Alternativa al MAX713

Devo realizzare un caricabatt. nimh ad 8-10 uscite per la ricarica di celle stilo nimh, ho trovato il max713 ma visto il prezzo (dai 7-9 euro fino addirittura a 22 in alcuni negozi !!!) vorrei un alternativa meno costosa. Qualcuno ha qualche idea o esperienza di caricabatteria nimh delta peak ? (in rete ho già guardato). E se usassi un micro ? Un PIC per esempio ? Qualcuno l'ha già sperimentato ? Grazie

Reply to
FINPEN
Loading thread data ...

Richiedi qualche samples! ciao

"FINPEN" ha scritto nel messaggio news:ceu9r0$pg3$ snipped-for-privacy@lacerta.tiscalinet.it...

celle

costosa.

Reply to
Saponetta

te lo mandano gratis a casa anche piu di uno. vai sul sito della maxim iscriviti e richiedi i chip

Reply to
kfm

"FINPEN" ha scritto nel messaggio news:ceu9r0$pg3$ snipped-for-privacy@lacerta.tiscalinet.it...

celle

costosa.

A dire il vero, quella che ti suggerisco non so se sia meno costosa

Comunque se ti vuoi divertire con un PIC, ci sono della application notes a riguardo. La più completa, da cui prendere spunto credo sia la seguente:

formatting link

Non ho sperimentato niente di quanto ti ho detto: avevo raccolto informazioni perchè volevo provare a fare qualcosa, ma poi non ho più avuto tempo. Buona fortuna. Ciao.

**** Marco ****
Reply to
Marco

Io sto smanettando con un sistema abbastanza semplice, anche se poi ho deciso che userò un pic... Funziona così: Classico LM317T che genera una corrente costante a piacere (dipende dal tempo che vuoi impiegare per ricaricare); Collego ad un comparatore LM339 la tensione della batteria; Derivo con un diodo la tensione della batteria, ci carico un condensatore da

100 uF che va all'altro ingresso del comparatore. In pratica durante la carica la batteria ed il condensatore mantengono circa la stessa tensione, quando la batteria è carica la tensione ai suoi capi comincia a scendere ma quella sul condensatore no, essendoci il diodo. Il comparatore rileva la differenza e commuta, si può quindi pilotare un relè o qualcos'altro che interrompa la carica. Il condensatore deve essere scaricato prima di iniziare e la batteria va collegata prima di fornire la ricarica. Io ho automatizzato questo processo ma sicuramente ci arriverai da solo.
--
...
"FINPEN"  ha scritto nel messaggio
news:ceu9r0$pg3$1@lacerta.tiscalinet.it...
> Devo realizzare un caricabatt. nimh ad 8-10 uscite per la ricarica di
celle
> stilo nimh, ho trovato il max713 ma visto il prezzo (dai 7-9 euro fino
> addirittura a 22  in alcuni negozi !!!) vorrei un alternativa meno
costosa.
> Qualcuno ha qualche idea o esperienza di caricabatteria nimh delta peak ?
> (in rete ho già guardato).
> E se usassi un micro ? Un PIC per esempio ?
> Qualcuno l'ha già sperimentato ?
> Grazie
>
>
Reply to
Division by zero

"Division by zero" ha scritto nel messaggio news:rXJQc.78504$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

da

circa

processo

Per prima cosa ringrazio tutti quelli che mi hanno risposto e lo faccio da qui.

Per risponderti: il principio mi piace ma mi sorge un dubbio, se la differenza di tensione di cui parli è sull'ordine di qualche decina di millivolt, come fai col diodo che ha una caduta di 0.6 volt? . Forse utulizzando un altro sistema... adesso ci penso e vado pure a vedere in rete il deltav delle nimh.

Reply to
FINPEN

Non è la caduta del diodo che dovrebbe preoccuparti, perché se guardi la caratteristica I/V è un esponenziale crescente che parte dall'origine e quindi per correnti nulle ha caduta nulla e quindi il condensatore te lo carica giusto, quanto al comparatore! Un qualunque operazionale con gli ingressi cortocircuitati già satura... fai un po' tu. L'idea comunque sarebbe buona. Si potrebbe usare uno di quegli operazionali con offset regolabile dall'esterno, ma a mio parere poi basta una scorreggia di mosca, l'invecchiamento del potenziometro, la temperatura che varia, l'umidità pure... che lo stronzo satura a casaccio e diventa instabile.

Reply to
<andreafrigo

Infatti ho volutamente evitato di usare potenziometri, ho fatto delle prove con l'idea che o funzionava o andava a farsi f****re... comunque il prototipo funziona ho provato con delle batterie già cariche, scariche, stravecchie ecc. e la carica sembra interrompersi sempre al punto giusto, il diodo non provoca caduta vista l'alta impedenza del comparatore, io ho usato il 339 perchè lo avevo nel cassetto ma qualunque altro penso vada bene, i costruttori consigliano di interrompere la carica dopo un delta V di max 20 mV, questo non sono riuscito a verificarlo con certezza, ma è certo che quando la tensione di batteria si abbassa il comparatore commuta.

-- ... ha scritto nel messaggio news:FsTQc.31378$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

mosca,

Reply to
Division by zero

"Division by zero" ha scritto nel messaggio news:MV6Rc.85784$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

prove

il

usato

20

Mi piace... mi piace... Comunque guarda qui

formatting link
al "Typical Battery Charging Performance of NiMH ...." c'è un grafico. Siccome mi sto facendo una cultura sto cercando di acquisire il più possibile. A quanto pare il Delta V dipende anche dalla corrente di carica, da altre letture infatti mi risulta che la variazione è quanto più evidente quanto più la corrente di carica è elevata (mai supernado 1C ovviamente per le nimh). Ricordo a me stesso che il DV va moltiplicato per il numero di celle, o sbaglio ? Es 1 cella 10 mV, 4 celle 40 mv ecc. Caricando a C/10 sembra impercettettibile e quindi difficile da discriminare, anche se questo è un caso limite e poco usato per nimh. Ma poi, la tensione la leggi durante la carica (generatore di corrente collegato alla batteria) oppure carichi ad impulsi (corrente media in funzione del duty cicle) e la lettura la fai nei momenti di pausa quindi a vuoto ? Questo è un dubbio che vorrei chiarirmi ?

Reply to
FINPEN

Division by zero ha scritto:

Il sistema e' valido, ma come hai detto tu non sai quanto e' il delta V che fa intervenire il comparatore e non e' regolabile

Una cosa piu' precisa sarebbe di mandare la tensione della batteria e quella del condensatore a un differenziale e poi confrontare la differenza ottenura con una tensione di riferimento fissa di 10 mV ad esempio Ovviamente si complicherebbe tutto in modo evidente...

ciao

Reply to
Giuss

La ricarica è continua e non ad impulsi, intendevo progettare un sistema il più possibile semplice, anche se adesso voglio sperimentare con un pic con convertitore AD, ma questo solo perchè intendo caricare più pile contemporaneamente e possibilmente non in serie, in modo da poter usare pile diverse e non necessariamente scariche allo stesso modo, insomma ogni ricarica deve essere indipendente. Di qui la conclusione che dovendo aumentare la circuiteria l'uso di un pic appare giustificato ma se si vuole fare qualcosa al volo, caricando più celle in serie l'idea iniziale mi sembra buona, magari si potrebbe anche prevedere un trimmer di buona qualità per ottimizzarne il funzionamento... sperimentate, se qualcuno è meno pigro di me potrebbe anche presentare lo schema del progetto definitivo in rete.

Ciao

-- ... "FINPEN" ha scritto nel messaggio news:cf3k0n$anu$ snipped-for-privacy@lacerta.tiscalinet.it...

giusto,

i
Reply to
Division by zero

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.