte raddrizzatore non =E8 una scelta efficiente.

Io mi riferisco invece ai convertitori AC/DC switching. Essi funzionano per qualsiasi forma d'onda d'ingresso, oppure solo se il segnale d'ingresso sia sinusoidale?

grazie,

adriano

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adrianomeis03

Vabbè, ma sto "coso" che genererebbe la tua onda triangolare/quadra e dal quale puoi prelevare addirittura 3kW, che caxxo è? :) Se raccontassi le cose come stanno invece di fare il misterioso avresti la tua risposta più rapidamente e faresti perdere meno tempo a quelli che ti concedono il lusso di farglielo perdere.

Esistono diodi adatti a raddrizzare decine di migliaia di volt e quelli adatti a raddrizzare pochi millivolt... il tuo problema è che pretendi di lavorare in modo "efficiente" con 600A

I convertitori AC-DC (come gli alimentatori per PC) non sono altro che DC-DC preceduti da uno stadio raddrizzatore che rettifica l'AC in ingresso e alimenta l'oscillatore del DC-DC. La forma d'onda che accettano in ingresso è quella per cui è stato progettato il ponte raddrizzatore.

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Nox

al

Per capirci, come esempio di questo "coso", ipotizzimo di avere una microturbina a pale eoliche, che non gira a velocit=E0 costante, perch=E8 il vento =E8 mutevole, e che per=F2 prelevi dal vento sui 3 kw circa. In tale caso avrei una oscillazione a frequenza non costante, dunque non una sinusoide. Il mio problema =E8: come =E8 possibile trasformare questa forma d'onda caotica, in una sinusoide? La trasformo prima in continua con un raddrizzatore a diodi, e poi inserisco un inverter?

grazie,

adriano

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adrianomeis03

la frequenza dipende dai giri minuto , la forma d'onda generata dipende dal tipo di generatore , nel caso di un alternatore la forma d'onda sara sempre sinusoidale perfetta . dovrai trasformare la tensione alternata in tensione continua con un ponte di diodi , livellarla e darla in pasto ad un inverter ad onda sinusoidale pura , se questo inverter deve essere agganciato in fase alla rete elettrica pubblica allora dovra avere la funzione di sincronismo , altrimenti non e necessario , come non e necessario che sia esattamente a 50hz , anche 49 o

51-52 va bene ugualmente. ti consiglio di trovare qualcosa di gia pronto, costruire inverter di 3kw none da tutti , primo reperire gli schemi e secondo i componenti, che non sono proprio alla portata di negozio sotto casa.
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kfm

al

re

mi sono documentato su internet su come =E8 fatto l'alternatore. La frequenza del segnale che esso crea, dipendendo dai giri al minuto, sar=E0 fissa solo se la velocit=E0 del motore =E8 fissa. Ma chi mi assicura che il motore giri a velovit=E0 costante, e quindi che che la frequenza del segnale elettrico che l'alternatore eroga sia fissa, cos=EC da potere parlare di sinusoide? Ci sono dei servomeccanismi?

grazie,

adriano

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adrianomeis03

Non fare confusione, Adriano.

Se il motore gira piu' lentamente, genera una *frequenza* piu' bassa (e credo anche una tensione piu' bassa), ma la forma d'onda sara' sempre sinusoidale.

Se la velocita' del vento variasse 10 volte al secondo, l'alternatore genererebbe una sinusoide modulata in frequenza a 10 Hz, ma sempre di forme d'onda sinusoidali si parla.

La sinusoide, che tu la stiri o la comprimi (variazione di velocita' dell'alternatore), sempre sinusoide e'!

PaoloC

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PaoloC

Fose c'e' da chiarire un equivoco: cosa ti fa pensare che "sinusoide" =3D necessariamente "frequenza fissa"?

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Englishman

Me lo fa pensare la definizione matematica della sinusoide:

s(t)=3DA*sin(2*pi*f*t + fi) per ogni t

che puoi trovare anche qui:

formatting link

Come vedi "f" =E8 una costante (non vi compare f(t)), altrimenti, se "f" variasse, si avrebbe appunto una sorta di segnale modulato in frequenza, anzich=E8 una sinusoide. Oltretutto una sinusoide modulata n frequenza, non sarebbe idonea ad essere immessa in rete (a meno di variazioni minime in percentuale, di frequenza) .

adriano

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adrianomeis03

Avresti una sinusoide modulata in frequenza, non "una sorta di segnale". La formula riporta sempre sin(), non puo' diventare triangolare o quadra (anche grazie al fatto che la natura e' "dolce" e il tuo alternatore ha comunque delle inerzie).

Su questo punto credo che ti abbiano gia' risposto. Per l'immissione in rete converti *comunque* in DC e poi riporti in AC, proprio per ovviare alle variazioni naturali presenti all'uscita dell'alternatore.

PaoloC

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PaoloC

Il 12/10/2010 19.51, snipped-for-privacy@gmail.com ha scritto:

Dal punto di vista rigoroso hai perfettamente ragione, ma penso che tu possa "tranquillamente" trascurare le componenti che sbucano fuori dalla modulazione di frequenza.

Certo, ma mi pareva tu volessi, giustamente, convertirla con un apposito apparecchio, in una AC 220/50 in fase con la rete, in modo che possa essere immessa in rete, come mi pare abbia detto il buon KFM.

Reply to
Englishman

Non sarebbe una modulazione di frequenza "normale", ma un gran casino. La modulazione di frequenza ha f fisso e la modulante e` dentro fi

s(t)=A*sin(2*pi*f*t + fi(t))

Pensa a una piccola variazione di f: l'effetto sarebbe molto diverso a seconda che t sia piccolo oppure sia gia` passato un po' di tempo. Invece variando fi l'effetto e` sempre lo stesso e si puo` avere sia la modulazione di fase che di frequenza.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

ok, grazie a tutti.

adriano

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adrianomeis03

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