ancora sul mio ampli

prima di fare altre prove per capire cosa c'è che non va nel mio ampli, volevo porvi qualche quesito.

Le casse non sono un carico puramente reale, ma hanno anche una parte immaginaria. Dato che il mio ampli sembra non dare problemi con uscita a vuoto mentre brucia il fusibile dell'alimentazione positiva non appena collego un carico (anche se questo è un tester) tra uscita e massa ho pensato che la presenza di una parte immaginaria nel carico potrebbe essere la causa del malfunzionamento. Ho provato a simulare il funzionamento dell'ampli con un carico formato da una resistenza e da un'induttanza in parallelo (non conoscendo il valore di tale induttanza ho fatto più prove con valori diversi) ed in effetti non appena il carico viene collegato la corrente del ramo positivo schizza oltre i 500mA (valore del fusibile da me utilizzato). La cosa continua a sembrarmi un pò strana perché in generale non ho mai visto nessuno tenere in considerazione la parte immaginaria del carico. Perché nel mio caso dovrebbe fare la differenza? Potrebbe dipendere dal relè dell'antibump? Dovrei inserire una rete snubber? Inoltre perché anche se misuro con il tester (sia analogico scarso che digitale leggermente più buono) mi dà comunque problemi?

grazie per l'attenzione

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Giuseppe Gerla
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"Giuseppe Gerla" ha scritto nel messaggio news:inPOb.268972

essere

me

500 mA non sono un po' pochini? non ho letto altri messaggi e quindi non so a che ampli ti riferisci, ma se consideri che c'e' tutta la polarizzazione degli stadi e che le casse di solito hanno pochi ohm di resistenza... E' solo una supposizione. Ciao Pietro
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Pietro B.

se

la corente di riposo (come riportato in altri post) è di 20mA circa. Anche se il carico è di pochi ohm (nel mio caso dovrebbero essere 6) senza ingresso la corrente dovrebbe mantenersi intorno al valore di riposo.

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Giuseppe Gerla

Simulare, quindi con un simulatore tipo Pspice, oppure provare l'ampli con un carico fittizio...?

Resistenza // induttanza è come dire cortocircuito agli effetti DC, se l'induttanza è ideale. E anche se è una induttanza non ideale ma del tipo di quelle usate nei crossover è quasi un cortocircuito.

Non è che hai un offset DC in uscita? Se l'ampli è ad accoppiamento diretto con il carico (senza condensatore) e all'uscita è presente una componente continua, è naturale che collegando un carico vi scorra corrente. In tal caso il problema non è la componente immaginaria del carico..., anzi è proprio la componente reale.

Quali problemi? Di certo non 500mA di assorbimento... O il problema è che sul tester ci leggi una tensione continua? Ossia l'offset DC di cui prima?

Altra possibile spiegazione: autooscillazione sotto carico. Ma dovrebbe interessare ambedue i rami di uscita.

Ciao.

lucky

--
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lucky

simulatore tipo PSPICE

questo lo so. quello che non so è se effettivamente posso schematizzare una cassa come una rsistenza con un'induttanza in parallelo.

avevo pensato alla componente continua, ma con un carico di 6ohm e una corrente di 500mA dovrebbe essere una componente di almeno 3V e il tester non me la segnava

cercando di misurare la tensione del nodo di uscita senza carico e senza ingresso con il tester dopo un pò (4 o 5 secondi) il fusibile si brucia. Ora visto che non è il tester ad assorbirla...che fine fa la corrente?

io sto provando solo un ramo, quindi non escluderei che sia un'autooscillazione. Il problema è che dalla simulazione spice il circuito è stabile e non di poco. Quindi non saprei proprio come fare ad eliminare l'oscillazione. Tu che mi consigli?

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Giuseppe Gerla

Direi di no. Per valutare la stabilità con Pspice puoi provare a mettere un'induttanza in serie e una capacità in parallelo. Ma di qui a dire che una cassa ha un circuito equivalente siffatto ce ne passa. Tieni presente che il circuito equivalente di una cassa dovrebbe riportare elettricamente (o almento tentare di riportare) anche i parametri meccanici dinamici degli altoparlanti e dell'aria circostante...

Probabilmente nell'altro ramo, (per ramo intendo quello negativo, visto che il fusibile di cui parli è sul ramo positivo, non l'altro canale dello stereo). In tal caso si dovrebbe trattare di deriva termica, ma dovrebbe esserci un riscaldamento dei transistors finali.

Come fai a provare un solo ramo? Intendi un solo canale?

consigli?

Misura la tensione di uscita in corrente alternata (tester analogico in Vca con condensatore in serie), se c'è un'autoscillazione la dovresti rilevare, anche se è di qualche centinaio di KHz.

Ciao.

lucky

--
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lucky

mi devo aspettare che la lancetta del tester oscilli o che si posizioni su un valore fisso diverso da zero?

Nel caso in cui ci fosse oscillazione, come la elimino?

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Giuseppe Gerla

Da come descrivi la situazione è praticamente sicuro che c'è un innesco. Il problema sta ora nel capire da dove arriva. La prima cosa che andrei a controllare è l'integrità del condensatore di compensazione (quello da

100 pF sul VAS che DEVE essere un CERAMICO NPO da almeno 100 Volt ac di lavoro). La seconda cosa che farei é modificare qualcosa intorno al VAS; in particolare il collettore dell'inseguitore di emettitore che precede il VAS anziché mandarlo a massa lo collegherei al collettore del MPSA42, trasformando il tutto in un darlington vero e proprio. La terza cosa da fare è infine controllare ben bene tutto il giro delle masse tenendo conto della regola fondamentale: i ritorni a massa di potenza e di segnale DEVONO avere percorsi differenti - in particolare non vi deve essere la benché minima possibilità pratica che i ritorni a massa dello stadio finale (anche attraverso eventuali condensatori) possano "modulare" le masse di segnale.

A distanza purtroppo non ti posso dire aiutare molto di più...

Ciao! Piercarlo

PS - Se puoi mandarmi una traccia del circuito stampato con riportati i componenti forse posso dirti qualcosa di più preciso. Non ti aspettare molto però...

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Piercarlo

non so se il condensatore è NPO (anche perché non so cosa significhi). come faccio a vedere?

ora provo ad aumentare il valore del condensatore di compensazione fino a

220pF. altrimenti provo con la tua soluzione

masse tenendo

la massa delle casse l'ho collegata direttamente all'alimentatore e non sul circuito proprio per evitare questo problema.

lo so. grazie mille lo stesso. cmq ti invio il layout in privato. ciao

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Giuseppe Gerla

Di solito c'è proprio scritto. NPO significa che sono condensatori ceramici i cui parametri sono invarianti con la temperatura. Hanno bassa costante dielettrica e quindi difficilmente possono avere grandi valori (non mi ricordo più qual'è la gamma ma credo che più in là dei 400-500 pF non vadano). Sono i più stabili e sono utilizzati ovunque servano condensatori dal comportamento affidabile sia in frequenza sia rispetto alle condizioni ambientali (oscillatori, filtri accordati e anche compensazioni).

Ciao! Piercarlo

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Piercarlo

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