Alimentatori, picchi e potenze

Scusate la niubbaggine, ma ci sono un paio di cose sulle quali non posso fare confusione:

Potenza assorbita = differenza di potenziale * intensita'

vale a dire

\/\/ = V*A

la posso interpretare cosi': V = \/\/ / A e A = \/\/ / V

per cui mi e' nota la potenza assorbita da un aliementatore (A.E. 60\/\/) , mi e' nota la DDP presente in uscita (12V), posso calcolarmi quanti ampere di carico posso attaccarci prima che evapori: teoricamente regge fino a 5000mA e poi fonde e quindi e' meglio che non ci metta carichi oltre i 4000-4500 mA?

Inoltre: ho una rete di n apparecchi con carichi compresi tra 150W e 20W, se li accendo tutti insieme il picco di assorbimento e' dato dalla somma di tutti i carichi massimi (o comunque e' un numero vicino a quella cifra?).

E per finire: se ad un alimentatore "ideale" che mi fornisce al massimo 12V@5000mA metto un carico che assorbe 4999mA e ogni tanto 5001, che succede? Diminuisce la DDP ogni volta che supero i 5000?

Scusate la niubbagine e grazie per l'attenzione.

--
>A<
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Andrew Next
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"Andrew Next" wrote in message news:8XeYi.6206$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

dipende...

no! V*A=VA (volt-ampere) il watt misura la potenza resistiva

il generatore (alimentatore in questo caso) eroga potenza

12V CC oppure AC?

dipende se è protetto o meno... cmq sempre meglio lasciare un po' di margine

hai una rete di carichi con assorbimento fra i 150w e 20w... ma che tipo di carichi? resistivi? reattivi?

no... il consumo di potenza medio è dato dalla somma delle potenze dei tuoi carichi accesi, a patto che siano carichi puramente resistivi

si, un discorso del genere... cmq ci sono alimentatori protetti e non protetti, poi dipende

-ice-

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ice

Be', in corrente continua W=VxA=VA

-- Non temer mai di dire cose insensate. Ma ascoltale bene, quando le dici. (L. Wittgenstein) Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen (L. Wittgenstein) [Grazie, Franco!]

- Vi prego, quotate in maniera chiara e concisa. Grazie! -

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LAB

In continua direi watt...

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Magari attiva... Un motore asincrono assorbe potenza attiva ma non e' un carico "resistivo".

/)

ere

ci

rgine

W,

di

Se siamo in CC i carichi "reattivi" non dovrebbero dare problemi se non all'inserzione o alla disinserzione...

)=2E

tuoi

Il "picco di assorbimento" potrebbe non essere strettamente legato alla potenza media a regime...

Saluti.

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Tomaso Ferrando

diciamo che si equivalngono in "modulo" se siamo in CC si usano i watt

-ice-

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ice

"ice" ha scritto nel messaggio news:gxhYi.165869$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

L'avevo detto che la domanda era niubba.

Per me un alimentatore eroga solo corrente continua... ovviamente non e' cosi', ci vuole un ponte raddrizzatore, dei condensatori e tutto il resto.

Vediamo un po' meglio:

Ho un trasformatore con circuito di alimentazione che ha stampigliati sopra i seguenti numeri:

12V cc 5000mA insomma eroga 5000mA a 12Volt

Parlando per esempi: per me un alimentatore e' un distributore di energia che ogni secondo mette a disposizione una certa quantita' di energia, ossia lavoro per unita' di tempo vale a dire potenza, watt.

Dall'altra parte ho una serie di dispositivi in corrente continua che assorbono potenza per compiere del lavoro e irradiare sotto forma di radiazione infrarossa l'energia residua. Ci sono pompe, ventole, circuiti integrati, laser, lampade wood e chi piu' ne ha piu' ne metta.

Alcuni di questi dispositivi hanno riportato il consumo in watt, altri hanno indicato il voltaggio e l'amperaggio.

Quello che ho osservato e' che se supero i W erogati dall'alimentatore, la DDP ai poli dell'alimentatore diminuisce e non diminuisce a casaccio.

Se, per esempio, assorbo 5.1A dal solito alimentatore, la DDP misurata oscilla tra 11.7 e 11.8V, in accordo con W = VA, che magari e' sbagliata, dimensionalmente parlando, ma finora non mi ha fatto bruciare alimentatori.

E' che volevo formalizzarla un po' meglio.

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Andrew Next

Se la fonte di alimentazione primaria e' la 220 domestica, quella roba li' e' gia' dentro l'alimentatore...

Diciamo che "al massimo puo' erogare"...

Forse meglio dire che mette a disposizione una tensione e puo' fornire fino ad un certo valore di corrente...

Dalle caratteristiche di quelli che hanno il consumo in watt puoi ricavarti l'assorbimento in Ampere, da quelli di cui si conosce il Voltaggio (maiuscolo perche' nome proprio...) e l'amperaggio, puoi risalire al wattaggio...

Beh, gli alimentatori non hanno molta fantasia e quello non e' da meno!

Non e' sbagliata, ma non ha tanto senso: quando un'apparecchiatura si trova a funzionare al di fuori di quelli che sono i limiti nominali, spesso non sono valide le regole che possono applicarsi in condizioni "normali".

Bene.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

allora innanzitutto scriviamo le cose per esteso che mettere solo le unità dimensionali può generare confusione: Potenza [W] = Tensione [V] * Corrente [A]

te non attacchi un "carico in ampere", bensì un carico che a causa della sua resistenza assorbirà piu o meno ampere.. fissata una tensione, la corrente assorbita è una conseguenza della resistenza del carico: I=V/R

Dipende.. se l'alimentatore ha una resistenza di uscita elevata a mano a mano che aumenti la richiesta di corrente lui erogherà tensioni sempre minori.. superato il limite o lo fondi oppure se è previsto va in protezione. Spesso inoltre può accadere che se sovraccaricando un alimentatore cominci a tirar fuori una tensione disturbata.

Dipende.. ad esempio una lampadina nei primi istanti dall'accensione è praticamente un cortocircuito.. la tua ipotesi vale solo per carichi resistivi.

l'alimentatore ideale è quello che può manterere la DDP indipendentemente dal carico applicatogli.. in teoria può fornire corrente infinita! uno reale invece si comporta come descritto sopra.

--
Davide C.
www.ingegnerando.it



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ahrfukkio

"ahrfukkio" ha scritto nel messaggio news:fgsp30$j59$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Potenza Erogata (in Watt, HP, Pucchiacche) = Tensione * Corrente (nel caso di un alimentatore in CC)

Quindi nota la I (I sarebbe l'intensita' della corrente, vale a dire l'Amperaggio?) e la Tensione V e' possibile calcolare la Resistenza interna di ogni elemento della rete?

Va in autoprotezione e non si accende piu' per 2-3 minuti, comunque e' chiaro: smette di funzionare normalmente e fa "altro", salvo in quei casi dove e' previsto che possa reggere a brevi sovraccarichi, tipo all'accensione della rete di apparecchi. Un po' come avviene in un PC che ha 5hdd, 4 lettori/masterizzatori, due schede video in SLI da 150W l'una (potenza resistiva, quella): all'accensione pure che l'alimentatore "ce la farebbe", non ce la fa perche' l'assorbimento e' eccessivo e va in autoprotezione: o lui, o la scheda madre, se la tensione fornita dall'alimentatore scende sotto alla soglia di riferimento. In quel caso bisognerebbe prevedere un'accensione sequenziale: non tutto insieme, ma un po' per volta... vabbe', per ora e' fantascienza, anzi OT.

Questo lo devo approfondire, ma va bene: non mi e' mai piaciuta pappa pronta.

Mmmhhh abbiamo un concetto differente di alimentatore ideale, il tuo e' piu' da libro di fisica. Il mio e' quello che va in autoprotezione quando esce dai parametri di funzionamento senza prodursi in scariche o altre nefandezze friggi-componenti :-D

Detto questo mi metto al lavoro, grazie per le risposte.

--
>A<
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Andrew Next

Amperaggio e voltaggio sono termini un pò maccheronici.. a forza di sentire professori ripeterlo è entrato in testa pure ad uno zuccone come me :D meglio Corrente e Tensione ;)

ad ogni modo se hai un carico alimentato ad una tensione nota sapendone la corrente assorbita (magari misurata con un multimentro) puoi calcolarne la resistenza che presenza per il generatore facendo R=V/I. se invece vuoi ricavare la resistenza di uscita di un alimentatore devi fare un paio di prove e ricavarla sperimentalmente ma di solito è nell'ordine delle frazioni di ohm.

uhm.. il tuo concetto non è quello di alimentatore ideale ma di alimentatore protetto! :P :D

di nulla, buon lavoro! ;)

--
Davide C.
www.ingegnerando.it



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ahrfukkio

si chiama l'ohmmaggio della rete.

Sono un po' di corsa in questi giorni, non sono riuscito ancora a leggere tutto il thread, se trovo un po' di tempo dico anche la mia :)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Cos'è, una battuta ? "Volta" è un nome proprio e si scrive con la lettera iniziale maiuscola. "Voltaggio" è un sostantivo comune e non vi è motivo di scriverlo allo stesso modo (e... "perchè" si scrive con l'accento e non con l'apostrofo)

Perchè poi questi non dovrebbero scriversi anche loro con la lettera iniziale maiuscola ? Ampere e Watt ti erano antipatici ? Piuttosto eviterei questi termini altrove giustamente definiti "maccheronici".

A parte tutto ciò, mi sembra di aver capito quale sia il concetto che manca all'autore del post originario perchè si renda conto di cosa succede all'uscita del suo alimentatore. Ritengo che occorra spendere qualche parola in parola in più rispetto alla mezza riga con cui altri hanno già cercato di fare la stessa cosa. Quanto indicato sullo stesso (mA 5000) non è altro che la MASSIMA corrente erogabile dall'alimentatore. Ma, al di là di questo dato, ciò che lui eroga è solo funzione di quanto assorbe l'apparecchio che gli viene collegato (grazie alla resistenza che gli mostra). Per esempio, se semplicemente acceso ma senza carico, egli presenterà una differenza di potenziale ai suoi capi ma non erogherà alcuna corrente (altrimenti dovremo chiederci che fine fa questa corrente e quale lavoro stia svolgendo...) Se si tratta di un alimentatore tradizionale con un classico circuito stabilizzatore serie (riconoscibile dalla presenza di un trasformatore di generose dimensioni ed un minimo di elettronica oltre il raddrizzatore ed il grosso condensatore elettrolitico) a parte ogni considerazione circa il sovraccarico di corrente (possibilità di surriscaldamento di trasformatore e/o diodi o rottura più o meno rapida di uno di questi) a parte ciò, la tensione fornita da trasformatore-diodi-condensatore, cioè la prima metà dell'alimentatore, che IN OGNI CASO scende man mano che aumenta il carico, con un carico oltre il consentito arriverà ad un punto talmente basso che il circuito regolatore-serie che segue, e che normalmente può solo ridurre la tensione stabilizzandola al valore richiesto, non avrà in ingresso una tensione sufficientemente alta per poter fare il proprio lavoro di stabilizzarla ad un valore comunque più basso. Es. Se il suo compito è quello di stabilizzarla a 12 Volt ma sotto un carico superiore al previsto la prima parte dell'alimentatore gliene fornisce 11, il massimo che potrà fare è quello di restituire gli stessi undici (meno qualcosa... per sé) all'uscita, ma non può certamente innalzarla a 12 !!! Un assurdo: in casi come questi, il circuito di stabilizzazione (il o i finali di potenza o integrato che sia) che normalmente è quello che scalda più di tutti, in queste condizioni, con carichi che lo mandano in crisi, probabilmente scalderà molto meno !!! Prova a chiederti perché. Ogni altra precisazione circa i carichi reattivi etc. etc. se alludi a fenomeni che si verificano in regime di corrente continua, sebbene corretti, possono essere ignorati. Saluti.

"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@o3g2000hsb.googlegroups.com...

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Pino

Io proporrei una bella gita sociale a Voltaggio e discutere di tutto cio' davanti ad un bel vassoio di locali amaretti ed un buon bicchiere di qualcosa che con essi ben si accompagni.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

"Pino" wrote in news:473282e6$0$17947$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it:

Ma Voltaggio è un comune in provincia di Alessandria:

formatting link

Gli abitanti di Voltaggio non sono d'accordo...

Ciao, AleX

Reply to
AleX

ws.tin.it:

llo

Pensi che potrebbero crearsi tensioni tra le correnti dei partiti che governano la citta'?

Non mi sembra il caso di opporre tanta resistenza!

Saluti, amaretti e moscato di Strevi!

Reply to
Tomaso Ferrando

tera

In effetti un Alessandro di mezzo c'e', ma e' vissuto un po' prima di Volta...

o)

Hai perfettamente ragione, ma ho la tastiera americana e sono piuttosto pigro...

Ecco, facciamo cosi'!

anca

ola

cato di

Ci sara' sicuramente qualcuno che te ne sara' grato!

nte

eroga

Piu' che "funzione", penso che sia proprio quello che l'apparecchio assorbe...

suoi

fine

M anon chiediamocelo...

il

ore

la

=E0

he il

la

Possiamo dire che e' un alimentatore progettato male?

arico

eno

!!!

lda

Se in ingresso a quello stabilizzatore si presenta una tensione di 11 V e tale situazine permane per una decina di secondi, si dovrebbe avvertire anche una certa puzza di bruciato!

Perche' c'e' qualcosa che frigge?

ti,

Di questo fatto dovresti convincere i diodi che si trovano subito a monte del "grosso condensatore elettrolitico"...

Anche a Voi!

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Tomaso Ferrando

ws.tin.it:

llo

Pensi che potrebbero crearsi tensioni tra le correnti dei partiti che governano la citta'?

Non mi sembra il caso di opporre tanta resistenza!

Saluti, amaretti e moscato di Strevi!

Reply to
Tomaso Ferrando

Tomaso Ferrando wrote in news: snipped-for-privacy@t8g2000prg.googlegroups.com:

E' solo questione di potenza.

;-)

Ciao, AleX

Reply to
AleX

innews: snipped-for-privacy@t8g2000prg.googlegroups.com:

E nel caso di alternanze di governo, la potenza potrebbe (rap)presentare un fattore non trascurabile...

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

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