Salve a tutti, avrei un piccolo quesito... Vorrei acquistare un sintetizzatore (musicale) negli stati uniti (ottimo mercato dell'usato). Preciso che mi riferisco synth di ultima generazione, quelli digitali tanto per intenderci (e niente motori interni!).
Come tutti saprete tra Italia e states c'è una differenza a livello di rete elettrica, sia nella tensione (110-230 volt), sia nella frequenza (60-50 hz). Naturalmente l'unità in questione ha l'alimentatore interno, quindi non è possibile una sua sostituzione (almeno non in maniera semplice e indolore). Tutti sappiamo che il voltaggio puo' essere adattato, mentre la frequenza è più complicata da modificare.
Secondo voi se l'unità è certificata per funzionare sia a 50 che a 60 hz (il classico 110 Volts, 50-60 hz) corro comunque il rischi di effetti indesiderati (ronzii, rumori di fondo ecc.) oppure vado sul sicuro? Cioè, dal punto di vista progettuale, è semplice creare una unità che sia insensibile alla variazione di 10 hz o è comunque una cosa molto delicata da analizzare? Suppongo che la parte digitale sia piuttosto indifferente alla variazione, ma mi preoccupano di più gli stadi analogici di uscita.
Inoltre un mio amico (non mio cuggino...) mi ha detto che in teoria è possibile anche adattare la frequenza facendola passare da 50 a 60 hz (replicando così perfettamente la rete USA) usando generatore di impulsi. Corrisponde a verità questa affermazione? Se tali generatori esistono, si trovano in vendita e che costi hanno?
Grazie a tutti
Federico