Frequenza

Ciao a tutti (rieccomi), avrei la necessità di costruire un circuito (il più semplice possibile) alimentato con la tensione casalinga, che mi permetta di erogare una tensione in uscita controllabile in frequenza, ossia da 50 Hz la porto a 60,

70, 100, 200 etc... qualcuno sa come fare?

Altra domanda: dovrei amplificare il segnale audio dello stereo della macchina, ma non voglio comprare amplificatori e roba varia. Esiste un modo per prendere corrente da una sorgente continua (quale la batteria della macchina) e modularla come il segnale d'uscita dello stereo, così da amplificare il segnale che va alle casse?

Ciao

Artemis

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Artemis
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"Artemis" wrote in news:77QPc.69545$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

Detta cosi è banale: ti serve un oscillatore a frequenza variabile. Hai varie possibilità: multivibratore astabile a bjt o ad operazionale, oscillatore con 555, se ti va bene un onda quadra, oppure oscillatore a ponte di wien se vuoi un oscillatore sinusoidale, etc etc. Dove è l'inghippo?

Boh, anche qui sei poco chiaro: quella che hai descritto è letteralmente il funzionamento del transistor (o fet o tubo a vuoto, etc etc) impiegato come amplificatore.

In altre parole ti si potrebbe dire:"quello che ti serve è un amplificatore". Ma è evidente che lo sai da te.

Magari se sei un po' più preciso nel descrivere il problema ti si può indicare qualche link.

AleX

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AleX

Pestando alacremente sulla tastiera "Artemis" ebbe l'ardire di profferire:

Lol... Stai chiedendo lo schema di un amplificatore, una cosa che non vuoi comprare! :-) Potresti magari realizzartene uno se sei abbastanza ferrato in materia.

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Due di Picche

Forse x te che sei bravo, ma per me che sono agli inizi ed ho superato da poco solo l'esame di elettrotecnica, non è poi così banale :)

Ma qual è la differenza tra oscillatore e risuonatore?

Cioè? Io ne ho visto uno con 2 bjt e 2 o 3 condensatori (con relative resistenze) che facevano "vibrare" la luminosità di un led... va bene?

Non ho studiato gli operazionali.

Mmm...timer? Se è possibile, è meglio ad onda sinusoidale, anche se su un sito, cercando il programma eagle ce n'era uno niente male, e molto preciso.

Hai lo schema? Mi serve un circuito ridotto all'osso. So che è possibile fare un oscillatore sinusoidale con la tecnica PWM e condensatori (che poi, ha detto la docente, che è il funzionamento degli invertitori)... gli invertitori generano sinusoidi? (non mi giudicate ma come ho detto sono agli inizi e l'elettronica mi appassiona molto, più che restare a fare solo progettini - visto che è quello che dovrebbe fare un "futuro" (quando mai) ingegnere - vorrei più pratica)

Beh è un pò tutto l'inghippo.

il

come

Cioè attacco al collettore il segnale audio, alla base la corrente DC e poi dall'emettitore (nel caso di un NPN) esce fuori il segnale amplificato? Come posso controllare quanta corrente esce dall'emettitore, ponendo correnti nella base e nel collettore? C'è un fattore proporzionale? Del tipo

500 mA in C, 50 mA in B, ed escono 100 mA in E...???

Beh siccome ho un piccolo ferrarino bianco (una panda 900), ho uno stereo che ha solo radio e cassetta e per il momento gli ho aggiunto due casse posteriori laterali (erano meglio ovali sul pannello cmq... tralasciamo va...), ora vorrei però mandare più corrente al segnale, perché le casse posteriori possono assorbire fino a 50 W, quelle anteriori non lo so, e lo stereo eroga al massimo 12 W... vorrei poter ripartire meglio la corrente in tutto l'apparato.

Grazie Alex

Artemis

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Artemis

Beh non voglio comprarlo perché voglio imparare da me come va l'andazzo delle cose in elettronica, e voglio partire con lo sperimentare qualcosa sullo stereo della macchina (sperando di non fonderlo =)) :)

Eh, è proprio quello che vorrei fare, ma vorrei prima dei consigli da voi, perché non sono ancora mai stato alle prese con dei transistor. In linea di massima so che è un amplificatore, di tensione o di corrente, ma non so come farlo funzionare proprio nel dettaglio.

Ciauz

Artemis

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Artemis

"Artemis" wrote in news:s%3Qc.71820$ snipped-for-privacy@news3.tin.it:

LOL :-) non ti abbattere. Citando CQ Elettronica degli anni '70,"Tutti siamo stati pierini, l'importante è non rimanerlo a lungo" ;-)

Il fatto è che nei tuoi post usi i termini tecnici anche corretti, ma che formano frasi abbastanza oscure nel loro senso. E' difficile dare dei consigli in questo caso.

Ora, visto che non vuoi attendere di arrivare agli esami giusti per sapere qualcosa di più (e su questo puoi anche avere ragione, la formazione universitaria va arricchita con l'esperienza pratica personale), piuttosto che andare a casaccio ti consiglierei, se mi permetti, di comprare qualche testo come "The Art of Electronic" (Horowitz). Il NG è utile per avere delle idee, ma se proprio sei a zero è bene creare una base. Cercare di mettere insieme nozioni a caso è controproducente: rischi di farti delle idee e dei modelli errati. E questo potrebbe anche danneggiarti nello studio universitario.

Citazione da manuale:" gli oscillatori sono dispositivi che convertono una tensione continua di alimentazione in una tensione di uscita variabile nel tempo" (Manuale Hoepli)

In senso generico un risuonatore è un dispositivo dove hai un fenomeno di risonanza (presente la curva del circuito LC?)

Un risuonatore può anche essere impiegato (N.B. insieme ad altri dispositivi attivi, es bjt, fet, etc etc ) per realizzare un oscillatore che genera una frequenza determinata dal risuonatore.

Ti domanderai perchè usare un risuonatore invece che un circuito LC per fare un oscillatore. Bene, qui si passa dalla teoria pura al mondo reale, con le caratteristiche dei componenti reali delle quali devi tenere conto. Da un punto di vista puramente concettuale un oscillatore è un oscillatore, che sia a 50Hz o che lo sia a 24GHz. Però la realizzazione pratica è diversa.

Yes. La "vibrazione" altro non era che il ciclo ON/OFF dell'onda quadra generata dal multivibratore. Se la frequenza fosse stata più bassa invece che "vibrare" lo avresti visto lampeggiare. (A spanne: il periodo dell'onda quadra è proporzionale al prodotto RC, quindi se lo vuoi variare...)

Esame di elettrotecnica? Non avrai fatto gli operazionali, ma vedrai che il concetto di "nullatore" e "noratore" è stato dato.

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Prova questo, c'è anche il listato spice

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ecco, vedi? Ancora non ti hanno spiegato l'OpAmp (ma nemmeno le altre basi) e già corrono avanti a raccontarti altra roba. Con quale contributo informativo? Bah.

Dammi retta: parti con un buon libro sotto mano.

Beh, Kirchoff vale sempre.... (500mA+50mA=550mA)

Ripeto: qualche buona lettura aiuterebbe.:-)

Allora, da un punto di vista sistemistico nel bjt la corrente che scorre nel collettore è regolata dalla corrente di base. Ovviamente esiste una relazione tra le due grandezze. Quindi quando sul collettore hai un generatore DC e applichi il segnale da amplificare sulla base, la corrente (Ic) che attraversa il bjt è proporzionale alla corrente Ib (e Ie=Ib+Ic)

Intorno al transistor poi ci devono stare altri componenti: la rete di polarizzazione statica, il carico, le capacità di accoppiamento e bypass, etc etc. Alla fine hai un amplificatore.

Dai un occhiata qui:

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traducendo: vorresti aumentare l'ampiezza del segnale in uscita. In corrente. E la tensione? Perchè quello che vuoi aumentare te è la potenza. (anche un trasformatore cambia la corrente, ma la potenza rimane la stessa.)

Se aumenta la corrente significa che è aumentata anche la tensione, perchè non hai cambiato il carico (le casse). Viceversa se scopri di aver aumentato la corrente mentre la tensione è la stessa, hai sempre aumentato la potenza, ma qualcuno nottetempo ti ha sostituito le casse... ;-)

(P=VI, R=V/I)

AleX

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AleX

Pestando alacremente sulla tastiera "Artemis" ebbe l'ardire di profferire:

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Prova a dare un'occhiata.

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Due di Picche

Nooo, e chi si abbatte... :)

Ehhh beh, si, d'altronde si fa ciò che si puote, donde l'ingegno arriva e percuote :)))

La formazione universitaria ti insegna cose per il 90% inutili a quello che davvero farai nella vita e ti rallenta l'apprendimento a mio parere, perché ad esempio la risonanza in elettrotecnica non l'ho fatta e l'ho studiata da me.

In inglese?

A zero proprio no, è ovvio che se voglio spingermi su cose che non ho studiato trovo un pò di difficoltà... d'altronde sui transistor ho letto pochissimo e quello che ho letto era anche molto vago.

Quindi se prendo un quarzo e gli attacco da un lato la DC (polo +), dall'altro un carico e poi collego al polo -, il carico subisce una tensione alternata?

  • - Quarzo - carico - Gen | - -------------------

E come si sviluppa questo fenomeno? Puoi farmi un esempio pratico? Ho presente la curca LC su un dominio di frequenza, ossia, forma una gaussiana e il picco lo si ha nel punto di risonanza...giusto?

Tu dirai, è difficile con i condensatori e induttori costruibili a mano, ottenere frequenze di risonanza altissime (circa oltre o 3 Ghz)... giusto?

il

No, credimi. Non li abbiamo neppure sfiorati. So dall'informatica (ahimè programmo da un pò di anni) cos'è lo xor, not, and, or, e quindi questi operazionali tipo il nor, dovrebbe essere un "not or"???

Si, ho lo stesso testo, ma, si e no, non lo abbiamo seguito proprio. Inoltre come testo non mi piace proprio.

Sembra semplice...ho visto comunque che il pdf fa parte di una dispensa o di un corso di elettronica, ma non sono riuscito a scaricare il resto... non è che mi puoi mandare qualcosa? L'indirizzo è quello che è nella news...

basi)

No, la proff. ha fatto un esercizio (transitorio di un condensatore) nel quale un interruttore si apriva e si chiudeva a determinati istanti di tempo e l'andamento della tensione saliva, scendeva (di poco), risaliva, scendeva (sempre di poco) etc... poi ci ha disegnato uno schema con un paio di interruttori ed ha detto che è così che in linea di massima funzionano gli invertitori, cioè ad impulsi caricano e scaricano dei condensatori. Questa si chiama Pulse Wide Modulation. Punto, non ci ha detto altro.

Ho dovuto studiare per conto mio anche la legge di ohm, potenze e robe varie con un testo di un liceo industriale, che ho trovato ottimo. Avendo io fatto lo scientifico e non avendo visto mai (se non solo in fisica) un circuito o le legge di ohm (anche a fisica 2 l'ho vista, ma dal punto di vista fisico e in forma differenziale), non puoi andare così veloce e non spiegare lentamente le basi, altrimenti per chi non ha mai visto nulla, va tutto a rotoli. Non tutti vengono da un liceo industriale...ma qst non l'ha capito la mia proff.

Lo so, lo so...

Insomma...ho fatto una piccola prova col multisim, e piazzando una corrente dc in C (500 mA) e una corrente alternata in B (0.200 mA) mi da valori diversi in E. Infatti la Ie cambia a seconda del carico che vi pongo...allora come lavora il transistor applicando un carico? La corrente come viene assorbita proporzionalmente da C e B per fornirla al carico in E?

Come mai non è sufficiente solo il transistor?

Si, esattamente.

Non ci avevo pensato, mi ero concentrato solo sulla corrente =) Devo anche vedere la massima tensione sopportata dagli altoparlanti e dal transistor...

Si!

La tensione...? V = RI se R è cost. dovrebbe aumentare la caduta di tensione...sbaglio??? =))

Ugh! Me l'ha proporzionato lui l'impianto =)

Ciauz e grazie

Artemis

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Artemis

"Artemis" wrote in news:TAcQc.98121$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

beh, questo no. La formazione universitaria ti da un metodo: non ti spiega un modello ma ti spiega come arrivare a definirlo. E questo è molto di più. Il problema è quando l'accademico si convince che la natura funziona perchè c'è un certo modello e non viceversa. D'altra parte adottare soluzioni ideate da altri (quindi non hai il problema di studiare un modello, ma solo di applicarlo) è il compito del tecnico per il quale ci sono (ma forse è meglio dire c'erano...;-( ) gli istituti tecnici e professionali.

N.B. non credere che per chi ha fatto l'iti ingegneria sia tutto rosa e fiori, in generale anzi si sconta il fatto di pensare già conosciute cose solo in apparenza note. L'approccio ideale è una via di mezzo.

Non per sfiducia, ma ce lo puoi postare il link al programma del tuo corso? Mi pare strano che non abbiano quanto meno accennato alla risonanza RLC.

Si.

Uhm, il rischio è quello di farsi delle idee sbagliate, tuttavia forse ti conviene dare un occhiata a qualche testo come "radiotecnica per radioamatori" (N.Neri), è abbastanza semplice e introduttivo. Oppure testi scolastici in uso negli iti/ipia. Sotto questo aspetto un testo molto valido è il Cuniberti-De Lucchi-De Stefano.

Calma. calma. Vediamo di chiarire la terminologia: se per quarzo intendi quelle scatolette metalliche (di norma a 4 piedini) delle dimensioni di un circuito integrato che si usano sulle main board per generare il clock, allora si. Però quello non è un quarzo, ma un oscillatore integrato. Ovvero nella "scatoletta" c'è tutta la componentistica (dispositivi attivi, quarzo, altri comp. passivi) per realizzare un oscilltore.

Il quarzo, come componente singolo, è un risuonatore. Per farci un oscillatore ci deve mettere altra roba insieme

Per fare un oscillatore, da un punto di vista concettuale, hai bisogno di un amplificatore e di una rete di reazione che riporti parte del segnale in uscita all'ingresso. Quando si verificano certe condizioni (reazione positiva) l'uscita si autosostiene. Quando queste condizioni si verificano per una sola frequenza ( e qui entra in gioco il risuonatore o più in generale un circuito selettivo) l'uscita è sinusoidale.

Da un punto di vista fisico vengono sfruttati due fenomeni:

- comportamento piezoelettrico del quarzo (deformazione meccanica->differenza di potenziale, differenza di potenziale->deformazione meccanica)

-risonanza meccanica della piastrina di quarzo (solo certi modi e certe frequenze danno la massima deformazione a parità d'eccitazione).

Da un punto di vista modellistico il quarzo "equivale" a un circuito LC. Per essere precisi, un ramo RLC serie in parallelo ad un capacità C. Questo comporta due risonanze: la prima di tipo serie (il ramo RLC) e la seconda di tipo parallelo.

Rispetto ad un circuito RLC a componenti discreti il quarzo presenta un Q molto più elevato di diversi ordini di grandezza. Questo significa maggior selettività del risuonatore che si traduce in maggior stabilità dell'oscillatore che lo impiega.

Diciamo pure che è impossibile :-) Prendi un condensatore tradizionale (non smd) con i suoi bravi piedini: i pin hanno una propria induttanza. E lo stesso le induttanze hanno una capacità distribuita. Pensa poi a quanto è corto circuito un cortocircuito. (a spanne, se non ricordo male, 1cm di filo ha un induttanza di 1nH).

Oltre una certa frequenza si ragiona in termini di componenti a costanti distribuite. La stessa teoria dei circuiti entra in crisi e si deve lavorare direttamente in termini di campi.

No, non c'entra nulla. Quelle sono funzioni logiche. Qui stiamo parlando di analogica. Nullatore e Noratore sono due bipoli ideali (nullatore: v=0,i=0. Noratore v ed i possono assumere qualsiasi valore) utili per modellare l'OpAmp

Niente sottomano purtroppo (e sto per andare in ferie).

beh, il "di poco" dipende dal carico e da quanto tempo sta chiuso/aperto, l'interruttore. Non prenderla come regola generale. N.B. Non è detto che l'interruttore "esista fisicamente" come tale: lo stesso comportamento ce l'hai quando ricavi una tensione continua da un alternata mediante raddrizzatore (diodo) e filtraggio capacitivo.

Si, il principio è quello degli alimentatori switching. Capirai da te però che il contenuto informativo che ti ha trasmesso è realmente limitato. Vabbè. :-(

Lo studiare per conto tuo di per sè non è negativo. Non immaginare l'università alla stregua delle superiori.(Beh, insomma. la riforma la sta rendendo molto simile a dire il vero...) Li devi imparare alla svelta un tuo metodo di studio. Anche perchè "là fuori" non è che troverai sempre qualcuno che ti insegna (e spesso toccherà a te insegnare a qualcun altro).

Non credere che chi viene dal tecnico sia avvantaggiato. Anzi, per il metodo di studio universitario sono più gli svantaggi che i vantaggi.

Probabilmente con quei valori sei fuori della zona di linearità del transistor.

Dai un occhiata a questo schema per la terminologia:

[FIDOCAD ] MC 70 60 0 0 300 MC 60 60 0 0 074 BE 95 50 105 60 95 70 95 70 LI 95 50 95 55 LI 95 50 100 50 MC 70 70 3 0 074 BE 80 80 70 80 70 70 70 70 MC 80 45 0 0 074 BE 70 55 70 45 80 45 80 45 MC 90 45 1 0 074 MC 90 75 3 0 074 LI 85 50 85 45 LI 85 70 85 75 TY 50 55 5 3 0 0 0 * Ib TY 90 40 5 3 0 0 0 * Ic TY 90 75 5 3 0 0 0 * Ie TY 65 40 5 3 0 0 0 * Vcb TY 100 60 5 3 0 0 0 * Vce TY 60 75 5 3 0 0 0 * Vbe

dopo di che con spice simula questo:

[FIDOCAD ] MC 75 55 0 0 280 MC 95 45 0 0 080 MC 60 55 0 0 080 MC 90 65 0 0 045 MC 115 45 0 0 450 MC 50 55 0 0 450 MC 115 65 0 0 045 MC 50 75 0 0 045 LI 50 55 60 55 LI 70 55 75 55 LI 90 45 95 45 LI 105 45 115 45 TY 60 45 5 3 0 0 0 * 200k TY 100 35 5 3 0 0 0 * 3k TY 130 55 5 3 0 0 0 * Vcc TY 35 65 5 3 0 0 0 * Vbb

Prova a fissare Vbb e variare Vcc osservando l'andamento di Ic poi fissa Vcc e varia Vbb e guarda come variano Ib e Ic.

Beh, il carico ce lo vorrai mettere? :-) N.B considera che il carico può essere l'altoparlante (nel caso dell'ultimo stadio) o la resistenza di ingresso dello stadio successivo. Poi, la rete di polarizzazione serve per fissare il punto di lavoro in regime statico. Quindi una certa Ibq a cui corrisponde una certa Icq e una certa Vceq. Il segnale da amplificare non farà altro che spostare il funzionamento da questo punto di riposo. I condensatori di disaccoppiamento servono a far passare da uno stadio ad un altro solo le "variazioni" e non la componente continua del segnale separando quindi le reti di polarizzazione di ogni stadio. (N.B. in uno schema di questo tipo non puoi amplificare grandezze a frequenza zero. Amplificatori che partano dalla continua richiedono accorgimenti particolari). E cosi via.

Per gli altoparlanti lo sai. Conosci la potenza, conosci la resistenza (o meglio, l'impedenza), quindi...

Riguardo il transistor... quale transistor? I finali della tua radio non li tocchi, quello che vuoi fare è mettere un amplificatore esterno che sarà dimensionato di conseguenza.

N.B: in macchina, 12V di alimentazione vuol dire che (ipotesi ideale) un segnale sinosoidale ha un escursione +6/-6V. Su un carico da 4ohm, sono

4.5W. Se l'amplificatore è a ponte (sfrutti +12/-12) sullo stesso carico puoi arrivare a 18W. In realtà sono un po' di meno e si arriva ai tuoi 16W.

Se vuoi aumentare la potenza devi avere anche una tensione più alta.

Mi fermo qui, il post è già fin troppo chilometrico...

Buono studio :-)

AleX

Reply to
AleX

prima

meccanico

Scusa, ma non sono daccordo. Io sono uno studente di ingegneria elettronica all'università di salerno, e non mi risulta che nel mio c.d.l. gli esami si passano in modo meccanico. In quanto al metodo, posso affermare con tutta certezza che il mio professore di elettrotecnica fa di tutto per trasmettere a noi studenti un metodo (o meglio dei metodi) per affrontare l'analisi e la sintesi dei circuiti in modo efficiente (cioè senza fare una montagna di calcoli quando non servono).

--
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Version: 6.0.732 / Virus Database: 486 - Release Date: 29/07/2004
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Massimo

Io sono del nuovo ordinamento a PD: secondo me è vero che manca un metodo, o meglio: facciamo un mucchio di roba e non riusciamo ad aggregare il tutto.. resta troppo poco tempo per una qualsiasi sperimentazione e alla fine pensi che automatica non centro niente con elettronica e via dicendo... questa è la mia impressione

"Massimo" ha scritto nel messaggio news:3CvTc.43149$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

elettronica

si

trasmettere

la

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InuY4sha

Quanto costano questi "affarini" ? Non ho trovato il prezzo... e poi per comandarli uso hyper terminal se nn ho capito male...

Reply to
InuY4sha

"InuY4sha" wrote in news:IUZTc.143357$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

Prova a guardare qui :

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(Futura Elettronica, mi pare fosse pubblicizzata anche dalla rivista "Fare Elettronica")

Dal loro catalogo: 13euro per un modulo tx, 24 euro per un modulo rx a

433MHz. Ovviamente se la trasmissione è monodirezionale ti basta un tx e un rx, se è bidirezionale ti servono due tx e due rx (una coppia per parte ;-) )

Beh, quelli sono moduli ibridi che si occupano di tutta la parte RF (quindi nessun problema di progettazione e taratura), poi te intorno ci devi mettere un po' di altra roba per il trattamento del segnale in banda base da trasmettere (es. traslazione dei livelli), l'alimentazione, la commutazione TX/RX (se vai in half duplex) o il duplexer per usare una stessa antenna (se vai in full duplex) etc (comunque si tratta veramente di poca roba).

Poi li attacchi alla tua seriale, ci fai un programmino ad hoc (oppure, si, usi HT) e fai la tua trasmissione dati.

AleX

Reply to
AleX

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