Riaccensione Ampli dopo decenni!

Ciao a tutti! Mi accingerò a giorni a riaccendere un ampli hi-fi dopo 30 anni che è spento. E' una questione affettiva!!...in più è un'opera d'arte!! Seppur conservato eccellentemente credo che il tempo abbia giocato il suo ruolo ... sicuramente sugli elettrolitici dell'alimentatore! Mi sono armato di coraggio (!) e variac! Come mi devo comportare per scongiurare al massimo il rischio di 'disastri'? Qualche consiglio? ... aspettative? Grazie 1000 MB

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MarBus
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"MarBus"

..io lo aprirei e lo pulirei per bene....e intanto che fai questo di certo avresti un' idea molto più precisa di quale possa risultare il comportamento.

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rawmode

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Non credo che il variac sia un'idea cos=EC felice. La bassa tensione decisamente fuori range causa una polarizzazione scorretta degli stadi e pu=F2 risultare dannosa. Personalmente fornisco tensione nominale e via che andiamo, magari con un fusibile pi=F9 piccolo in serie al tutto. Se salta, si ripara. A meno di non ripararlo prima di sapere se funziona. Il pi=F9 =E8 armarsi di coraggio e dare tensione, magari a corti impulsi di meno di un secondo da un interruttore esterno in serie alla spina. Ovviamente con le casse scollegate in partenza e nessuna fonte di segnale.

Piccio.

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Piccio

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Non credo che il variac sia un'idea così felice. La bassa tensione decisamente fuori range causa una polarizzazione scorretta degli stadi e può risultare dannosa. Personalmente fornisco tensione nominale e via che andiamo, magari con un fusibile più piccolo in serie al tutto. Se salta, si ripara. A meno di non ripararlo prima di sapere se funziona. Il più è armarsi di coraggio e dare tensione, magari a corti impulsi di meno di un secondo da un interruttore esterno in serie alla spina. Ovviamente con le casse scollegate in partenza e nessuna fonte di segnale.

Piccio.

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blisca

se hai un alimentatore stabilizzato e limitato singolo o duale a seconda di come è fatto l'ampli alimenta con quello il o i due condensatori grosi limitando la corrente a qualcosa tipo 100 mA e con una tensione verosimile(es se gli elettrolitici sono da 50V dagliene 35),magari non sarà tutto polarizzato nel modo esatto ma intanto gli elettrolitici riprendono a lavorare,e se vi fosse un imprevisto ti brucerà molto meno roba che alimentandolo normalmente

in questo modo comunque alimenterai solo la parte principale,se vi fosse una parte alimentata da un altra uscita del treaformatore con relativo ponte di diodi e condensatori quella resterà inattiva,potresti alimentarla in un secondo tempo con un limite di corrente un pò + basso

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blisca

Pestando alacremente sulla tastiera Piccio ebbe l'ardire di profferire:

Se ti sente Edward Van Halen...

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Due di Picche

"rawmode"

se fossi colto da un attacco di paranoia, mi armerei di phon e passerei a riscaldare in partic. la zona finali (induzione indiretta;).

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rawmode

"Due di Picche" ha scritto nel messaggio news:gjvcjk$ua4$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

ma Vanhalen non sovraalimentava?In effetti mi chiedo perchè dovessero distorcere di più avendo + dinamica quei Marshall

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blisca

Pestando alacremente sulla tastiera "blisca" ebbe l'ardire di profferire:

Sottoalimentava... In ogni caso, sia sovra che sotto la polarizzazione andava a farsi benedire no? ;-)

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Due di Picche

Ciao A me il variac piace !!! Io ,avendo a disposizione una 125 Vac (residui del passato!!), alimento con questa tensionje al posto del 220 ,magari a colpetti, e mi e' sempre andata bene !!!

Ciao Giorgio

>
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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

Non lo disdegno, ma lo userei solo per riparazione di alimentatori switching con MOSFET che , oggettivamente, saltano senza avvisare. La configurazione classica con trafo 50 Hz + ponte + condensatori permette gesti ardimentosi. Eppoi per il capodanno non ho fatto scoppiare niente! :(

Piccio.

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Piccio

Piccio wrote in news:9d36c053-c7b5-4ef7-a246- snipped-for-privacy@l33g2000pri.googlegroups.com:

Se non ti piace il variac, c'è sempre il metodo della lampada in serie piuttosto che il fusibile.

Ciao, AleX

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AleX

So ed utilizzo (il variac dei poveri :). Variac e carichi in serie vanno sempre accompagnati da misurazioni dietro il ponte altrimenti non hanno senso. Non si pu=F2 sperare di far funzionare l'apparecchio con simili diavolerie a monte. La rimessa in opera soft degli elettrolitici pu=F2 essere effettuata, quindi, con una lampada di piccola potenza ed essi rivedranno la luce.

Piccio.

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Piccio

In effetti potrebbe essere un po' complicato far luce dentro un amplificatore con un variac!

Saluti illuminati.

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Tomaso Ferrando

La rimessa in opera soft degli elettrolitici può essere effettuata, quindi, con una lampada di piccola potenza ed essi rivedranno la luce.

ciao, io ho un ampli che non accendo da almeno 10 anni e che nello stadio di alimentazione monta una coppia di elettrolitici da 10.000 uF.

dato che non dispongo di un variac mi puoi illustrare per favore il tuo metodo ?

grazie, Piero

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Piero

Piccio ha scritto:

Questo presuppone lo scollegamento degli elettrolitici (15000uF 50V) dall'alimentatore dell'ampli (Pioneer SA8500)? Mi puoi dare un dettaglio maggiore su come procederesti? Grazie!

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MarBus

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